venerdì 29 marzo 2019

La Corsa in Francia! con la Joelette Dichiarazioni sconclusionate e CRIM

L'EPOCA DELLA MENZOGNA: I MEDIA SIONISTI 98% SONO IL TUO NEMICO!!!

'Ebrei sanguisughe': Michael Jackson accusato di antisemitismo

'Ebrei sanguisughe': Michael Jackson accusato di antisemitismo

PSA & PROSTATA: IL GRANDE INGANNO!

PSA & PROSTATA: IL GRANDE INGANNO!

1984 che e´nato come romanzo sta diventanto lo "Users Manual"

Giorgio Vitali: la B'nai B'rith (internazionale massonica)

L'ORIGINE DELL'USURA ANCHE IN QUELLI DI FIRENZE VITALI BORRUSO

L'ABDICAZIONE DEL PAPA BENEDETTO XVI° E PERCHE? DI VITALI GIORGIO

Ventaloro Bellaria Igea 7 settembre 2017 - Tutela 6/16 anni

La verità sui vaccini

Le ragioni di chi dice no ai vaccini obbligatori

Autismo vaccinie glifosato: Luc Montagnier spiega la connessione

Roma: il battaglione "San Marco" della Regia Marina che con la Terza Arm...

La consegna delle bandiere della divisione paracadutisti "Folgore" alla ...

R.S.I. (9) Le Brigate Nere

giovedì 28 marzo 2019

ABORTO IN CINA: 400 MILIONI DI BAMBINI UCCISI Anche il mondo occidentale non è da meno e così comunismo e liberalismo dichiarano guerra totale al bambino non nato

L'intervento di Ettore Gotti Tedeschi al Festival di Fede & Cultura 2013

Augusto Graziani: L’Italia prima e dopo l’euro

Augusto Graziani: L’Italia prima e dopo l’euro

il re e' nudo

ATTENZIONE, ATTENZIONE!!! 
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - La Bce ha il "pieno diritto" di gestire le riserve auree. E' quanto spiega il presidente della Bce, Mario Draghi, nella lettera di risposta all'interrogazione presentata dai membri del Parlamento europeo, Marco Valli e Marco Zanni sul "tema della proprietà legale delle riserve auree degli Stati membri e delle competenze della Bce". Draghi spiega che in base al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), "uno dei compiti fondamentali da assolvere tramite il Sistema europeo di banche centrali (SEBC) è 'detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri'" che includono valute estere, oro e diritti speciali di prelievo. "L'articolo 30 - precisa Draghi - stabilisce che 'la BCE ha il pieno diritto di detenere e gestire le riserve in valuta che le vengono trasferite e di e di utilizzarle per gli scopi indicati nello Statuto'".(ANSA).

Mirella Santamato - Siamo Tutti Giordano Bruno

STRATEGIA DELLA TENSIONE - DEPRESSIONE FLESSIBILITA DERIVATI BORSA

ONESTÀ ONESTÀ ONESTÀ (DELLA VERITÀ?) link documento in finestra sotto

IL CIMITERO DI QUILIANO DOVE AVVENIVANO LE FUCILAZIONI DEI PRESUNTI FASC...

[Marcello Veneziani] Il sistema globalitario

Convegno "La crisi dell'economia" con Ettore Gotti Tedeschi

RAPPORTO KISSINGER 1974

Kissinger's 1974 plan for food control genocide

Kissinger's 1974 plan for food control genocide

Siamo in troppi: così Kissinger diede l'ordine

Siamo in troppi: così Kissinger diede l'ordine

La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale sfila per le vie di Tor...

Intervista a Gotti Tedeschi

QUESTO PASSA IL CONVENTO E CI SI DEVE ADEGUARE

[Ettore Gotti Tedeschi] Le quattro fasi del declino italiano

Ecco cosa accadrà all' Italia con la globalizzazione. Ettore Gotti Tedeschi

I Crimini di Garibaldi in Sicilia

mercoledì 27 marzo 2019

Il fallimento del sistema economico italiano

Il Fallimento del Nuovo Ordine Mondiale

Un eretico medievale: Fra Dolcino

TESTIMONE: AVVELENARCI PER VENDERCI I FARMACI A VITA

Un eretico medievale: Fra Dolcino

Il «Manifesto in difesa della pedofilia» fu firmato a suo tempo da Jean-Paul Sartre, Simone De Beauvoir, Michel Focault e Jack Lang

Il «Manifesto in difesa della pedofilia» fu firmato a suo tempo da Jean-Paul Sartre, Simone De Beauvoir, Michel Focault e Jack Lang

Convegno "Diamo uno stipendio ad ogni MAMMA" - Ettore Gotti Tedeschi

IL CANTIERE - INTERVENTO DI ETTORE GOTTI TEDESCHI

Colloqui minimi di Ettore Gotti Tedeschi

Ancient Uxmal In Mexico: Why Does Its Name Mean "Built Three Times?"

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Intervista B.A.R. Sergio Basile e Nicola Arena

Eurabia The Euro-Arab Axis by Bat Ye'or

Bat Ye'or: Islamisierung Europas - "Es ist nicht zu spät", Teil 2

Bat Yeor On Islamic Jihad

La gnosi medievale

Auto diesel, calano le vendite e aumentano le emissioni di CO2

Auto diesel, calano le vendite e aumentano le emissioni di CO2

Gli "introvabili" e i dattiloscritti di Rudolf Steiner

Gli "introvabili"e i dattiloscritti di Rudolf Steiner

COME SI GIUNGE ALLA VISIONE SPIRITUALE RUDOLF STEINER

COME SI GIUNGE ALLA VISIONE SPIRITUALE RUDOLF STEINER

Preghiera a san Michele Leone XIII

San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Gli comandi Iddio,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione.
+ Amen.

Lo scontro tra gnosi e chiesa

Hop Hop Somarello

Who is this Melchisedec?

Melchizedek il Messia perduto..oscurato da Mosè l'impostore

martedì 26 marzo 2019

Why Study Philosphical Morranos with Agata Bielik-Robson

Winnemucca Petroglyphs | Were The Oldest Rock Carvings in America Create...

Siamo tutti sensitivi

Mangiare la carne – conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923

Mangiare la carne – conferenza di Rudolf Steiner del 13 gennaio 1923

Jewish Cryptotheologies of Late Modernity: Philosophical Marranos (Routledge Jewish Studies Series)

Jewish Cryptotheologies of Late Modernity: Philosophical Marranos (Routledge Jewish Studies Series) 

Italia: lo zerbino d´Europa

THE BEATLES - THE ANALOGUES

Come molti sanno I Beatles nel alla fine del 67 decisero di non esibirsi più dal vivo dando più importanza al lavoro di studio. Forse è stato meglio cosi in quanto ci hanno lasciato dei capolavori assoluti. In 10 anni di o poco meno di attività sono stati più che perfetti e straordinari. Unico gruppo al mondo in cui si sono uniti tre geni  (Lennon, McCarteny, Harrison) e un quasi genio Starkey. Se solo avessero resistito altri 5 anni insieme, avremmo avuto ancora dei capolavori straordinari. Infatti immaginate alcuni album che hanno fatto da solisti se fossero stati realizzati con la stessa perfezione del periodo Beatles con la supervisione di  G. Martin. Ma cosi non è andata, in ogni caso il Patrimonio è enorme ugualmente. Una sola loro canzone vale intere carriere di altri artisti.
Ovviamente gli album da solisti hanno la loro importanza ma si sente che mancano di quella perfezione quasi maniacale che c'era al tempo dei Beatles ed invece trasudano di istintualità, di voglia di libertà, di uscire dalla gabbia  anche di stress che ormai si era creata, infatti loro con ogni album hanno sempre superato se stessi e riuscire a fare ogni volta qualcosa di "oltre" forse era diventato difficile ed impossibile.  L'ultimo album in ordine temporale fu "Let It Be" (sessione Get back) ma in realtà l'ultimo album realizzato con la magia della perfezione fu "Abbey road", Let it be  pur essendo perfetto, si nota che è stato messo insieme in maniera forzata, pur contendo capolavori assoluti come il singolo "Let it be", e "The long and winding road" trasudano di un arrangiamento postumo forzato. In ogni caso questo articolo ha un altro obbiettivo che quello di ringraziare e lodare un gruppo   "The Analogues"  ( Gli analoghi) nato dall'idea di  Bart Van Poppel polistrumentista e produttore del gruppo che ha voluto colmare (in qualche modo) il vuoto che hanno lasciato i Beatles (dal vivo) non eseguendo dal vivo ben sei album.  
 Messo su un gruppo di raffinati strumentisti si sono messi l'obbiettivo di mettere in scena live proprio tutti gli album dei Beatles che non sono stati eseguiti dal vivo. Anticipo subito che il risultato è stato più che fantastico. Una prima cosa che salta agli occhi, forse l'unica cosa non "analoga" con i Beatles sono i vestiti, infatti non curano assolutamente i vestiti di scena, ma per il resto sono straordinariamente perfetti, per esempio realizzano "cartoni animati" di scena che richiamano quelli betelsiani ricreando quell'atmosfera magica(l mystery tour) . Anzi posso dire che la loro cura di essere musicalmente all'altezza dei Beatles è più maniacale dei Beatles stessi in studio al momento degli arrangiamenti. Non solo ricercano lo stesso timbro e arrangiamento ma vanno alla ricerca anche degli strumenti utilizzati all'epoca. L'operazione è piuttosto difficoltosa in quanto rendere live lo stesso suono di studio prevede un'analisi ed un lavoro non indifferente. infatti bisogna rendere più corposi certe parti (archi) più omogenee e potente le voci ecc. cercando sempre di essere fedelissimi al suono che il pubblico si aspetta di ascoltare.
In ogni caso hanno fatto in giro per l'europa dei concerti è sono risultati tutti "sold-out"  il che significa che i "Beatles", nonostante gli innumerevoli concerti degli ex Beatles in ambito solistico non hanno soddisfatto la voglia di ascoltarli ancora dal vivo "insieme". Fino al 1980 ancora si sperava in una loro riunione, ma dopo la morte violenta di Lennon si perse ogni speranza. In ogni caso la magia degli analoghi sta facendo rivivere la bellezza delle musiche dei Beatles nella loro meraviglia che non teme nessun invecchiamento ansi credo che competa in maniera straordinaria ai tempi di oggi, anche perché il livello musicale generale mondiale sta subbendo una decadenza senza precedenti, per cui questi tuffi nel "passato" non possono fare che piacere. Gli album che i Beatles non eseguirono dal vivo sono: Revolver, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, Magical Mystery Tour, The Whit Albm, Abbey Road, Let it Be. 
Fino ad ora il gruppo olandese si è cimentato con tre album dei sei. 
Sgt. Pepper's Lonely Hearts, Club Band, Magical Mystery Tour,  White Album, riscuotendo il plauso ed il  gradimento totale. Li aspettiamo desiderosi con il prossimo.
Giuseppe Turrisi

loro sito
http://theanalogues.net/

Why Study Philosphical Morranos with Agata Bielik-Robson

MATTEO 28 (CORROTTI E CORRUTTORI)

RISURREZIONE DI GESU'

1 Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L'angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto.7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete». Ecco, io ve l'ho detto».  

8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

11Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto.12Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, 13dicendo: «Dite così: «I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo». 14E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». 15Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Why Study Philosphical Morranos with Agata Bielik-Robson

Why Study...Jewish Studies with Agata Bielik-Robson

Gran Bretagna, niente diritto d’asilo se sei cristiano

Gran Bretagna, niente diritto d’asilo se sei cristiano

Jamie Melillo: mio figlio distrutto dai vaccini

Avete più paura voi, di me (GIORDANO BRUNO)

Trivalente ed autismo: la correlazione esiste

Anche i medici dovrebbero leggere il libro sul paracetamolo

Anche i medici dovrebbero leggere il libro sul paracetamolo

Moria delle api


Moria delle api

“Moria delle api. La giunta cerca la mediazione.”
Appena letto questo titolo su un quotidiano locale sono trasecolato e mi sono detto: “Cosa c’è da mediare?”
L’attuale vuoto pneumatico della politica gioca immaginari miraggi di mediazione dove non vi è niente da mediare bensì rivolgersi al diritto privato che regola nella fattispecie la materia del contendere.
Se non ho male inteso le lezioni di diritto impartitemi nel triennio al Malignani, oggi posso dire in punta di diritto che l’apicoltore può mettersela in saccoccia; e non vedo perché i maiscoltori dovrebbero arrivare a un tavolo promosso dall’assessore regionale per mediare il niente stante il loro pieno diritto di coltivare secondo l’odierna migliore tecnica.
Assurde le pretese degli apicoltori che sono a tutti gli affetti degli allevatori, con tutti gli obblighi conseguenti.
Inoltre il sequestro dei terreni da parte del PM udinese è un fatto enorme.
Basti ricordare i sequestri e le distruzioni delle coltivazioni di Giorgio Fidenato da parte del PM di ora e allora, colpevolmente e dolosamente disinformato, sotto pressioni politiche regionali e ministeriali, e altrettanto dolosamente e colpevolmente agenti.
Vale la pena ricordare che il PM di allora non volle ascoltare le giuste ragioni  riconosciute dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) all'agricoltore Fidenato; alla collettività oggi non resterà altro che pagare il danno provocato da quella ordinanza.

Renzo Riva

lunedì 25 marzo 2019

Moncalvo: quello che non facciamo noi con Pechino lo faranno i francesi

FARMACI GENOTOSSICI I LIBRO CHE LE CASE FARMACEUTICHE HANNO FATTO SPARIRE

I Vaccini Causano l'Autismo?

70 MILIARDI PER INFANGARE DI BELLA A FAVORE DELL'INDUSTRIA MEDICOFARMACO...

DI-BELLA CASE FARMACEUTICHE MIN. SANITA' VERONESI!!??? ECC....!!!!

LA CARITÀ DELLA VERITÀ'

La verità va cercata, trovata ed espressa nell'« economia » della carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità.
Benedetto 16°

Lo gnostico benedetto XVI?

In tutte le culture ci sono singolari e molteplici convergenze etiche, espressione della medesima natura umana, voluta dal Creatore, e che la sapienza etica dell'umanità chiama legge naturale. Una tale legge morale universale è saldo fondamento di ogni dialogo culturale, religioso e politico e consente al multiforme pluralismo delle varie culture di non staccarsi dalla comune ricerca del vero, del bene e di Dio. L'adesione a quella legge scritta nei cuori, pertanto, è il presupposto di ogni costruttiva collaborazione sociale. In tutte le culture vi sono pesantezze da cui liberarsi, ombre a cui sottrarsi. La fede cristiana, che si incarna nelle culture trascendendole, può aiutarle a crescere nella convivialità e nella solidarietà universali a vantaggio dello sviluppo comunitario e planetario.
Benedetto XVI

Gotti Tedeschi a Le Iene: in Vaticano stavo per perdere la fede

Armir - L'ultima marcia

Milano - Il Comandante Generale della G.N.R. passa in rivista reparti sp...

La Cina sta costringendo i cristiani a sostituire Gesù

Ecco cos'è successo a mio figlio dopo il vaccino

Chi ha paura delle mamme contrarie ai vaccini obbigatori?

EX DIPENDENTE INDUSTRIA FARMACEUTICA PARLA DI VACCINI: ROULETTE RUSSA PE...

Wakefield a 360°: la verità su autismo e vaccini ( sottotitolato )

[sette+] Xi Jinping a Roma, manette e politica e lo ius soli

Quenuani: Strangest Megalithic Site In Peru?

PERCHÉ IL REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE E NON IL MINIMO DI SUSSISTENZA

PERCHÉ IL REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE E NON IL MINIMO DI SUSSISTENZA

Robert Kennedy jr on Gardasil

La Caduta dell'Unione Sovietica - Stelio Fergola

giovedì 21 marzo 2019

IL PENSIERO ANTAGONISTA

IL PENSIERO ANTAGONISTA

LA CINA E’ PIU’ VICINA?
La Via della Seta, l’accordo commerciale con la Cina, su cui in questi giorni si
sta sollevando un polverone mediatico senza pari, ha, da una parte, trovato
degli sfegatati estimatori che vedono in questo fatto, oltrechè una ghiotta
opportunità per l’incremento dell’interscambio commerciale tra il nostro paese
ed il gigante asiatico, anche e principalmente, una concreta possibilità in
direzione della realizzazione di un asse euro-asiatico, tale da poter
controbilanciare e ridurre lo strapotere globale degli Stati Uniti. Dall’altra
parte, i detrattori dell’accordo, argomentano in modo vago e confusionario la
mancanza di una comune politica europea, di fronte all’espansione
commerciale cinese. Molta parte della critica all’accordo, è imperniata sul
risentimento di chi, per decenni al governo del paese, ora invece
all’opposizione, sputa veleno per principio su qualunque cosa il governo
giallo-verde faccia, foss’anche la migliore.

Dall’altra parte, invece, sembra non esser presente un’esatta coscienza della
portata di ciò che si sta facendo o, quanto meno, non se ne calcolano le
conseguenze a lungo termine. Qui il problema non è tanto la mancanza di
coordinamento dell’Europa di fronte all’espansione economica cinese, così
come blaterato dagli esponenti del Pd e di Forza Italia, assieme ad altre
scipitaggini, quanto saper, anzitutto, guardare con attenzione a quelli che
sono gli specifici interessi dell’Italia, a medio e lungo termine.
Ma tutto questo necessita, anzitutto, di una premessa, ad ora, ben lungi dal
vedere una concreta e rapida realizzazione: quella di un integrale recupero
della sovranità nazionale italiana. Sovranità politica, economica, finanziaria e
culturale,costituiscono tutti elementi tutti questi, senza i quali, le varie “Vie
della Seta”, altro non assurgono se non ad ulteriori specchietti per allodole,
concedendo nell’immediato l’illusione di facili guadagni per quanto riguarda
l’interscambio commerciale ma, nel lungo e medio termine, facendosi veicolo
di una vera e propria penetrazione commerciale e finanziaria, tutta all’insegna
di un esiziale e degradante “trash”. Qualche allocco crede che la Cina possa costituire un valido contraltare alla strabordante potenza Usa e si sbaglia di grosso. La Cina, ad oggi, non è
meno mondialista degli USA o della Gran Bretagna o della Francia o di
Israele. Qui è solamente una questione di collocazione geopolitica e
geostrategica. La Cina è attualmente il più importante “competitor” degli Usa,
anzitutto per quanto riguarda il controllo delle rotte commerciali del Pacifico
Pacifico, un’area questa in cui se la deve però vedere con le varie “Tigri”
asiatiche, Giappone incluso. Quella della Via della Seta, altri non è che un
“escamotage” geo economico per cercare di trovare via in grado di aggirare
più rapidamente l’assedio di Usa e soci vari.

Il tutto, senza dimenticare che, il gigante asiatico ha perduto il ruolo di primo
detentore mondiale di riserve in dollari, dopo gli Usa stessi che li producono
dal nulla e li esportano. Dopo il 2007, difatti, con la crisi finanziaria globale, la
Cina, in preda ad un attacco di sfiducia ha lasciato il suo primo posto al
Giappone. Adesso, si parla parlano di soli 1000 miliardi di dollari detenuti
dalla Cina. Cioè meno del 5% del complessivo circolante E' chiaro che, a

questo livello, la Cina non è più in grado di esercitare grandi pressioni sugli
Usa. Inoltre la brusca sterzata “sovranista” di Trump, con la sua politica dei
dazi, ha imposto al gigante asiatico la necessità di trovare delle vere e proprie
vie d’uscita geo economiche ad una situazione di stallo e decrescita interni
senza precedenti, da quando è stato inaugurato il “nuovo corso” economico
del paese.
E questo giustifica la manovra di accerchiamento commerciale che la Cina
sta cercando di portare a termine nei riguardi di Usa ed Europa, passando
attraverso l’Africa, tramite una serie di accordi economici e commerciali con
una serie di paesi del continente nero, riguardanti la costruzione di
infrastrutture ed altre opere pubbliche, come nel caso dell’Etiopia. Una
manodopera a basso costo, una scarsa qualità nei vari materiali oggetto di
esportazione, fanno poi il resto.

La Cina non è la Russia. Non è e non sarà mai parte dell’Europa né potrà mai
esser parte di un ipotetico blocco euro asiatico, da promuovere in
contrapposizione agli Usa. La Cina ha bisogno di crescere, costi quel che
costi e la sua crescita non potrà che avvenire a discapito dell’Europa e
dell’Italia. Purtroppo la crescita di certi paesi extra europei, tra cui Cina, India,
Arabia Saudita ed altri ancora, per un perverso meccanismo di
compensazione economico- finanziaria, non può non avvenire se non a
danno dell’Europa.
Quella degli assi geo strategici con determinati paesi del Terzo Mondo, sta
sempre più dimostrando la propria natura di illusoria inconsistenza. In modo
silenzioso, ma non per questo meno esiziale, il Terzo Mondo sta da tempo
esportando un prodotto non meno concorrenziale e pericoloso, dello
scadente “made in China”: i cosiddetti migranti. Un’invasione programmata
ed organizzata da lungo tempo, su cui si innesta il risentimento di
determinate realtà (vedi l’integralismo islamico) nei confronti dell’ Europa,
della sua bellezza, del suo benessere, della sua cultura, dall’altra la “longa
manu” delle oligarchie globaliste, tutte protese a far dell’Europa e del mondo
intero una prigione di globale miseria.

Per questo cercare di porre un freno ed arginare tutti questi fenomeni, tramite
un lavoro di costanze revisione, restrizione e blocco di certi accordi
commerciali e politici, è ora prioritario. In caso contrario, per non essere
sommersa e schiacciata, l’Europa del prossimo futuro, si troverà costretta a
scatenare un conflitto mondiale contro molti paesi del Terzo Mondo, che
finirebbe con l’assurgere alle dimensioni di un universale macello, distraendo
risorse ed energie preziose da quello che dovrebbe, invece, essere il reale
obiettivo di una comune azione euro-asiatica, ovverosia gli Usa, la cui
posizione di predominanza politico-finanziaria non è mai stata, negli ultimi
settant’anni, messa in seria discussione.

Ad oggi, gli Usa producono ed esportano incontrastatamente denaro dal nulla
e nessuno osa mettere in discussione tale predominio, attraverso attacchi
speculativi o altro. In sede Onu, nessuno ha mai varato sanzioni o serie
misure contro questo Paese. Lo scenario sin qui descritto, fondamentalmente
imperniato sulla possibilità di interazione tra realtà geo economiche e geo
politiche differenti, la cui condizione prima è la assoluta permeabilità di tali
realtà, a tutti i livelli, presenta, però un unico punto debole.

A ben vedere, l’intero Nuovo Ordine Mondiale è fondato su un assetto la cui
debolezza, sta proprio in quella tanto esaltata interrelazione, per cui basta
che un tassello salti, per provocare una reazione a catena, urbi et orbi.
Mettendo in discussione e facendo saltare tutta una serie di accordi, senza
bisogno di guerre o inutili spargimenti di sangue, si potrebbero creare le
concrete premesse per un integrale recupero della Sovranità Nazionale. Il
tutto, non senza tornare a parlare, senza più pudori o complessi di sorta, di
fronte al clamoroso fallimento dei vari nazionalismi extra europei e della
vittoria del Nuovo Ordine Mondiale, imperniato su ideologie universaliste e
livellatrici, di supremazia spirituale ed antropologica di un’Europa, portatrice
di un’eredità spirituale che, ad oggi, non ha pari.

Presunzione? Razzismo? Assolutamente no, bensì pura e semplice
osservazione della realtà con la rinnovata coscienza che, con accordi alla
cieca, animati da un miope spirito privo di prospettive geopolitiche di sorta,
altro non si farà che portare sempre più l’Italia e l’Europa sull’orlo della rovina
e del collasso.
UMBERTO BIANCHI

Uscita la versione cartacea e digitale (con collegamenti ipertestuali alla giurisprudenza) del volume "Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo" - Ospite nel corso della puntata "Istituzioni e cittadini"


Appena uscita la versione cartacea+libro digitale con collegamenti ipertestuali de “Le contestazioni invalidanti i contratti di mutuo


Ospite nella trasmissione “Istituzioni e cittadini” per parlare di abusi bancari


RUDOLF STEINER SUI VACCINI

“Ma gli Spiriti delle tenebre sono in mezzo a noi, sono qua.
Dobbiamo restare in guardia in modo da accorgerci quando li incontriamo, in modo da comprendere dove si trovano.Perché la cosa più pericolosa nel prossimo futuro sarà abbandonarsi inconsciamente a tali influssi, che realmente esistono intorno a noi. Infatti, che l’uomo li riconosca o meno, non fa alcuna differenza per la loro reale esistenza.

Ma soprattutto, per questi Spiriti delle tenebre sarà importante portare confusione, dare false direzioni in ciò che si sta ora diffondendo in tutto il mondo e per cui gli Spiriti della luce continueranno a operare nella direzione giusta. Ho già avuto occasione di mettere in guardia su una direzione sbagliata, che è davvero tra le più paradossali.

Vi ho indicato che i corpi umani si svilupperanno in modo tale che vi potrà trovar posto una certa spiritualità, ma che il pensiero materialista, la cui diffusione è sempre più alimentata dalle indicazioni degli Spiriti delle tenebre, opereranno in modo da opporvisi con mezzi materiali. Vi ho detto che gli Spiriti delle tenebre ispireranno le vittime di cui si nutrono, gli uomini che abiteranno, persino ad inventare un vaccino per deviare verso la fisicità, fin dalla primissima infanzia, la tendenza delle anime verso la spiritualità. 

Come oggi si vaccinano i corpi contro questo e quello, così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza preparata in modo che attraverso la vaccinazione, queste persone saranno immuni dalla sviluppare in se la "follia" della vita spirituale , follia, ovviamente, dal punto di vista materialistico.

(…) Tutto questo tende in ultima analisi a trovare il metodo con cui si potranno vaccinare i loro corpi in modo che essi non potranno sviluppare inclinazioni verso idee spirituali , ma crederanno per tutta la loro esistenza solo alla materia fisica. Così, come dagli impulsi, che la medicina ha tratto dall'inclinazione all'inganno [qui Steiner fa finta di sbagliarsi facendo un gioco di parole tra Schwindelsucht, parola che vuol dire all'incirca disposizione all'inganno e Schwindsucht, che significa tubercolosi ndT] – pardon, scusate, – ha tratto dalla tubercolosi, oggi vaccina contro la tubercolosi, cosi domani si vaccinerà contro la disposizione verso la spiritualità

Con ciò si intende solo dare un accenno a qualcosa di particolarmente paradossale tra le molte altre cose che accadranno in questo ambito in un futuro prossimo e anche più remoto, in modo di creare scompiglio in ciò che deve fluire sulla terra dai Mondi spirituali grazie alla vittoria degli Spiriti della luce.”


Rudolf Steiner, conferenza del 27 Ottobre 1917

DIEGO FUSARO: Greta Thunberg, il capolavoro del padronato cosmopolitico

DA DOVE VIENE IL CRISTIANESIMO? - RIFLESSIONI DI VIAGGIO

un eroe dimenticato

Ravenna. I funerali della Medaglia d'Oro Ettore Muti

DA DIFFONDERE! L'UE rende obbligatorio il Global Compact. Accordo bond I...

LE FERRAMENTA PERDUTE Lectio Magistralis di Dorothy L. Sayers (1893-1957)


DIEGO FUSARO: Greta Thunberg e le proteste per l'ambiente. Una strategia...

Sciopero per il clima: una truffa che sfrutta gli adolescenti per ingann...

PANORAMA, Gesuiti & Massoni erba cattiva 101 stronzate

QUANDO EZRA POUND INCONTRO' IL DUCE - ANTONIO PANTANO

QUANDO EZRA POUND INCONTRO' IL DUCE - ANTONIO PANTANO

mercoledì 20 marzo 2019

Evidence Of Ancient Megalithic Constructions In Mexico

NE PARLIAMO CON MARRA


IL MISTERO DELLA VOLONTA' - RUDOLF STEINER (Conferenza di Zurigo - Novembre 1917)


Dalle considerazioni che facciamo qui ormai da tempo, ma anche dalle considerazioni di questi giorni dovrebbe risultare con evidenza quanto sia necessario per l’evoluzione dell’umanità che nello sviluppo della cultura umana si pervenga a quanto si può definire “scienza dell’iniziazione”. Va detto già oggi, senza alcuna riserva, che la salvezza dell’umanità per uscire da una evoluzione in regresso risiede unicamente in ciò: che l’umanità si rivolga ad una rivelazione offerta da quanto può essere compreso soltanto attraverso la conoscenza spirituale

  Si facciano pure obiezioni emotive o logiche d’ogni genere; si dica pure che sarà oggi difficile che cerchie più ampie di persone acquisiscano conoscenze che in un primo tempo possono invero provenire solo da alcuni, i quali riescano ad elevarsi alla facoltà di guardare nel mondo spirituale: tutte le obiezioni che si possono porre e che possono essere in apparenza persino giustificate, non significano proprio nulla di fronte al fatto che, senza recepire quanto viene qui definito scienza dello spirito antroposofica la cultura dell’umanità dovrà cadere in rovina, mentre sulla terra opereranno potenze che non congiungono all'umanità la loro evoluzione nel cosmo. 
  Le cose si svolgeranno così. Se l’umanità dovesse conseguire la salvezza in quella direzione, un numero sufficiente di persone dovrà compenetrarsi con quanto si è appena cercato di dire. Infatti soltanto chi non vuole assolutamente prestare attenzione a quanto sta accadendo oggi in tutto il mondo, come risultato degli ultimi catastrofici anni, può chiudere gli occhi di fronte al fatto che ci troviamo all'inizio del processo distruttivo dal quale può farci uscire soltanto qualcosa di nuovo. Qualsiasi cosa si cerchi all'interno del processo distruttivo stesso, non potrà che essere se non un’altra forza di distruzione. 

  Soltanto quanto attingerà veramente a fonti che non appartengono all'evoluzione terrestre compiuta sino ad ora, potrà divenire forza di ricostruzione. Si presentano difficoltà molto grandi all'ingresso dei risultati di quelle fonti. Si dice sovente che la scienza dell’iniziazione non potrebbe essere presentata all'umanità incondizionatamente, poiché è necessario che essa venga accolta in un certo modo. Se ne parla ogni volta; ma proprio in ciò si continua a peccare. 
  Facciamo un solo esempio, molto semplice: una tra le primissime e più elementari attenzioni che devono essere osservate per recepire la scienza dell’iniziazione, consiste nel cercare di eliminare da sé ciò che si suole indicare come ambizione, soprattutto quando essa si esprime sotto forma di un giudizio sulla propria personalità in confronto ad altre. 
  Si può facilmente constatare che proprio in quella che chiamiamo Società Antroposofica (a che gioverebbe tacere?) si continua ad ammettere che “una cosa del genere è giusta”, mentre proprio all'interno di un movimento come quello antroposofico si verificano le cose più spiacevoli, perché proprio nel suo seno si sviluppano rancori ed invidie reciproche. 
  Voglio soltanto accennare a fenomeni del genere, poiché oggi devo parlare delle più grandi difficoltà che sono poste all’ingresso della scienza iniziatica nella cultura terrena. Vedete: tra le prime cose che dovranno venire ampiamente mostrate all'umanità vi è quanto si potrebbe chiamare il mistero delle volontà umana. Tale mistero si è nascosto, a partire dalla metà del XV secolo, dall'inizio cioè della quinta epoca post-atlantica, alla più recente civiltà umana.
  Si può dire che la nuova concezione che l’umanità ha del mondo non abbia la benché minima nozione della volontà. 

Il singolo uomo non sperimenta mai, da sveglio, la vera essenza della sua volontà. 

  Da sveglio sperimenta l’essenza della sua vita di rappresentazione, come in sogno sperimenta l’essenza del sentimento, ma egli dorme parzialmente, pur essendo desto, per quanto concerne la sua volontà. Andiamo per il mondo come cosiddette persone deste; ma in realtà siamo desti solo per le rappresentazioni, siamo desti a metà, ossia sognanti riguardo ai sentimenti e completamente addormentati riguardo alla volontà. Non facciamoci illusioni in proposito. Abbiamo rappresentazioni di ciò che vogliamo, ma sperimentiamo da desti la volontà soltanto quando questa si trasforma in rappresentazione, quando si delinea come intelligenza.   L’uomo comune non sa oggi nulla di quanto accade nelle profondità dell’essere umano allorché solleva anche soltanto una mano, ossia quando mette in moto la sua volontà. Ciò significa che il mistero della volontà è praticamente del tutto sconosciuto all'uomo di oggi; ciò dipende in realtà dal fatto che tutta la nostra cultura attuale, in particolare modo quella che si è affermata a partire dal XV secolo, è una cultura intellettualistica, una cultura della ragione; anche la cultura scientifica è infatti una cultura intellettuale. La volontà gioca un ruolo minimo in tutto ciò che afferriamo con l’intelletto, in ciò che pratichiamo con la ragione. 

  Quando pensiamo, quando elaboriamo delle rappresentazioni, vi è naturalmente coinvolta anche la volontà, ma in una forma molto raffinata. L’uomo non si accorge di come la volontà pulsi nell’attività immaginativa o comunque di come essa agisca entro il suo essere; egli appunto non lo sa.

Il mistero della volontà non è svelato agli uomini dei tempi moderni, in un certo senso a causa della cultura esclusivamente intellettualistica di oggi. 

  Se dunque ci si appresta all'analisi della volontà con i mezzi offerti dalla scienza dello spirito, di cui vi ho qui sovente parlato, ovvero se si cerca di destare, con l’aiuto della immaginazione e della ispirazione, le forze che sono in grado di penetrare nel processo che viene mosso quando l’uomo vuole, ci si accorge che nel nostro corpo fisico tra la nascita e la morte la volontà è legata non a processi costruttivi, bensì a processi distruttivi. Ne abbiamo parlato sovente. Se nel nostro cervello si verificassero unicamente processi costruttivi, se vi si verificasse soltanto quanto è prodotto ad esempio dalla nutrizione assimilata dalle forze vitali, non potremmo sviluppare una vita dell’anima e dello spirito per mezzo dei nervi e del cervello; l’elemento animico e quello spirituale si insediano in ciò che si distrugge solamente grazie al fatto che nel nostro cervello sono in corso processi di demolizione, dì distruzione. La volontà agisce proprio in questi.

La volontà umana è sostanzialmente qualcosa che in parte lavora per la morte dell’uomo già durante la vita fisica. 

  Stiamo sempre morendo nell’organizzazione del capo, moriamo in ogni istante. Viviamo solamente grazie al fatto che la nostra restante organizzazione agisce di continuo in contrasto con la morte del capo. Ciò che è attivo nella morte del capo è innanzi tutto la volontà. Nel nostro capo ha luogo di continuo lo stesso processo che, indipendentemente da noi, si verifica nel cosmo quando abbiamo attraversato la morte fisica. In quanto individualità umane ed in quanto entriamo attraverso la soglia della morte nei mondi animico-spirituali, il nostro cadavere in realtà non ci riguarda; ma questo cadavere riguarda invece molto da vicino il cosmo; esso viene infatti in qualche modo consegnato agli elementi della terra (non ci interessa ora se per mezzo della cremazione o della sepoltura); qui esso prosegue a modo suo la stessa azione condotta parzialmente dalla nostra volontà, tra nascita e morte, nel sistema dei nervi e dei sensi.
   Pensiamo ed immaginiamo grazie al fatto che la volontà distrugge in noi qualcosa. Consegniamo alla terra il nostro cadavere e la terra intera “pensa ed immagina”, con l’aiuto del cadavere in decomposizione, il quale continua solamente lo stesso processo che noi compiamo durante la vita. Ciò che si svolge di continuo nella terra (alcuni mesi or sono ve l’ho caratterizzato da altri punti di vista) grazie alla reciproca azione tra l’elemento terreno originario e ciò che ha luogo nella terra grazie all’unione con i corpi morti degli uomini, è un’attività identica nel genere all’attività volitiva che in noi si esplica continuamente tra la nascita e morte in modo inconscio nei processi di demolizione e di distruzione, operando in modo “cadaverico” nel nostro sistema dei nervi e dei sensi. Tra la nascita e la morte entro i limiti della nostra pelle agisce distruggendo, unendosi al nostro io, la stessa volontà che agisce cosmicamente tramite il nostro cadavere, nell'attività di pensiero e di rappresentazione della terra intera, allorquando le abbiamo appunto consegnato il nostro cadavere. 

Siamo così legati cosmicamente a quanto si potrebbe chiamare il processo animico-spirituale dell’intero essere della terra.

 Questa immagine è importante; colloca infatti concretamente l’uomo nell’elemento cosmico della nostra esistenza terrena. Ciò dimostra quanto la volontà umana sia affine a ciò che le forze di morte producono nella nostra esistenza terrena; mostra l’affinità della volontà umana con il modo in cui agisce la volontà cosmica universale entro l’esistenza terrena, nel distruggere, nel causare condizioni di morte. Ma come la nostra evoluzione nel mondo spirituale, dopo aver attraversato la soglia della morte, dipende dal fatto che non abbiamo più il cadavere, che non operiamo più con queste forze, bensì con altre, così la proficua evoluzione di tutta la terra dipende dal fatto che l’umanità di questa terra si unisca a forze che non siano di distruzione, bensì vitali, le quali si sviluppano in senso diverso rispetto alle forze di morte. Esprimere queste cose all’umanità di oggi, piena di intenti e sentimenti personali, è già in fondo piuttosto amaro; la serietà di una simile verità viene infatti oggi percepita in modo molto limitato. 

L’umanità ha infatti disimparato a considerare le grandi verità con la serietà con cui dovrebbero essere prese. 

  Bisogna pur tuttavia chiedersi ancora: “com'è dunque connesso quanto giace nella volontà umana, nel modo che ho descritto, ai processi distruttivi della natura esterna? In che modo quanto ho illustrato come il vero carattere della volontà umana è collegato con i processi distruttivi della natura esterna?”. Vedete, è proprio qui che ritroviamo, direi, la più grande illusione dell’umanità dei tempi recenti. Cosa fa infatti in realtà l’uomo di oggi quando volge lo sguardo alla natura? Egli dice: “ecco un processo naturale in corso. Prima d’esso se n’è svolto un altro, che ne costituisce la causa; prima di questo un altro ancora, che ne è a sua volta la causa”.              L’uomo moderno trova così nella natura una catena di cause e di effetti ed è molto orgoglioso quando riesce a capire il mondo esterno in questo senso, ossia seguendo il filo conduttore della causalità. 
  Cosa avviene allora? Chiedetelo, appellandovi alla loro coscienza, ad un geologo, ad un fisico, ad un chimico o ad un altro scienziato ortodosso di oggi; egli avrà sovente timore di trarre le conseguenze ultime della sua visione del mondo; ma chiedetegli se non dovrebbe piuttosto immaginare che la terra, com'è oggi in quanto terra (o le pietre, le piante ed anche molti animali) non si sarebbe evoluta proprio come è avvenuto se l’uomo non fosse esistito. Non si costruirebbero case, né macchine, non si costruirebbero aratri per bufali e tori e via dicendo; tutto il resto, però, che non viene percepito oggi come prodotto dall'uomo, dovrebbe esistere dall'inizio alla fine anche se l’uomo non fosse esistito, poiché nella natura esteriore sussisterebbe una catena di cause e di effetti.               Secondo la visione che se ne ha oggi, quanto segue sarebbe la conseguenza di ciò che è venuto prima, e l’uomo non parteciperebbe in realtà al formarsi di tale catena. Questa concezione ha in sé il medesimo errore che avrebbe la concezione seguente. Guardate, alla lavagna scrivo semplicemente la frase: “Stoccarda è una città”. Qualcuno si imbatte ora nella frase scritta e dice: “Voglio analizzare scientificamente quanto trovo scritto qui sulla lavagna. Cominciando dal fondo, abbiamo come prima lettera la j. Essa deriva dalla W. Prendiamo ora la W, che deriva dalla W che precede, la W dalla L, e la L dalla precedente F. Abbiamo ogni volta l’effetto della causa che precede. La j è effetto della W, la W dell’altra W e così via. Vedete bene che ciò è assurdo. Ogni lettera ha origine unicamente per il fatto che io l’ho scritta, e certamente la lettera che precede non ha prodotto quella che segue. È dunque completamente assurdo dire che la lettera che precede è la causa di quella che segue, che quella che precede produca quella che segue. Un’analisi approfondita e scevra da pregiudizi dell’essenza dei fenomeni naturali ci conduce alla medesima convinzione.                   Abbandonandoci alle grandi illusioni della scienza moderna, diciamo che gli effetti sono la conseguenza delle relative cause. Ma non è così. Le vere cause vanno ricercate altrove, cosi come dobbiamo ricercare la causa della successione delle lettere nel nostro intelletto. E dove risiedono, le cause dell’accadere naturale in generale? Lo si può stabilire soltanto per mezzo della concezione spirituale. Le cause risiedono nell'umanità. Sapete dove dovete volgere lo sguardo se volete riconoscere le cause reali dell’evoluzione naturale della terra? 

Dovete analizzare in che modo la volontà umana, che rispetto alla coscienza di oggi resta profondamente nell’inconscio, è collocata al centro del corpo umano, ossia nell'addome. 

  Nel capo umano è attiva solamente una parte della volontà; la parte più significativa della volontà è centrata nell’altra organizzazione dell’uomo. E quanto entra nell’esistenza come processo naturale esteriore dipende dal modo in cui l’uomo si trova in relazione con la sua volontà inconscia Sinora abbiamo potuto addurre un unico caso significativo per l’evolversi della natura, ma lo stesso vale per l’intero corso naturale. Vi ho fatto sovente notare che in epoca atlantica l’uomo si era dato ad una specie di magia nera. Conseguenza ne fu la congelazione del mondo civilizzato. In senso più ampio, l’evoluzione della natura è in realtà la conseguenza dell’attività volitiva non del singolo uomo, bensì del concorso di diverse forze di volontà nell’ambito dell’umanità, le quali provengono dai baricentri umani. Se un essere adeguatamente evoluto volesse studiare la terra ed il suo corso, partendo, diciamo, da Marte o da Mercurio, tale essere non descriverebbe la natura come farebbe l’uomo che vuole essere erudito, ma abbraccerebbe la terra con uno sguardo e direbbe: “laggiù vi è la terra; vi sono molti punti ed in questi sono accentrate le forze che causano il corso della natura”. Per lui questi punti non sarebbero però nella natura, bensì sempre dentro agli uomini. 
  Colui che volesse guardare dall'esterno, avvertirebbe che, volendo ricercare le cause di quanto avviene nei processi della natura, dovrebbe guardare nell’interiorità dell’umanità. Comprendere la connessione tra la volontà umana ed il corso naturale in generale (l’errore può sorgere ovviamente soltanto osservando i processi della natura senza andare più in là del proprio naso, poiché allora la connessione non risulta davvero), tra gli effetti della volontà - della direzione della volontà dell’umanità - ed il corso della natura dovrà divenire per l’umanità parte integrante della scienza futura. Con una scienza del genere l’uomo si sentirà responsabile per ciò che egli è in modo completamente diverso da quanto non faccia comunemente oggi. Da cittadino della terra l’uomo diverrà cittadino del cosmo. Imparerà a considerare il cosmo come qualcosa che gli appartiene. Riflettete però su ciò, che non appena si richiama l’attenzione su cose del genere, il sapere di esse si fa spazio in noi. Questa conoscenza non agisce in modo offuscato, come avviene per il nostro sapere intellettualistico, ma, essendo tratta dalla realtà in misura di gran lunga maggiore, agisce perciò in modo reale. E proprio perché agisce in modo molto più reale di quanto non faccia il sapere non illuminato dell’umanità attuale, è necessario che l’uomo prenda seriamente quanto gli si dischiude attraverso di essa. 

   Non si può da un lato divenire cittadino del cosmo nel senso testé descritto e rimanere dall’altro il filisteo di sempre, formatosi nei secoli scorsi, a partire dalla metà del XV secolo. Non si può volersi inserire coscientemente nei processi del cosmo e ad un tempo sparlare dei propri simili come avveniva in epoca borghese, in occasione di ogni “caffè”. Se deve seriamente giungere la scienza dell’iniziazione, è necessario che regnino allo stesso tempo una moralità diversa, altri impulsi morali. Ciò che ostacola oggi in particolar modo il diffondersi della scienza dell’iniziazione è quanto, nell'errore, favorisce quella che chiamerei l’apparizione di Arimane sulla terra. Ho già accennato recentemente a questo fatto, per caratterizzare in parte la giusta atmosfera festosa di questo Natale; voglio ora riparlarne soltanto brevemente. Retrocedendo nell’evoluzione della terra sino all’VIII secolo a.C., prima della nostra attuale cultura materialistica troviamo la cultura greco-latina. Un paio di secoli dopo l’inizio dell’epoca grecolatina vediamo affiorare quanto si vorrebbe definire come l’antica vita di saggezza della preistoria, già filtrata in Grecia. Nietzsche ebbe in questo senso notevoli percezioni, benché patologiche. Sin dagli inizi della sua attività spirituale egli si sentì nemico di Socrate e non si stancò mai di parlare del valore superiore della cultura presocratica greca rispetto a quella socratica e post-socratica. Non voglio addentrarmi in questo argomento, se non per dire che è indubbio che se con Socrate ebbe inizio, per l’umanità, un’epoca grande, che giunse al suo apice tra il XIV ed il XX secolo, l’era di Socrate è però oggi terminata, e lo è davvero: essa ha infatti estrapolato la logica pura, la dialettica pura dalla precedente saggezza istintiva. 

   L’estrapolazione della logica, della dialettica pura dall'antica saggezza chiaroveggente costituisce la caratteristica della nostra cultura occidentale. Essa ha dato la sua impronta anche al Cristianesimo; anche la teologia occidentale è infatti una teologia dialettica. Ma quanto affiorò in Grecia come dialettica, come spiritualità filtrata fino alla astrazione, risale appunto ai misteri dell’Oriente. In questi misteri vi erano anche coloro che fondarono una cultura (che divenne poi la cultura cinese); tra questi si incarnò la figura di Lucifero. Non dobbiamo nasconderci che lo stesso Lucifero si incarnò un giorno entro un corpo, allo stesso modo in cui Cristo percorre le terra al tempo del mistero del Golgota. Considerando tutto quanto è stato prodotto da Lucifero come una sorta di “noli me tangere” si disconosce però in modo filisteo l’incarnazione luciferica. Da Lucifero è partita ad esempio anche la grandezza della cultura greca, l’arte antica stessa, l’impulso artistico dell’umanità così come lo consideriamo in definitiva anche noi. Soltanto che in Europa tutto ciò si è irrigidito sino a divenire luogo comune, privo di contenuto. Sapienza luciferica era altresì quella attraverso cui in un primo tempo venne compreso il Cristianesimo in Europa. 

È significativo proprio il fatto che con la saggezza greca, sviluppatasi come gnosi per comprendere il mistero del Golgota, abbia cooperato l’antica sapienza luciferica, dando una forma all’antica gnosi. Il fatto che l’evento del mistero del Golgota si sia rivestito di quanto Lucifero aveva dato all’evoluzione della terra, costituisce per quei tempi la più grande vittoria del Cristianesimo. 

Ma mentre la cultura di Lucifero va scomparendo, si delinea a poco a poco ciò che predispone la futura incarnazione di Arimane nel mondo occidentale. Quando i tempi saranno maturi (e vi si stanno preparando), 

Arimane si incarnerà semplicemente in un corpo umano, nel mondo occidentale. 

Questo evento si dovrà verificare, come pure si è incarnato Lucifero e come si è incarnato il Cristo, poiché ciò è stabilito per l’evoluzione terrestre. La sola cosa che conta è considerare questo evento in modo tale che ci si prepari nel giusto modo; 

Arimane non agirà infatti unicamente nel momento in cui comparirà sulla terra in veste umana; sin d’ora egli predispone dai mondi soprasensibili la sua apparizione. 

Egli opera già entro l’evoluzione dell’umanità; dall'aldilà egli ricerca gli strumenti attraverso i quali predisporre quanto dovrà venire. Uno strumento fondamentale perché quanto Arimane dovrebbe portare all'umanità possa avere un effetto positivo (allo stesso modo di Lucifero, anch'egli porterà con sé aspetti positivi) è costituito dal fatto che l’umanità si ponga nei suoi confronti nel giusto modo. Ciò che importa è che l’umanità non si lasci sfuggire dormendo la comparsa di Arimane. 
Quando un giorno egli comparirà nel mondo occidentale, sui registri comunali si annoterà: “È nato William Smith” (non sarà questo il nome, naturalmente) ed egli verrà considerato un cittadino grassoccio come tanti altri e ci si lascerà sfuggire quanto starà veramente accadendo. I nostri professori universitari non si preoccuperanno di certo affinché ciò non sfugga. Colui che farà allora la sua comparsa sarà per loro William Smith, ma ciò che importa è che gli uomini dell’epoca arimanica sappiano che si tratterà soltanto esteriormente di William Smith, mentre nell’interiorità sarà presente Arimane; è inoltre importante che non ci si lasci ingannare nel valutare quanto avviene, in un sogno illusorio. Già ora non è lecito abbandonarsi ad alcuna illusione sul fatto che si stanno preparando simili eventi. 

Tra i mezzi più significativi di cui Arimane dispone per agire sulla terra dall’aldilà, vi è quello di promuovere nell’umanità il pensiero astratto

E dal momento che il pensiero astratto è oggi tanto amato stiamo preparando nel modo più favorevole ad Arimane la sua comparsa. Nulla potrebbe meglio predisporre la cattura della terra intera da parte di Arimane, per la evoluzione, che il continuare la vita astratta ed astraente già oggi penetrata persino nella vita sociale. È questa una delle finzioni, uno degli scherzi attraverso cui Arimane prepara, secondo il suo disegno, il suo regno sulla terra. Invece di mostrare oggi agli uomini ciò che ha da venire in base ad un’esperienza completa, si parla all’umanità di teorie generiche, persino di teorie sociali. Coloro che parlano di teorie ritengono astratto proprio quanto si rifà all’esperienza, poiché non hanno alcuna idea della vita. 

Tutto ciò fa parte del piano voluto da Arimane. Arimane ha però anche un altro modo di predisporre la sua venuta, ossia attraverso, una errata interpretazione dei Vangeli (ed anche qui si tratta di qualcosa che oggi deve venire reso noto). 

Sapete che oggi vi sono molti uomini, in particolar modo tra i rappresentanti ufficiali delle varie religioni, che combattono radicalmente proprio quanto la scienza dell’iniziazione fa fiorire tra noi per una nuova conoscenza del Cristo. 

Tali persone, se non sono semplicemente schiave del razionalismo, accettano per lo meno ancora i Vangeli; ma cosa sanno in fondo della vera natura dei Vangeli? Questi sono stati proprio gli uomini che nel XIX secolo si sono serviti per interpretare i Vangeli, del metodo esteriore e laico, storico-scientifico. E che ne è stato dei Vangeli sottoposti al metodo scientifico del XIX secolo? Non si è avuto altro che una graduale materializzazione dell’interpretazione dei Vangeli. Per prima cosa si poterono constatare le contraddizioni dei quattro vangeli messi a confronto. Dalla percezione di tali contraddizioni ebbe in fondo inizio la caduta verso il basso, fino a giungere all’interpretazione di Schmiedel; cosa rappresenta infatti in definitiva nello studio dei Vangeli tutto quanto ci viene dallo Schmiedel di Basilea? (Non intendo il nostro Schmiedel, bensì il teologo, professor Schmiedel). Che cos'è questo, se non ciò che definirei lo scardinamento dei Vangeli? Che cosa cerca dunque il buon Schmiedel nei Vangeli? Egli cerca di dimostrare che essi non sono semplicemente prodotti della fantasia, sorti unicamente per glorificare il Cristo Gesù, e perviene ad un limitato numero di “punti”, i famosi “punti fondamentali” di Schmiedel, nei quali esprime anche cose negative sul Cristo. Secondo lui, se i Vangeli fossero stati scritti solamente per glorificare Gesù, questi elementi negativi non vi sarebbero stati. Si ha alla fine la sensazione che egli si fondi su tutto ciò che di negativo viene attribuito al Cristo Gesù per salvare, di fronte ai Vangeli, almeno un lembo della scienza laica. Anche questo lembo cederà; dalla scienza laica non si potrà ricavare alcunché che serva a dimostrare l’autenticità dei Vangeli nel senso in cui vogliono uomini come questo. Per avere l’atteggiamento giusto nei confronti dei Vangeli si dovrà sapere perché essi sono nati; ciò significa che si dovrà sapere cosa vogliono in definitiva i Vangeli. Lo si potrà riconoscere soltanto fecondandosi veramente con quanto può provenire dalla Scienza dello Spirito. Tuttavia approfondendo i Vangeli ed accogliendone il contenuto e le forze si ottiene un contenuto animico. Nessuna scienza esteriore potrà spiegarci i Vangeli, ma possiamo approfondirli, ricavandone così un contenuto animico. Questo contenuto animico è però una grande allucinazione, per quanto si tratti di un’allucinazione raffinata, l’allucinazione del mistero del Golgota. 

La cosa più alta che si possa ricavare dai Vangeli è appunto l’allucinazione del mistero del Golgota, né più né meno. Vedete, proprio la chiesa cattolica più recente conosce questo segreto. Per questo essa in fondo non vuole che i Vangeli vengano conosciuti dai profani, poiché teme che si arriverebbe a comprendere che attraverso di essi si può giungere solamente all’allucinazione del mistero del Golgota, ma non alla conoscenza storica di Cristo. 

Potrei anche definirla immaginazione, poiché l’allucinazione è tanto raffinata da essere una vera immaginazione. Ma attraverso il contenuto dei Vangeli non è possibile ottenere più che un’immaginazione. Qual è la via dall'immaginazione alla realtà? Tale via viene appunto schiusa dalla Scienza dello Spirito, soltanto per mezzo di essa e non di quanto ne sta al di fuori. Ciò significa che l’immaginazione dei Vangeli deve essere elevata a realtà dalla scienza dello spirito. 
È di estremo interesse per Arimane predisporre la propria incarnazione in modo tale che gli uomini non percorrano tramite la scienza dello spirito il cammino dall'immaginazione dei Vangeli alla realtà del mistero del Golgota. Proprio come Arimane ha il massimo interesse a conservare il senso per l’astrazione, così ha pure il massimo interesse che l’umanità sviluppi sempre più una religiosità che si basa unicamente sui Vangeli. 

Se riflettete su questo fatto, vi renderete conto che gran parte delle confessioni religiose oggi esistenti non sono altro che una preparazione di Arimane per realizzare i suoi fini nell'esistenza terrena. 
In che modo ad esempio si potrebbe meglio servire Arimane, se non decidendo di sfruttare un potere di cui si è in possesso per ordinare a coloro che in tale potere credono ed a cui si assoggettano, di non leggere la letteratura antroposofica? Non si potrebbe rendere ad Arimane servizio migliore che il provvedere a che un certo numero di persone non legga la letteratura antroposofica. Vi ho indicato, durante queste considerazioni, quali sono le persone che hanno preso questa decisione. 

Non è possibile oggi prospettare certi fatti senza riserve rispetto alla luce della verità! 

Oggi si deve invece riconoscere che l’evoluzione del mondo si trova in un preciso rapporto con i tempi cosmici, delimitati dall'incarnazione luciferica che si verificò, nello spazio e nel tempo, in epoca anteriore al mistero del Golgota. 

Questo corso viene però ostacolato dall’incarnazione occidentale di Arimane, proprio affinché le forze si rafforzino di fronte all’ostacolo. 

L’incarnazione di Arimane avrà luogo in un futuro non tanto lontano e può essere addirittura favorita da una culto offuscato dei vangeli o dall’astrazione. 

Molte persone hanno oggi un interesse interiore a chiudere gli occhi per indolenza di fronte a questa seria realtà. Gli antroposofi non dovrebbero avere un interesse del genere; dovrebbero piuttosto sviluppare un certo impulso a fare il più possibile per diffondere nell’umanità la scienza dello spirito. È del tutto errato che si continui a credere di doversi intendere con persone come Traub. Non ha senso reputare di potersi intendere con individui del genere; essi infatti non lo vogliono. Quel che importa è far luce su queste persone e parlarne al resto dell’umanità. È stato fatto davvero tutto perché possano intendersi con noi. Sarebbe sufficiente che leggessero ed approfondissero senza pregiudizi quanto già esiste. Bisogna distinguere severamente tra la caratteristica di tali esseri nocivi all’evoluzione dell’umanità e le altre persone, di fronte alle quali bisogna presentarsi e parlare di quello che di essi deve avvenire. Il tentativo d’intesa con loro non ha senso né significato; esse infatti propenderanno immediatamente per l’intesa quando non avranno più seguaci che diano loro solidità. Allora vi saranno spontaneamente propensi. 

Oggi è necessario chiarire agli uomini la loro condizione. Oh, se non serpeggiano sovente proprio tra di noi la disposizione a fare compromessi in questo senso, a non dichiararsi necessariamente con coraggio dalla parte della verità! Non è affatto necessario che ci abbandoniamo all’illusione di poter far in modo di giungere ad un’intesa con chi non ne vuole sapere. Potrebbe forse giovarci? È necessario per noi parteggiare con coraggio per la verità, per quanto sia possibile. Questo è quanto mi pare emergere in particolare dalla conoscenza di quanto è collegato all’evoluzione dell’umanità. 

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Le malattie e l'infernale meccanismo dell'industria farmmaceutica

AVA
COSCIENZA E CONOSCENZA
“Esiste un solo male, l’ignoranza;
esiste un solo bene, la conoscenza”
-------------------
LE MALATTIE E L’INFERNALE MECCANISMO DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA
Franco Libero Manco

Contrariamente alla filosofia di Ippocrate, la cui scienza e la cui attività di medico erano interamente concentrate sulle cause che determinano le malattie, e a neutralizzarle tramite un giusto stile di vita ed una corretta alimentazione vegetariana, l’industria chimico-farmaceutica (e l’apparato medico allopatico) opera principalmente sui sintomi delle malattie e trova nella negligenza del popolo il migliore alleato per i suoi giganteschi interessi economici. Sfrutta la l’indolenza della maggior parte della gente che preferirebbe farsi tagliare una mano piuttosto che rinunciare a certi piaceri gastronomici: si reca dal medico non per conoscere le cause del suo problema di salute e intervenire su questo; vuole il farmaco che gli consente di continuare a vivere senza dover rinunciare ai vizi che causano la malattia. Cioè, se una persona soffre di cirrosi epatica al medico chiede la pillola che gli consente di continuare a consumare alcolici, che è come spegnere la spia del carburante sul cruscotto dell’automobile pensando di continuare a viaggiare senza benzina.

Naturalmente  l’ultimo degli interessi dell’industria farmaceutica è quello di debellare le malattie e quindi di patrocinare la cultura delle cause e della guarigione, anzi spesso sono i medicinali stessi a generare altre malattie, da curare: gli effetti iatrogeni dei medicinali risultano essere la 4^ causa di morte nel mondo occidentale.  D'altronde, può un’industria di ricambi d’auto sostenere la produzione di automobili che non si deteriorano? In sostanza, l’apparato medico allopatico non è preposto a debellare le malattie, ma a curarle. Non esiste un ente preposto a dare alla popolazione il benessere e la salute. Questo dovrebbe essere il principale obiettivo del Ministero della salute, ma la realtà dei fatti conferma che per salute si intende curarsi con i farmaci.
Io non voglio essere complottista, non voglio pensare che questo infernale meccanismo sia pensato a tavolino per danneggiare volutamente la salute del pianeta e trarre dalla malattia umana benefici economici;  voglio credere che l’industria farmaceutica sfrutti a suo vantaggio i problemi di malattia, i vizi e le debolezze umane,  e abbia trovato nella tendenza umana, a delegare a terzi il proprio benessere, il mezzo più efficace per i suoi immensi guadagni finanziari.
L’industria farmaceutica investe milioni in campagne di disinformazione. Il Vioxx prescritto come antidolorifico, ha ucciso 100.000 persone e si stima che i casi di infarto superi il milione. (Farmaci e protocolli per bambini) - da panorama di apr. 2008.
In America è stato esaminato un campione di 100 spot televisivi, tutti sono stati giudicati parzialmente o totalmente falsi e ingannevoli.  Solo il 2 % degli studi clinici per testare i farmaci a scopo pediatrico si basa su Comitati di Controllo Indipendenti non legati ad industrie farmaceutiche per valutare l’eventuale presenza di reazioni avverse. Questo e’ quanto emerge da un’analisi, effettuata dall’Università di Nottingham (UK) ed apparsa sulla rivista Acta Pediatrica di 739 trial (prove) internazionali  effettuata fra il 1996 ed il 2002.
Ad innumerevoli scienziati fu chiesto “Cosa ne pensa del cancro? “Un gran parte un imbroglio” (Linus pauling, due volte primio Nobel); “Un vero fallimento” (John Bailar, medico, ex direttore del Jouarnal of the National Cancer istitute);  “Il Vietnam della medicina” (Donald Kennedy , ex presidente della Stanford University); “Un mucchio di letame” (James Watson, genetista, scopritore della struttura della molecola del DNA, premio Nobel).