mercoledì 31 luglio 2019
martedì 30 luglio 2019
lunedì 29 luglio 2019
"Fatto fuori" da Facebook☺ Yahoo / In arrivo
Informo gli amici che Facebook mi ha definitivamente "fatto fuori", dopo un aspro combattimento svoltosi su Twitter (sono riuscito, in piccolo, a sputtanarli lì e su VK). Visto che non ho altri alias da usare, perché sono fiero della mia vera identità, proseguo la mia battaglia personale su altri social e sulle testate telematiche che vorranno ancora ospitarmi. Oltre che servendomi pure di questo mezzo...Ringrazio tutti coloro che vorranno o potranno comunicare la eliminazione della mia pagina (senza solidarizzare, per non rischiare). Non ho infatti possibilità alcuna di informare le migliaia di "amici" che si chiederanno dove io sia finito.
Riporto il mio messaggio rivolto a Facebook, certo che (prima o poi) troverà realizzazione :
"La vostra arroganza contro chi pensi liberamente ed esprima opinioni diverse da quelle che volete imporre con una disinformazione sempre più marcata.. si sfoga contro me, misero comune mortale. Avete vinto ? Ne siete convinti ? Vi auguro la peggiore fine possibile..assieme ai vostri padroni, ben conosciuti✌✌😘"
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
domenica 28 luglio 2019
venerdì 26 luglio 2019
giovedì 25 luglio 2019
mercoledì 24 luglio 2019
MATTEO 4;33-34
33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
martedì 23 luglio 2019
Una società, che misura la dignità con la capacita di fare denaro, ha ben poco di civiltà.
Una società, che misura la dignità
con la capacita di fare denaro,
ha ben poco di civiltà.
lunedì 22 luglio 2019
domenica 21 luglio 2019
sabato 20 luglio 2019
venerdì 19 luglio 2019
giovedì 18 luglio 2019
SEGNI DEI TEMPI
“1 Or egli disse ai suoi discepoli: "è impossibile che non avvengano scandali; ma guai a colui per colpa del quale avvengono! 2 Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli.”
(Luca 17:1-2 LND)
(Luca 17:1-2 LND)
mercoledì 17 luglio 2019
martedì 16 luglio 2019
PUTIN: IL SENSO DELL’INTERVISTA AL FINANCIAL TIMES.
La recente intervista del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin,
rappresenta sicuramente un salto di qualità, rispetto alle dichiarazioni
improntate ad una grande prudenza mediatica a cui il Presidente Russo, uomo
che sicuramente preferisce l’azione sul campo, ci ha da tempo abituati. Parlare al
Financial Times di inattualità e crisi del liberalismo, significa solo una cosa: che
per questo modello stanno, oramai, suonando le campane a morto. D’altronde,
nonostante la fine del blocco sovietico avesse fatto sperare ai prezzolati fautori
del liberismo, l’avvento di una “Fine della Storia” ( per dirla tutta con
Fukuyama...) all’insegna di un omologante liberal-liberismo, connotato solo da
lievi oscillazioni di quando in quando a sinistra o a destra, le cose non sono
andate secondo i “desiderata” di Lor Signori. Difatti, una serie di crisi globali
economico-finanziarie in successione, intervallate a momenti di grande euforia
dei mercati, hanno messo e stanno ad oggi mettendo, sotto gli occhi di tutti, i
limiti e le grandi contraddizioni di questo sistema., la cui indiscriminata
espansione a livello globale, è stata solo capace di produrre sperequazione,
indebitamento, strangolamento economico di popoli e nazioni, degrado
ambientale e sociale, nel nome di un sistema che in nome di parole d’ordine
generiche e confuse, come libertà, democrazia, diritti, ha e sta invece
conducendo ad un mondo uniformato nello sfruttamento e nella miseria
generalizzati, a fronte di pochi fortunati super-abbienti, illuminati e
“progressisti”. E poi, diciamocela tutta, a settant’anni dalla fine dell’ultimo
conflitto mondiale, non è obiettivamente, ancora possibile continuare a
ragionare secondo i parametri geopolitici del dopoguerra. Gli Usa, oggi più che
mai, sotto la gestione Trump, hanno deciso di pensar di più ai propri interessi
nazionali, piuttosto che a quelli dei vari potentati economici multinazionali, più
propensi ad un liberal-progressismo da imporre al mondo intero. Per questo
l’Europa, ora più che mai, deve ripensare il proprio ruolo, iniziando proprio da
un cambiamento di marcia, che non può non passare attraverso lo
smantellamento del Circo Equestre di Bruxelles, a cui andrà giuocoforza
sostituito un modello più elastico e nel contempo, solidale, rappresentato da
un’idea confederativa di Comunità di Stati Indipendenti, legati da un patto di
mutua assistenza e solidarietà. La Federazione Russa di Putin, sta ricominciando
a rivalutare il proprio fondamentale ruolo di potenza-ponte tra Europa ed Asia,
tramite la graduale ricerca di un asse con la Cina, con un occhio all’Iran ed alla
Siria. E le dichiarazioni di Putin al Financial Times costituiscono, in questo senso,
un segnale chiaro e netto. Oggi esiste concretamente la possibilità di addivenire
alla creazione di un Asse geopolitico alternativo a quello atlantico. Un Asse
imperniato anche su una visione dello Stato e dell’economia ben diversa da
quella liberal-liberista, oramai sempre più in preda ad evidenti contraddizioni di
metodo e di sostanza. Occasione d’oro per assestare un colpo mortale al
carrozzone di Bruxelles e dei Poteri Forti, potrebbe esser rappresentato dalle
critiche “comunitarie” a proposito della vicenda “Sea Watch”. Ora, dopo che
Germania, Francia e Olanda si sono permesse di criticare il nostro Governo in
una maniera così arrogante ed ipocrita, c’è da chiedersi: ma cosa ci stiamo a fare
ancora in Europa? Per caso a pagare per poi subire affronti, umiliazioni e
reprimende d’ogni genere e tipo? Nuovi scenari e nuove opportunità vanno
aprendosi. La seconda potenza mondiale del pianeta si sta situando su posizioni
anti globaliste, anti buoniste e smaccatamente anti immigrazioniste, con buona
pace dei vari ferri vecchi e dei rottami progressisti, che oggi tanto cianciano di
ipocriti solidarismi d’accatto. Non cercare di approfittarne ora sarebbe un
grosso errore. In giuoco, ora come non mai, c’è il benessere e la libertà della
nostra e delle generazioni europee a venire. Senza se e senza ma.
UMBERTO BIANCHI
rappresenta sicuramente un salto di qualità, rispetto alle dichiarazioni
improntate ad una grande prudenza mediatica a cui il Presidente Russo, uomo
che sicuramente preferisce l’azione sul campo, ci ha da tempo abituati. Parlare al
Financial Times di inattualità e crisi del liberalismo, significa solo una cosa: che
per questo modello stanno, oramai, suonando le campane a morto. D’altronde,
nonostante la fine del blocco sovietico avesse fatto sperare ai prezzolati fautori
del liberismo, l’avvento di una “Fine della Storia” ( per dirla tutta con
Fukuyama...) all’insegna di un omologante liberal-liberismo, connotato solo da
lievi oscillazioni di quando in quando a sinistra o a destra, le cose non sono
andate secondo i “desiderata” di Lor Signori. Difatti, una serie di crisi globali
economico-finanziarie in successione, intervallate a momenti di grande euforia
dei mercati, hanno messo e stanno ad oggi mettendo, sotto gli occhi di tutti, i
limiti e le grandi contraddizioni di questo sistema., la cui indiscriminata
espansione a livello globale, è stata solo capace di produrre sperequazione,
indebitamento, strangolamento economico di popoli e nazioni, degrado
ambientale e sociale, nel nome di un sistema che in nome di parole d’ordine
generiche e confuse, come libertà, democrazia, diritti, ha e sta invece
conducendo ad un mondo uniformato nello sfruttamento e nella miseria
generalizzati, a fronte di pochi fortunati super-abbienti, illuminati e
“progressisti”. E poi, diciamocela tutta, a settant’anni dalla fine dell’ultimo
conflitto mondiale, non è obiettivamente, ancora possibile continuare a
ragionare secondo i parametri geopolitici del dopoguerra. Gli Usa, oggi più che
mai, sotto la gestione Trump, hanno deciso di pensar di più ai propri interessi
nazionali, piuttosto che a quelli dei vari potentati economici multinazionali, più
propensi ad un liberal-progressismo da imporre al mondo intero. Per questo
l’Europa, ora più che mai, deve ripensare il proprio ruolo, iniziando proprio da
un cambiamento di marcia, che non può non passare attraverso lo
smantellamento del Circo Equestre di Bruxelles, a cui andrà giuocoforza
sostituito un modello più elastico e nel contempo, solidale, rappresentato da
un’idea confederativa di Comunità di Stati Indipendenti, legati da un patto di
mutua assistenza e solidarietà. La Federazione Russa di Putin, sta ricominciando
a rivalutare il proprio fondamentale ruolo di potenza-ponte tra Europa ed Asia,
tramite la graduale ricerca di un asse con la Cina, con un occhio all’Iran ed alla
Siria. E le dichiarazioni di Putin al Financial Times costituiscono, in questo senso,
un segnale chiaro e netto. Oggi esiste concretamente la possibilità di addivenire
alla creazione di un Asse geopolitico alternativo a quello atlantico. Un Asse
imperniato anche su una visione dello Stato e dell’economia ben diversa da
quella liberal-liberista, oramai sempre più in preda ad evidenti contraddizioni di
metodo e di sostanza. Occasione d’oro per assestare un colpo mortale al
carrozzone di Bruxelles e dei Poteri Forti, potrebbe esser rappresentato dalle
critiche “comunitarie” a proposito della vicenda “Sea Watch”. Ora, dopo che
Germania, Francia e Olanda si sono permesse di criticare il nostro Governo in
una maniera così arrogante ed ipocrita, c’è da chiedersi: ma cosa ci stiamo a fare
ancora in Europa? Per caso a pagare per poi subire affronti, umiliazioni e
reprimende d’ogni genere e tipo? Nuovi scenari e nuove opportunità vanno
aprendosi. La seconda potenza mondiale del pianeta si sta situando su posizioni
anti globaliste, anti buoniste e smaccatamente anti immigrazioniste, con buona
pace dei vari ferri vecchi e dei rottami progressisti, che oggi tanto cianciano di
ipocriti solidarismi d’accatto. Non cercare di approfittarne ora sarebbe un
grosso errore. In giuoco, ora come non mai, c’è il benessere e la libertà della
nostra e delle generazioni europee a venire. Senza se e senza ma.
UMBERTO BIANCHI
lunedì 15 luglio 2019
Salvini, rovescia le alleanze (internazionali)
Sgombro subito il campo su come la penso io : se Salvini avesse davvero scelto Putin, ribaltando USA, UEismo e Nato, sarebbe uno "statista" epocale..
Chiaramente, ad oggi, nulla fa pensare ad una scelta simile. Non solo negli atti di governo assunti ma neppure, da quel che mi risulta, in quelli programmatici della Lega e da scritti o tweet personali.
Da quel che ricordo il Capitano non è mai andato oltre all'aver auspicato la fine delle sanzioni alla Russia ed aver definito Putin uno statista di prestigio.
Niente di più, visto che (questo conta) l'Italia ha votato ed accettato il reitero delle sanzioni UE contro Mosca e ribadito gli impegni atlantici con Trump e servi vari.
Ecco perché, sempre a mio modestissimo parere, il Capitano resterà tale e non assurgerà mai a titoli più consoni a quanti "davvero" hanno fatto la Storia.
Recuperare ad una Nazione la perduta (siamo colonia yankee dal 1943) sovranità militare, economica e sociale non potrebbe mai essere facile per nessuno, viviamo altri tempi ed abbiamo scarsezza assoluta di "materiale umano". Ma, quando qualcuno almeno "ci prova", è facile che balzi agli occhi.
Porto sempre l'esempio di Erdogan che, per aver iniziato una politica sovranista per la Turchia (con il gravissimo errore siriano compreso), si è ritrovato con un tentato golpe militare organizzato, finanziato ed approvato da BombObama, Nato ed UEismo.. salvo smentite una volta fallito.
Da quel momento il Sultano ha compreso l'antifona, ha messo fuori gioco (per quanto possibile in uno stato in cui si vota democraticamente) i protagonisti militari e civili del tentativo e, intelligentemente, ha iniziato a guardare alla Russia ed alla Cina per "riequilibrare" la opprimente presenza NATO, sempre facile da accettare ma impossibile da far fuori.
Più verso Putin, che lo ha salvato fisicamente dall' essere assassinato dai sicari al soldo di Obama, quindi per ovvi motivi..
Certo, Erdogan non è il massimo (ripeto, l'errore commesso contro Assad è gravissimo) ma il turco è certamente un "gran capo di stato" !!
Tornando a Salvini ed ai presunti "fondi neri russi" prego riflettere..
Occorre tener presente, non certo per giustificare eventuali reati ma per "capire" : il finanziamento di stati esteri alle forze politiche italiane è una costante della storia d'Italia, addirittura pre unitaria. Nel dopoguerra ne abbiamo sentito di tutti i colori riguardo qualunque forza politica, di governo ed opposizione ed è sempre finita a tarallucci e vino. Oggi, di più, abbiamo che giornalisti e testate che pubblicano "inchieste" non risultano credibili perché vergognosamente schierate da una sola parte, quella della sinistra cattomunistarda.
Ed il fatto che tutta la storia, proveniente da una poco raccomandabile agenzia statunitense, sia stata ripresa dall'Espresso non depone granché bene.. infatti la immancabile Procura di Milano aprì la "solita" inchiesta, quella che parte dall'assunto "tentata corruzione" senza che vi sia prova alcuna del carburante necessario, i soldi.
In Italia tutto è possibile, persino il contrario del tutto..
Che ci sia stata una trattativa tra personaggi minori leghisti con tanto di millantato credito, che questi abbiano abboccato ad un trappolone da parte di servizi segreti (non russi) e giornalisti pure nostrani, che sia probabile l'intenzione di provocare la caduta di questo governo e di Salvini "per via giudiziaria", come già accaduto o tentato in passato..
Vedremo come andrà a finire, io consiglierei a Salvini di dichiararsi apertamente : "amico della Russia, ammiratore di Putin e suo allievo nel tracciare un percorso sovranista per l'Italia, con tanto di volontà di abbandono della Nato e dello UEismo. Nonché della disdetta dei patti relativi alla presenza delle basi statunitensi sul nostro territorio nazionale".
Sai che casino..!!
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
domenica 14 luglio 2019
sabato 13 luglio 2019
venerdì 12 luglio 2019
giovedì 11 luglio 2019
mercoledì 10 luglio 2019
martedì 9 luglio 2019
lunedì 8 luglio 2019
domenica 7 luglio 2019
venerdì 5 luglio 2019
giovedì 4 luglio 2019
mercoledì 3 luglio 2019
Quelli della Sea Watch..
"Continueremo a fare in modo che siano rispettati i diritti umani nel Mediterraneo, se necessario con una nuova nave se la nostra (Sea Watch 3, ndr) resta ancora sotto sequestro", ha detto Ruben Neugebauer, uno dei responsabili dell'organizzazione, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Berlino. La Sea Watch e le altre organizzazioni non governative hanno raccolto "oltre un milione" di euro per coprire le spese legali di Rackete. "Ora - ha dichiarato Neugebauer - abbiamo l'appoggio finanziario necessario per continuare a lavorare".
Se a quanto sopra aggiungiamo le altre Ong che già hanno in mare almeno 4 navi "di salvataggio", credo si prospettino "giorni caldi" per il governo italiano o, perlomeno, per quella parte delle istituzioni che hanno ancora una parvenza di dignità nazionale.
Ma io vado oltre e dico brutalmente la mia..che, ironia a parte, non nasconde certo la verità riscontrabile nei fatti :
Beh, quelli della Ong hanno ragione e sono vincenti..al loro posto, direi e farei esattamente allo stesso modo !!
In fin dei conti fanno quello che vogliono, le autorità italiane non sono in grado di fermarli, la magistratura.. (omissis), gli industriali tedeschi ed i radicalchic li riempiono di soldi, i cattocomunistardi salgono a bordo o li benedicono dai pulpiti, il Papastro dichiarerà Carola Rackete "santa subito", il Nobel per la Pace non sfuggirà alla signorina.. voi pretendereste che la Sea Watch non riprenda nuovamente la rotta Libia-Lampedusa ? Anzi, la prossima volta monterà pure apposito rostro !!
Quanto a Salvini.. can che abbaia, non morde davvero😂
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
martedì 2 luglio 2019
lunedì 1 luglio 2019
ACCEDEMIA DELLA LIBERTA VI INVITA AD USARE BRAVE
UNO NUOVO BROWSER
NON INVASIVO
CHE BLOCCA LA PUBBLICITA' INDESIDERATA
PIU' VELOCE
CHE NON TRACCIA LE RICERCHE (PRIVACY MIGLIORATA)
CON UNA MONETA TOKEN ASSOCIATA ED ALTRE COSE INTERESSANTI
SCARICA DA QUI ED USALO PER 30 GG
E CI SOSTERRAI
GRAZIE
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