giovedì 31 gennaio 2013
Tìtyre, tù patulaè recubàns sub tègmine fàgi
«La banca trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla»
Paterson, fondatore nel 1694 della Banca d’Inghilterra, la prima Banca Centrale al mondo
Paterson, fondatore nel 1694 della Banca d’Inghilterra, la prima Banca Centrale al mondo
“TUTTO E’ INQUINATO, PER CUI MANGIO LA CARNE”
“TUTTO E’ INQUINATO, PER CUI MANGIO LA CARNE”
Franco Libero Manco
Franco Libero Manco
Quando si parla di alimentazione vegetariana con coloro che magari si affacciano per la prima volta (e spesso con spirito critico) al sistema vegetariano, spesso rimarcano il concetto che anche i vegetali, che noi invitiamo a consumare, sono inquinati, che non è possibile sottrarsi all’inquinamento e che tanto vale mangiare un di tutto.
E’ vero che oggi nulla sfugge all’inquinamento generale: è inquinata l’aria soprattutto a causa del metano scaricato dagli animali d’allevamento, dai fumi delle concerie, dagli scarichi industriali, dalle automobili, dal riscaldamento domestico, dal traffico automobilistico; sono inquinati i terreni fertilizzati con prodotti chimici; sono inquinate le falde acquifere dalle deiezioni degli animali, i mari, i fiumi, i laghi ecc. di conseguenza sono inquinate anche le coltivazioni.
Ma a meno che non si scelga di consumare prodotti biologici certificati, mangiare prodotti vegetali o mangiare prodotti animali non è affatto la stessa cosa: c’è una differenza abissale tra i due: i primi sono sostanze vive, ricche di nutrienti senza i quali sarebbe impossibile la vita; per il loro contenuto di acqua biologica e fibra fanno si che gli inquinanti dei vegetali non stazionino a lungo negli intestini (come succede per la carne) da dove si sviluppano per tossicità la gran parte delle malattie. La frutta e la verdura crude contrastano l’acidificazione del sangue, combattono putrefazioni e fermentazioni, contrastano i radicali liberi, si oppongono alla uricemia, minimizzano il colesterolo cattivo, fluidificano il sangue, regolano gli sbalzi glicemici da amidi e zuccheri industriali, ridanno il peso forma e combattono l’obesità.
Inoltre i cibi vegetali, privi di grassi animali e con un contenuto proteico limitato, possiedono proprietà terapeutiche che sono state documentate in differenti situazioni patologiche, permettendo al paziente di ottenere vantaggi sulla propria qualità di vita anche a lungo termine. L’utilizzo prevalente o esclusivo di alimenti di origine vegetale, oltre a risultare nutrizionalmente adeguato, permette i limiti del fabbisogno proteico giornaliero e, in caso di terapia farmacologia, di limitare la quantità totale di farmaci assunta.
Nella frutta e verdura crude e fresche esistono numerose sostanze ad azione antiossidante come i bioflavonoidi, molti di questi sono in grado di bloccare sia i fattori carcinogenetici che i radicali liberi; hanno effetto protettivo nei confronti anche dei tumori epiteliali, in particolare quelli del tratto respiratorio e gastrointestinale, delle vie urinarie, dei tumori dell’apparato sessuale e della mammella.
L’effetto protettivo dei cereali integrali appare evidente anche nei tumori della tiroide e del sistema linfatico. Mentre l’effetto dei legumi è soprattutto evidente sui tumori dell’apparato sessuale. Da studi condotti tra la popolazione degli Avventisti californiani, è risultato che i tumori del colon e della prostata erano significativamente più frequenti nei non vegetariani. Inoltre le fibre contenute neicereali appaiono protettive nei confronti del cancro al colon e alla mammella.
Ben 150 studi condotti in ogni parte del mondo hanno dimostrato che frutta e ortaggi proteggono dal cancro e che carne e grassi animali sono ritenuti responsabili dell’insorgenza di molte forme tumorali.
Al 14° Congresso della società europea di cardiologia (sett. 92), il dr. Larry Scherwitz dell’Heart Trial di San Francisco, ha asserito: “Se dovessi scegliere una sola cosa con la quale curare i pazienti cardiopatici, cercherei una dieta vegetariana povera di grassi”.
Per contro i prodotti animali generano radicali liberi, leucocitosi, crisi enzimatica, carenza di vitamine, aumento di colesterolo, aumento del battito cardiaco, acidificazione del sangue, prelazione di calcio, causano uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro, e inoltre rende aggressivi, abbassa le frequenze energetiche dei chakra, avvalora la legge del più forte, rende insensibili all’altrui dolore, degrada moralmente, preclude l’evoluzione dello spirito, si contrappone alle legge dell’amore e del “Non ammazzare” causa sofferenza e morte agli animali, impoverisce economicamente, distrugge l’ambiente, inquina il pianeta, affama il Terzo Mondo. Per tanto, anche se i prodotti vegetali sono inquinati consumare gli uni o gli altri c’è la stessa differenza tra salute e malattia.
BENEFICI DELLE VERDURE CRUDE
maggiore lucidità mentale;
rinvigorimento generale;
depurazione organica;
migliore digestione;
luminosità della pelle e degli occhi;
maggiore resistenza alle fatiche;
potenziamento difese immunitarie;
alleviamento della depressione;
guarigione più rapida delle malattie;
sollievo dallo stress;
rigenerazione dei capelli;
ritardo del processo di invecchiamento.
MONTI MI RICORDA IL BILDEBERG O NO?
Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario della Cassazione, dichiara, in un video, che, dalle carte processuali, è emerso che il Bilderberg, del quale, com'è noto, fa parte Mario Monti (e molti altri): -1) è responsabile delle stragi e della strategia della tensione; -2) governa in modo invisibile il mondo per condizionare lo sviluppo della democrazia.
Ho pubblicato, il 21.12.2011, nei confronti di Monti, proprio per la sua appartenenza al gruppo Bilderberg, un esposto alla Procura di Roma (vedi da marra . it), benché siano territorialmente competenti tutte le procure d'Italia, ma nessuno, nemmeno un magistrato tanto zelante come Ingroia (evidentemente troppo impegnato a combattere la delinquenza comune), ha fatto nulla.
Bisogna ritenere che quantomeno anche Napolitano, Bersani, Casini e Fini – ai quali non possono essere sfuggiti i video in cui sono giunto ad usare la nudità femminile pur di spingere qualcuno a fare qualcosa per fermare queste gravissime cose – dovrebbero fornire chiarimenti.
Il PAS continuerà ad operare perché la magistratura, subito dopo le elezioni, apra finalmente, in tema di Bilderberg, signoraggio e altre forme di illiceità bancaria, tutte quelle indagini che finora non ha intrapreso.
Alfonso Luigi Marra
Diffuso dal PAS-FermiamoLeBanche&LeTasse
PREGHIERA LAICA MATTUTINA
"Migliaia e migliaia di contadini sono stati obbligati in passato a cedere agli usurai e ai creditori le proprie terre durante i periodi di dificoltà. Questi ultimi hanno poi usato questi terreni per speculazioni senza scropoli"
Thomas Sankara (martire del neolibersimo e della moneta debito)
PER UN PUGNO DI VOTI SI COMPRA ANCHE BALOTELLI
BALOTELLI: UN EROE PER IL NOSTRO POPOLO
Altro che multietnicità.
Poche ore fa, è arrivato in Italia Balotelli, acquistato dal Milan, il quale recatosi a Busto Arsizio per le visite mediche ha scatenato pazzesche manifestazini di entusiasmo. Persino nell’ospedale e attorno al delicato reparto di rianimazione si sono verificate bolge infernali e chiasso da stadio.
Ora direte che trattasi di tifo demenziale, in questo caso per il Milan, ed in parte avete ragione: il tifoso, di qualsiasi squadra sia, non ha alcuna dignità quando pensa di avere un vantaggio sportivo.
E neppure un Berlusconi, che ben conosciamo di quali infamie fu capace verso Gheddafi, e anche in questo caso, è da ridere al pensiero che poche settimane addietro aveva dichiarato che Balotelli è una mela marca e non lo avrebbe mai preso per il Milan. Ma ora si sa ci sono le elezioni, e tutto fa brodo.
Quello che voglio sottolineare su questo “italiano” di colore, membro della nazionale azzurra, è il fatto che, osservandone il comportamento, le inclinazioni e le bestialità da lui create, nascita della figlia compresa, dovrebbe apparire come un soggetto ripugnante, un esempio da indicare come il massimo del negativo, ed invece, ecco lì che gli si stringono attorno, lo applaudono, lo baciano, si prosternano ai suoi piedi. Non è solo un fenomeno calcistico è un esempio di come il nostro popolo ha acquisito e gli tornano naturali tutte le aberrazioni possibili.
E qualcuno ancora spera di svegliare questo popolo!
MAURIZIO BAROZZI
Altro che multietnicità.
Poche ore fa, è arrivato in Italia Balotelli, acquistato dal Milan, il quale recatosi a Busto Arsizio per le visite mediche ha scatenato pazzesche manifestazini di entusiasmo. Persino nell’ospedale e attorno al delicato reparto di rianimazione si sono verificate bolge infernali e chiasso da stadio.
Ora direte che trattasi di tifo demenziale, in questo caso per il Milan, ed in parte avete ragione: il tifoso, di qualsiasi squadra sia, non ha alcuna dignità quando pensa di avere un vantaggio sportivo.
E neppure un Berlusconi, che ben conosciamo di quali infamie fu capace verso Gheddafi, e anche in questo caso, è da ridere al pensiero che poche settimane addietro aveva dichiarato che Balotelli è una mela marca e non lo avrebbe mai preso per il Milan. Ma ora si sa ci sono le elezioni, e tutto fa brodo.
Quello che voglio sottolineare su questo “italiano” di colore, membro della nazionale azzurra, è il fatto che, osservandone il comportamento, le inclinazioni e le bestialità da lui create, nascita della figlia compresa, dovrebbe apparire come un soggetto ripugnante, un esempio da indicare come il massimo del negativo, ed invece, ecco lì che gli si stringono attorno, lo applaudono, lo baciano, si prosternano ai suoi piedi. Non è solo un fenomeno calcistico è un esempio di come il nostro popolo ha acquisito e gli tornano naturali tutte le aberrazioni possibili.
E qualcuno ancora spera di svegliare questo popolo!
MAURIZIO BAROZZI
C'E' GIA UNA NUOVA "SANTA" INQUISIZIONE E NESSUNO SI SCANDALIZZA!!???
Carissimi amici, tutti,
non dobbiamo piangerci addosso, ma prendere semplicemente atto di una triste realtà. Riassumo brevemente come stanno le cose.
Partiamo dal fatto che nel 1945 c’è stata una tremenda sconfitta bellica che ha scavato un solco storico tra il prima e il dopo, per i seguenti motivi:
1) I vincitori hanno fatto piazza pulita, sia sul piano del pensiero che su quello fisico, degli sconfitti e di cosa essi rappresentavano. Ergo hanno imposto la loro tutela su tutta l’Europa, stravolgendone storia, cultura, tradizioni e quant’altro. La sola Italia e legata al sistema Nato e deve cibarsi oltre cento basi militari. Non è uno scherzo. Provatevi a ribellarvi.
2) L’immissione forzata di extracomunitari, a livelli incredibili, con la nascita di una società multietnica, ha completamente stravolto tutti i normali punti di riferimento per una riscossa europea. E’ più gli anni passano e più, demograficamente, le cose peggioreranno, perchè non solo la gente sarà omologata sul pensiero neoradicale per il quale “multietinico” e “bisexy” è bello e desiderabile, ma oltretutto mancherà il “materiale umano” per la riscossa.
3) La scoperta e il possesso dell’arma atomica in poche mani, ha praticamente determinato la impossibilità, non so per quanti secoli e salvo eccezionali scoperte, di poter ribaltare la situazione, perchè chi ha il deterrente atomico può permettersi di tutto. Non ha caso si è anche teorizzata una specie di “fine della storia” laddove i normali cicli di ascesa e sviluppo e tramonto delle civiltà e delle nazioni, sono ora resi molto più problematici. L’unica speranza potrebbe essere quella che si scateni una guerra apocalittica, ma capite cosa questo potrà comportare.
4) lo spaventoso progresso dei mezzi di comunicazione e di trasporto, che oggi permettono in tempo reale di comunicare tra due emisferi, ha consentito di avere a disposizione un arma, detta mass media, ovvero stampa, cinema e televisione, con la quale indirizzare il pensiero dell’opinione pubblica mondiale. E anche di creare, come e quando vogliono, “appositi mostri” da poter poi letteralmente eliminare o incarcerare senza che nessuno si ribelli. Provatevi a esternare un pensiero antiebraico o razzista e sarete subito sbattuti come mostri in prima pagina, se non in galera.
5) Le moderne società, come quella italiana, sono tutte regolate da una avanzata industrializzazione e improntate ad un modello di vita basato sul consumismo. Tanti si lamentano del consumismo, ma date retta a me: ben pochi rinuncerebbero al tv color, all’ultimo modello di telefonino, di computer o al frigorifero spaziale. Ne consegue, rispetto al passato, oltre ad una anestetizzazione della popolazione, una accresciuta importanza del denaro, dei finanziamenti e una grandissima facilità di corrompere le persone.
6) Le centrali di Intelligence occidentali, possono oggi avvalersi di stupefacenti mezzi tecnici e organizzativi di prevenzione, corruzione, inquinamento, infiltrazione, repressione ed altro, ad un livello di spaventosa efficacia. Nulla può determinarsi in una nazione occidentale che i Servizi non siano in grado di controllare, e al peggio, di stravolgerla. Create un gruppo politico, un sia pur piccolo movimento, e siate certi che, nelle vostre fila c’è “chi di dovere” o comunque arrivano subito specifiche centrali massoniche a inquinare e corrompere.
7) Negli ultimi decenni, passo dopo passo, il nostro paese è stato omologato all’Europa, tra non molto vi sarà anche una Gendarmeria (Polizia) europea, il che si aggiunge ad un incapsulamento di tutta l’Europa in un sistema finanziario mondialista, che grazie ad accordi e trattati, via, via sottoscritti dai singoli governi (ultimo il MES), obbligano tutte le nazioni a stare “al gioco”, ed hanno eliminato ogni minimo spazio di sovranità nazionale. Potete votare come volete, potete mandare al governo chi volete, ma a nessun politico o governo sarà possibile cambiare le cose. Se fino ad ieri i politici erano “i camerieri dei banchieri”, oggi le cose stanno anche peggio dei tempi di un Moro, Fanfani, Andreotti, ecc. Se votare prima serviva a poco, oggi non serve proprio più a nulla. Certo ci sono gruppi apparentemente antagonisti, ma io resto del parere che questi gruppi, qualora dovessero conseguire un certo successo tradiranno immancabilmente quanto precedentemente sostenuto. Le centrali di prevenzione, inquinamento e corruzione non stanno certo a pettinare le bambole.
Stabilito tutto questo vi renderete conto che chi parla di rivolte, rivoluzioni e altro o è un illuso, spaventosamente ingenuo, o è un provocatore. Non si scappa.
A vedere le cose con un minimo di ottimismo, possiamo tutto al più dire che, a parte la possibilità di una guerra tra l’Occidente UsaEuropaIsrael, e magari nazioni antagoniste (Russia di Putine, Cina, Iran, ecc.?) che potrebbe aprire scenari impensabili, resta il fatto che la grave crisi finanziaria, appositamente provocata, con la selvaggia imposizione del sistema usurocratico, e resa ancor più forzata con l’imposizione di “tecnici” ai governi per imporre determinate politiche lacrime e sangue, che progressivamente porteranno la massa della popolazione all’impoverimento, potrebbero offrirsi la possibilità del verificarsi di varie ribellioni.
A questo punto però subentraranno i Servizi prima accennati, con l’ausilio dei mass media, per far fallire, deviare e inquinare ogni eventuale sana rivolta. Vari farabutti che poi si metteranno a “capopopolo”, sottobanco legati al sistema, intenti a dissolvere il tutto, non mancheranno. Dateli per scontati. A mali estremi tutti gli altri, “facinorosi” potranno sempre essere corrotti, intimoriti o magari eliminati.
Quindi vien da dire “perdete ogni speranza o voi che sperate in rivolte e altro.
Che fare allora. Intanto bisogna fare quello che si deve comunque fare a prescindere dagli esiti. Quindi, oltre a dare l’esempio di un retto agire e comportarsi, vi è quello del veicolare l’informazione. Come afferma Mario Consoli, nella sua eccellente intervista sul Signoraggio monetario, alla domanda come si può uscire da questi tentacoli che i banksters ci hanno stretto attorno al collo, e che stanno gettando sul lastrico imprese e popolazione, Consoli dice, giustamente, che non sono sufficienti i disastri che si stanno verificando per una rivolta, ma bisogna rendere consapevoli le persone di cosa, chi e come tutto questo si stia verificando. Quindi l’importanza dell’informazione. Bisogna controbilanciare l’infame lavoro dei mass media atti ad anestetizzare e imbrogliare la gente. Poi si vedrà.
Oltre a veicolare l’informazione, bisogna anche fare un grande lavoro di controinformazione. In particolare sulle provocazioni. Ad esempio per quanto riguarda l’area che ci riguarda, bisogna vigilare e denunciare tutti quegli atti, in particolare sul piano del vero o presunto antisemitismo o razzismo, perchè dietro ci sono sempre i “soliti” farabutti che controllano e organizzano gruppi di ragazzi, che poi vengono mandati allo sbaraglio ispirandogli “azioni inconsulte”, che poi servono al sistema per gridare: “all’antisemita”, al “nazista”, al “razzista” e che saranno sfruttate dal sistema per far passare leggi liberticide. Capisca chi deve capire.
Si sappia comunque che muovendosi, scrivendo e parlando in questa società si viene schedati. Tutto ti fa finire schedato. La tessera del supermercato e le carte di credito, i moduli burocratici che compili, possono stabilire cosa mangi, cosa ti compri e quanto spendi. Facebook ti carpisce come la pensi, cosa desideri, non solo tu, ma anche i tuoi amici. Il sistema non ha più tanto bisogno degli informatori, dei soliti portieri, giornalai, barbieri dove chi di dovere passava e chiedeva informazioni su tizio o caio. Oggi, di fatto, le informazioni gliele consegnamo noi a domicilio, soprattutto tramite l’uso sempre più necessario del computer.
Quando ti colleghi o peggio scrivi ad un qualunque sito, devi sapere che il tuo “contatto” può essere registrato. Le tue email possono essere controllate, sappiamo per certo che vi sono località dove hanno installato immensi e potentissimi server, in grado di intercettare ogni frase, in particolare quelle che rispondono ad alcune parole chiave. Quando scrivete parole che possono essere intese come attinenze al “terrorismo”, rivolte, ecc., parole come Cia, Israele, Olocausto, e così via questi immensi computer vi intercettano e leggono tutto. Regolatevi di conseguenza.
Ovviamente ce ne se può anche fregare, mettendo in conto una eventuale persecuzione, però è bene saperlo.
Ognuno faccia quello che vuole o che può, tutto è importante, niente è indispensabile. Se però partecipate a qualche gruppo, partito movimento o altro, tenete sempre presente, che quel gruppo, partito o movimento vi sta comunque fregando. Meglio pensar subito male.
Per altro, ognuno dia fondo alle sue conoscenze e alla sua fantasia.
MAURIZIO Barozzi
mercoledì 30 gennaio 2013
VESPRI LAICI
"Consumiamo burkinabè significa produrre e consumare le nostre materie prime per salvaguardare la nostra valuta. Visto che chiediamo al nostro popolo di contare sulle proprie forse, bisogna che gli consentiamo di valorizzare e di apprezzare quello che produce con il sudore"
Thomas Sankara (martire della sovranità)
"Morale consumiamo Italiano"
GUERRA TELEMATICA E PREVEDIBILI PERSECUZIONI?
Credo che possa interessare conoscere quel che è accaduto ad un amico, che si è poi visto intasare e quasi bloccare la sua posta. Tutto potrebbe essere casuale o non c’entrare nulla, ma a pensar male....
Dunque: il giorno precedente a questi inconvenienti, l’amico aveva inviato una lettera a “Informazione Corretta” un Sito chiaramente sionista, veramente ebraicamente corretto!
L’amico non aveva potuto resistere a rispondere ad un ad un articolo redazionale, ivi pubblicato, dove si diceva addirittura che: gli attuali Palestinesi deportavano gli ebrei. (avete letto bene, proprio così!)
Io non ho letto questa scempiaggine, ma solo a leggere l’argomento è ovvio che non si sa se arrabbiarsi o indignarsi. Fatto sta che l’amico invia la sua email di risposta-protesta, alla loro rubrica. Naturalmente era richiesto l’indirizzo telematico, regolarmente fornito.
La lettera non è stata pubblicata, manco dubitarlo, ma guarda caso, il giorno dopo, è cominciata ad arrivare email spazzatura al suo indirizzo fino a bloccare completamente la casella che oltretutto non si riesce più a sbloccare.
Tutto casuale? A pensar male......
Le persecuzioni.
Episodio a parte, comunque, è bene che tutti sappiano che i prossimi anni saranno molto duri per coloro che “oseranno” contestare le malefatte ebraiche e per coloro che vorranno confutare le vicende Olocaustiche.
Non solo le recenti dichiarazioni di Napolitano, che non sono casuali o formali, ma anche molti altri sintomi stanno chiaramente dimostrando che sta succedendo quello che nella Storia è sempre successo: quando un Forza prende il sopravvento, non si limita mai ad una semplice supremazia, ma punta sempre alla distruzione totale dell’avversario.
A mio avviso è oramai acquisita e superata la fase delle celebrazioni e delle cerimonie, per intenderci: dopo la filmografia, le finction, le celebrazioni della giornata della memoria, il bombardamento come un mantra di una certa “verità” storica, si è passati alla attuazioni di Leggi atte a impedire ogni contestazione e ricerca su certi avvenimenti (in Italia è stato tutto già predisposto e le modifiche alla Legge Mancino, per renderla funzionale a questi scopi, sono già pronte. Si sono bloccate solo a causa della caduta del governo). E questa volta, dopo l’evidente “accordo” tra la Chiesa e Monti, credo proprio che non ci saranno impedimenti alla sua approvazione.
Ma non basta, tutto questo oramai acquisito, inizieranno le ritorsioni e le persecuzioni.
Sono convinto che, sia pure gradualmente, si scateneranno azioni contro chiunque, che loro ben conoscono, dalla stampa, da facebook e altro, sono contro Lorsignori, il tutto sostenuto, anzi moltiplicato, dai mass media scatenati.
Si incentiveranno le persecuzioni, non ci si faccia illusioni, è bene che tutti ne siano consci.
Maurizio BAROZZI
Sette modi per avvelenarci segretamente
Sette modi per avvelenarci segretamente
L’OGETTIVITA’ DEL METODO SCIENTIFICO
sembra essere stata dirottata da corporazioni che spesso pagano ricercatori e scienziati per sostenere i loro prodotti, così come i politici che si muovono attraverso la porta girevole tra il settore pubblico e privato. Come se ciò non bastasse, a volte le agenzie di tutela dei consumatori si rendono loro complici..La fiducia dei consumatori negli studi scientifici e nelle commissioni di controllo che dovrebbero tutelare, è stata violata a favore del profitto, autorizzando l’introduzione sul mercato di prodotti con uno standard di sicurezza ridotto, a scapito dei consumatori.Le sostanze chimiche sintetiche che quotidianamente ingeriamo mangiando e che troviamo presenti nei nostri alimenti, nell’acqua e nell’ambiente sono sempre in aumento, dimostrandosi pericolose per il nostro fisico e benessere mentale.Alcuni esperti di medicina e di medicina alternativa, hanno documentato i raggiri utilizzati per ingannare i consumatori minacciandone la salute. Le categorie di seguito sono il frutto di un’approfondita investigazione, e sono solamente alcuni esempi di quella che si potrebbe definire come bombardamento chimico continuo nei nostri confronti.redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org
ALIMENTI OGM- ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI.
La Monsanto iniziò come un’azienda chimica che portò nel mondo veleni come l’”Agent Orange” e “Roundup”. Oggi sono meglio conosciuti per il loro utilizzo nell’agricoltura e nello specifico nella coltivazione di alimenti geneticamente modificati, i quali sono in possesso di quasi il 90% dei prodotti geneticamente modificati come il mais, soia e cotone.Uno studio indipendente sui “Frankenfood” li ha associati al collasso degli organi interni e un recente studio condotto inRussia ha concluso la totale sterilità nei criceti di terza generazione, nutriti con soia OGM.Nonostante queste e molte altre legittime preoccupazioni per la salute, è improbabile che la Monsanto che controllato l’FDA, ridurrà la produzione degli OGM, fino a quando l’USDA avrà 3 milioni di dollari a sua disposizione. Ovviamente gli studi effettuati nel settore dimostrano che gli effetti degli alimenti OGM sulla salute umana sono “trascurabili”.
GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Quando la maggior parte di noi pensa agli additivi alimentari nocivi, si pensa al Glutammato Monosodico (MSG) che è ancora presente in molti prodotti alimentari industriali, ma purtroppo per noi, l’MSG sembra essere il veleno meno preoccupante e meno pericoloso che oggi possiamo trovare nel nostro cibo.Nel 2008 è stata trovata Melamina nel latte in polvere e in alcuni prodotti alimentari provenienti dalla Cina; l’FDA ha continuato a dichiarare che la sostanza è innocua, nonostante le migliaia di persone che si ammalarono. Gli additivi alimentari sono pericolosi e purtroppo sono presenti in quasi tutti gli alimenti preparati con i coloranti alimentari più comuni come il rosso 40 , Giallo 5 e 6 che sono stati dichiarati essere collegati all’insorgere di malattie come il cancro.Recentemente (92.000 libbre) di polli surgelati sono stati ritirati dal mercato perché contenevano ”pezzi di plastica blu”, mentre nei McDonald’s Chicken McNuggets sono stati trovati pericolose sostanze chimiche. Infatti, alcuni ricercatori stimano attualmente che il pollo è così pieno di sostanze chimiche che contiene solamente il 51% di carne effettiva.
FLUORO
Non tutti fluoro nuoce ovviamente, come quello promosso dai dentisti e aggiunto alla nostra acqua e alla nostra alimentazione. Il fluoruro di calcio è un minerale naturale, mentre la sua controparte sintetica, il fluoruro di sodio (Silicofluoride), è un di tipo di scarto di sostanza industriale pericoloso che si ottiene durante la produzione di fertilizzanti.La sua storia passata include l’impiego di tale sostanza come veleno per topi e insetticida. Ci sono molti studi che dimostrano come il fluoruro di sodio venga accumulato nel organismo, portando allergie, disturbi gastrointestinali, indebolimento delle ossa, cancro e problemi neurologici.In questo caso, l’EPA’s Union (un gruppo di scienziati) ha pubblicato uno studio (white paper) che condanna la fluorizzazione dell’acqua potabile. Inoltre, come prodotto di scarto oltre che a essere pericoloso, è estremamente costoso da smaltire.E forse per tale motivo (e non solo), questa sostanza inquinante altamente tossica più del piombo e quasi alla pari all’arsenico, viene usata per l’utilizzo umano.
MERCURIO
Si tratta di un metallo pesante pericoloso nella sua forma naturale, il mercurio vivo, ma motlo di più come neurotossina, il Metilmercurio , rilasciato nell’ambiente dalle attività umane.In entrambe le forme organiche e inorganiche, il mercurio danneggia il sistema nervoso, in particolare quello in via di sviluppo dei feti. Esso penetra in tutte le cellule vive del corpo umano, ed è stato documentato che aumenta il rischio di autismo nei bambini. Questo mette in discussione l’uso del mercurio in otturazioni dentali, vaccini e qualsiasi cosa che contenga sciroppo di fruttosio di mais usato frequentemente nella dieta americana, compresi gli alimenti per bambini. Ma l’Associazione di Raffinatori del Mais naturalmente supporta e difende questa sostanza chimica che è “pericoloso, a qualsiasi livello.”(Il Mercurio è stato vietato addirittura nei termometri, ma è presente nei vaccini dei bambini, ndr)
ASPARTAME
Il re dei dolcificanti artificiali è stato immesso nel mercato nel 1981, dal commissario statunitense della Food and Drugs, Arthur Hull Hayes, ignorando i suggerimenti dell’FDA e le preoccupazioni dei consumatori.L’aspartame è una neurotossina che interagisce con organismi naturali, così come i farmaci di sintesi, producendo una vasta gamma di patologie e sindromi comprovati.La domanda sorge spontanea: “Chi ha eletto questo commissario che diede l’assenso, contro il parere gli scienziati e dei consumatori?” Donald Rumsfeld, amministratore delegato di GD Searle, uno dei maggiori produttori di aspartame. Rumsfeld era nella squadra di transizione di Reagan e il giorno seguente al suo insediamento, nominò il nuovo commissario dell’FDA, al fine di “difendere i propri interessi” con uno dei casi più eclatanti di “profitto contro la sicurezza dei consumatori” mai registrato.L’aspartame è ormai quasi onnipresente, nei prodotti senza zucchero e negli alimenti in generale come ad esempio bevande, prodotti farmaceutici e anche prodotti per bambini.Di recente è stato ribattezzato “AminoSweet”.
PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE E COSMETICI
Gli oggetti domestici di uso quotidiano e i prodotti cosmetici vengono applicati direttamente sulla pelle e assorbiti attraverso la cute e anche per via inalatoria. ”La storia dei cosmetici” è un video animato che racconta la storia inquietante di quello che sta dietro a questo mercato dei cosmetici, violazioni industriali e delle leggi con l’ausilio di gruppi “per la pubblica sicurezza”, raccontando però solo la metà della storia L’elenco dei prodotti comuni e dei loro componenti chimici è enciclopedico.La somma totale della presenza opprimente di queste sostanze chimiche è stata associata a quasi ogni allergia, afflizione cronica e malattia conosciuta dall’uomo.Più di recente i prodotti per la pulizia sono stati associati al cancro al seno e l’ADHD nei bambini.
INQUINANTI ATMOSFERICI
In un articolo della NASA dal titolo “Gli inquinanti aerotrasportatorii non conoscono confini”, è stato dichiarato che “Qualsiasi sostanza immessa nell’atmosfera ha il potenziale per stravolgere la Terra.” Le corrente d’aria collegano tutte le parti del mondo.C’è una categoria di inquinamenti atmosferici che rimane come “teoria della cospirazione”, nonostante siano stati resi pibblici una serie di voluminosi documenti non classificati dal 1977 da un’udienza del Senato: (Chemtrails) Scie chimiche, sia da velivoli privati che commerciali.Le recenti ammissioni da parte di funzionari pubblici rafforzano il caso.Il materiale rilasciato dalle scie chimiche è stato testato e mostra livelli molto alti di bario e alluminio.Interessante notare che la Monsanto ha annunciato di recente lo sviluppo di un gene resistente all’alluminio.Le scie chimiche potrebbero sembrare paranoia, ma c’è un esempio attuale che è innegabile: il Corexit disperso sul petrolio nel Golfo del Messico.Questo processo di applicazione aerea può essere paragonato ad irrorazione, una pratica che noi già conosciamo che è andata avanti per quasi 100 anni.Anche le guerre sparse per il mondo sembrano interessare la qualità dell’aria a livello mondiale, come le munizioni militari e l’uranio impoverito che entrano nell’alta atmosfera, diffondendosi in tutto il pianeta.Gli effetti osservabili che produce l’uranio impoverito non sono per niente piacevoli.L’inquinamento atmosferico è stato associato alle allergie, alle mutazioni genetiche e all’infertilità.Tutto ciò determina, una gestione governativa e medico-scientifica della salute e dei diritti della persona. Quando ci si ammala a causa di prodotti chimici come quelli sopra indicati, la medicina ufficiale tratta i disturbi e i sintomi con altre sostanze chimiche.Inoltre, alcune delle persone che ricoprono posti importanti del governo americano e del mondo accademico, come John P. Holdren, l’attuale direttore scientifico alla Casa Bianca, sostengono il “controllo della popolazione” tramite “particelle inquinanti”.Nel lontano 1977 nei libri come Ecoscience “la visione dell’umanità di Holdren” potrebbe fare riflettere e dovrebbe far sorgere una domanda: “c’è l’intenzionalità di avvelenarci e avvelenare il nostro ambiente?”.
fonte : www.prisonplanet.com
L'OK PER USARE DRONI PER LE SCIE CHIMICHE
CI SARA' UN MOTIVO PERCHE' SIETE DIVENTATI TUTTI INDIFERENTI ED APATICI ANCHE PER COSE CHE INTERESSANO ANCHE LA VOSTRA DIGNITA'!!??
martedì 29 gennaio 2013
PREGHIERA LAICA DELLA SERA
"Non pretendere di cambiare gli altri, cominica a cambiare te stesso se hai coraggio"
accademia della libertà
accademia della libertà
MPS MA? di Marco Della Luna
Premesso che fatti e accuse devono ancora essere accertati, il caso MPS (come raccontato, e salva la verifica di realtà, che è in corso) è la regola: colui che ha disponibilità dei soldi degli altri, tende naturalmente a prenderli per sé o per i soci, direttamente o attraverso teste di legno. Ciò avviene sia nel management delle banche, che delle altre imprese, che degli enti pubblici. Avviene anche nei governi. Avviene ai danni degli azionisti, dei risparmiatori, dei dipendenti, dei contribuenti, dei cittadini. E' un modello estrattivo (ossia saccheggiatore) di gestione del potere, di governance, che si sta affermando universalmente. Pensiamo al caso di quei governi che, coi crismi della legge, tassano i loro cittadini per assicurare profitti speculativi a banchieri stranieri.
La storia del compagno Giuseppe Mussari, come raccontata da mass media e talk shows, con gli scandali Antonveneta, Santorini, Alexandria, Casaforte, Ampugnano, liar loans (cioè mutui concessi largamente a chi si sapeva che non li avrebbe rimborsati), è una tipica storia di bancarotta mediante una testa di legno: si mette una persona di fiducia a spolpare una società e a prendersi tutte le colpe, mentre il malloppo va in tasca ad altri, meno il compenso per la testa di legno. Quindi è di primaria importanza andare a vedere a chi è andato il malloppo effettivamente.
Mussari non aveva una formazione finanziaria: era un avvocato penalista di origine calabrese, che si era distinto come fedele del PCI-PDS-DS-PD e come difensore di suoi amministratori locali senesi. Fu nominato nel 2006 a presidente del MPS dalla Fondazione MPS che, su 16 consiglieri, ne ha 13 nominati da Comune, Provincia, Regione - enti da sempre in mano al PCI e succedanei. Fino al Maggio 2007 rimane però consigliere della Fondazione. Non appena nominato presidente di MPS, avviò i noti affari. Nel corso della sua permanenza, ha donato di tasca propria quasi € 700.000 al PD, in ossequio alla regola che chi diviene dirigente attraverso il partito, poi deve essere riconoscente. Ha compiuto le sue operazioni di spolpamento con metodo, tenendo formalmente nascoste alcune carte, ma in un contesto in cui era palese che stava avvenendo qualcosa di occultato e di illecito.
Tutti, a cominciare dal collegio sindacale di MPS, presieduto da Tommaso di Tanno (ora indagato dal PM senese), vedevano l'anomalo gonfiaggio del prezzo della Banca Antonveneta mediante una ben poco credibile tripla vendita in pochi mesi, prima a ABN-AMRO , poi a Banco di Santander, infine a MPS, con un'acquisizione tenuta segreta fino all'ultimo, annunciata dai tg, quindi tale da dover far subito scattare controlli e ispezioni, come pure doveva farli scattare il fatto che il pagamento avveniva per cassa, cioè subito, mentre di regola questi pagamenti si fanno a credito, nel tempo. Il fatto che si pagasse tutto subito suggeriva oggettivamente che era una compravendita fraudolenta. Tutti sapevano che il prezzo era gonfiato. Tutti potevano sapere, con un minimo di diligenza, che Mussari non aveva fatto la due diligence su Antonveneta prima di pagarla circa 17 miliardi e si era basato su una stima fatta dalla non molto attendibile, perché interessata, di agenzie di rating. Bankitalia, allora governata da Draghi, però lasciò fare, il che ben illustra l'incompatibilità inerente a Bankitalia, tra il suo compito di sorvegliare le banche e il fatto che le medesime banche sono le sue proprietarie, rectius partecipanti, nel suo ridicolo capitale sociale di € 156.000. E la Consob? Niente. E il Ministero del Tesoro? Niente, nemmeno dopo. Forse i gestori di MPS se lo tenevano buono comprandogli ben 27 miliardi di titoli di debito grazie al finanziamento all'1% elargito dalla BCE. La mole dello spolpamento è di molti miliardi: per un’Antonveneta che valeva 2,3 miliardi (detto da Gaetano di Tanno, presidente del Collegio Sindacale di MPS, ora coindagato con Mussari), MPS ha emesso 8 bonifici per un totale di oltre 17 miliardi.
Già nel bilancio depositato nel 2012, 5 anni dopo l'acquisto di Antonveneta, quindi con un colpevole ritardo, il nuovo management di MPS esponeva una perdita di 4,7 miliardi di cui il 90% da minusvalenze di Antonveneta. In realtà, Antonveneta, considerate anche le sue sofferenze non registrate in bilancio, valeva sui 2 miliardi, e se è stata pagata 10, allora i gestori retrostanti si sono spartiti 8. Si aggiungano 750 milioni per i contratti derivati Alexandria e Santorini, e alcuni miliardi per i mutui fasulli. Adesso si tratta di vedere a chi è finito il bottino, di arrestare le persone fisiche e di citare per danni le società che hanno concorso nel reato. Sappiamo che il Banco di Santander ha incassato almeno 7 miliardi; ma poi, che uso ne ha fatto? A chi li ha accreditati? Sono partite quote del bottino dal Santander a favore di altri soggetti? E gli altri bonifici? Sappiamo che ulteriori 2,6 miliardi sono stati spediti a Londra nella disponibilità del medesimo Banco, e poi sono stati scudati e riportati in Italia. A chi sono poi stati girati? A chi sono finiti in tasca?
In quanto ai derivato Alexandria e Santorini (contratti tra MPS e Nomura Bank il primo, e tra MPS e Deutsche Bank il secondo), l'attuale management ci dichiara che ci sia stata una perdita di 220 milioni (ma un alto dirigente dice 740) dovuta a un'errata copertura di un rischio preesistente mediante un derivato. Questa spiegazione non è credibile, per due motivi.
Primo: se io mi copro mediante un derivato dal rischio che un mio asset o contratto in essere si deprezzi, la copertura ha un costo molto basso, assicurativo, rispetto al valore capitale dell'asset; sicché, se l'asset perde valore, la copertura mi rifonde dalla perdita; mentre se (l'asset ) aumenta di valore, l'aumento assorbe il costo di copertura ( che in tal caso si azzera ) e lascia un margine di guadagno. In nessuno dei due casi caso io perdo in termini di capitale ( solo se l'asset non si muove nell'arco di tempo assicurato si perde il capitale investito nel premio). Data l'alta volatilita' dei mercati, questo non si realizza mai. Per aver realizzato una perdita capitale a danno di MPS, chi ha agito coi soldi di MPS bisogna che abbia fatto un'operazione diversa, come una speculazione in proprio, decisa senza approvazione del CdA dai vertici gestionali, e che gli sia andata male, e che quindi ora egli o la banca stessa, per la propria immagine, stia creando una giustificazione posticcia.
Secondo: se fosse stata un'operazione di copertura legittima, ufficiale, e inerente a un asset o a un contratto della banca, sarebbe stata contabilizzata subito, e non tenuta sospesa e nascosta per anni!
Il razionale sospetto è, quindi, che qualcuno abbia preso soldi della banca e li abbia usati per speculare su qualche titolo o derivato, fidando di realizzare un grosso guadagno, con cui restituire alla banca quanto preso, tenendo per sé la differenza. Poi, invece di guadagnare, ha perso, e la banca si ritrova con un buco. Cose di questo genere mi risulta che siano avvenute e tuttora avvengano in grandi banche e società di gestione estere, dove chi ha il maneggio dei soldi della banca li usa per conto proprio, e lascia le operazioni in sospeso, cioè aperte a partitario, finché non si trova un modo di chiuderle fittiziamente.
Se fossi il PM di Siena, verificherei questa ipotesi, sequestrando ed esaminando i partitari storici su cui si devono trovare i movimenti delle somme interessate, cioè ipoteticamente usate per l'operazione suddescritta. Sequestrerei i partitari storici, perché chi fa queste cose non le fa una volta sola, ma le fa di prassi, quindi se ne troveranno molte, risalendo nel tempo. Dai partitari (che sono i registri di conti transitori, su cui si segnano le operazioni in attesa di imputarle alle voci del conto economico del bilancio) si desume se vi sono stati impieghi di denaro in quel senso. Tornando al caso MPS, bisogna anche considerare che quando va a partitario un movimento di decine di milioni di euro, gli organi interni di controllo della banca li hanno sotto gli occhi. Quindi, se tutti i presidii, interni ed esterni, sono rimasti inerti, vuol dire che non è stata un'operazione di singoli gestori infedeli, né un'operazione organizzata da un solo partito politico, sia pur dominante rispetto alla banca: può essere stata solo un'operazione di Stato. Pertanto, mi aspetto che, se mai verranno svelati i nomi degli effettivi percettori dei due miliardi di bottino scudato, e degli altri miliardi, si tratterà di nomi molto più esplosivi di quelli di un leader politico.
Se hanno chiuso gli occhi l'ispettorato interno (audit) di MPS, i sindaci, Bankitalia, Consob, il Ministero; e se il percettore dei due miliardi si sentiva tanto sicuro da riportarli in Italia, allora i casi sono due: o il regista è un potere molto alto, i vertici dello Stato; oppure è stata un'operazione trasversale, bipartisan, tra maggioranza e opposizione, magari con benedizione vaticana (il Banco di Santander è in mano a certo Emilio Botin, descritto dalla stampa come uomo forte dell'Opus Dei). Questa ipotesi è rilevante per capire la minaccia di Bersani (del 26.01.13) di “sbranare” i rivali politici qualora insistano sullo scandalo MPS. Minaccia che potrebbe riguardare la “finanza cattolica” e l’immagine della stessa Chiesa. Si tenga presente che, nella Fondazione come nel CdA di MPS, erano presenti anche uomini del centro cattolico, a cominciare da Gabriello Mancini, nominato presidente della Fondazione pur non avendo qualificazione tecnica, dato cher era un funzionario dell’Asl locale.
Una conferma all’ipotesi che si tratti di un’operazione di Stato o bipartisan viene da Dagospia, che pubblica (http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-il-verbale-degli-ispettori-bankitalia-inchioda-draghi-tarantola-profumo-e-visco2-la-favola-49952.htm) documenti, per altro pubblicati anche da quotidiani nazionali, che sembrano inchiodare Draghi e Tarantola (allora responsabile dei controlli di vigilanza entro Bankitalia), smentendo Visco e Profumo, perché provano che le carte segrete sui derivati scoperti solo ieri dall'onesto successore di Mussari, Fabrizio Viola, nei cassetti di MPS, in realtà erano in possesso di Bankitalia sin dall'ispezione da questa eseguita in MPS da Maggio ad Agosto del 2010, nei cui verbali si menziona esplicitamente gli inopportuni contratti derivati con Deutsche Bank e Nomura Bank. Draghi e Tarantola addirittura collusi, insomma, secondo Dagospia?
Ai contribuenti col cui denaro è stato salvato il Monte, ma anche ai suoi defraudati azionisti e ai suoi tartassati dipendenti, su cui l'attuale management scarica il danno (licenziamenti, tagli stipendiali, costrizione a collocare prodotti discutibili), è dovuta un'azione risarcitoria verso le persone fisiche e giuridiche colpevoli e beneficiarie delle malefatte che via via emergono. Banca d'Italia potrebbe essere chiamata a risarcire per il suo mancato intervento a seguito della strana operazione Antonveneta e dei risultati dell'ispezione del 2010. Ma forse anche il Comune e la Provincia di Siena e la stessa Fondazione dovrebbero rispondere, per culpa in eligendo et vigilando: colpa nello scegliere e nel mantenere, omettendo la dovuta vigilanza, nonostante i segnali di allarme, quel certo management. Anche il PD potrebbe essere tenuto a risarcire, qualora si accertasse che la scelta di Mussari si debba a suoi organi centrali – cosa plausibile, dato che Mussari andava a compiere affari di dimensioni nazionali.
Sarebbe opportuno estendere, almeno per il futuro, mediante legge, la responsabilità per omessa vigilanza e omessa ispezione anche a Bankitalia e ai soggetti che la partecipano, solidalmente, così saranno motivati a tenere gli occhi doverosamente aperti anziché amichevolmente socchiusi. Non dovrebbe avvenire ciò che avviene in questi giorni, ossia che da un lato si svela quanto marcio e inaffidabile vi è nei conti di MPS, e dall'altra Banklitalia dichiara che i conti vanno bene e autorizza il prestito di 4 miliardi con denaro pubblico, senza poter valutare il rischio. Ma come fa Visco ad affermare che i conti siano a posto, in questa situazione? Per verificare la corrispondenza dei bilanci alla realtà, ci vorrebbero mesi di due diligence, bisognerebbe controllare tutti i contratti in tutti gli armadi, anche i contratti segreti come quello con Nomura, e verificare anche tutti i bilanci delle singole filiali, cosa che Visco non ha fatto, quindi non può dire certe cose.
Se potessi, se fossi nel PM di Siena, indagherei altre tre ipotesi: -se e come il valore di Antonveneta sia stato gonfiato ad arte per giustificare da parte di MPS un esborso multiplo del suo valore; il gonfiaggio può essere operato con diversi strumenti: nascondimento delle sofferenze, erogazioni-cartolarizzazione di liar loans, contratti derivati truffaldini, dolo della società di rating incaricata della stima;
-chi, dal 2006, ha organizzato un sistema di erogazioni facili di mutui del medesimo tipo in MPS, che poi sono stati cartolarizzati a lunghissima scadenza e rifilati ai risparmiatori (vedi Casaforte); andrei a ricercare le correlazioni tra i mutui non regolarmente paganti (anche quelli sospesi e quelli non contabilizzati come tali, che sono molti), i funzionari che li hanno autorizzati, i collegamenti di questi funzionari coi dirigenti, gli intermediari finanziari e immobiliari dei mutui in questione, e gli azionisti importanti del periodo;
-se sia stato gonfiato a suo tempo anche il valore di Banca Agricola Mantovana, per farla pagare sensibilmente più di quanto valeva sempre a MPS; e se parte del prezzo pagato sia finito a terzi beneficiari, eventualmente anche a magistrati civili che respinsero i ricorsi contro la trasformazione di Banca Agricola Mantovana da cooperativa in spa – trasformazione necessaria per poterla vendere a MPS: qui a Mantova, infatti, circolavano al tempo voci sospette.
MPS, con l'assemblea del 25 Gennaio 2013, deliberando di non procedere alle azioni risarcitorie verso il precedente management e i suoi corresponsabili, ha dimostrato di non operare in discontinuità dal passato, di essere ccondizionato da poteri retrostanti, di non voler scoprire i colpevoli e i beneficiari delle colpe, di voler scaricare i danni sui dipendenti, sui clienti (con le solite politiche sempre più aggressive), sullo Stato finanziatore... a proposito, i 4 miliardi prestati dal governo Monti, sono stati prestati sulla base di un bilancio inattendibile perché non tiene conto dei contratti derivati segreti (vedi Alexandria) e perché continua a non registrare sofferenze sui crediti, che vengono tenute a partitario. Quindi è un prestito concesso illegittimamente, senza due diligence sul prestatario, basandosi un bilancio evidenziante perdite per 4,7 miliardi, oltre a quelle non dichiarate. Un'operazione molto “politica”, altro che governo tecnico, altro che professori! E Viola stesso, il nuovo direttore generale di MPS, ha detto che bisogna rettificare i bilanci passati! Per inciso: i Monti-bonds sono un prestito a tasso eccessivo (9%), senza vincoli di impiego per la banca, e per giunta convertibile in azioni qualora MPS abbia difficoltà a rimborsarlo (lo Stato perde il credito e diventa azionista di una banca dal valore molto, molto dubbio), mentre i Tremonti-bonds erano un prestito a tasso sostenibile, ma con vincoli di impiego in favore delle pmi, dell'economia produttiva, e non convertibile in azioni – e questa differenza specifica riflette la differente qualità umana ed etica tra un Monti e un Tremonti, al di là di tutto ciò che può essere rimproverato a quest'ultimo. E come farà MPS, impoverito e indebitato, coi clienti che ritirano i depositi, a pagare 360 milioni l’anno di interesse sui Monti Bonds (4 miliardi x 9%)? C’è un forte rischio di una crisi debitoria del Monte già nel breve periodo. Nel qual caso chi oggi ha dato il via ed elargito assicurazioni dovrà essere chiamato personalmente a rispondere.
Il PM senese che indaga Mussari e altri per lo scandalo Antonveneta pare sappia i nomi dei beneficiari della quota di 2,6 miliardi, poi scudata, ma che li voglia rivelare solo dopo le elezioni, per non influenzarle – evidentemente, si tratta di soggetti della politica italiana, o ad essa legati, e/o legati al Vaticano e/o a capitali “calabresi”. Con le rivelazioni post-elettorali, però, il PM delegittimerà il nuovo parlamento, perché gli elettori voterebbero diversamente, se informati. Inoltre, immaginate come potrà essere la formazione di una nuova maggioranza, sotto la spada di Damocle di quelle rivelazioni incombenti. O forse si vuole usare quell'informazione proprio come strumento di minaccia per condizionare la politica? O Mario Draghi? O la finanza cattolica, visto che il Banco di Santander era rappresentato, in Italia, dall’ex presidente dello Ior, Gotti-Tedeschi?
Monti afferma che MPS era dominato dal PCI-PD – affermazione ovvia, anche se dimentica le altre componenti politiche compresenti. Aggiunge che l'Italia ha visto troppe commistioni tra banking e politica – affermazione grottesca, in bocca di uno che è stato imposto come premier dal mondo bancario, a meno che fosse diretta solo a banchieri e politici italiani, e che per contro riconoscesse il diritto dei banchieri stranieri a occuparsi di politica italiana, come appunto hanno fatto nominando lui. Bersani e D'Alema, con angolazioni diverse, affermano che il PD ha fatto il PD e non la banca, quindi non è responsabile. Gli uomini del PD in Fondazione erano sì la maggioranza, ma nominati non dal PD, bensì dagli amministratori locali eletti dai senesi. E nel PD vi sono sicuramente militanti disposti a credere che i titolari del PD lascino che la direzione della terza banca nazionale, fonte di finanza su scala nazionale per il partito, sia scelta in tutta autonomia dagli elettori di una cittadina di 55.000 abitanti. E che sia puramente casuale tutto ciò che, poi, questi gestori della banca hanno fatto e dato per il Partito, e che ora viene alla luce dei mass media... D'Alema, dal canto suo, si contraddice in modo buffo allorché, oltre a negare che il PD faccia banking, rivendica al PD l'iniziativa di sostituire Mussari e Vigni: se il PD ha questo potere, vuol dire che è il dominus di MPS! Questa affermazione non è solo contraddittoria con la precedente (che il PD faccia il PD e non il banchiere), ma è anche oggettivamente falsa, nel senso che è falso che il sindaco di Siena o il PD abbia di sua iniziativa cacciato Mussari e Vigni subito dopo aver scoperto la loro mala gestio: infatti, erano anni che si sapeva del loro mismanagement, della porcata con l'Antonveneta, dei mutui fraudolenti. Mussari fu scaricato come si scaricano le teste di legno quando si bruciano e si è costretti a scaricarle. Fu scaricato dopo che io stesso ebbi pubblicato, il 29.06.11, nel mio sito www.marcodellaluna.info, l'articolo “Ora si salvi MPS” (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8537) in cui descrivevo i mali di MPS, le sue sofferenze non dichiarate, le criticità dell’acquisizione di Antonveneta, preannunciavo lo scandalo. E fu scaricato perché si sapeva che le carte compromettenti erano già in mano a Report e ad altri. E a Report non le aveva certamente portate il sindaco, né D'Alema, né Bersani! Probabilmente gliele aveva portate qualche consigliere della Fondazione disgustato o scontentato.
Però i banchieri italiani – comproprietari (“partecipanti”) di Bankitalia!- vollero e tennero Mussari come presidente dell'ABI persino dopo la sua uscita da MPS. Lo vollero e lo confermarono pur sapendo quanto sopra e pur sapendo dei procedimenti penali. E' dal 6 maggio 2012 che Report aveva dato notizia anche dell'affaire Alexandria. In quella puntata emerse da fonti interne a MPS che in MPS si operava extracontabilmente, con fondi neri esteri, con brokers occulti esteri, per beneficiari pure occulti, assumendo rischi altissimi e irregolari (http://www.report.rai.it/dl/docs/1336333767662monte_dei_fiaschi_report_pdf.pdf), e che questa era una prassi. E già nel 2010 l'ispezione di Bankitalia aveva rilevato serie “criticità” operative del Monte, ma non era affatto intervenuta. Ordunque, se l'ABI lo nominò suo presidente pur sapendo che cosa bolliva in pentola, delle due l'una: o far quelle cose è normale in quell'ambiente, oppure, più probabilmente, fu una o più forze esterne, politiche o istituzionali, a imporre la sua nomina. Forse, con lo scopo che blindasse o coprisse l'operazione, la quale non era finita con l'acquisto di Antonveneta e il pagamento di circa 15 miliardi di cresta su 17.
La seconda parte dell'operazione si capisce che doveva consistere nel togliere di mezzo la maggioranza assoluta di MPS detenuta dalla Fondazione (cosa realizzata con 3 aumenti di capitale), nel confezionare MPS con una finzione di saldezza e redditività (cosa realizzata nel bilancio 2011 col ricorso a derivati e a una politica di budget molto aggressiva), per giustificare un suo acquisto a prezzo gonfiato da parte di altra banca (si parla di BNP), con relative creste. I derivati consentono di realizzare un beneficio immediato (togliere un debito dal bilancio o incassare una somma come anticipo su prodotti preventivati) in cambio dell’assunzione di un rischio di importo maggiore o multiplo. In particolare, hanno consentito di togliere dai bilanci i debiti scomodi trasformandoli in scommesse con altre banche, cioè da passività certe di, poniamo, 100, in una scommessa di, poniamo, 200. Se chi scommette perde, poi, d’improvviso, i debiti rispuntano all’improvviso. Ma nel frattempo hai già venduto la banca, sicché la passività moltiplicata è a carico del compratore. Questa cosa si può fare non solo con le società commerciali, ma anche con gli Stati e il loro debito pubblico. Così la Grecia, mediante contratti derivati con l’intervento di Goldman & Sachs, ha “ristrutturato”, cioè trasformato in scommessa differita, il proprio debito pubblico, migliorando il rating, acquisendo una forte liquidità e ampliando la spesa pubblica e l’indebitamento verso banche tedesche e francesi. Poi ha perso la scommessa – come di solito avviene in questi casi, dato che l’algoritmo del contratto derivato viene studiato dagli ingegneri finanziari di una delle due parti della scommessa – e di conseguenza sono andate in crisi le banche tedesche e francesi che avevano in portafoglio il debito greco. Allora l’Italia europeista è intervenuta, e con nuove tasse, per aiutare la Grecia a pagare il suo debito. Con queste tasse, l’Italia mette anche a posto i suoi conti pubblici, e tira su il proprio rating, quindi si rifinanzia a migliori condizioni, colloca meglio il proprio debito pubblico, nel breve termine; però deprime la propria economia, sicché nel medio-lungo termine prevedibilmente avrà difficoltà a onorare i propri titoli, sicché scoppierà una nuova crisi, che costringerà a nuovi interventi di emergenza e cessioni di sovranità nazionale, sempre sotto la guida di uomini di Goldman & Sachs, e via così verso l’”integrazione” europea. Potere degli strumenti finanziari!
Infatti in Europa si è affermato proprio questo tipo di business finanziario: svuotare un'impresa della sua ricchezza reale, farne un bidone indorato truccando bilanci e rating, metterle un nuovo amministratore pulito (Viola era pulito, anche se non era un abile risanatore, avendo fino al giorno prima gestito la Banca Popolare dell'Emilia Romagna con risultati pessimi), poscia rivenderla con sovrapprezzo (destinato a spartizione) ad altra impresa, la quale di conseguenza si destabilizzerà e diverrà un bidone da cosmetizzare e sbolognare al medesimo modo. Anche la Banca Antonveneta era stata svuotata, riempita di bad credits, indorata e venduta con accorgimenti per gonfiarne il prezzo. Venduta a MPS, che poi è stata destabilizzata appunto da questo bidone indorato. Qualcuno però, divulgando nel 2011 le informazioni sul reale stato di MPS, ha rotto le uova nel paniere proprio poco dopo che era stato depositato l'ingannevole bilancio dell'anno 2010, riportante una forte crescita dell'attivo, ovviamente al fine di far pagare MPS molto più di quanto valeva effettivamente e ripetere il giochetto. (MPSA ora dichiara sofferenze per 17 miliardi, ma vi sono anche sofferenze non dichiarate per mancanza del denaro necessario a costituire i fondi relativi, e anche sofferenze mascherate mediante le sospensioni dei mutui).
Ormai, l'operazione di vendita di MPS con sovrapprezzo è abortita e bruciata. Però a questo punto i dipendenti dell'antica banca dovrebbero svegliarsi, valutare tecnicamente il nuovo management cosi come hanno imparato a valutare il cliente che chiede fiducia, e rendersi conto che a un salasso di 15 miliardi e passa non può rimediare lavorando qualche ora gratis, rinunciando al premio di produttività, abolendo i gadget, chiudendo sedi, demansionando o scivolando i colleghi, e spremendo la clientela con polizze che danno alla banca un guadagno upfront fino all'8%, né coi prestiti SOV a 4 mesi (ufficiosamente) rinnovabili, che daranno luogo a cause per usura ( o a nuovo contenzioso). Spremere la clientela non paga, bensì affossa, analogamente a spremere la nazione con le tasse del Montismo, che servono a rendere apparentemente sano il btp, ma uccidono l'economia reale che lo dovrà rimborsare. Non è più tempo nemmeno di debustisiani contratti For You. Finché non ripristineremo un livello fisiologico di liquidità nel paese, invece che dissanguarlo, continuerà il calo di consumi, investimenti, produzione, occupazione. E l'aumento delle insolvenze e delle morti aziendali.
Gli oltre trentamila montepaschini possono risanare la loro azienda solo unendosi e coordinandosi per dare al PM di Siena tutte le informazioni utili, e per promuovere un'azione giudiziaria per il risarcimento dei danni contro la Fondazione e i suoi consiglieri, contro i managers vecchi e nuovi, contro chi ha lucrato dalle operazioni scorrette, contro le autorità di vigilanza che non sono intervenute come dovevano. Per chiedere sequestri conservativi, in civile e in penale, onde assicurarsi il risarcimento. Bersani, il 26 Gennaio 2013, minaccia: “Se Lega e PDL attaccheranno il PD su MPS, li sbraneremo”: con che denti? Coi democratici denti dei PM collaterali? Ma ci sono ancora? Oppure è una minaccia rivolta ai magistrati senesi? Oppure ancora è un preavviso di chiamata in correità di un sistema politico che, trasversalmente e sistemicamente, lucra abusando del suo controllo sulle banche, operato via fondazioni bancarie? Non credo che Bersani minacciasse di rievocare il dissesto delle due banchette della Lega, la Credieuronord e il Credito Cooperativo Fiorentino, perché si tratta di valori irrisori rispetto alla ventina di miliardi del buco MPS; ma soprattutto perché, in quei due casi, non vi fu un governo amico a turare con soldi del contribuente i buchi fatti dai politici, e perché, cosa ancor più importante, in quei casi le indagini giudiziarie sono state fatte e non sono state inibite dall'alto. E non dimentichiamo che i dirigenti della Lega hanno subito chiesto scusa e messo mano alle loro tasche per ripianare i buchi della loro banca: Bersani, D'Alema, Ceccuzzi e compagni seguiranno il loro esempio?
27.01.13 Marco Della Luna
La storia del compagno Giuseppe Mussari, come raccontata da mass media e talk shows, con gli scandali Antonveneta, Santorini, Alexandria, Casaforte, Ampugnano, liar loans (cioè mutui concessi largamente a chi si sapeva che non li avrebbe rimborsati), è una tipica storia di bancarotta mediante una testa di legno: si mette una persona di fiducia a spolpare una società e a prendersi tutte le colpe, mentre il malloppo va in tasca ad altri, meno il compenso per la testa di legno. Quindi è di primaria importanza andare a vedere a chi è andato il malloppo effettivamente.
Mussari non aveva una formazione finanziaria: era un avvocato penalista di origine calabrese, che si era distinto come fedele del PCI-PDS-DS-PD e come difensore di suoi amministratori locali senesi. Fu nominato nel 2006 a presidente del MPS dalla Fondazione MPS che, su 16 consiglieri, ne ha 13 nominati da Comune, Provincia, Regione - enti da sempre in mano al PCI e succedanei. Fino al Maggio 2007 rimane però consigliere della Fondazione. Non appena nominato presidente di MPS, avviò i noti affari. Nel corso della sua permanenza, ha donato di tasca propria quasi € 700.000 al PD, in ossequio alla regola che chi diviene dirigente attraverso il partito, poi deve essere riconoscente. Ha compiuto le sue operazioni di spolpamento con metodo, tenendo formalmente nascoste alcune carte, ma in un contesto in cui era palese che stava avvenendo qualcosa di occultato e di illecito.
Tutti, a cominciare dal collegio sindacale di MPS, presieduto da Tommaso di Tanno (ora indagato dal PM senese), vedevano l'anomalo gonfiaggio del prezzo della Banca Antonveneta mediante una ben poco credibile tripla vendita in pochi mesi, prima a ABN-AMRO , poi a Banco di Santander, infine a MPS, con un'acquisizione tenuta segreta fino all'ultimo, annunciata dai tg, quindi tale da dover far subito scattare controlli e ispezioni, come pure doveva farli scattare il fatto che il pagamento avveniva per cassa, cioè subito, mentre di regola questi pagamenti si fanno a credito, nel tempo. Il fatto che si pagasse tutto subito suggeriva oggettivamente che era una compravendita fraudolenta. Tutti sapevano che il prezzo era gonfiato. Tutti potevano sapere, con un minimo di diligenza, che Mussari non aveva fatto la due diligence su Antonveneta prima di pagarla circa 17 miliardi e si era basato su una stima fatta dalla non molto attendibile, perché interessata, di agenzie di rating. Bankitalia, allora governata da Draghi, però lasciò fare, il che ben illustra l'incompatibilità inerente a Bankitalia, tra il suo compito di sorvegliare le banche e il fatto che le medesime banche sono le sue proprietarie, rectius partecipanti, nel suo ridicolo capitale sociale di € 156.000. E la Consob? Niente. E il Ministero del Tesoro? Niente, nemmeno dopo. Forse i gestori di MPS se lo tenevano buono comprandogli ben 27 miliardi di titoli di debito grazie al finanziamento all'1% elargito dalla BCE. La mole dello spolpamento è di molti miliardi: per un’Antonveneta che valeva 2,3 miliardi (detto da Gaetano di Tanno, presidente del Collegio Sindacale di MPS, ora coindagato con Mussari), MPS ha emesso 8 bonifici per un totale di oltre 17 miliardi.
Già nel bilancio depositato nel 2012, 5 anni dopo l'acquisto di Antonveneta, quindi con un colpevole ritardo, il nuovo management di MPS esponeva una perdita di 4,7 miliardi di cui il 90% da minusvalenze di Antonveneta. In realtà, Antonveneta, considerate anche le sue sofferenze non registrate in bilancio, valeva sui 2 miliardi, e se è stata pagata 10, allora i gestori retrostanti si sono spartiti 8. Si aggiungano 750 milioni per i contratti derivati Alexandria e Santorini, e alcuni miliardi per i mutui fasulli. Adesso si tratta di vedere a chi è finito il bottino, di arrestare le persone fisiche e di citare per danni le società che hanno concorso nel reato. Sappiamo che il Banco di Santander ha incassato almeno 7 miliardi; ma poi, che uso ne ha fatto? A chi li ha accreditati? Sono partite quote del bottino dal Santander a favore di altri soggetti? E gli altri bonifici? Sappiamo che ulteriori 2,6 miliardi sono stati spediti a Londra nella disponibilità del medesimo Banco, e poi sono stati scudati e riportati in Italia. A chi sono poi stati girati? A chi sono finiti in tasca?
In quanto ai derivato Alexandria e Santorini (contratti tra MPS e Nomura Bank il primo, e tra MPS e Deutsche Bank il secondo), l'attuale management ci dichiara che ci sia stata una perdita di 220 milioni (ma un alto dirigente dice 740) dovuta a un'errata copertura di un rischio preesistente mediante un derivato. Questa spiegazione non è credibile, per due motivi.
Primo: se io mi copro mediante un derivato dal rischio che un mio asset o contratto in essere si deprezzi, la copertura ha un costo molto basso, assicurativo, rispetto al valore capitale dell'asset; sicché, se l'asset perde valore, la copertura mi rifonde dalla perdita; mentre se (l'asset ) aumenta di valore, l'aumento assorbe il costo di copertura ( che in tal caso si azzera ) e lascia un margine di guadagno. In nessuno dei due casi caso io perdo in termini di capitale ( solo se l'asset non si muove nell'arco di tempo assicurato si perde il capitale investito nel premio). Data l'alta volatilita' dei mercati, questo non si realizza mai. Per aver realizzato una perdita capitale a danno di MPS, chi ha agito coi soldi di MPS bisogna che abbia fatto un'operazione diversa, come una speculazione in proprio, decisa senza approvazione del CdA dai vertici gestionali, e che gli sia andata male, e che quindi ora egli o la banca stessa, per la propria immagine, stia creando una giustificazione posticcia.
Secondo: se fosse stata un'operazione di copertura legittima, ufficiale, e inerente a un asset o a un contratto della banca, sarebbe stata contabilizzata subito, e non tenuta sospesa e nascosta per anni!
Il razionale sospetto è, quindi, che qualcuno abbia preso soldi della banca e li abbia usati per speculare su qualche titolo o derivato, fidando di realizzare un grosso guadagno, con cui restituire alla banca quanto preso, tenendo per sé la differenza. Poi, invece di guadagnare, ha perso, e la banca si ritrova con un buco. Cose di questo genere mi risulta che siano avvenute e tuttora avvengano in grandi banche e società di gestione estere, dove chi ha il maneggio dei soldi della banca li usa per conto proprio, e lascia le operazioni in sospeso, cioè aperte a partitario, finché non si trova un modo di chiuderle fittiziamente.
Se fossi il PM di Siena, verificherei questa ipotesi, sequestrando ed esaminando i partitari storici su cui si devono trovare i movimenti delle somme interessate, cioè ipoteticamente usate per l'operazione suddescritta. Sequestrerei i partitari storici, perché chi fa queste cose non le fa una volta sola, ma le fa di prassi, quindi se ne troveranno molte, risalendo nel tempo. Dai partitari (che sono i registri di conti transitori, su cui si segnano le operazioni in attesa di imputarle alle voci del conto economico del bilancio) si desume se vi sono stati impieghi di denaro in quel senso. Tornando al caso MPS, bisogna anche considerare che quando va a partitario un movimento di decine di milioni di euro, gli organi interni di controllo della banca li hanno sotto gli occhi. Quindi, se tutti i presidii, interni ed esterni, sono rimasti inerti, vuol dire che non è stata un'operazione di singoli gestori infedeli, né un'operazione organizzata da un solo partito politico, sia pur dominante rispetto alla banca: può essere stata solo un'operazione di Stato. Pertanto, mi aspetto che, se mai verranno svelati i nomi degli effettivi percettori dei due miliardi di bottino scudato, e degli altri miliardi, si tratterà di nomi molto più esplosivi di quelli di un leader politico.
Se hanno chiuso gli occhi l'ispettorato interno (audit) di MPS, i sindaci, Bankitalia, Consob, il Ministero; e se il percettore dei due miliardi si sentiva tanto sicuro da riportarli in Italia, allora i casi sono due: o il regista è un potere molto alto, i vertici dello Stato; oppure è stata un'operazione trasversale, bipartisan, tra maggioranza e opposizione, magari con benedizione vaticana (il Banco di Santander è in mano a certo Emilio Botin, descritto dalla stampa come uomo forte dell'Opus Dei). Questa ipotesi è rilevante per capire la minaccia di Bersani (del 26.01.13) di “sbranare” i rivali politici qualora insistano sullo scandalo MPS. Minaccia che potrebbe riguardare la “finanza cattolica” e l’immagine della stessa Chiesa. Si tenga presente che, nella Fondazione come nel CdA di MPS, erano presenti anche uomini del centro cattolico, a cominciare da Gabriello Mancini, nominato presidente della Fondazione pur non avendo qualificazione tecnica, dato cher era un funzionario dell’Asl locale.
Una conferma all’ipotesi che si tratti di un’operazione di Stato o bipartisan viene da Dagospia, che pubblica (http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-il-verbale-degli-ispettori-bankitalia-inchioda-draghi-tarantola-profumo-e-visco2-la-favola-49952.htm) documenti, per altro pubblicati anche da quotidiani nazionali, che sembrano inchiodare Draghi e Tarantola (allora responsabile dei controlli di vigilanza entro Bankitalia), smentendo Visco e Profumo, perché provano che le carte segrete sui derivati scoperti solo ieri dall'onesto successore di Mussari, Fabrizio Viola, nei cassetti di MPS, in realtà erano in possesso di Bankitalia sin dall'ispezione da questa eseguita in MPS da Maggio ad Agosto del 2010, nei cui verbali si menziona esplicitamente gli inopportuni contratti derivati con Deutsche Bank e Nomura Bank. Draghi e Tarantola addirittura collusi, insomma, secondo Dagospia?
Ai contribuenti col cui denaro è stato salvato il Monte, ma anche ai suoi defraudati azionisti e ai suoi tartassati dipendenti, su cui l'attuale management scarica il danno (licenziamenti, tagli stipendiali, costrizione a collocare prodotti discutibili), è dovuta un'azione risarcitoria verso le persone fisiche e giuridiche colpevoli e beneficiarie delle malefatte che via via emergono. Banca d'Italia potrebbe essere chiamata a risarcire per il suo mancato intervento a seguito della strana operazione Antonveneta e dei risultati dell'ispezione del 2010. Ma forse anche il Comune e la Provincia di Siena e la stessa Fondazione dovrebbero rispondere, per culpa in eligendo et vigilando: colpa nello scegliere e nel mantenere, omettendo la dovuta vigilanza, nonostante i segnali di allarme, quel certo management. Anche il PD potrebbe essere tenuto a risarcire, qualora si accertasse che la scelta di Mussari si debba a suoi organi centrali – cosa plausibile, dato che Mussari andava a compiere affari di dimensioni nazionali.
Sarebbe opportuno estendere, almeno per il futuro, mediante legge, la responsabilità per omessa vigilanza e omessa ispezione anche a Bankitalia e ai soggetti che la partecipano, solidalmente, così saranno motivati a tenere gli occhi doverosamente aperti anziché amichevolmente socchiusi. Non dovrebbe avvenire ciò che avviene in questi giorni, ossia che da un lato si svela quanto marcio e inaffidabile vi è nei conti di MPS, e dall'altra Banklitalia dichiara che i conti vanno bene e autorizza il prestito di 4 miliardi con denaro pubblico, senza poter valutare il rischio. Ma come fa Visco ad affermare che i conti siano a posto, in questa situazione? Per verificare la corrispondenza dei bilanci alla realtà, ci vorrebbero mesi di due diligence, bisognerebbe controllare tutti i contratti in tutti gli armadi, anche i contratti segreti come quello con Nomura, e verificare anche tutti i bilanci delle singole filiali, cosa che Visco non ha fatto, quindi non può dire certe cose.
Se potessi, se fossi nel PM di Siena, indagherei altre tre ipotesi: -se e come il valore di Antonveneta sia stato gonfiato ad arte per giustificare da parte di MPS un esborso multiplo del suo valore; il gonfiaggio può essere operato con diversi strumenti: nascondimento delle sofferenze, erogazioni-cartolarizzazione di liar loans, contratti derivati truffaldini, dolo della società di rating incaricata della stima;
-chi, dal 2006, ha organizzato un sistema di erogazioni facili di mutui del medesimo tipo in MPS, che poi sono stati cartolarizzati a lunghissima scadenza e rifilati ai risparmiatori (vedi Casaforte); andrei a ricercare le correlazioni tra i mutui non regolarmente paganti (anche quelli sospesi e quelli non contabilizzati come tali, che sono molti), i funzionari che li hanno autorizzati, i collegamenti di questi funzionari coi dirigenti, gli intermediari finanziari e immobiliari dei mutui in questione, e gli azionisti importanti del periodo;
-se sia stato gonfiato a suo tempo anche il valore di Banca Agricola Mantovana, per farla pagare sensibilmente più di quanto valeva sempre a MPS; e se parte del prezzo pagato sia finito a terzi beneficiari, eventualmente anche a magistrati civili che respinsero i ricorsi contro la trasformazione di Banca Agricola Mantovana da cooperativa in spa – trasformazione necessaria per poterla vendere a MPS: qui a Mantova, infatti, circolavano al tempo voci sospette.
MPS, con l'assemblea del 25 Gennaio 2013, deliberando di non procedere alle azioni risarcitorie verso il precedente management e i suoi corresponsabili, ha dimostrato di non operare in discontinuità dal passato, di essere ccondizionato da poteri retrostanti, di non voler scoprire i colpevoli e i beneficiari delle colpe, di voler scaricare i danni sui dipendenti, sui clienti (con le solite politiche sempre più aggressive), sullo Stato finanziatore... a proposito, i 4 miliardi prestati dal governo Monti, sono stati prestati sulla base di un bilancio inattendibile perché non tiene conto dei contratti derivati segreti (vedi Alexandria) e perché continua a non registrare sofferenze sui crediti, che vengono tenute a partitario. Quindi è un prestito concesso illegittimamente, senza due diligence sul prestatario, basandosi un bilancio evidenziante perdite per 4,7 miliardi, oltre a quelle non dichiarate. Un'operazione molto “politica”, altro che governo tecnico, altro che professori! E Viola stesso, il nuovo direttore generale di MPS, ha detto che bisogna rettificare i bilanci passati! Per inciso: i Monti-bonds sono un prestito a tasso eccessivo (9%), senza vincoli di impiego per la banca, e per giunta convertibile in azioni qualora MPS abbia difficoltà a rimborsarlo (lo Stato perde il credito e diventa azionista di una banca dal valore molto, molto dubbio), mentre i Tremonti-bonds erano un prestito a tasso sostenibile, ma con vincoli di impiego in favore delle pmi, dell'economia produttiva, e non convertibile in azioni – e questa differenza specifica riflette la differente qualità umana ed etica tra un Monti e un Tremonti, al di là di tutto ciò che può essere rimproverato a quest'ultimo. E come farà MPS, impoverito e indebitato, coi clienti che ritirano i depositi, a pagare 360 milioni l’anno di interesse sui Monti Bonds (4 miliardi x 9%)? C’è un forte rischio di una crisi debitoria del Monte già nel breve periodo. Nel qual caso chi oggi ha dato il via ed elargito assicurazioni dovrà essere chiamato personalmente a rispondere.
Il PM senese che indaga Mussari e altri per lo scandalo Antonveneta pare sappia i nomi dei beneficiari della quota di 2,6 miliardi, poi scudata, ma che li voglia rivelare solo dopo le elezioni, per non influenzarle – evidentemente, si tratta di soggetti della politica italiana, o ad essa legati, e/o legati al Vaticano e/o a capitali “calabresi”. Con le rivelazioni post-elettorali, però, il PM delegittimerà il nuovo parlamento, perché gli elettori voterebbero diversamente, se informati. Inoltre, immaginate come potrà essere la formazione di una nuova maggioranza, sotto la spada di Damocle di quelle rivelazioni incombenti. O forse si vuole usare quell'informazione proprio come strumento di minaccia per condizionare la politica? O Mario Draghi? O la finanza cattolica, visto che il Banco di Santander era rappresentato, in Italia, dall’ex presidente dello Ior, Gotti-Tedeschi?
Monti afferma che MPS era dominato dal PCI-PD – affermazione ovvia, anche se dimentica le altre componenti politiche compresenti. Aggiunge che l'Italia ha visto troppe commistioni tra banking e politica – affermazione grottesca, in bocca di uno che è stato imposto come premier dal mondo bancario, a meno che fosse diretta solo a banchieri e politici italiani, e che per contro riconoscesse il diritto dei banchieri stranieri a occuparsi di politica italiana, come appunto hanno fatto nominando lui. Bersani e D'Alema, con angolazioni diverse, affermano che il PD ha fatto il PD e non la banca, quindi non è responsabile. Gli uomini del PD in Fondazione erano sì la maggioranza, ma nominati non dal PD, bensì dagli amministratori locali eletti dai senesi. E nel PD vi sono sicuramente militanti disposti a credere che i titolari del PD lascino che la direzione della terza banca nazionale, fonte di finanza su scala nazionale per il partito, sia scelta in tutta autonomia dagli elettori di una cittadina di 55.000 abitanti. E che sia puramente casuale tutto ciò che, poi, questi gestori della banca hanno fatto e dato per il Partito, e che ora viene alla luce dei mass media... D'Alema, dal canto suo, si contraddice in modo buffo allorché, oltre a negare che il PD faccia banking, rivendica al PD l'iniziativa di sostituire Mussari e Vigni: se il PD ha questo potere, vuol dire che è il dominus di MPS! Questa affermazione non è solo contraddittoria con la precedente (che il PD faccia il PD e non il banchiere), ma è anche oggettivamente falsa, nel senso che è falso che il sindaco di Siena o il PD abbia di sua iniziativa cacciato Mussari e Vigni subito dopo aver scoperto la loro mala gestio: infatti, erano anni che si sapeva del loro mismanagement, della porcata con l'Antonveneta, dei mutui fraudolenti. Mussari fu scaricato come si scaricano le teste di legno quando si bruciano e si è costretti a scaricarle. Fu scaricato dopo che io stesso ebbi pubblicato, il 29.06.11, nel mio sito www.marcodellaluna.info, l'articolo “Ora si salvi MPS” (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8537) in cui descrivevo i mali di MPS, le sue sofferenze non dichiarate, le criticità dell’acquisizione di Antonveneta, preannunciavo lo scandalo. E fu scaricato perché si sapeva che le carte compromettenti erano già in mano a Report e ad altri. E a Report non le aveva certamente portate il sindaco, né D'Alema, né Bersani! Probabilmente gliele aveva portate qualche consigliere della Fondazione disgustato o scontentato.
Però i banchieri italiani – comproprietari (“partecipanti”) di Bankitalia!- vollero e tennero Mussari come presidente dell'ABI persino dopo la sua uscita da MPS. Lo vollero e lo confermarono pur sapendo quanto sopra e pur sapendo dei procedimenti penali. E' dal 6 maggio 2012 che Report aveva dato notizia anche dell'affaire Alexandria. In quella puntata emerse da fonti interne a MPS che in MPS si operava extracontabilmente, con fondi neri esteri, con brokers occulti esteri, per beneficiari pure occulti, assumendo rischi altissimi e irregolari (http://www.report.rai.it/dl/docs/1336333767662monte_dei_fiaschi_report_pdf.pdf), e che questa era una prassi. E già nel 2010 l'ispezione di Bankitalia aveva rilevato serie “criticità” operative del Monte, ma non era affatto intervenuta. Ordunque, se l'ABI lo nominò suo presidente pur sapendo che cosa bolliva in pentola, delle due l'una: o far quelle cose è normale in quell'ambiente, oppure, più probabilmente, fu una o più forze esterne, politiche o istituzionali, a imporre la sua nomina. Forse, con lo scopo che blindasse o coprisse l'operazione, la quale non era finita con l'acquisto di Antonveneta e il pagamento di circa 15 miliardi di cresta su 17.
La seconda parte dell'operazione si capisce che doveva consistere nel togliere di mezzo la maggioranza assoluta di MPS detenuta dalla Fondazione (cosa realizzata con 3 aumenti di capitale), nel confezionare MPS con una finzione di saldezza e redditività (cosa realizzata nel bilancio 2011 col ricorso a derivati e a una politica di budget molto aggressiva), per giustificare un suo acquisto a prezzo gonfiato da parte di altra banca (si parla di BNP), con relative creste. I derivati consentono di realizzare un beneficio immediato (togliere un debito dal bilancio o incassare una somma come anticipo su prodotti preventivati) in cambio dell’assunzione di un rischio di importo maggiore o multiplo. In particolare, hanno consentito di togliere dai bilanci i debiti scomodi trasformandoli in scommesse con altre banche, cioè da passività certe di, poniamo, 100, in una scommessa di, poniamo, 200. Se chi scommette perde, poi, d’improvviso, i debiti rispuntano all’improvviso. Ma nel frattempo hai già venduto la banca, sicché la passività moltiplicata è a carico del compratore. Questa cosa si può fare non solo con le società commerciali, ma anche con gli Stati e il loro debito pubblico. Così la Grecia, mediante contratti derivati con l’intervento di Goldman & Sachs, ha “ristrutturato”, cioè trasformato in scommessa differita, il proprio debito pubblico, migliorando il rating, acquisendo una forte liquidità e ampliando la spesa pubblica e l’indebitamento verso banche tedesche e francesi. Poi ha perso la scommessa – come di solito avviene in questi casi, dato che l’algoritmo del contratto derivato viene studiato dagli ingegneri finanziari di una delle due parti della scommessa – e di conseguenza sono andate in crisi le banche tedesche e francesi che avevano in portafoglio il debito greco. Allora l’Italia europeista è intervenuta, e con nuove tasse, per aiutare la Grecia a pagare il suo debito. Con queste tasse, l’Italia mette anche a posto i suoi conti pubblici, e tira su il proprio rating, quindi si rifinanzia a migliori condizioni, colloca meglio il proprio debito pubblico, nel breve termine; però deprime la propria economia, sicché nel medio-lungo termine prevedibilmente avrà difficoltà a onorare i propri titoli, sicché scoppierà una nuova crisi, che costringerà a nuovi interventi di emergenza e cessioni di sovranità nazionale, sempre sotto la guida di uomini di Goldman & Sachs, e via così verso l’”integrazione” europea. Potere degli strumenti finanziari!
Infatti in Europa si è affermato proprio questo tipo di business finanziario: svuotare un'impresa della sua ricchezza reale, farne un bidone indorato truccando bilanci e rating, metterle un nuovo amministratore pulito (Viola era pulito, anche se non era un abile risanatore, avendo fino al giorno prima gestito la Banca Popolare dell'Emilia Romagna con risultati pessimi), poscia rivenderla con sovrapprezzo (destinato a spartizione) ad altra impresa, la quale di conseguenza si destabilizzerà e diverrà un bidone da cosmetizzare e sbolognare al medesimo modo. Anche la Banca Antonveneta era stata svuotata, riempita di bad credits, indorata e venduta con accorgimenti per gonfiarne il prezzo. Venduta a MPS, che poi è stata destabilizzata appunto da questo bidone indorato. Qualcuno però, divulgando nel 2011 le informazioni sul reale stato di MPS, ha rotto le uova nel paniere proprio poco dopo che era stato depositato l'ingannevole bilancio dell'anno 2010, riportante una forte crescita dell'attivo, ovviamente al fine di far pagare MPS molto più di quanto valeva effettivamente e ripetere il giochetto. (MPSA ora dichiara sofferenze per 17 miliardi, ma vi sono anche sofferenze non dichiarate per mancanza del denaro necessario a costituire i fondi relativi, e anche sofferenze mascherate mediante le sospensioni dei mutui).
Ormai, l'operazione di vendita di MPS con sovrapprezzo è abortita e bruciata. Però a questo punto i dipendenti dell'antica banca dovrebbero svegliarsi, valutare tecnicamente il nuovo management cosi come hanno imparato a valutare il cliente che chiede fiducia, e rendersi conto che a un salasso di 15 miliardi e passa non può rimediare lavorando qualche ora gratis, rinunciando al premio di produttività, abolendo i gadget, chiudendo sedi, demansionando o scivolando i colleghi, e spremendo la clientela con polizze che danno alla banca un guadagno upfront fino all'8%, né coi prestiti SOV a 4 mesi (ufficiosamente) rinnovabili, che daranno luogo a cause per usura ( o a nuovo contenzioso). Spremere la clientela non paga, bensì affossa, analogamente a spremere la nazione con le tasse del Montismo, che servono a rendere apparentemente sano il btp, ma uccidono l'economia reale che lo dovrà rimborsare. Non è più tempo nemmeno di debustisiani contratti For You. Finché non ripristineremo un livello fisiologico di liquidità nel paese, invece che dissanguarlo, continuerà il calo di consumi, investimenti, produzione, occupazione. E l'aumento delle insolvenze e delle morti aziendali.
Gli oltre trentamila montepaschini possono risanare la loro azienda solo unendosi e coordinandosi per dare al PM di Siena tutte le informazioni utili, e per promuovere un'azione giudiziaria per il risarcimento dei danni contro la Fondazione e i suoi consiglieri, contro i managers vecchi e nuovi, contro chi ha lucrato dalle operazioni scorrette, contro le autorità di vigilanza che non sono intervenute come dovevano. Per chiedere sequestri conservativi, in civile e in penale, onde assicurarsi il risarcimento. Bersani, il 26 Gennaio 2013, minaccia: “Se Lega e PDL attaccheranno il PD su MPS, li sbraneremo”: con che denti? Coi democratici denti dei PM collaterali? Ma ci sono ancora? Oppure è una minaccia rivolta ai magistrati senesi? Oppure ancora è un preavviso di chiamata in correità di un sistema politico che, trasversalmente e sistemicamente, lucra abusando del suo controllo sulle banche, operato via fondazioni bancarie? Non credo che Bersani minacciasse di rievocare il dissesto delle due banchette della Lega, la Credieuronord e il Credito Cooperativo Fiorentino, perché si tratta di valori irrisori rispetto alla ventina di miliardi del buco MPS; ma soprattutto perché, in quei due casi, non vi fu un governo amico a turare con soldi del contribuente i buchi fatti dai politici, e perché, cosa ancor più importante, in quei casi le indagini giudiziarie sono state fatte e non sono state inibite dall'alto. E non dimentichiamo che i dirigenti della Lega hanno subito chiesto scusa e messo mano alle loro tasche per ripianare i buchi della loro banca: Bersani, D'Alema, Ceccuzzi e compagni seguiranno il loro esempio?
27.01.13 Marco Della Luna
lunedì 28 gennaio 2013
BOTTA E RISPOSTA - GUERRA FREDDA USA/RUSSIA
(link attivi)
Putin da buon ex KGB conoscendo come opera l'america e sapendo cosa sono state le rivoluzioni colorate prima della sue elezioni fa la cosa più naturale del mondo.
Blocca i visti per i componenti dell ONG presenti in Russia e blocca anche i conti correnti di queste associazioni con leggi speciali.
E' risaputo infatti che attraverso le ONG ("pacifiche" e "apolitiche") vengono infiltrati sia "agenti segreti" sia finanziamenti per eventuali rivoluzioni. Tale cosa non piacque alla America che si vedeva bloccata le sue intelligence (Salvo Pussyriot finanziati direttamente da Soros). Allora l'America per tutta risposta crea una Black list di personaggi di spicco Russi (magari quelli con un occhi di riguardo al pensiero filo-attlantico) che non possono più entrare in America. Non solo ma fa sciogliere una ONG che si occupa di politica interna russa e fa il foglio di via agli "agenti" (politici) di questa ONG.
Anche se il caso che segue non ha una stretta correlazione "sembra" che circa 40 bambini russi adottati da famiglie americane siamo morti in circostanze strane e che casualmente nessuno di questi genitori (americani) sia mai stato condannato per omicidio, salvo qualche pena amministrativa. Putin risponde facendo una legge, per cui gli americani non possono più adottare bambini russi, ed invita il popolo russo ad occuparsi dei suoi figli.
Ultimamente ci sono movimenti in Russia e pensatori indiendeti tra cui un professore universitario, un certo Nikolai Storicov che sta scrivendo libri molto interessanti che vogliono recuperare il vero spirito russo antecedente la rivoluzione bolscevica finanziata dal Wall Street (ormai ampiamente dimostrato). Politica comunista condizionata dalle dinamiche delle "politiche mondiali" dei potentati finanziari. I russi sono caduti prima sotto un "comunismo" fatto su commissione (Marx-Lenin) credendo di fare una rivoluzione di liberazione e subito dopo, caduti nel plagio affascinate del neoliberismo capitalistico anche grazie a presidenti come Gorbaciov e Eltsin.
Stalin tento di fermare questo "protocollo" (come altri protocolli) e la primordiale globalizzazione di cui fu' esponente Trosky, ma chi c'era dietro non è tipo da fermarsi dopo gli investimenti fatti.
Putin sta ancora combattendo quella guerra ideologica?
Alcune considerazioni sulle fondazioni (bancarie e non)
Il ruolo della Fondazione del Monte di Paschi nel “caso Mps” sta inequivocabilmente riaccendendo il dibattito sulle fondazioni. Di seguito riporto alcune informazioni e idee per eliminare questa anomalia tutta italiana e, al tempo stesso, ridurre lo stock di debito pubblico.
- Le fondazioni bancarie sono (erano) associazioni senza scopo di lucro legate agli istituti di credito.
- Istituite con la Legge n. 218 del 30 luglio 1990 (“legge Amato”).
- Il loro obiettivo principale era quello di investire in una molteplicità di settori (dalle attività benefiche a sostegno delle comunità locali a quelle culturali e ludiche).
- La crisi iniziata nel 2008 ha trasformato le fondazioni in prestatori di ultima istanza impiegando le proprie risorse per ricapitalizzare le banche di riferimento, indebitandosi (esemplari sono i casi delle fondazioni del Monte dei Paschi e del Banco di Sicilia).
- Delle 88 fondazioni presenti sul territorio italiano, ben 22 detengono l’80% di un patrimonio stimato 50 miliardi di euro sul quale lo Stato non può esercitare alcun controllo (vedasi legge n. 201 del 22 dicembre 2008).
- La Legge 22 dicembre 2008, n. 201 stabilisce che “non rientrano negli elenchi degli organismi e delle categorie di organismi di diritto pubblico gli enti di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, e gli enti trasformati in associazioni o in fondazioni, sotto la condizione di non usufruire di finanziamenti pubblici o altri ausili pubblici di carattere finanziario, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e di cui al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, fatte salve le misure di pubblicità sugli appalti di lavori, servizi e forniture”.
- Confiscando i beni delle fondazioni bancarie si riuscirebbe ad assimilare al patrimonio di Stato 50 miliardi di euro.
- SE A ESSERE ABOLITE SONO POI TUTTE LE FONDAZIONI BANCARIE E NON PRESENTI SUL NOSTRO TERRITORIO – come ha recentemente proposto Gianpiero Samorì (noto banchiere e fondatore del “Movimento Italiani in Rivoluzione”, una formazione politica alleata al PdL) – IL PATRIMONIO DELLO STATO AUMENTEREBBE DI OLTRE 350 MILIARDI DI EURO.
Stefano Fugazzi (economista del Comitato Picchi 2013)
LE COLLUSIONI DEI “NEOFASCISTI” CON I SERVIZI!!!!??
LE COLLUSIONI DEI “NEOFASCISTI” CON I SERVIZI
di Maurizio Barozzi
Il mio recente saggio: “Piano, piano, la verità sullo stragismo viene fuori” (che qui Allego di nuovo) che prendeva spunto dall’interessante libro dell’ex magistrato Ferdinando Imposimato: "La repubblica delle stragi impunite", Newton Compton editori 2012, e nel quale en passant si accennava spesso alle tante collusioni di presunti “camerati” con i Servizi, di vari “neofascisti” spioni del Commissario di quartiere o del maresciallo dei CC., se non addirittura di interi gruppi e movimenti di destra letteralmente strumentalizzati dalle centrali di Intelligence atlantiche, dal nostro Stato Maggiore della Difesa e i suoi Servizi o dal servizio civile degli AA.RR., ha sollecitato in alcuni camerati delle doverose domande, quali per esempio: “Come è stato possibile che dei fascisti o presunti tali abbiano finito per mettersi al servizio di questa Repubblica democratica antifascista e delle sue strutture militari, retaggio badogliano, se non addirittura, prima dello OSS americano e poi della Cia, di fatto, nella migliore delle ipotesi, tradendo gli interessi di quella Patria che, a parole, si diceva di sostenere?”
Non è facile rispondere a questa domanda e comunque a me non è mai piaciuto, ne vi credo troppo, tracciare profili psicologici o sociologici per risolvere il problema.
Posso però azzardare alcune considerazioni di carattere storico e delle semplici osservazioni dettate dalla comune esperienza e dalla razionalità.
Premetto che le mie considerazioni non sono rivolte a quei farabutti che, da qualsiasi fogna fossero usciti, fingendosi “camerati”, hanno lavorato coscientemente per i Servizi, perpetuando un quotidiano tradimento, in virtù di provvigioni, vantaggi personali, o altro. Costoro si squalificano da soli e non meritano alcuna valutazione del loro comportamento.
Prendo, invece, in considerazione gli altri quelli che, eventualmente, e magari transitoriamente, possono aver avuto certe “collusioni” ritenendo che forse, certi “appoggi” potevano giovare alla causa.
PRIMA CONSIDERAZIONE: I CONNUBI CON L’OSS AMERICANO.
Non ce lo doveva dire lo storico Giuseppe Parlato, o essere dimostrato dai documenti statunitenssi descretati dal 2000 in avanti, che già ancor prima che la guerra finisse, vi erano stati dei “contatti” tra esponenti della RSI e l’Oss americano.
Parlo di fascisti, non di personaggi come Valerio Borghese, mai stati fascisti, per i quali questi contatti, a cominciare con i comandi Marina del governo del Sud, erano risaputi.
Orbene questi “connubi”, nati anche per necessità della guerra, finirono probabilmente per provocare l’arresto di Mussolini a Dongo e quella ignobile resa di Como che lasciò il Duce isolato e privo di scorta armata in quel di Menaggio. In quella resa, di circa 4000 fascisti armati, a fronte di zero, dico zero partigiani, presenti in C0mo e dintorni, vi pesarono anche queste collusioni, da parte di comandanti fascisti che non vedevano l’ora di arrendersi agli Alleati, magari con la speranza di riciclarsi nel dopoguerra come anticomunisti.
E questo fu il primo passo, del resto riguardante pochissimi casi, sulla via della “perdizione”.
Ma più ancora sappiamo che centinaia di migliaia di reduci del fascismo repubblicano vennero a trovarsi alla fine della guerra nella più totale disperazione. Espulsi dal contesto sociale, spesso ridotti alla fame, nascosti alla macchia per non incorrere in pesanti condanne tra le quali quelle delle Corti di Assise che prevedevano la morte, braccati da partigiani frammisti a delinquenti comuni, scatenati soprattutto da azionisti e comunisti, questi uomini correvano il rischio di incorrere nelle mattanze delle “radiose giornate” che durarono mesi e in alcune località addirittura qualche anno.
Sappiamo anche che, al contempo, gli Alleati, in particolare gli americani, cercavano di recuperare tutti quegli ufficiali e sotto ufficiali, soprattutto quelli dei reparti speciali, che potevano tornagli utili per le loro strategie di controllo e di contenimento del comunismo, nel nostro paese.
La mano tesa dall’Oss americano, una mano sporca di sangue, perchè al contempo gli americani erano ben contenti della carneficina in atto verso la massa dei fascisti e vi chiusero più di un occhio, venne in molti casi recepita.
Insomma è andata a finire che già i primi movimenti neofascisti clandestini del dopoguerra erano controllati dall’Oss di J. J. Angleton.
La nascita del MSI poi, a fine 1946, fu una operazione scientemente progettata da americani, confindustria, prelati e massoneria, al fine di avere un partito che recuperasse “a destra” la gran massa dei reduci e dei simpatizzanti del fascismo.
Nacque così quel partito con il tempo sempre più conservatore e qualunquista che poi ebbe un suo ruolo nel sostenere l’Alleanza Atlantica.
Non è esagerato sostenere che almeno una piccola parte dei dirigenti delle prime organizzazioni neofasciste e poi quasi tutti i dirigenti del Msi erano collusi con le strutture e gli ambienti che abbiamo appena citato, anche perchè quei pochi che non erano imbecilli e si erano con il tempo resi conti di quel che accadeva, lasciarono sicuramente il partito, magari fatta eccezione per qualche isolato caso che, pur ben sapendo come stavano le cose, in buona fede voleva illudersi che era comunque meglio stare dentro che fuori il partito. Contento lui.
Ma se questo è il caso dei dirigenti, non lo era per tutto quel generoso mondo dei militanti i quali ritenevano veramente che il Msi gli potesse offrire la possibilità di recitare di nuovo un ruolo politico da fascisti in Italia.
E sappiamo quanto sangue, quanti anni di galera e sacrifici i camerati in buona fede hanno profuso e pagato per questo partito, purtroppo con il solo risultato di far fare carriera politica ad emeriti farabutti.
Quello del Msi, come giustamente scrissero i fascisti della FNCRSI nella loro stampa, fu un lungo cammino ignobile, fatto di tradimenti, raggiri, subdolo sfruttamento della credulità delle persone e altro, conclusosi come doveva naturalmente e squallidamente concludersi a Fiuggi negli anni ’90.
Ricostruito tutto questo, in linea di principio e di buon senso, non possiamo però accusare quei fascisti che dietro il pericolo delle mattanze messe in atto dai rossi, accettarono la mano tesa degli Alleati.
Quella mano tesa significava, intanto la salvezza dalle fucilazioni sbrigative e poi, in un certo senso poteva dare la speranza di rendere la pariglia a questi assassini. Prima di fare gli eroi e dire, “io no!”, bisognerebbe pensarci bene.
Ma se questo è comprensibile e scusabile, dobbiamo anche aggiungere che questa “collusione”, ovviamente, non poteva durare nel tempo e non doveva soprattutto procrastinarsi nel momento in cui con l’Alleanza Atlantica e la subordinazione e colonizzazione del nostro paese, si dimostrava tangibilmente che gli americani avevano interesse a utilizzare materiale umano per i loro scopi.
Finita infatti la tragedia delle “radiose giornate” e colonizzata definitivamente l’Italia, ogni ulteriore collusione con gli americani non poteva che essere tradimento dell’idea e della Patria.
Dell’idea, perchè l’americanismo con i suoi valori rappresentava la negazione totale del fascismo, e della Patria perchè sostenere l’Alleanza atlantica e le ragioni degli Occidentali, nonostante la scusa di Jalta, della guerra fredda e del “pericolo” sovietico, era un tradire gli interessi nazionali.
E purtroppo invece molti proseguirono in questa strada e addirittura entrarono nelle strutture stay behind, le cellule Gladio, ecc., di fatto, mettendosi al servizio degli statunitensi.
Di bassezza in bassezza, di collusione in collusione, ecco che ci ritroviamo poi un certo numero di oramai ex fascisti, anche se ostentavano linguaggio e orpelli per ingannare i camerati, che vennero persino utilizzati nella “guerra non ortodossa, e comunque al servizio dei nemici dell’Italia.
SECONDA CONSIDERAZIONE:
I CONNUBI DEI NEOFASCISTI DAL DOPOGUERRA IN AVANTI CON I SERVIZI O GLI APPARATI DELLO STATO.
Non vorriamo esagerare, ma se si prendono in considerazione le attività dei gruppi neofascisti degli anni ’50 / ’70 si riscontrano purtroppo molte collusioni, che vanno dalle semplici “amicizie” con uomini delle Istituzioni preposti alle strutture di polizia o ai Servizi, alle delazioni, al passaggio di informazioni, fino ad arrivare a vere e proprie collusioni con tanto di strumentalizzazione in svariate attività.
Furono tutti costoro dei traditori?
Il discorso è alquanto complesso e bisogna fare alcune considerazioni.
In ogni caso, oggi sappiamo che, attraverso il servizio segreto militare (Sios, Sifar e poi Sid) e quello civile (AA.RR.) venivano strumentalizzati personaggi e organizzazioni della destra “neofascista”.
Ma, a nostro avviso, non si deve sempre pensare ai “doppiogiochisti”, cioè a personaggi che si spacciavano per “neofascisti”, ma erano a libro paga, di fatto permanente effettivo, con i Servizi o con le polizie, perchè le cose, come in tutte le realtà della vita, sono alquanto più complesse.
La politica è una prassi decisamente “sporca” e comunque non si pratica “a tavolino”, ma implica, iniziative, relazioni, contatti e azzardi; questo per dire che potrebbero anche esserci stati, personaggi che, diciamo in buona fede, pur se in un momento di demenza mentale, si sono illusi di utilizzare collusioni spurie nell’ottica di avere una chance politica se non rivoluzionaria.
E’ una possibilità teorica, che vogliamo lasciare, ma che comunque non assolve nessuno anche perchè non possiamo sapere fino dove e fino a quando certe eventuali collusioni si sono spinte.
Certo, nella maggioranza dei casi di “collusione”, siamo in presenza di veri e propri tradimenti che non meritano neppure di essere attenzionati, ma vogliamo lasciare una possibilità teorica almeno, che in alcuni casi, non si è trattato di “traditori” nel vero senso della parola, ma di imbecilli o di “giocatori di azzardo” o di sprovveduti. E in questi casi saremmo molto più indulgenti a patto che poi, questi eventuali soggetti, una volta resisi conto di come stavano le cose abbiano rotto tutti ponti. Il chè però non è che sia alquanto facile.
La grande diffusione, in questa area del neofascismo, di “amicizie” e comunanze di intenti con certi apparati e personaggi del sistema, ha però anche delle motivazioni umane e psicologiche a cui vorremmo accennare senza calcare troppo la mano. Sono considerazione che non servono a scusare, ma a spiegare.
Certe “amicizie” e comunanze di “intenti”, a mio avviso, si sono spesso stabilite tra il “fascista” e il dirigente di commissariati, questure o comandi dei carabinieri per tutto un essere di “naturali” condizioni e la stessa cosa vale per gli uomini con la Divisa, con gli Ufficiali delle FF.AA.
Sappiamo bene che gli Alleati, a guerra finita, trovandosi nella necessità di riorganizzare questure, commissariati, servizi, ecc. insomma le strutture di prevenzione e repressione dello Stato, utilizzarono più che altro elementi già al tempo in servizio con il precedente periodo fascista. Erano elementi che garantivano una certa efficienza e affidamento, mentre la cosiddetta Resistenza, di fatto inesistente sul piano militare, non offriva nulla se non addirittura ex partigiani comunisti.
Si da ora il caso che questi “recuperati” (per esempio il questore Marcello Guida, alla Questura di Milano nel momento di Piazza Fontana era stato dirigente delle guardie alle isole di confino durante il fascismo), erano uomini con un certo senso dello Stato, così come avevano imparato sotto il fascismo, ma non erano di certo fascisti, anzi erano ora servitori di una Repubblica antifascista.
Avevano però una mentalità conservatrice, erano decisamente anti sovversivi e anticomunisti, amanti dell’ordine e così via. A costoro non gli ci voleva niente a coltivare qualche amicizia con i “camerati”, magari fingendo il solito, “ha se c’era Lui”, e così via.
E sicuramente certi “camerati” ci sono cascati o gli ha fatto comodo cascarci, presupponendo che certe “amicizie” potessero tornare utili. Tornavano utili, si, ma solo al sistema! Anzi, quando con i primi anni ’70 il “vento” era cambiato, i camerati li mandarono anche in galera.
In ogni caso, il piano sul quale poi si giocava tutto, era quello dell’anticomunismo, della comune avversione al comunismo.
Ora è evidente che un fascista sia naturalmente anticomunista, ma è anche evidente che non siamo più ai tempi del 1919 – ‘22, ma siamo nei nostri anni dove la nazione risulta priva di sovranità perchè colonizzata dagli americani.
Ergo, ogni anelito anticomunista, avrebbe dovuto essere messo in secondo piano di fronte all’impellenza di una lotta a tutto campo contro il sistema liberista, la way of life americana, e la Nato.
Ed invece sappiamo bene che il ruolo del Msi era proprio quello di coltivare l’anticomunismo a prescindere, viscerale, come confessò Caradonna quando disse che il modo migliore per travasare i fascisti a destra, che di destra ovviamente non erano!, fu quello di farli picchiare e scontrare quotidianamente con i rossi: “più si picchiavano e più i fascisti reduci della Rsi e i nuovi giovani si spostavano a destra”.
I comunisti poi ci misero del loro, stettero a questo ignobile gioco delle parti, perchè gli faceva comodo praticare l’antifascismo a prescindere. Il risultato furono decine e decine di giovani, di una parte e dell’altra, selvaggiamente fatti ammazzare tra loro, per gli interessi del sistema, durante gli anni di piombo.
Praticamente gli insegnamenti e la pratica del destrismo, finirono per fare dei “neofascisti” dei reazionari, dei conservatori, magari con velleità “rivoluzionarie”.
E su questo piano che avveniva l’ “incontro” tra il fascista e quei servitori dello Stato di cui abbiamo parlato.
Lo stesso fenomeno si verificava poi nei confronti della “Divisa”, laddove si instauravano istintive “simpatie” tra il fascista e l’”Ufficiale”.
Anche qui sappiamo bene che per un fascista la “divisa” ha un suo valore e ancor più contano i valori combattentistici. Tutto giusto e accettabile.
Per fare un paragone, mentre negli anni passati, un giovane “compagno” sognava come evadere la naia, o comunque gli ripugnava indossare una divisa, viceversa un giovane fascista era magari ansioso di svolgere il servizio militare e di imparare l’uso delle armi. E visto che il militare, comunque, doveva farlo, preferiva anche farlo da Ufficiale. Niente da eccepire, anzi.
Insomma certi valori, certe magnifiche attitudini e predisposizioni, potevano però costituire un rischio di “intruppamenti”, quando non sostenute da una certa esperienza e da una preparazione ideale e politica.
E purtroppo questa preparazione politica nell’area del neofascismo è sempre mancata, perchè come abbiamo visto, gli intenti del Msi e dei gruppi di destra erano ben altri e questi movimenti “neofascisti” lavoravano per il sistema e per gli atlantici.
Non a caso nell’ambiente molti giovani sognavano di fare il “mercenario”, dando sfogo ad aneliti di avventura, ma non rendendosi conto che i “mercenari” (oltretutto la Legione Straniera era stata una nostra irriducibile nemica), non potevano essere un “valore”, anzi erano uomini al servizio dell’Occidente, di sporchi interessi di parte, insomma dei nostri nemici. E quell’anelito dell’avventura, che oltretutto poteva riguardare poche personalità per loro equazione personale, avrebbe dovuto indirizzarsi verso altre attitudini guerriere che i tempi presentavano: dalla partecipazione alla lotta del popolo arabo o dei palestinesi o altri scenari bellici contro i nostri colonizzatori yankee.
Guarda caso invece, alcuni elementi dei Nar, finirono nei primi anni ’80 in Libano a sostenere i Cristiani Maroniti amici degli israeliani.
Ancora una volta e come sempre, lo scellerato e ignobile mondo delle destre, veicolava altre idee e altri interessi.
Ecco allora che un camerata, magari un ottimo elemento, poteva facilmente intrupparsi con l’Ufficiale, con l’uomo con la Divisa, con tutti i risvolti e le conseguenze che questo comportava.
Ecco, abbiamo voluto produrre alcune considerazioni, senza alcuna pretesa che cercano di spiegare alcune situazioni non certo edificanti.
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