giovedì 31 dicembre 2020
mercoledì 30 dicembre 2020
Grigori Grabovoi "La Resurrezione degli Uomini e la Vita Eterna ora sono la nostra Realtà"
Grigori Grabovoi "La Resurrezione degli Uomini e la Vita Eterna ora sono la nostra Realtà"
La parte fondamentale del libro di Grigori Grabovoi “La Resurrezione degli Uomini e la Vita Eterna ora sono la nostra Realtà” a mio avviso è scritta a pag. 133 dell’edizione 2014:
“… quel mistero, chiuso de sette sigilli che era sempre esistito in merito alla morte biologica , smette finalmente, grazie al resuscitamento, di essere un grande enigma….”
I sette sigilli sono contemplati pure nei testi antichi teosofici.
Mi sono iscritta alla Società Teosofica nel 1980 dopo l’incontro con l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca. Ho inserito alcune sue ricerche nel sito “Teosofia-Bernardino de Boca”. Nella cat. “I pionieri dello Spirito”: “Stanotte mi sono trovato davanti all’Hotel Kazakhstan di Alma-Ata, la capitale della Repubblica Sociale Sovietica del Kazakhstan…Vicino a me c’era un giovane sconosciuto. Non era né russo né asiatico. Mi indicava il cielo dove, diceva, doveva apparire un UFO. I suoi occhi chiari brillavano volti al cielo che scuriva velocemente e stava riempiendosi di stelle. E’ il giovane che potrebbe continuare la mia ricerca, il mio lavoro per il nuovo piano di coscienza. … Attorno a noi altra gente…; gente di oggi e gente di ciò che chiamiamo passato, uniti da attimi comuni di smarrimento, di caparbietà e di altre limitazioni temporali e caratteriali. Al di sopra di tutti però c’era il sogno del Grande Futuro. “ (Bernardino del Boca – “Milano 8 giugno 1978 - “La Casa nel tramonto” ed. 1980 – – pag. 300-301)
E’ scritto nel sottotitolo del sito medesimo:
“ Finché non sarà fatta una sintesi fra i rami della scienza e non si sarà sottoposta questa sintesi alla luce della spiritualità, il fenomeno umano non potrà essere compreso nella sua finalità e nemmeno nella sua espressione individuale” (La Dimensione Umana 1971) http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/.
Mi sono interessata alle ricerche di Grabovoi perchè evidenziano questa unione di Spirito e Materia, come scrissi qui: http://accademiadellaliberta.blogspot.com/2017/12/grigorij-grabovoij-bernardino-del-boca.html
Nel 1998 Bernardino del Boca mi disse che l’umanità avrebbe potuto cambiare dimensione con il proprio corpo fisico e che occorreva pertanto cambiare la forma pensiero creatasi nei millenni sulla morte.
Ora i racconti delle persone, citate nel libro da Grabovoi, che sono ritornate dopo la loro morte sul piano fisico possono aiutare questa immensa espansione di coscienza da tempo auspicata.
“ Grazie ai racconti di coloro che sono stati al di là della linea di confine e che sono tornati di nuovo nel nostro mondo si possono ottenere informazioni particolareggiate di prima mano su ciò che essi hanno provato nel momento della morte biologica, su quelle che sono state le loro emozioni, su ciò che hanno provato in seguito e come percepivano il nostro mondo da laggiù”. (pag. 133)
Non ci sono parole per descrivere la rivoluzione culturale che potrebbe creare la divulgazione di queste testimonianze perché, a differenza delle molte persone che hanno vissuto esperienze di pre-morte, viaggi al di là dello spazio-tempo , incontri con persone “venute dal nulla” o dal mondo spirituale, sono testimonianze di persone viventi tra di noi che non avevano più il filo argenteo che li univa prima al corpo fisico, alcune di loro anche da diversi mesi, ed è forse la prima volta che ciò succede nel pianeta Terra.
Un caro saluto. Paola Botta Beltramo
(http://www.grabovoifoundation.org/wp-content/uploads/2020/03/VIRUS-IN-EURASIA-2002-Grigori-Grabovoi.pdf - la lettera che G. Grabovoi scrisse nel 2002 a tutti i governi mondiali per richiedere la chiusura dei laboratori di armi batteriologiche, chimiche, genetiche ecc.
martedì 29 dicembre 2020
il Re di Svezia sa fare i conti ?
So di andare "controcorrente" pure riguardo la linea de La Sicilia e contro quella governativa che, oramai, sta per rinchiuderci nuovamente dentro con l'arrivo degli ex Natale e Capodanno. Prigionieri di un nuovo lockdown ed in attesa (sarà dubbia e lunghissima) della "liberazione" mediante vaccino anti Covid. Ma, letto ieri l'articolo sulla Svezia, il cui sovrano ha "sconfessato" la politica sanitaria seguita dal governo (che non ha applicato alcun "obbligo" ed ha lasciato tutto aperto), non posso non far rilevare ai lettori il permanere di vistose incongruenze sul modo di valutare i dati, utilizzandoli solo in supporto alla volontà di "drammatizzare" ancor più il pericolo costituito dal Covid per arrivare alle misure liberticide da "dittatura sanitaria" prese in tutto l'occidente. Ebbene, ieri ho letto che in Svezia la mancata introduzione del lockdown ha "portato a 7.800 vittime, una enormità per un Paese di 10 milioni di abitanti".
Signori miei, in Italia (ad oggi) con 60 milioni di abitanti, contiamo 67.200 decessi "con" coronavirus. Facendo i conti della serva .. se Conte non avesse adottato i DPCM, che ci hanno privato della libertà ed impoverito in massa, ed avesse "copiato" il modello Stoccolma, avremmo avuto in Italia circa 40 mila povere vittime .. 27 mila in meno della attuale conta !! Forse Re Carlo Gustavo non conosce bene le situazioni europee e mondiali visto che, dopo 1 anno, i dati sono questi : 1 milione 670 mila MORTI "CON" CORONAVIRUS SU 7,5 MILIARDI DI TERRESTRI. Certo più di quelli delle annuali influenze che, però, sono "scomparsi" .. Allora viene spontaneo chiedersi : ma in Africa, dove quasi non esistono prevenzione, contenimento e strutture, come mai non ci sono (per fortuna) milioni di morti per strada ?
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
lunedì 28 dicembre 2020
domenica 27 dicembre 2020
venerdì 25 dicembre 2020
giovedì 24 dicembre 2020
martedì 22 dicembre 2020
lunedì 21 dicembre 2020
sabato 19 dicembre 2020
venerdì 18 dicembre 2020
giovedì 17 dicembre 2020
Coronavirus: arma biologica?
In relazione a questo articolo: https://www.luogocomune.net/21-medicina-salute/5671-la-grande-sceneggiata-del-vaccino-covid
E’ chiaro, come scrive Massimo Mazzucco, che non si tratta di una pandemia dovuta al salto di specie dei virus animali all’uomo ma di una guerra biologica, guerra programmata da decenni. Il nemico? Governo ombra o deep state.
Scriveva Bernardino del Boca: ““Singapore, 8 settembre 1949: l’Americano mi ha fatto incontrare Mr. O.T. (non mi è permesso di svelare il nome), il newyorchese che ha potuto assistere all’incontro di nazisti, gangster internazionali e membri della Triade, all’ ”incontro di maggio” ad Asunciòn nel Paraguay. Il maligno (creato dall’umanità) vuole conquistare il mondo e fa leva sull’egoismo e il segreto. Certe ricchezze “mal guadagnate” servono a destabilizzare i paesi dove c’è maggior ricchezza, dove più a lungo si può mantenere una guerra, mettendo gli uni contro gli altri, permettendo così agli arsenali delle grandi potenze di vendere le loro armi, fino a quando la “distruzione” sarà uno dei più grandi affari del futuro. Contemporaneamente si cercherà di guidare la triade, la mafia e le altre organizzazioni segrete alla conquista delle “camere dei bottoni” del potere. Poi si cercherà di far pulizia della manovalanza delinquenziale e, dietro un’apparenza legale e umanitaria, si faranno tranquillamente gli interessi del maligno, e spesso anche in modo inconscio. L’Americano dice che è sempre stato così, solo che ora si usano le tecniche moderne, le conoscenze ottenute dalle sperimentazioni della triade e della mafia in centinaia di anni, al fine di conquistare il mondo prima del Terzo millennio.”
Le tecniche moderne sono quelle eseguite in quei 50 laboratori sparsi nel pianeta. Grabovoi scrisse una lettera a tutti i governi mondiali nel 2002 per chiederne la chiusura http://www.grabovoifoundation.org/wp-content/uploads/2020/03/VIRUS-IN-EURASIA-2002-Grigori-Grabovoi.pdf
La situazione attuale è alimentata dalla virologia che continua ad accettare la “naturale” teoria del salto di specie per le influenze varie e che sia il virus la causa di malattie esantematiche, polmonari, tumorali – HPV . AIDS ecc.
Montagnier è stato allontanato dalla comunità scientifica per aver dichiarato che con un buon sistema immunitario l’hiv non si trasforma in aids ma non ha mai voluto portare a Stefan Lanka, che le richiese in tribunale, le prove scientifiche circa l’isolamento dell’hiv. L’aids è una sindrome ma non è causata dal virus mutante ma dalle mutazioni psicobiologiche vissute dalla persona con tale diagnosi. I virologi, di fronte ad una guerra programmata per la dominazione mondiale genetica, dovrebbero avere tutti un sussulto di coscienza.
La dr. Bolgan ha dichiarato più volte che i vaccini, a partire dal 2017, sono prodotti ogm come qui scrissi http://accademiadellaliberta.blogspot.com/2018/07/vaccini-e-dna-accadde-nel-2017.html
Paola Botta Beltramo
mercoledì 16 dicembre 2020
Fin quando ?
Fakhrizadeh, l'ultima vittima del terrorismo di stato occidentale. Uno scienziato nucleare iraniano, di grande fama e prestigio scientifico internazionale, assassinato in un agguato a 40 km. da Teheran. Prima bombe sull'auto (neppure blindata) su cui viaggiava, poi assalto con armi automatiche per far fuori anche la scorta. Sembra che alcuni terroristi siano stati uccisi nel conflitto a fuoco ma la loro identità non è stata rivelata dalle autorità iraniane che hanno puntato il dito contro israele e Stati Uniti anche per questo crimine. Cosa fortemente loro attribuibile, visti i precedenti in materia di assassinii "in trasferta" operati da CIA e Mossad e considerando che lo stesso Nethanyau aveva indicato (nel 2018) il professore Fakhrizadeh come "ostacolo da eliminare". Al pari dei numerosississimi scienziati e studiosi, rei soltanto di servire il proprio paese, ammazzati spietatamente in Iran, Siria, Iraq ed in altre parti del mondo. Con l'ovvio consenso di Trump, classificatosi finora al primo posto per l'omicidio (si badi bene, sempre in trasferta ed in spregio al diritto internazionale) del Generale Soleimani. Lo stesso presidente (ancora per poco) ha twittato gongolante ed inviato la portaerei Nimitz nel Golfo Persico per "prevenire reazioni" iraniane. Non sto qui a fare elenchi e cronistorie dei pessimi rapporti esistenti tra i gemelli Wasghington/Tel Aviv e Teheran. Evidenzio come entrambi gli "alleati" sionisti usino metodi e mezzi da "stato canaglia" per aggredire nazioni sovrane, singoli esponenti militari, politici e pure civili. Forti dello strapotere americano e del "diritto di veto", continuano impunemente ad assassinare, bombardare, occupare militarmente e minacciare apertamente chiunque osi opporsi alla loro arroganza. Specie sul nucleare ove israele, da mezzo secolo in possesso di testate atomiche, se ne sbatte dello ONU, della AIEA e pure della UE. Istituzioni che colpiscono solo l'Iran, affamandolo con sanzioni e chiudendo gli occhi sulle centinaia di testate israeliane. Nel tempo del Covid, e delle dittature sanitarie che sono già consolidate, questa notizia occuperà poco spazio ed interesse. Credo sia un errore di valutazione. Se la Repubblica Islamica, gli altri stati e gli alleati interessati dovessero smettere di farsi massacrare esponenti militari e cervelli di valore senza reagire, la cosa diverebbe estremamente seria...
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
Idrossiclorochina
La III Sezione del Consiglio di Stato ha accolto, in sede cautelare, il
ricorso di un gruppo di medici di base e ha sospeso la nota del 22 luglio scorso di AIFA
che vietava la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino)
dell'idrossiclorochina per la lotta al Covid.
"La perdurante incertezza circa l'efficacia terapeutica dell' idrossiclorochina, ammessa
dalla stessa AIFA a giustificazione dell'ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati - si
legge nell'ordinanza - non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare
l'irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale".
legale, restituita opportunità di cura agli italiani
"È stata restituita una giusta opportunità di cura agli italiani, tenendo conto delle evidenze
dei territori. Siamo davvero soddisfatti". L'avvocato Erich Grimaldi, che ha promosso e
sostenuto l'istanza di un gruppo di medici contro la sospensione dell'utilizzo
dell'idrossiclorochina nei protocolli di cura domiciliari per il Covid, commenta così la
decisione odierna del Consiglio di Stato.
"Da oggi è consentita la prescrizione del farmaco - prosegue Grimaldi - sotto precisa
responsabilità del medico e su suo stretto controllo, ai pazienti affetti da Covid nella fase
iniziale della malattia. Questo significa rispettare la professione medica, esercitata in
scienza e coscienza, come abbiamo sempre sostenuto".
Sin da marzo l'avvocato Grimaldi ha raccolto l'esperienza di medici di vari regioni italiane
che avevano utilizzato con successo il farmaco. Tra questi il professore Luigi Cavanna di
Piacenza, la dottoressa Paola Varese di Ovada (Alessandra), il dottor Luigi Garavelli di
Novara, il dottor Riccardo Szumski di Treviso e il dottor Andrea Mangiagalli di Milano.
H. P. BLAVATSKY: MAGA NERA ?
Affermazione che lascia attoniti tutti coloro che hanno letto anche pochi scritti di H.P. Blavatsky, quali ad esempio il suo libro “La chiave alla Teosofia”. E’ noto che la Società Teosofica venne istituita a fine ottocento per arginare il materialismo scientifico e le lotte dogmatiche tra le varie religioni, lotte sovente strumentalizzate dallo scientismo globalista. E’ altrettanto noto che nel 1908 i teosofi fondarono, tra le altre, la lega contro vaccinazioni e vivisezione perché in quel periodo, dopo il vaccino antivaioloso, le persone morivano come mosche.
Se si fossero seguite le ricerche H.P. Blavatsky, che l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca ha aggiornato con le sue del secolo scorso, forse non ci saremmo trovati in un mondo dominato dalla paura di un invisibile virus e la maggior parte della popolazione mondiale avrebbe già da tempo confutato le basi stesse della virologia
In questo sito si possono trovare alcune delle ricerche di Blavatsky e di Bernardino del Boca sufficienti a sfatare molte menzogne http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/
Nelle facoltà di medicina, antropologia, genetica ecc. la mente-anima-spirito non sono menzionati, conseguentemente nella ricerca delle cause delle malattie o epidemie, viene spesso aprioristicamente esclusa l’esperienza personale, il proprio vissuto/sentito, alimentando in tal modo la separazione fra scienza-mente-psiche-spirito e, conseguentemente, il divide et impera che perdura da millenni.
Fra i commenti di alcuni articoli pubblicati su siti web ho inserito i miei seguenti:
“Stefan Lanka: “Poiché questi virologi hanno chiaramente violato le leggi del pensiero, la logica e le regole del lavoro scientifico con le loro affermazioni e con le loro azioni, possono essere colloquialmente descritti come imbroglioni della scienza. Ma poiché la frode scientifica non si verifica nel diritto penale e non ci sono precedenti per questo, suggerisco e lo farò io stesso, di far stabilire in tribunale e nel diritto penale la frode occupazionale dei virologi - che fingono di essere scientifici ma agiscono e argomentano in modo antiscientifico. Le autorità governative responsabili sono chiamate a perseguire questi truffatori occupazionali antiscientifici per impedire loro di fare cose antiscientifiche e, di conseguenza, antisociali e pericolose. Dal momento in cui un primo tribunale stabilirà i fatti descritti di seguito e condannerà il primo virologo della frode occupazionale, la fine della crisi della corona sarà annunciata e sigillata dal tribunale e la crisi globale del corona si rivelerà un'opportunità per tutti.
https://evokeagents.blogspot.com/2020/12/i-responsabili-della-crisi-del-corona.html
Il dr. Scoglio nel suo intervento: Dove sbaglia la Bolgan https://www.databaseitalia.it/dott-stefano-scoglio-dove-sbaglia-la-bolgan/
“Forse dovremo seguire l’esempio di Stephan Lanka, e mettere un premio a disposizione di chiunque voglia cimentarsi con la dimostrazione sia dell’isolamento che della patogenicità del fantomatico SARS-Cov2…così vedremo se c’è qualcuno che si farà avanti non con arrampicamenti sugli specchi, ma con prove scientifiche vere, che però sono molto più difficili da produrre dei discorsi…”
Speriamo che Lanka possa finalmente riuscire in questo suo intento. Non se può più di assistere ad un mondo devastato, con il supporto della virologia che continua sostenere lo spillover o salto di specie, suffragando in questo modo la farsa che la spagnola, e i suoi 50 milioni di decessi, sia stata causata dagli uccelli.
Alcuni link https://www.ingannati.it/2017/09/05/vaccini-anche-fra-complottisti-qualche-scivolone-carpeoro/
http://accademiadellaliberta.blogspot.com/2020/10/vaccini-ogm.html
http://accademiadellaliberta.blogspot.com/2018/07/vaccini-e-dna-accadde-nel-2017.html
Un caro saluto. Paola Botta Beltramo
SENSO E DIREZIONE DEL SAPERE INIZIATICO.
Ad oggi, quando si parla di determinate forme di conoscenza “tradizionali”, dalla
valenza prettamente iniziatica, si commette l’errore di considerare tale corpus di
conoscenze, alla stregua di un vero e proprio unicum, le cui varie espressioni
altri non sarebbero che le temporanee emanazioni di un’unica, aprioristica,
realtà. Il concetto in sé, non sarebbe errato in toto, se non portasse all’idea di
una “Tradizione” immutabile e statica, in diretta ed antagonistica competizione
con il secolare scorrere delle umane vicende.
Il sapere iniziatico, invece, a queste ultime è strettamente interrelato,
manifestandosi in modalità ed espressioni conformi allo scenario storico nel
quale si presenta. Scendendo nel particolare, possiamo riscontrare la presenza
di una prima e significativa faglia, in quel periodo storico a cavallo tra l’ VIII ed il
I secolo A.C., dallo Jaspers definito quale “Età Assiale dell’Umanità” e che assiste
al passaggio da una fase del sapere caratterizzata da una spersonalizzata
narrazione mitopoietica ad una invece imperniata sulla mediazione di una
persona, che si fa carico di rappresentare il tramite in terra , tra l’Assoluto ed il
genere umano (Buddha, Zoroastro,i Profeti israeliti, etc.) o tra una superiore
forma di conoscenza e quello stesso genere umano (come nel caso della filosofia
greca dei pre socratici e di Parmenide o del Tao di Lu Tzu in Cina).
In ambedue le fattispecie le forme di conoscenza via via palesate o “rivelate”,
sempre più andranno a rivolgersi a quella sfera interiore dell’individuo, che
andrà, via via, prendendo il posto di quella civica che, dell’uomo antico,
costituiva il naturale supporto di integrazione ed indirizzo ad una armoniosa
crescita individuale. Un processo, questo, di non immediato effetto, il cui
svolgimento avverrà in tempi asimmetrici e che impiegherà almeno un millennio
per arrivare a compimento, con le dovute eccezioni, come nel caso dello
Zoroastrismo che, dell’Impero Persiano costituirà l’impalcatura ideologico-
religiosa sin dal tempo della dinastia Achemenide ed in nome della quale, sotto il
regno dei Sassanidi, non si esiterà a mettere a morte Mani, il propalatore di una
intransigente forma di Gnosticismo.
Laddove, invece, la rima di frattura ontologica di cui stiamo parlando, si farà
maggiormente sentire, sarà proprio in Grecia, che darà i propri natali a quella
forma di conoscenza universale e sintetizzante rappresentata dalla filosofia. Se
andiamo a vedere, tutte le espressioni sapienziali dell’Età Pre-Assiale, sia nella
loro forma di pura narrazione mitologica, pertanto aperta ad un uditorio più
ampio possibile,( come nel caso dei poemi omerici ed esiodei...) che in quella più
squisitamente iniziatica, (come nel caso di Orfismo, Misteri Eleusini e
Dionisismo), sono il frutto di un continuo affastellarsi ed avvicendarsi di autori e
di versioni, riguardanti anche lo stesso motivo, andando in tal modo, a conferire
una valenza impersonale al tutto.
A voler parafrasare il grande filosofo Heidegger, l’umanità è andata via via
perdendo nel corso dei secoli e dei millenni, quel contatto con l’Essere, che ne
caratterizzava in toto la vita sin dai più remoti primordi. A ben vedere, l’uomo
nelle sue varie espressioni di civiltà, viveva in forte connubio con la natura e con
le stesse forze del sovrannaturale, in una dimensione di ciclica atemporalità, ben
rappresentata dalla dimensione mitica, della quale gli aedi erano i principali
cantori...l’uomo viveva a stretto contatto con quella dimensione del divino con la
quale colloquiava, interagiva, ricevendo presagi e segni tangibili della sua
presenza. (basterebbe, atl proposito, vedere gli ex voto per guarigione
conservati in un qualsivoglia museo etrusco-romano o ellenico...).
Perdere il contatto con l’Essere è stato, anche e prima di tutto, perdere la
capacità di percepire il senso, l’essenza della realtà. Ragion per cui, sempre più,
andrà facendosi necessaria la presenza di qualscuno in grado di interpretare e
disceverare agli altri, tale senso. Si passa, pertanto, dalla dimensione di un
sapere puramente intuitivo ed impersonale, a quella di uno puramente razionale
ed individuale, sempre filtrato e mediato dalla presenza di un Profeta, Filosofo o
Sapiente che sia. Ora, dobbiamo interrogarci su quale possa essere l’esatta
valenza e la più specifica funzione di una forma di sapere, quale quello iniziatico
o misterico, che dir si voglia.
Sin dai suoi più remoti esordi, le forme di sapere iniziatico, nascono quale
correlato metodologico a narrazioni di tipo filosofico o religioso, non
approcciabili a chiunque e che, pertanto, necessitano di un vero e proprio
percorso volto a preparare l’iniziando, a ricevere tale sapere. Questo, attraverso
norme, prescrizioni e prove volte a modificare l’ io dell’iniziando che, in tal
modo, accederà a tale forma di sapere, avendo modificato il proprio assetto
interiore.
Tutte queste dottrine, partono, per lo più, da una base salvifica, avente come
assunto base la rinascita dell’uomo e della sua anima, spesso in consonanza con i
ritmi della natura ( come nel caso dei Misteri Eleusini e della vicenda di Demetra
e Persefone, sic!), arrivando a preconizzare l’immortalità dell’animo umano
(come nel caso dell’Orfismo, sic!) e finiscono con il portare alla coincidenza
dell’anima umana con la sostanza divina, della quale questa diverrebbe parte
integrante, con la ulteriore prospettiva, di divinizzare s’è stessa, cioè di fare
dell’iniziato un dio o semi-dio che dir si voglia. Il mito della divinizzazione di
taluni eroi della classicità, come nel caso di Eracle, Perseo e Pelope o dello stesso
Asclepio, costituiscono alcuni tra gli innumerevoli esempi riscontrabili in tutti gli
ambiti mitologici, che possono venirci in mente e che costituiscono il leit motiv
che anima le coordinate di molte scuole di pensiero iniziatiche, che finiscono
così con il presentare una costitutiva e difficilmente districabile, ambivalenza.
Una su tutte, quella del Mitraismo che, rispetto alle precedenti misteriosofie
religiose come l’Orfismo, i Misteri Eleusini ed il Dionisismo (frutto di un
atemporale ed impersonale sapere spontaneo, a cui si aggiungeva di tanto in
tanto, qualche posteriore rielaborazione poetica), anche se si presentava quale
frutto di quell’intersecazione e di quella sintesi di saperi, tipici dell’Ellenismo,
nell’interpretazione data dallo scrittore tradizionalista Julius Evola del Papiro
Magico di Parigi (unico testo rituale ad oggi disponibile, su questa
misteriosofia...), costituiva una vera e propria forma di teurgia, animata dallo
scopo ultimo di fare del miste una divinità, non senza aver però superato tutti gli
stadi iniziatici “coscientia plena”, in piena immedesimazione e consapevolezza
del proprio percorso.
Passando a quell’arco di tempo che va dall’Evo Medio alla Modernità, quei motivi
che, delle antiche misteriosofie, costituivano l’asse portante, riemergono, anche
se con diverse sfumature, nelle elaborazioni dei vari maestri del pensiero del
momento. Qui, a far da battistrada, sarà quell’insieme di dottrine e conoscenze
che noi, ad oggi, definiamo Ermetismo. Dai suoi natali ellenistici, frutto della
sintesi tra la figura del dio egizio Toth e la figura del greco Ermete/Mercurio,
quella di Ermete Trismegisto, è divenuta la figura simbolo del percorso e delle
mutazioni di un sapere iniziatico, attraverso i secoli. Qui, l’iniziale intuizione
“mercuriale” dell’identificazione dell’iniziato con la dimensione divina, il classico
“io sono quello”, va facendosi, attraverso i secoli, tentazione a manipolare
attivamente la realtà circostante, ai fini di una divinizzazione dell’individuo “si et
si”.
Se il pensiero medioevale, attraverso un Roscellino o un Guglielmo da Occam,
vanno facendosi fautori di un pensiero nominalista e superomista ante litteram,
personaggi come Ildegarda da Bingen, Ruggero Bacone e Meister Eckhart,
attraverso l’Ermetismo spingeranno questa riflessione verso la dimensione del
sovrannaturale. L’Evo Medio, però, era stato per lo più caratterizzato, da una
parte, dalla predominanza dello Gnosticismo attraverso le sue varie espressioni
Catare, Bogomile e Pauliciane e quindi da un suo profondo ed ascetico disprezzo
della materialità, dall’altra dalla presenza dell’aristotelismo della Scolastico, la
qual cosa aveva collocato il sapere in una rigida gabbia dottrinaria, conferendo
alla Ecclesia cattolica una ulteriore giustificazione ideologica, ad un potere
universale che non ammetteva rivali.
Con l’avvento della Rinascenza e la riscoperta del Platonismo e del
Neoplatonismo, portati in Firenze dagli scritti dei vari Michele Psello, Gemisto
Pletone e dai contatti del Cardinal Bessarione con Cosimo dè Medici, l’Italia e
l’Europa vivranno una lunga ed intensa stagione di riscoperta delle
misteriosofie. Nel nostro paese, in particolare, stante la ingombrante presenza
della Chiesa, tali saperi si esprimeranno specialmente attraverso il linguaggio
della allegoria artistica, con i vari Marsilio Ficino, Botticelli, ma anche con i
Fedeli d’Amore di Dante Alighieri, di Petrarca e di Brunetto Latini, non senza
però, il fondamentale contributo teoretico di autori come Marsilio Ficino, Pico
della Mirandola, Giordano Bruno o Tommaso Campanella, solo per citarne
alcuni.
Ma ciò che, maggiormente, caratterizzerà le varie forme di pensiero iniziatico
agli albori dell’Età Moderna, sarà l’intrinseca ed eclettica polivalenza di tutti i
suoi insigni protagonisti. L’Abate Tritemio, Paracelso e financo il mago inglese
John Dee, al pari di una schiera di numerosi altri, oltre al proprio ruolo di
pensatori e maghi (dalla radice dell’iranico antico mag-), ricoprirono quello di
alchimisti, medici e scienziati ante litteram...Coraggiosi e convinti della giustizia
delle proprie opinioni, arrivarono a scontrarsi in modo virulento con i
protagonisti della nascente scienza empirica, come nel caso del burrascoso
dissidio epistolare tra l’alchimista ed ermetista inglese Robert Fludd ed il grande
astronomo Keplero.
Se le coordinate di pensiero che caratterizzavano le varie misteriosofie nel corso
dei secoli, potevano sembrare omologhe a quelle dell’antichità classica e pre
classica, vi era però una differenza sostanziale che ne marcava in modo netto e
deciso la sostanza. Le misteriosofie del mondo antico, erano tutte strettamente
interrelate ad un sistema religioso, di cui costituivano l’appendice iniziatica,
investita di una sua propria dignità ed ufficialità, (un po’ come ad oggi accade in
India, Tibet, nel contesto indo-buddista in genere e laddove ci trovi in presenza
di forme di religiosità “tradizionale”, sic!).
La fine del mondo classico e l’avvento dell’intransigenza cristiana, caratterizzata
da una rigida e letteralistica lettura del testo evangelico, segnerà la fine di
qualsiasi altra modalità di pensiero dalla caratterizzazione esoterica o iniziatica,
che dir si voglia. Pertanto il pensiero esoterico occidentale, dalle forme di
Gnosticismo medioevale sino all’Ermetismo rinascimentale ed oltre, sarà
connotato da un carattere di vera e propria “eresia”, ovverosia di pensiero non
conforme.
In quanto tale, questo pensiero si presenterà sempre più slegato a qualunque
forma di ortodossia dottrinale ed in alcuni casi, sarà pertanto libero di deviare
verso forme di esasperato individualismo e/o materialismo ateo, come nel caso
di certa Massoneria francese di età illuminista, marcata da una forma di
esasperato razionalismo ateo. La crisi del razionalismo positivista, nel 19° secolo
farà da detonatore per il riemergere di un pensiero iniziatico, al quale, nella
maggior parte dei casi, si cercherà di dare anche una spiegazione scientifica,
sull’onda dello spirito dell’epoca che, oltre all’evoluzionismo, guarderà con
interesse alle scienze vitaliste ed ai contributi di personaggi come Mesmer,
proprio in relazione allo studio dei fluidi energetici.
Personaggi come Eliphas Levi, Rudolf Steiner, ma anche lo stesso Giuliano
Kremmerz ed altri ancora, nei loro scritti cercheranno di dare spiegazioni di
carattere scientifico alle loro enunciazioni. Anche se, nel più dei casi, costoro in
qualche modo, ricalcheranno forme di sapere che avevano attraversato i secoli, il
loro tentativo sarà quello di creare una nuova metafisica, sicuramente adattata
alle istanze della Modernità. E questo spiega certamente le personalistiche
interpretazioni dell’Induismo di Madame Blavatskij o il particolare
cristocentrismo degli antroposofi, correlato ad un’altrettanto particolare visione
cosmologica”, così come enunciata da Rudolf Steiner, o il particolare approccio
alla meditazione dell’antroposofo Massimo Scaligero, al pari delle stesse
interpretazioni che il Kremmerz ci dà delle scienze ermetiche.
Ma, ad oggi, di fronte alle sfide di un globalismo di stampo materialista ed
economicista, quale utilità, quale scopo potrebbe avere per il genere umano, un
pensiero di tipo “iniziatico”? Al pari di quello filosofico, di cui costituisce un
naturale correlato applicativo, il pensiero magico e/ o esoterico che dir si voglia,
si prefigge la conoscenza della natura più intima della realtà, al fine di favorire
una crescita spirituale nell’individuo, anche attraverso la manipolazione di detta
realtà ( come nel caso della pratica magica/da –mag-iranico- forza individuale o
stato di potenza individuale, sic!).
Ora, senza voler fare torti a nessuno, andando a demonizzare la scienza
moderna, di impronta cartesiana, in favore di un sapere magico (cosa oltretutto
impossibile a realizzarsi oggidì...), sarebbe invece il caso di addivenire ad una
concreta modalità di interazione tra i due piani del sapere, andando a riprendere
quel dialogo interrotto nel 17° secolo, dall’arroganza e dalla presunzione dei
primi pensatori razionalisti.
I nuovi orizzonti spalancati dalla fisica quantistica a partire da Werner
Heisembberg e Wolfgang Pauli, ma anche dall’epistemologia di un Karl Popper,
supportati dalle più recenti teorie sulla “complessità”, ben ci fanno sperare. Un
realtà, non più intesa come unilineare griglia razionale, ma come insieme di
causalità, interpretabili da diversi punti di vista. E lo sforzo di “iniziarsi” ad una
forma di sapere “altro”, potrebbe sicuramente costituire la molla ad una migliore
comprensione della realtà da parte dell’uomo, e perché no, condurre ad un
deciso e generale miglioramento della sua qualità di vita. Con buona pace degli
ideali di plastica dei Globalisti di vario ordine e tipo.
UMBERTO BIANCHI
martedì 15 dicembre 2020
lunedì 14 dicembre 2020
domenica 13 dicembre 2020
venerdì 11 dicembre 2020
giovedì 10 dicembre 2020
Spigolature dell'8 dicembre
La più ghiotta è quella della Lamorgese (cui, comunque, auguro pronta guarigione) "colpita" dal Covid e postasi in isolamento.
- Visto che tutte le "misure di "contenimento" sicuramente vengono applicate a se stessi da coloro che le impongono a tutti gli italiani, questa è la classica dimostrazione che sono inutili, o quasi -
La seconda riguarda il "Cashback" governativo, introdotto per tracciare tutti i pagamenti telematici (esclusi acquisti su internet) mediante la app IO (io) ed ovvia registrazione sul sito di stato.
- in cambio della "mancia" massima di 150 euro, gia oltre 6 milioni di italiani sono corsi a fornire i dati richiesti per "partecipare". Se avessero dato un bonus economico per la fallimentare Immuni, ritengo che il flop sanitario sarebbe stato meno clamoroso. Personalmente non sono "complottista" ma, di sicuro, NON nutro fiducia alcuna nei riguardi delle nostre istituzioni e, tantomeno, nel governo attualmente al potere tramite una "dittatura sanitaria" sempre più invasiva e stringente. Faccio solo notare che, volendo incentivare l'uso della moneta elettronica, non occorreva certo introdurre le solite "trappole" burocratiche ed "apposita" applicazione. È notorio che TUTTE le carte di credito, debito e pagamento vengono emesse ESCLUSIVAMENTE dietro rilascio e controllo dei propri dati anagrafici e fiscali da parte degli istituti emittenti. Pertanto sarebbe stato facile, IN AUTOMATICO, attribuire ad ogni contribuente la quantità di spesa per poi fargli uno "sconto fiscale". Tutta questa trafila, complicata dalle solite difficoltà di avvio, mi lascia un fondato sospetto sulle reali motivazioni della "spilorcia" iniziativa del governo Conte.-
Terza ed ultima, per non annoiare chi legge :
- Dopo 60 anni, è la prima volta che non conosco buona parte dei calciatori della serie A, non ascolto partite alla radio e, tantomeno, le guardo in tv. Neppure Juve-Barcellona, che non avrei mai perso (per lo spettacolo, non per tifo bianconero) mi attira. Senza tifosi sugli spalti trovo "vuote" gli incontri che, tra Coronavirus e lockdown vari, non mi suscitano più emozione alcuna...
Catania a parte che seguo imperterrito e sarei disposto pure ad assistere allo stadio, financo in mezzo ad un assembramento.
Comunque capisco che, ai lettori di altre città, di me e dei rossazzurri etnei non frega proprio niente .. mi scusino
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
DUE CUORI ED UN CAPANNA-UNA TENTAZIONE CHIAMATA PATRIMONIALE.
DUE CUORI ED UN CAPANNA-UNA TENTAZIONE CHIAMATA
PATRIMONIALE.
L’altra sera, nel vagabondare tra i vari canali tivvù, ho appuntato la mia
attenzione su Rete 4, dove in uno dei soliti “talk show” di prima serata,si
stava, guarda un po’, parlando di quella proposta di legge “patrimoniale”, a
firma Orfini e Fratoianni e che, tanta fuffa ha ingenerato. Ad introdurre il
dibattito, l’immagine del buon Cacciari, tutto intento a declamare a gran voce
la sua posizione da novello Robin Hood. “Chi ha di più, deve pagare di più....”
e poi, di fronte ai vari tentennamenti e “distinguo” degli altri presenti,
l’intervento a tutto sprint di quello che, più che un altro novello Robin Hood,
potrebbe esser definito un vero e proprio ammuffito e logoro pezzo da
museo, dimenticato in qualche oscuro recesso della storia e tirato fuori per
l’occasione e rispondente al nome di Mario Capanna. Il Nostro, con tono tra
l’enfatico ed il bonario, dopo aver ascoltato le motivazioni degli altri presenti,
iniziava a snocciolare i dati delle ricchezze pro capite dei nostrani Paperoni,
giungendo così alla provvida conclusione che, a costoro, qualche spicciolo in
meno, poco sarebbe costato. “Sei ricco ed hai da pagà”. Certo uno Stato con
la “s” maiuscola, dovrebbe fondarsi sul principio dell’equità fiscale, tassare in
modo proporzionale ed armonico e magari, far accompagnare il tutto da una
bel programma economico quinquennale...Ho come l’impressione che, i
nostri novelli Robin Hood, chiunque essi siano, si siano dimenticati in quale
razza di paese viviamo ed in che genere di contesto ci si trovi ad agire. Ora,
non vediamo come certe aspirazioni, possano trovare spazio in un paese
come il nostro, animato da una cronica mancanza di liquidità, oltre che da un
debito pubblico cresciuto a dismisura e che per questo, programma tagli alle
pensioni e non riesce nemmeno a risarcire in modo adeguato i cittadini per i
danni economici provocati dalla “pandemia” o che, a distanza di anni, non è
riuscito a ricostruire le regioni del centro Italia danneggiate dai vari e recenti
eventi sismici...Diciamo che in un paese come il nostro, l’imprenditoria
nazionale costituisce, volente o nolente, l’unica ancora di salvezza per milioni
di posti di lavoro e uno degli elementi cardine del suo ciclo economico, in
grado di far beneficiare dei propri introiti, tutta una serie di settori legati alle
varie attività di riferimento. Tutto questo, però, non deve significare liberismo,
ovverosia la succube accettazione del primato dell’economia e dei gruppi di
pressione, che ne sono l’espressione primaria, sulla politica, intesa nel sua
più nobile ed aristotelica accezione, quale scienza della “polis”/comunità, in
grado di armonizzare i vari interessi che al suo interno convivono.
L’intervento pubblico, dalle nazionalizzazioni, all’idea di una proprietà sociale
delle imprese, sino alla costituzione di Enti, sia pur con la semplice funzione
di controllo e coordinamento, dovrebbero costituire uno dei momenti-cardine
della vita economica di un paese, in grado di correggere tutti quei pericolosi
squilibri che, via via, possono presentarsi e sui quali, uno stato con la “s”
maiuscola,avrebbe il dovere di intervenire, al fine di tutelare gli interessi ed il
benessere dei propri cittadini. Detto questo, in una situazione di
Globalizzazione, quale quella in cui noi ora ci troviamo, la bella trovata di una
“patrimoniale”, va proprio nella direzione opposta a quella a cui, i nostri
novelli e poco avveduti Robin Hood, dicono di voler andare. L’apposizione di
ulteriori tasse e gabelle, su tutti i patrimoni superiori dai 500.000 euro in su,
nel massacrare ulteriormente il ceto medio, altro non farebbe che far fuggire
dallo scenario economico, tutti quegli imprenditori che, con la loro (sia pur
traballante) presenza, hanno sinora garantito posti di lavoro, lasciando invece
a fondi sovrani, multinazionali ed altri “competitors “ stranieri, la possibilità di
fare incetta a basso costo, di queste imprese. Con una radicale differenza,
rispetto alle precedenti gestioni “nazionali”, però. Contratti-capestro, per
rapporti di lavoro all’insegna della più totale aleatorietà, delocalizzazioni ed
altre simili amenità, come nel caso della vicenda dell’Ilva di Taranto e
dell’arrogante comportamento dell’anglo indiana Arcelor - Mittal ed altre storie
del genere, in questo caso, diverrebbero la norma, in un mercato del lavoro
già massacrato dal succedersi di crisi a ripetizione. Si chiama “eterogenesi
dei fini”, quella connaturata alle istanze sbraitate in tivvù da Cacciari e da
Capanna, nei loro panni di improbabili Robin Hood. Si chiama invece,
conclamata malafede, quella degli Orfini e dei Fratoianni e di tutta una
sinistra “di palazzo”, legata, ora più che mai, mani e piedi agli interessi del
neoliberismo globalista. Costoro, perduto ogni contatto con le reali istanze
della gente, pur di sopravvivere, si sono ridotti a far da sponda ad un governo
che oramai vive solo in funzione delle privazioni e delle limitazioni alle libertà
dei cittadini, giustificate dall’emergenza sanitaria.
UMBERTO BIANCHI
mercoledì 9 dicembre 2020
“C A S H - L E S S” - Una scelta anti-ecologica (e non solo)
“C A S H - L E S S”
Una scelta anti-ecologica (e non solo)
Solitamente quando con uno slogan in inglese ci vogliono introdurre (imporre) una nuova cosa nella nostra vita quotidiana, la fregatura è scontata, usando un retaggio storico che ci portiamo ancora nella mente dalla fine della seconda guerra mondiale, per cui ogni cosa “anglo-americana” (i liberatori!!) è per forza “migliore assai”. (beil in, smart working, office less, web scholl, home banking, ecc.)
È paradossale, come sempre, che gli “stessi” che propagandano l’idea di una “certa ecologia” e sono contro il “global warming” ora tramutato in “climate changing”, forse perché si sono resi conto che quella del “riscaldamento globale” per causa antropica non regge in piedi, vogliano a tutti i costi, una economia senza denaro cartaceo, ovvero il “cash–less”.
Ci sono molti aspetti per cui si vuole andare in questa direzione, ed i motivi veri, come sempre, non sono mai quelli che “propagandano” con l’ingegneria del consenso, tra cui: la “lotta alla evasione fiscale”, o l’impossibilità di fermare l’inesorabile “evoluzione tecnologica” (industria 4.0).!!!
Entrambi concetti falsi. Infatti sia il “sistema monetario”, truffaldino già alla sua origine (emissione della moneta debito da parte di privati senza nessuna copertura) sia tutta l’architettura economica che sta a valle è truffaldina ivi compreso il sistema di tassazione che lo sostiene. Ma non è oggetto di questo articolo, dico solo che la storiella per cui se non si pagano le tasse non arrivano le ambulanze ormai è diventata una favola. Cosa diversa è dire che se il sistema monetario a debito ci costa 80/90miliardi l’anno, la sanità di riflesso subisce tagli su tagli che si vorrebbero ripagare con le tasse.
Infatti se non ci fosse l’obbligatorietà di pagare le tasse in “euro”, nascerebbero tante “monete alternative” senza problema (Von Hayek immaginava molte monete in competizione tra loro ed era un liberale), ed invece c’è l’obbligatorietà del pagamento in “euro” ovvero una moneta a “corso forzoso” (imposta per legge) che costringe l’economia a passare per quell’unico conio specifico di privati e farli guadagnare, del quale lo Stato, avendo ceduto la propria sovranità monetaria, ne è rimasto semplicemente il “riscossore” conto terzi (una perfida agenzia di recupero crediti) nel migliore dei casi, vittima di atti speculativi del patrimonio nazionale e privato, nel caso peggiore (svendita IRI ecc.).
Da qui i diversi “mantra” che la comunicazione dei media ufficiali al servizio dei potentati, ripete alla popolazione, a lavaggio e risciacquo del cervello che: “mancano sempre i soldi”, la “politica se li è rubati”, le “società pubbliche sono piene di corruzione e sono un pozzo senza fondo”, ecc. Ovviamente tutti argomenti sponsorizzati per supportare la versione opposta che è: “privato e bello”, “privato funziona”, “privato spende bene e risparmia” ecc.
Sul fermare le evoluzioni tecnologiche, basti pensare che l’auto elettrica esiste da almeno 50 anni ma la stanno cominciando a sviluppare solo adesso, perché se o si faceva allora si sarebbero rotti certi equilibri eponimici dei “petro-dollari” mondiali, per cui se vogliono fermare una nuova tecnologia la fermano eccome se la fermano!
Ma andiamo all’argomento, perché la moneta di carta da 10 euro dovrebbe dare fastidio al potere bancario? Intanto ricordiamo una cosa banale, ma che tutti pensano sia esattamente l’opposto, ovvero che noi stiamo utilizzando il “loro denaro” e non il “nostro denaro”. Noi abbiamo la convinzione di usare il “nostro denaro” perché lo abbiamo ottenuto come stipendio o come vendita di un prodotto, ma questa è una falsa illusione (su cui si fonda anche le truffa monetari). Infatti il datore di lavoro a sua volta lo ha ottenuto da un prestito, o da una banca attraverso un prestito, o a chi ha venduto una partita di merce che a sua volta lo ha preso in prestito, lo stesso Stato per far circolare 100€ ed immetterli nell’economia del suo territorio, li ha ottenuti in prestito in cambio di titoli di Stato che sarà obbligato a ri-pagare con interessi. Per cui i soldi che noi abbiamo in mano non sono nostri, nostro (forse) è il “valore contenuto” che rappresentano ed è proprio li che sta l’inganno, il valore è del popolo, ma lo strumento che lo rappresenta (il denaro) è di uno o più privati, per cui se il proprietario di quello strumento monetario decide: di ridurne la quantità, di ritirarlo, di cambiarne la forma, di “dematerializzarlo”, di “digitalizzarlo” (in gran parte già lo è) di fatto lo può fare, perché quel denaro è suo. Quindi il problema è a monte se lo si vuole risolvere veramente!
Di chi è il denaro all’atto dell’emissione? (prof. G. Auriti) L’atto del prestare è facoltà del possessore. (G. Auriti) Chi ha concesso il potere a dei sistemi privati di emettere moneta (a debito) per poi prestarla allo stato italiano? Ecc.
Se non si passa per questi punti sostanziali, il problema monetario rimarrà nei secoli dei secoli, e chi lo gestisce lo strutturerà sempre più a favore del suo sistema e non a favore del popolo che invece lo usa per vivere. Il denaro è uno “strumento” essenzialmente neutro se emesso dallo Stato, e dovrebbe servire per facilitare gli scambi e l’economia (monetarismo essenziale), mentre è diventato uno “strumento speculativo” se emesso da privati, ed in questo caso serve solo per drenare ricchezza dai popoli poveri e dagli Stati verso pochi potentati di azionisti bancari sempre più ricchi.
“È vero che i poveri hanno poco denaro, ma sono tantissimi e pagano bene!”
Questa premessa era dovuta, altrimenti non si comprenderebbe perché i padroni del denaro vogliono controllare finanche l’ultima transazione. Semplicemente perché il denaro è di loro proprietà e decidono loro, come deve girare, e se per girare deve avere un costo.
Tutto questo serve, oltre al resto a impostare per il futuro il guadagno su ogni transazione.
Mentre oggi con 10 euro si poteva muovere una economia di 100euro con una sola banconota di carta senza “interessare la banca” se non solo inizialmente, con la sua digitalizzazione, ogni passaggio, sarà tracciato (controllato) e passerà sempre per la banca (o simili) che vorrà anche essere pagata (magari all’inizio no per invogliarvi) per erogare il servizio e tenere la tracciabilità.
Tra l’altro è già stata approvata una legge sul costo delle transazioni bancarie! Per cui in una economia che non è più circolare, ma diventa stellare, la banconota (ora digitale) perde di potere di acquisto dovuto al costo di transazione (palese o meno).
Qui ci sarebbe da aprire un intero capitolo sulla privacy su come utilizzo il “mio” denaro, se compro preservativi piuttosto che pere, ma come si sa in forza di una ipotetica “sicurezza collettiva” e del sistema ne patisce sempre il singolo. Ma del resto se abbiamo accettato di utilizzare un denaro di altri (denaro privato della BCE), ne dobbiamo accettare tutte le conseguenze, salvo non voler rimettere in discussione la “intoccabilità della sovranità monetaria in capo agli stati”.
Tornando alle transazioni spicciole ovvero anche quelle della signora Maria al mercato, oltre ad ottenere l’assoluto controllo della loro intera massa monetaria (M1+M2+ecc.= ed il controllo (tracciamento e registrazione) di come viene usata, adesso viene il bello.
Ogni transazione ha un costo, anche se il pagamento ci sembrerà irrisorio pensiamo a 0.01cent di euro per transazione, lo dobbiamo moltiplicare le transazioni che sono miliardi al giorno! Noi i conti non li sappiamo, fare loro si! Chi paga? Tutti altrimenti con compri, ma ci hanno detto che è gratis, niente in questa economia a debito è gratis, per cui anche se all’inizio vi sarà concessa gratis per invogliarvi a cedere, per loro è un investimento e prima o dopo quell’investimento verrà recuperato. Lo si caricherà sul venditore che lo scaricherà sui prezzi ecc. ecc.
Ma tutto questo oltre al costo sociale ed economico, ha anche un costo energetico?
Ovviamente si, e come! Ma non si dice! Perché i guadagni sono più importanti.
Teniamo sempre in conto che si tratta di miliardi e miliardi di transazioni al giorno.
Quando usiamo la “moneta elettronica”, usiamo sostanzialmente dei bit che stanno dentro ad un server, (1) per cui già all’atto della prima digitalizzazione della moneta si è consumata della energia elettrica, (2) poi ogni volta che facciamo una transazione, impegniamo una rete fibra/rame (bit-rate) che per stare in piedi ed essere usata ha un costo energetico, cosi se utilizziamo un “app” del telefonino (3) impegniamo una rete telefonica con “ponti radio” che per stare in piedi ha bisogno di energia, (4) lo stesso telefonino usandolo per quella applicazione dovremmo ricaricare la batteria con costo energetico, cosi il (5) “POS” del negoziante per stampare la ricevuta di transazione ha bisogno di energia per stare acceso e connettersi, cosi come il suo “modem” connesso h24, cosi anche la carta su cui viene stampata ha un costo energetico per essere (6) “prodotta”, (7) “trasportata”, (8) “stampata”, e poi (9) “buttata/smaltita in discarica”. In fine la nostra transazione viene (10) registrata e “memorizzata” nel tempo, chissà dove e come, e la tenuta della informazione in termini di bit sul server nel tempo h24 ha un costo energetico!
Da una stima molto cautelativa
Ora, semplificando molto, e tenendo conto che tutti i passaggi ad eccezione di alcuni, sono impegni energetici di pochi secondi, per esempio il primo e l’ultimo sono praticamente h24, da stime, al ribasso, siamo intorno a 0,005Wh per transazione; moltiplicate per milioni o miliardi di transazioni al giorno ed arriviamo a dei consumi energetici interessanti.
→ 0.005Wh x 1.000.000 di transazione sono circa 500Wh
Quante transazioni ci sono in Italia?
Con che energia vengono alimentate queste attività, ancora con le centrali termoelettriche a petrolio (italia)? Nel dubbio è meglio lasciare la moneta di carta che fa meno danno sociali, economici ed energetici.
Ricordiamo anche ai più puritani della materia energetica che non esiste “energia pulita” in senso assoluto, l’unica energia veramente pulita è quella che non si utilizza; quindi, non si produce, non si trasporta, non si trasforma, non si degrada, non si disperde, ecc. in termini popolari “non si consuma” (l’energia di fatto non si consuma ma semplicemente si trasforma come è noto agli addetti!).
Il governo dei potentati economici però ha necessità di insistere sul “mantra” che vuole che “non si possa fermare il percorso verso la iper- digitalizzazione” delle attività umane. La rete è diventa una protesi dell’essere umano della umanità in genere, “tutto esiste solo se è sulla rete”. Tutto va verso la informatizzazione digitale: l’amministrazione pubblica, la didattica, la finanza, le assicurazioni, le banche, il commercio, la cultura, la musica, l’arte in genere, ecc. Ma la “rete” ha un costo energetico enorme, e più si sposta la nostra vita sulla rete più questa consuma energia.
Avete idea di quanto costa da un punto di vista energetico tenere in piedi, non solo la rete di telecomunicazione, ma i server su cui transitano queste informazioni, ed i server sui cui vengono memorizzate queste informazioni (data center)?
Tra l’altro se un giorno qualcuno decidesse di spegnere la rete (sostanzialmente di privati) cosa succederebbe? Non solo, al momento l’accesso è sostanzialmente a basso costo, ma un giorno potrebbe essere ad uso esclusivo di chi se la può permettere, e questo vale anche per il “denaro digitale”. Non solo sarà difficile guadagnarlo, ma sarà costosissimo utilizzarlo! Già oggi l’home banking (di per sé gratuito, si fa per dire) prevende una infrastruttura che ha un costo. (un computer, un telefono, una connessione telefonica e/o internet ecc.).
Giuseppe Turrisi Salvatore
sabato 5 dicembre 2020
Siamo preda della Honorata Society. Giorgio Vitali.
Siamo preda della Honorata Society. Giorgio Vitali.
venerdì 4 dicembre 2020
Una revisione storica e l'agenda rossa di Borsellino
Una revisione storica e l'agenda rossa di Borsellino
giovedì 3 dicembre 2020
CONSIGLI UTILI PER TUTTI… finalmente! Per proteggersi la vita dal Covid …e dalla Malasanità. SINTESI SALVAPELLE per tornare al Mondo Libero e Naturale
CONSIGLI UTILI PER TUTTI
Nota: Non sono prescrizioni mediche, ma un sugerimenti di carattere informativo.
Si invita calorosamente per questioni mediche di contattate il vostro medico.
CONSIGLI UTILI PER TUTTI… finalmente! SINTESI SALVAPELLE. Per proteggersi la vita dal Covid …e dalla Malasanità. E per tornare al Mondo Libero e Naturale
"E che te lo dico a ffa'?" (riporto le conclusioni dei dottori Manera, Salvucci, Sestini, De Donno, Tarro, De Monte, Montanari).
*Sappiate che il problema centrale di questa infiammazione ai polmoni è se si formano trombi e voi non lo sapete.
In questo caso le difficoltà respiratorie aumentano e, come conseguenza, si sarà orientati ad affidarsi a un ospedale.
Qui prima di curarvi vi faranno aspettare 3-5 giorni per l’esito del tampone e nel frattempo l’infiammazione divampa ancora.
Quando finalmente si decidono a prendersi
“cura” di voi, vi daranno l’eparina, che è efficace più a prevenire la formazione di trombi che a scioglierli, e vi attaccheranno un ventilatore polmonare, che, in presenza di trombi, dà embolia e vi brucia o perfora i polmoni.
PER RASSICURARVI E FARVI STARE SERENI:
1) Se seguite la “Sintesi salvapelle”, che leggerete a seguire, dall’inizio di sintomi particolari, non si formerà nessun trombo e guarirete a casa semplicemente.
2) Nel caso i medici di base non vi seguissero o non prescrivessero, denunciateli
3) Se doveste invece ritrovarvi nella fase critica e vi affidate a un ospedale:
A) andateci con un avvocato
B) pretendete prima di tutto l’analisi dei parametri di coagulazione per sapere subito se si sono formati trombi
C) Nel caso si siano formati, PRETENDETE trattamento con urochinasi, che scioglie i trombi, e sottraetevi alla ventilazione fin quando non è certo che si siano sciolti (ma in questa condizione la ventilazione potrebbe anche non essere più di nessuna utilità).
SINTESI SALVAPELLE
*No paracetamolo (tachipirina) perché riduce il glutatione che limita l’infiammazione.
*No all’inizio cortisone perché riduce la risposta immunitaria, ma come antinfiammatori usare aulin o brufen associati a gastroprotettori.
*Si vitamina C e D e antibiotico zitromax.
*Se dopo qualche giorno la situazione non migliora, efficace sarebbe la somministrazione di idrossiclorochina (plaquenil), buon antinfiammatorio. Sì al cortisone poi se la febbre non scende e a eparina a basso peso molecolare (clexane). Si ricordi che l’eparina più che sciogliere i trombi li previene. Quindi se si ritiene che si siano già formati occorre l’urochinasi come trombolitico.
*In casi estremi optare per la terapia plasmatica, ovvero per il sangue dei guariti contenenti anticorpi o, in alternativa, per la ozonoterapia che consiste nel prelevare sangue del paziente e arricchirlo di ozono. Il sangue, reintrodotto, con l’ozono va a sciogliere i trombi.
*No ventilazioni polmonari. Portano a morte in presenza di tromboembolia.
COSA ACCADE IN GENERE
Paziente con sintomi e febbricitante. Tachipirina che peggiora l’infiammazione e cortisonici che abbassano le difese immunitarie. Problemi respiratori e ricovero in ospedale. Tampone il cui esito si ha dopo vari giorni, permettendo, senza cure mirate, all’infiammazione di dilagare ancora e di compromettere ampiamente il tessuto polmonare. Per conoscere lo stato del paziente non è necessario avere l’esito del tampone, perché per sapere se ha trombi già formati basterebbe andare a valutare i parametri di coagulazione e quindi agire mediante urochinasi e non con eparina e ventilazione nel momento in cui si saprà l’esito del tampone in ritardo e che questo risultasse positivo.
L’ eparina non ha effetto significativo su trombi già formati, mentre la ventilazione in condizione di tromboembolia brucia o perfora i polmoni e dà morte certa.
ERCHÉ SE LE CURE SI CONOSCONO NON VENGONO APPLICATE?
Molti medici di base non seguono adeguatamente il paziente nella prima fase permettendo il dilagare infiammatorio ai polmoni. Quando il soggetto compromesso arriva in ospedale, e non dovrebbe arrivarci se avesse avuto un buon medico, tra tempi perso a casa e quello ulteriormente perso, anche 3-5 giorni in attesa di esito tampone, viene trattato, una volta risultato positivo, con cortisone ed eparina, anziché valutare se ha già formato trombi, e subito anche con ventilatore polmonare: IN POCHE MOSSE UN SOGGETTO CHE FINO A 15 GIORNI PRIMA STAVA BENE, per assenza di cure cronologicamente e qualitativamente oculate SI RITROVA CADAVERE.
A proposito di terapie efficaci, qualcuno saprebbe dire per quale motivo è scomparsa nel dimenticatoio la terapia plasmatica insieme all’ ozonoterapia? Eppure funzionavano alla grande! Anche i ventilatori funzionano, ma per tutt’altri scopi da quelli di voler curare.
Come mai dopo tanti mesi tutta questa chiamiamola strana “disorganizzazione”?
3) Ricordate inoltre che in casi gravi si sono rivelate risolutive terapie come quella plasmatica, che utilizza gli anticorpi dei guariti, e l’ozono-terapia che scioglie i trombi grazie all’ozono che va ad essere aggiunto al sangue del paziente.
https://www.maurizioblondet.it/consigli-utili-per-tutti/
mercoledì 2 dicembre 2020
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