giovedì 31 maggio 2012

ULTIMO APPELLO AI SINDACI (LETTERA APERTA)



All'attenzione del Sindaco
co: tutti i sindaci



Caro Sindaco, l'economia mondiale è ormai al collasso, e coloro che l'hanno portata in questo stato sono proprio coloro che vogliono "salvarci".
L'economia del libero mercato, della globalizzazione senza regole e di un’ Europa che non è espressione delle democrazie ma solo un'oligarchia degli interessi bancari e delle multinazionali, ha distrutto qualsiasi manifestazione di sovranità a tal punto che i cittadini italiani si sentono vessati a casa propria.

Oggi lo Stato, pur attraverso governi di differenti colori politici, è diventato  un esattore fiscale, senza sovranità e  di conseguenza  privo di  autorità legittima, e dunque  a Lei non le permette di svolgere la funzione per la quale è stato eletto dai suoi cittadini. Lei si trova in una posizione  sempre più lontana dai concittadini  se non in totale contrasto con la  funzione prevista dalla Costituzione.

Lo Stato, macchina in mano ai poteri della finanza internazionale, sta imponendo i voleri di questa encomia neoliberista e suicida e non sta facendo niente per il popolo se non derubarlo e rendergli la vita sempre più difficile e scadente.
La politica della vecchia generazione ormai è finita e pensa solo ad auto-referenziarsi, ma gli orizzonti futuri che ci aspettano sono veramente disastrosi, se non si inverte il modo di vedere le cose.

E Lei, ogni volta che: chiude un asilo, non  ripara una strada, non  realizza un servizio,  non si ristruttura una scuola, non costruisce un centro anziani, privatizza l'acqua,  per pagare interessi ai banchieri, in parte ne diventa corresponsabile. L'introduzione della IMU sarà l'ennesimo vessillo ( forse “balzello” ? ), oltre che una possibile complicità allo Stato vessatore, anche se non voluta ma obbligata dal sistema. Di fronte a questo dilemma etico, ci si può sempre dimettere; oppure si potrà incominciare a fare disobbedienza civile per ridare uno stato di diritto ai propri cittadini.
Con il suo aiuto, riteniamo che sia necessario prepararsi culturalmente al nuovo processo e al nuovo impianto:
1. Riprendere con decisione la "sovranità monetaria"  a costo zero.
2. Sospendere  prima revisionare  dopo i trattati di Lisbona e Maastricht secondo le esigenze del popolo italiano.
3. Piano di riconversione e rilancio della "nuova economia umana" biologica, locale, km zero, risparmio energetico.
4. Elaborare un piano di rilancio della ricerca, dell'istruzione, della cultura, dell'arte e dell'informazione.
5. Potenziare tutte le autonomie: comunicazione, energia, cultura, politica, moneta, comuni.
6. Sviluppare una campagna d'informazione e formazione sulla nuova economia locale umana e sulla sovranità.
7. Riformulare della politica popolare sulla base delle assemblee di volontà popolare e democrazia diretta.
8. Elaborare piani di decrescita, sviluppo, riconversione industriale per il mantenimento del territorio, del patrimonio e del demanio.
9. Statalizzare i beni pubblici, potenziare le infrastrutture informatiche e l'economia dei servizi.
10. Il decimo punto è la  Sua, volontà di capire i veri problemi e di stare veramente dalla parte del cittadino

La sua collaborazione e la sua responsabilità sarà determinante per garantire il futuro ai concittadini e ai figli dei propri cittadini.



Un cordiale saluto dal Popolo Sovrano





SINDACATO INFORQUADRI - COMICONTROL- SINDACATO FNL -  IDENTITA' MEDITERRANEA -  A.I.P.A. -  Lista ROBINHOOD -  LISTA EURASIA -  SETE DI GIUSTIZIA - INTERSALUS- ANTIEQUITALIA - ACQUAMENA- MOVIMENTOCIVIC0ITALINO- TERRA NOSTRA- PER IL BENE COMUNE- CANS (Comitato Antiusura Napoli e Sud-Italia)

ADAMO ED EVA INSOLVENTI PER CREAZIONE



Poi il sesto giorno Dio creò il banchiere e gli disse: “tu avrai ricchezza innata dal nulla, e la presterai ad usura, e chi potrà restituirti più di quanto gli hai dato, poiché ha rubato ad altri e sfruttato gli altri, sarà degno di salire al cielo, mentre chi non sarà capace di restituirti più di quanto gli hai dato, sarà un relitto della società, e farà bene a vergognarsi, meglio ancora se si suicida, poiché la sua vita non vale la tua ricchezza, e brucerà nel fuoco della Geenna, meglio per sua madre che non l’avesse mai partorito”.
“Tu sarai la sua banca e lui non potrà avere altro debito che con te”.
Secondo i monetaristi, neoliberisti, Adamo ed Eva sarebbero state persone “non affidabili”, poiché non possedendo nemmeno le mutande per coprirsi le parti intime non avrebbero avuto nulla da “impegnarsi” per avere un prestito. Vi invito a riflettere seriamente su questa cosa, poiché i banchieri giocano sul “tempo” e con il “tempo”, e sopratutto giocano sugli equivoci, uno tra tutti far credere alle persone che la moneta (valore monetario) sia la stessa cosa del credito (valore creditizio).
La confusione in parte voluta nel considerare la moneta ora “merce” (legge della rarità) ora riserva di valore (Valore della misura) , ora segno (Rappresentazione e misura del valore).
Sulla ontologia del denaro ancora troppe teorie confuse, e queste teorie i banchieri le provano sulla pelle della gente, per dire dopo molti anni, non ha funzionato per questo o quel’altro motivo. Una cosa è certa la politica economia (lasciata agli stati) non ha senso senza una politica monetaria (accentrata nelle mani di pochi banchieri). Questo significa che al di là di come voler vedere la politica economia (capitalistica, sociale, liberista, mista) una cosa è certa chi detiene la politica monetaria vince su tutto. In una società ad alto tasso di monetizzazione come quella occidentale la moneta è senza ombra di dubbio un “bene sociale” esattamente come l’acqua, e quindi deve essere di proprietà pubblica senza se e senza ma. La moneta “euro” non è una moneta pubblica e quindi non è una moneta sociale, se vogliamo anche in contrasto con alcuni principi europei (quelli che ci hanno fatto credere).
Una cosa che mi ha sconvolto incontrando un ecologista al convegno della lista civica nazionale è stata la difficoltà a comprendere che l’euro è il grande male. Basti pensare che l’euro è sostenibile solo se c’è crescita infinita in una economia satura e finita, questo significa che per funzionare è necessario drogarla in ogni modo, con appalti inutili, con induzione alla compera compulsiva, con la obsolescenza programmata, con la creazione di problemi inesistenti ecc.
L’economia drogata produce rifiuti poiché per stare dietro al PIL è necessario produrre in maniera folle ogni possibile schifezza che finisce per essere rifiuto e tutto per far girare denaro e generare interessi sul debito. I primi ad essere conto la moneta debito dovrebbero essere proprio gli ecologisti eppure fanno fatica a comprendere questi semplici passaggi.
Tutto il sistema è realizzato per generare debito (moneta bancaria gravata di interesse che succhia liquidità dal mercato). Le stesse amministrazioni pubbliche sono nella catena del debito ed inducono le imprese che per essa lavarono ad indebitarsi e a cadere anche nell’usura (oltre a pagare le salatissime tasse).
Per quale motivo la pubblica amministrazione paga in ritardo inducendo le imprese ad utilizzare i fidi, lo sconto fatture, ed i finanziamenti? Si può comprendere solo nell’accordo (indiretto ed implicito) che c’è tra stato e banche, diversamente non c’è spiegazione. La cosa ridicola che poi molte regioni si attivano con il numero anti-usura, quando spesso non pagando sono proprio loro che creano le condizioni di rarefazione monetaria. Lo stesso Sig. Monti vuole pagare lo scaduto con le imprese attraverso strumenti bancari come lo sconto fatture (ma perche questo regalo continuo alle banche?).
Tutto questo sembrerebbe una parodia se non fosse che succede per davvero. Siamo sotto una dittatura “debitocratica” dove siamo costretti a mantenere come fossero “persone a carico” nell’ordine: “Banchieri” (per trattato di Lisbona e Maastricht) Speculatori, Politici, Sindacati, Massmedia (per legge italiana e costituzione), tutti a spese nostre. Basterebbe l’intelligenza di un minuto per capire quanto siamo schiavi per tutta la vita. La crisi vera sta nella nostra “anoressia mentale”, in cui rifiutiamo di accettare l’evidenza, poiché una comprensione reale, quella che poi porta alla “vera azione” comporta un salto di consapevolezza che ci dovrebbe portare ad accettare la nostra stupidaggine.
Ma noi non accetteremo mai di essere stupidi e per questo non faremo ma la rivoluzione per convinzione ma se mai solo per seguire il “pastore” di turno che si erigerà a salvatore, ma che immancabilmente poco dopo ci riporterà nel recinto. L’italiano più di tutti (ma anche molta Europa)e figlia dei feudi del “padrone” che comanda e dice cosa si deve fare, l’italiano medio è suddito nel sangue, nel DNA, ha bisogno sempre di qualcuno che “pensi per lui” ed è qui che fioriscono (come funghi) le “prime donne” con la soluzione preconfezionata alla grande crisi economica (che di economico non ha niente).
La confusione scientificamente voluta sta nel far credere al popolo che la moneta bancaria (valore creditizio) sia la stessa cosa della moneta di stato (valore monetario). É in questa confusione che si innesta la truffa del valore, che ha radici molto lantane ma che orientativamente parte dal 1971 data in cui si tolse il Golden standard, che fungeva da regolatore monetario. Tale regolazione dopo aver capito che il “valore nella moneta” era solo fiduciario doveva passare nelle mani degli stati che ne avrebbero dovuto regolare la quantità nella economia (ne troppo ne poco) come il sangue nelle vene diceva G. Auriti.
Tale potere (emissione monetaria) in un modo o nell’altro nei paesi cosiddetti occidentali ” Democratici” è stata praticamente tolta alla politica ed è stata presa da privati, (ricordiamo per l’ennesima volta che la banca di Italia è privata al 95% circa ) salvo rari casi tutto il potere bancario è in mano a privati.
Noi abbiamo una moneta bancaria (euro) emessa da privati, garantita da titoli pubblici (bot, cct, ecc) e coperta con le tasse, e poiché ciò che si richiede indietro è sempre più di quello che viene dato il debito pubblico non può che aumentare. Le banconote (quelle stampate) sono circa l’8% (il grande mutuo Nino Galloni) mentre la moneta bancaria è circa il 92%, ossia creditizia (loro la chiamano “moneta segno”, ma con il meno davanti) e questa viene immessa solo a fronte di garanzie e tra l’altro superiori al capitale; Adamo ed Eva non avrebbero potuto mai avere moneta poiché non avrebbero mai potuto mettere a garanzia niente.
Ma questo vale anche oggi poiché significa che i prestiti saranno fatti solo a chi è già ricco. Tutto questo significa, che chi nasce povero è destinato ad essere sempre più povero e non avere mai accesso al credito e chi nasce ricco può diventare sempre più ricco prestando al povero che magari e riuscito a costruirsi qualcosa che gli verrà tolta (IMU). Una moneta debito che esiste con un valore negativo a priori, se disgraziatamente nasci in uno stato che la sta usando ti costringerà ad essere il nuovo Adamo e la nuova Eva con una foglia di fico d’avanti e già alla nascita con circa 33000 euro di debito in aumento prima ancora che si emetta un vagito.
La follia dell’interesse, follia naturale e follia logica: follia naturale poiché se la moneta rappresenta i beni reali dovrebbe deperire come ciò che rappresenta (demurage) e non crescere (interessi), follia logica, poiché non si può chiedere indietro ciò che non esiste (gli interessi non vengono emessi). Ma la gente fa fatica a capire perché porta un nome figuriamoci capire che l’interesse è innaturale e suicida. Il sistema monetario (debito) usuraio voluto da “dio” in persona (vedi Deuteronomio, non è una bestemmia) c’è prima della tua esistenza ed a lui ti piegherai e con il sudore della fronte dovrai mantenerlo. Tu non avrai altro debito che con me.
C’è come un principio universale che i monetaristi vogliono far passare che è quello che la moneta esiste a prescindere dall’essere dell’umanità, degli stati, delle comunità.
Come se fosse un sistema terzo ( la stessa definizione a cui tutti si prostrano di “autorità monetarie”), schiacciando di fatto tutte le autorità popolari di ogni ordine e grado, Europa, stati, regioni, comuni ed erigendosi a governo mondiale della economia . Una architettura folle a cui siamo stati abituati, un po’ alla volta a questa presenza sempre più invadente del sistema bancario che è entrato fino nelle nostre tasche con la carta di credito al punto che se crolla un sistema bancario fa crollare anche un paese. Come si fa ad accettare una follia di questa portata che nasce da principio che dio creò gli uomini ed i banchieri, e sottomise i primi ai secondi.
Il banchiere creato da dio aveva ed ha la ricchezza a priori e la presta all’umanità, sembra che stia raccontando una favola ed invece l’economia mondiale e la politica monetaria opera con questi metodi e principio. Come si fa, nonostante il lavoro infaticabile di milioni di lavoratori ad essere sempre tutti insolventi? Come fa uno stato a piegarsi ad una autorità terza ed imporre ad un proprio cittadino di pagare gli interesse usurai dopo che questo si è costruito una casa con quaranta, cinquanta anni di mutuo e su cui si sono già pagate tasse ed interessi.
Come si fa ad imporre ancora l’IMU? Siamo di fronte ad un piano strategico e chiaro preciso, che parte da lontano di cui Monti è solo l’ultimo perfetto misero esecutore. Vi è lo smantellamento sistematico, della dignità dell’uomo; se non sei in grado di restituire un debito, se non sei in grado di avere un conto corrente, sei meno di niente.
Giuseppe Turrisi

Artisti si nasce! Cristiani si diventa!


Gesu? Cristo? Cristianesimo figlio di Saulo?


(link attivi)
Siamo entrati in un territorio difficile, dove l'anima chiede ragione alla mente e a sua volta la mente chiede ragione all'anima, dandosi colpa a vicenda poichè da sole vorrebbero la comprensione del tutto. Che il Gesù evangelico trova delle difficoltà archeologiche e storiche questo è stato ampiamente dimostrato, lo stesso cristianesimo trova molte su architetture letterarie da altre religioni (egizia, mitraica, indiana, ecc) è cosa certa se non altro dopo la scoperta dei rotoli del Qmran degli esseni, la stessa composizione familiare si sovrappone a  quella di Giovanni di Gamala e la stessa Nazareth non corrisponde minimamente agli scenari narrati nei vangeli a cominciare dalla sinagoga mai trovata nei resti archeologici e la distanza del lago di Gamala,  anni fa feci uno studio e la sintesi di varie carte geografiche  e i vari racconti evangelici realizzando questa cartina (link attivo) 
anche su sollecitazione dello studioso   Emilio Salsi  http://www.vangeliestoria.eu/approfondimento.asp?ID=9  ...il quale mi
ha aperto non poche porte verso il processo della comprensione. La stessa dizione  "Nazzareno" è una forzatura come uomo proveniente da Nazzareno,ma piuttosto come indicatore di una casta Nazireo (da coloro che facevano voto di nazireato  dal primo libro dei Maccabei ) 

Sotto il profilo teologico non entro in merito, ma certamente la chiesa come organizzazione umana ha dovuto non poche volte creare quegli assiomi 
(dogmi) senza dei quali anche l'architettura teologica sarebbe crollata... la stessa corrente gnoseologia oggi in forte ripresa puntando sui i vangeli apocrifi (Filippo, giuda, ecc e altri testi come Pistis Sofia) rivede un percorso escatologico interiore da realizzare a prescindere dalla reale esistenza
del "cristo" immolato.... Gli stessi vangeli canonici (70-130 dc) hanno tutta la catechesi incentrata sulla morte del proprio io  (Il tempio) per la rinascita a verità....Ma sono stati magistralmente epurati e sistemati (traduzione cosi detta "bibbia dei settanta") al fine di far quadrare i conti  storici-teologici-filosofici, con non poche sbavature.... (confusione tra le varie Marie, confusioni tra cugini e fratelli, vangelo di giovanni completamente mistico (molto vicino agli apocrifi), vangelo di Marco (il più vecchio dei canonici) con due finali, il racconto della resurrezione (quello più in discussione) molto diverso
anche tra i sinottici.... insomma c'è molto su cui studiare e riflettere... Secondo Giorgio ed in parte condivido, la filosofia della morte per la verità (io sono la via la verità e la vita)   che nella struttura logica richiama molto l'archetipo di Socrate, l'amore per la verità passa per la propria morte...
In ogni caso sono sempre più convinto che il cristianesimo sia stato fondato, da San Paolo, Tanto è vero che la prima esegesi sul vangelo la fa lui con le sue lettere, la "ipotetica chiesa è deputata a fare catechesi e spiegare il verbo". Il vero Gesù credo che non abbia fondato nessuna chiesa ( la frase su questa pietrà fonderò la mia chiesa e molto debole sia per traduzione forzata dall'aramaico, sia perchè se veramente voleva fondare un chiesa avrebbe detto molto di più) cosa che penso dal 1989 ma vedo sempre più testi in questa direzione un di questi  "Paolo. L'ebreo che fondò il cristianesimo -  Riccardo Calimari" ecc ecc. (Gli ebrei perché non lo hanno riconosciuto? ma questa è un'altra storia)
Ma detto tutto ciò resta per gli agnostici un grande problema Come mai tanti scritti, vangeli, (anche se di storici ufficiali sono due e di dubbia certezza) tanto interesse, tanta letteratura.... per nessun altro è stata stampata cosi tanta letteratura......in oltre sotto il profilo spirituale (messaggio di salvezza) non si può negare che sia il più evoluto, il più elaborato, ed il più alto che si conosca.. (la cacciata dal tempio degli usurai e cambiavalute, l'incontro con la donna meretrice, l'incontro con la samaritana, sono pagine in ogni caso di una bellezza infinita) .... ora che sia frutto di una elaborazione della mente, che sia frutto di una rivelazione, che sia frutto di entrambi non è facile stabilirlo certamente nella organizzazione materiale della chiesa di uomini Costantino fece del suo meglio..... L'esercizio temporale giustamente, come ha detto Borruso non è assolutamente da confondere con il messaggio ne tanto meno con la fede in cui subentra tutta la sovranità umana e spirituale in cui ogni uomo è libero di credere ciò che vuole, nel contesto in cui si relaziona e tutti devono rispettare nel percorso della della ricostruzione del proprio tempio.  Giuseppe Turrisi

mercoledì 30 maggio 2012

LA CONSAPEVOLEZZA MONDIALE AUMENTA

Victoria Grant: Vi siete mai chiesti perché il Canada è indebitato? Vi siete mai chiesti perché il governo impone ai canadesi così tante tasse ? Vi siete mai chiesti perché i banchieri delle più grosse banche canadesi siano sempre più ricchi ed il resto di noi no? Vi siete mai chiesti perché il nostro debito nazionale supera gli 800 miliardi di dollari e perché noi spendiamo 160 milioni di dollari ogni giorno a banchieri privati per soli interessi sul debito nazionale? Sono 60 miliardi di dollari l'anno. Vi siete mai chiesti il perché di questi 60 miliardi di dollari? Le banche ed i governi sono collusi nello schiavizzare economicamente la gente del Canada. Vi darò ora delle informazioni che saranno di vostro interesse e di stimolo per continuare le ricerche per conto vostro e per invitare il nostro governo a fermare questa rapina del popolo del Canada. Per prima cosa vedremo la Banca del Canada. Poi come funziona il sistema bancario oggi. E poi vi descriverò una soluzione che potremo pretendere che sia realizzata dal nostro governo. Una grande figura nella storia canadese è Gerald McGeer. Membro del parlamento... il suo contributo al Canada è probabilmente il più grande dato alla storia canadese. Lui contribuì alla fondazione della National Bank of Canada (Banca Nazionale Canadese, proprietà del Canada, col potere di emettere moneta, il cui unico scopo era quello di creare e gestire il denaro del Canada. Fu fondata nel luglio 1934 ed è di proprietà di tutti i canadesi. Fino agli anni '70, grazie alla Banca del Canada, il debito nazionale canadese era ad un livello basso e gestibile. Allora il governo decise di passare al sistema bancario che abbiamo ora e che deruba la gente del Canada. Dunque, permettetemi di spiegare come funziona il vigente sistema bancario privato. Prima di tutto, il governo canadese prende in prestito il denaro da banche private. Queste banche prestano il denaro al governo canadese gravato da un interesse. Il governo quindi deve alzare la tassazione ai canadesi anno dopo anno, per pagare questi interessi sul debito nazionale che continua a crescere... questo danneggia l'economia canadese... ed il denaro reale finisce nelle tasche dei banchieri privati. Inoltre, il governo dà alle banche private anche la libertà di fornire del denaro che non esiste, sotto di prestiti e mutui. Quando una banca vi fa un prestito, sotto forma di finanziamento o mutuo, non vi dà del denaro reale ma preme un tasto su di un computer e produce del finto denaro, dell'aria fritta. Di fatto non hanno quel denaro nei loro depositi. Attualmente le banche hanno 4 miliardi di dollari in riserva, ma hanno fatto prestiti per oltre 1,5 trilioni di dollari... ogni volta che una banca emette un prestito, viene creato del nuovo (inesistente) denaro.

Praticamente, tutto il denaro che esce da una banca esce sotto forma di prestito, ed il prestito è un denaro che nel sistema attuale è gravato dal debito costituito dagli interessi. Attualmente tutto il denaro in circolazione è denaro gravato dal debito. Quello che trovo interessante è che (nella Bibbia, Matteo 21), Gesù scacciò i cambiavalute dal Tempio perché avevano messo a punto le valute per derubare la gente del denaro. I banchieri privati sono come i cambiavalute in Matteo 21 e stanno impoverendo e derubando la gente del Canada e devono essere fermati. Come dovrebbe funzionare il sistema bancario? In una famosa intervista il signor McGeer chiese al signor Towers di spiegargli perché un governo che ha una sua banca avrebbe dovuto delegare il proprio potere ad un monopolio privato... quando gli interessi che deve pagare lo portano alla bancarotta nazionale. Il signor Towers... omissis... rispose che... (dipendeva dalla scelta del governo). In altre parole: se il governo canadese ha bisogno di denaro, lo potrebbe prendere direttamente dalla Banca del Canada, la gente pagherebbe per ripagare la Banca del Canada e questo denaro, proveniente dalle tasse, sarebbe a sua volta immesso in una infrastruttura economica e non farebbe crescere il debito ed i canadesi potrebbero nuovamente prosperare con quel denaro reale ­ e non denaro gravato da debito ­ quale base della propria struttura economica. (Invece che)... a banche private, del tipo della Royal Bank... il Canada potrebbe far emettere denaro dalla Banca del Canada. Abbiamo il potere per farlo. Concludendo, è diventato dolorosamente ovvio, anche per me, una ragazzina canadese dodicenne, che siamo stati derubati e defraudati dal sistema bancario e da un governo complice. Cosa dobbiamo fare per fermare questo crimine? Cosa dovremo fare per assicurarci che la prossima generazione sia salva da un'economia basata su falso denaro che rende schiavi delle banche? É bene che nessuno si dimentichi che è la gente che può cambiare il mondo e credo questa sia l'unica cosa che conta.

PERCHE' SIAMO SCHIAVI IN 4 MINUTI?


STIAMO PER INVADERE LA SIRIA?


http://informare.over-blog.it/article-stiamo-per-invadere-la-siria-ma-nessuno-lo-sa-106014615.html

francking e terremoti con la connivenza di monti?

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=l-uMCmefKmU

IMPORTANTE- la Francia ha vietato il fracking per impedire terremoti e Monti da bravo massone fedele a Londra invece tratta gli italiani da carne da macello vendendo il sottosuolo italiano alle multinazionali texane di gas e petrolio ( EXXON! E poi smantella SNAM!!) Bisogna denunciarlo!

Il terremoto in Emilia è stato provocato dalle prospezioni geologiche condotte nel sottosuolo dove vengono fatte brillare delle cariche alla ricerca di idrocarburi. Il governo di Matto Morti ha stipulato un accordo con multinazionali texane per queste prospezioni. 

La tecnica è relativamente nuova, ma si hanno già dati a sufficienza per capire di quanto possa essere deleteria. Il fracking consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po' di tutto, a seconda della "ricetta" del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Nonostante ciò, si è venuti lo stesso a conoscenza dell'elenco degli elementi delle sostanze iniettate insieme all'acqua (almeno quattro milioni di litri per pozzo) e alla CO2 ed è impressionante: un elenco di sostanze pericolose da smaltire, normalmente in maniera rigorosissima, che in questo caso sono iniettate a fiumi nel suolo. 

Tutta roba che finisce nelle falde sottostanti, mentre nelle case vicine ai giacimenti può capitare che esca il gas dal rubinetto dell'acqua e molto altro si liberi in atmosfera. Tutte sostanze che rimangono alla collettività insieme all'acqua contaminata una volta che le compagnie avranno chiuso i pozzi e raccolto i profitti. Per non parlare delle voragini nel sottosuolo e della loro influenza sull'assetto idro-geologico e dei piccoli terremoti causati dal fracking.

Cercate su Google "fracking".

Fracking. Intanto c'era chi lanciava l'allarme alcuni anni addietro.
http://youtu.be/L71Cq_t0XuY

Da centinaia di casi di terremoto dovuti a prospezioni geologiche alla ricerca di Gas e Petrolio in Usa, traiamo conferma della dolosità dei terremoti in Italia, dovuti alla pratica estremamente inquinante del fracking, che dopo aver devastato il bacino del Mississipi ora è ciecamente accettata ed anzi auspicata dai nostri venduti politici d'accatto che tutto fanno meno che gli interessi dei cittadini e dell'ambiente in cui gli stessi vivono. E la responsabilità di chi è? Dei Governi, come sempre.

http://www.stampalibera.com/?p=39806

Ecco la zona del fracking: il giacimento di Medicina, tra Ferrara e ravenna.

http://maps.google.com/maps?q=medicina&hl=en&ll=44.43378,11.723785&am...

Il fracking causa terremoti
http://petrolio.blogosfere.it/2011/11/clamoroso-il-nostro-fracking-causa-terr...

Per chi si fosse perso alcune precisazioni:

Video delle perforazioni:
http://www.aleannaresources.com/it/operazioni-di-perforazione

Stoccaggio di CO2:
http://www.romagnagazzette.com/2012/04/12/emilia-romagna-energia-stoccaggio-d...

Concessione di Coltivazione MIRANDOLA:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/dettaglio.asp?cod=915

Concessione di Stoccaggio SABBIONCELLO STOCCAGGIO:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/dettaglio.asp?cod=2921

Pozzi geotermici:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/geotermia/pozzi/dettaglio.asp?cod...

Piantina dell'epicentro:
http://www.rai.it/dl/img/2012/05/1337512607194Terremoto-Emilia-WEB___ap.jpg

Comunque non ne parliamo solo noi:
http://www.stampalibera.com/?p=45986

Autorizzazione allo stoccaggio del gas da parte del Ministero Dell'Ambiente:
http://www.tanker-enemy.com/PDF/Gas_Emilia_decreto_17_02_12_32.pdf

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

"L’Organizzazione Lucana Ambientalista, sul proprio sito, ha pubblicato una sintesi di uno studio del gruppo di lavoro coordinato dal prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia dell’Università di Napoli Federico II e direttore del Dipartimento di Scienza del Territorio della stessa università, incentrato proprio sul possibile rapporto tra trivellazioni e terremoti. Uno studio che prende in considerazione anche il sisma emiliano."  continua....
Domanda:
E' di dominio pubblico la documentazione dei sismografi ?

GIORGIO QUARANTOTTO

terremoto emilia romagna estrazioni petrolifere
L’ipotesi che ci possa essere una correlazione tra lo sciame sismico attualmente in corso in Emilia Romagna e le attività petrolifere svolte in zona da diversi anni ha fatto storcere il naso a più di un addetto al settore petrolifero e anche a qualche geologo. L’oggetto del contendere è se le trivellazioni in cerca di petrolio e gas, e soprattutto le iniezioni ad alta pressione di fluidi nel sottosuolo, possano causare o meno terremoti di piccola o grande intensità.
Se noi non siamo affatto in grado di rispondere a questa domanda, qualche titolo per farlo lo hanno i geologi e i ricercatori universitari. Se poi l’università è la Federico II di Napoli, all’ombra del Vesuvio, di titoli ne hanno anche di più. L’Organizzazione Lucana Ambientalista, sul proprio sito, ha pubblicato una sintesi di uno studio del gruppo di lavoro coordinato dal prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia dell’Università di Napoli Federico II e direttore del Dipartimento di Scienza del Territorio della stessa università, incentrato proprio sul possibile rapporto tra trivellazioni e terremoti. Uno studio che prende in considerazione anche il sisma emiliano.
Secondo Ortolani e i suoi collaboratori è abbastanza chiaro, ormai, che ci sia una frequente correlazione tra attività petrolifere (in particolare l’iniezione di fluidi ad alta pressione) e terremoti di bassa magnitudo. Non è ancora chiara, invece, l’eventuale correlazione con i sismi più forti come quello di questi giorni in Emilia Romagna:
Come si vede nella figura 5 nelle aree interessate da faglie attive nel sottosuolo esistono numerosi pozzi profondi finora eseguiti per ricerca di idrocarburi. Come è noto sono in corso alcuni interventi di riimmissione di metano nelle rocce serbatoio di giacimenti ormai esauriti. Tali interventi sono attuati in varie parti del mondo; talvolta sono vietati in quanto l’iniezione di fluidi in pressione nel sottosuolo, come testimonia una ricca bibliografia scientifica internazionale, a luoghi può innescare un’attività sismica di non elevata magnitudo.
Non si intende mettere in relazione le iniezioni di fluidi nel sottosuolo o comunque l’estrazione di idrocarburi con l’attività sismica di elevata magnitudo di chiara origine tettonica. Crediamo che debba essere adeguatamente approfondito l’argomento, almeno, laddove sono in corso attività estrattive e di probabile “reiniezione” di fluidi per favorire l’emungimento del petrolio, come nella Val d’Agri in Basilicata, in aree caratterizzate da faglie sismogenetiche in grado di originare eventi di elevata magnitudo come accaduto nel 1857.
terremoti petrolio emilia romagna
Detto in estrema sintesi secondo Ortolani e i suoi collaboratori è difficile che sia sufficiente trivellare il suolo per causare i terremoti. Ma è possibile che le attività di iniezione dei fluidi, fatte in territori con faglie sismiche attive, possano avere un peso nella generazione di questi eventi. Quale sia realmente questo peso, però, è una domanda alla quale ancora non è facile rispondere:
Crediamo che vadano chiariti alcuni problemi, quali ad esempio, se l’estrazione di idrocarburi e la “reiniezione” di fluidi in pressione in aree con faglie sismogenetiche capaci di scatenare eventi di elevata magnitudo con conseguenti spostamenti verticali, orizzontali e rotazione di blocchi lapidei sia da vietare oppure, come accade attualmente, da lasciare completamente libere.
Si deve inoltre fare chiarezza sull’incidenza che possono avere le “reiniezioni” di fluidi in pressione nelle rocce serbatoio ad alcuni chilometri di profondità in corrispondenza di faglie attive: equivale al ruolo che può avere una mosca che si appoggi su un edificio pericolante oppure all’impatto che può derivare da un elicottero che atterri sullo stesso edificio pericolante?
Servono, quindi, studi specifici che partano dal fatto che una correlazione tra attività petrolifere ed eventi sismici non è da escludere a priori. Studi, però, assolutamente indipendenti e credibili:
Una considerazione di notevole interesse va fatta sull’impatto degli eventi sismici sulle tubazioni per estrazione di idrocarburi in zone interessate da faglie attive e sull’impatto che può essere determinato dalla “iniezione” in pressione di fluidi all’interno delle rocce serbatoio in zone con tettonica attiva. Tali considerazioni vanno fatte con apporti scientifici indipendenti e qualificati, considerando l’importanza industriale dei giacimenti di idrocarburi e l’importanza socio-economica delle risorse naturali di importanza strategica come le acque sotterranee e superficiali nonchè la salute dei cittadini. Finora non è mai stato affrontato in maniera trasparente e credibile questo problema.
Le ultime parole di Ortolani, purtroppo, non lasciano ben sperare.
Fonte: OLA Ambientalista

Leggi tutto: http://www.greenstyle.it/terremoti-e-trivellazioni-petrolio-servono-studi-indipendenti-9773.html#ixzz1wI6gXYlq



http://www.greenstyle.it/terremoti-e-trivellazioni-petrolio-servono-studi-indipendenti-9773.html

martedì 29 maggio 2012

DICHIARARE GUERRA CHIAMANDOLA AZIONE UMANITARIA


SE ESISTESSE L'INFERNO



16 luglio 2011 - Europeanphoenix - Intervista di Federico Dal Cortivo a Joe Fallisi, tenore e attivista per i diritti umani, sulla questione libica.

D: Sig. Fallisi nei giorni scorsi è arrivata  la notizie che la cosiddetta Corte Penale Internazionale dell’Aja ha deciso di incriminare e spiccare mandato di arresto contro Muammar Gheddafi, lei che ne pensa? Di che cosa dovrebbe essere imputato il Rais? Un Tribunale come quello dell’Aja, a cui ad esempio gli Stati Uniti non riconoscono alcun  potere verso se stessi,  che reale autorevolezza può avere?
* Moreno Ocampo e i funzionari lavapiatti come lui (per non parlare dei loro capi e mandanti), se esistesse l’inferno, si sarebbero già assicurati un posto nel girone più buio. Tutta questa gente spudorata sa benissimo chi abbia commesso e continui a perpetrare, nell’ambito della “guerra” in Libia, crimini contro l’umanità – e del genere peggiore. Sono i cari “ribelli” tagliagola-seno della Cirenaica a libro paga delle potenze predatrici (oltre a queste ultime, beninteso). Il “Tribunale dell’Aja” è uno strumento dell’armamentario politically correct in mano all’Anglogiudamerica. Un altro è l’ONU stessa. E lo si è visto con le risoluzioni a favore della no-fly zone, ovvero del bombardamento-impestamento-distruzione d’un Paese libero e sovrano che non aveva mai dichiarato guerra a nessuno.
 
D: L’attacco alla Libia, perché di un vero e proprio attacco militare si tratta, è stato come al solito fatto passare per “intervento umanitario”, tipica espressione con la quale la Nato in questi anni dichiara guerra senza dichiararla ufficialmente, lei cosa pensa sia stata la causa scatenante?
Quali sono i reali interessi in gioco che hanno spinto la Francia sempre più interventista e la Gran Bretagna, a premere per l’intervento militare diretto?
* Era da molti anni (una decina, secondo il generale Wesley Clark, cfr.http://www.youtube.com/watch?v=cUhlFO5qjVE) che l'America stava preparando l’aggressione alla Libia, il Paese più ricco e progredito (ed equo) dell’Africa e d’importanza strategica decisiva. Le sollevazioni in Tunisia e in Egitto, in parte spontanee, in parte fomentate e manovrate da quelli che io chiamo i Signori del Caos (cfr.http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/85038), hanno costituito il via libera al tentativo di putch (inane) e all’intervento umanitario” immediatamente successivo. Gli Stati coinvolti in veste di attori principali dell'assalto alla Giamahiria (USA, Francia, Gran Bretagna) sono tutti in grave crisi economica e sperano, con questa avventura neocolonialista, di impossessarsi delle risorse libiche (non solo il petrolio, ma anche l’acqua e l’oro dei forzieri della Banca centrale di Tripoli) e di poter costruire un’immensa base a servizio dei loro interessi geopolitici, come già è stato fatto in Kosovo. E, come lì, utilizzando appositi collaboratori “islamici” delinquenziali. Gheddafi, dopo l’attacco armato di Reagan alla Libia, si era sì riavvicinato all’Occidente, facendo molte (troppe) concessioni - e indirettamente favorendo il formarsi, all’interno del regime, di una casta di corrotti e venduti “privatizzatori”, tutti poi, non a caso, passati al nemico -, ma nell’essenza era rimasto il combattente rivoluzionario (e antisionista) di sempre. I padroni di Washington, Londra, Parigi, Tel Aviv lo sapevano. Avevano malissimo digerito la realizzazione, dovuta in larga parte alla Giamahiria, del satellite africano, così come, ancor più, il programma libico di creare una moneta comune (il dinaro d’oro) che avrebbe sostituito le valute straniere negli scambi commerciali del continente.
 
D: E’ oramai assodato che anche in Libia siano state usate bombe contenenti Uranio Impoverito, quelle che servono per perforare le corazze dei carri e le postazioni protette, ma anche  utilizzate sui centri abitati. Il ministro della Difesa britannico Liam Fox del resto non ha mai escluso tale eventualità, lo stesso vale anche per gli Stati Uniti. Lei ha notizie al riguardo provenienti dal fronte Nord  Africano?
* Quel che si sa per certo è che tali armi sono state usate fin dall’inizio e continuano ad essere impiegate (cfr. http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=24212,http://www.voltairenet.org/NATO-War-Crimes-Depleted-Uranium,http://sjlendman.blogspot.com/2011/07/nato-using-nuclear-weapons-in-libya.html,http://libyanfreepress.wordpress.com/2011/07/07/uranio-sulla-libia-intervista-al-prof-zucchetti/). Del resto ormai così succede in ogni campo di battaglia dei predoni del Nord e dell’Occidente del mondo. Per avere un’idea degli effetti che tale pratica produrrà anche in Libia, basta riferirsi all’Iraq e in particolare a Fallujah, ma anche “solo” alla ex-Iugoslavia, all’Afghanistan, a Gaza: dappertutto le malformazioni dei neonati sono in aumento. E’ un attacco alle fonti stesse della vita e a Madre Terra quale nessun tiranno nella storia aveva mai neppure immaginato di compiere. Si pensi che la vita media dell’uranio impoverito è di 4.468 milioni 109 anni (cfr. http://www.uranioimpoverito.it/cosa_e.htm), poco meno dell’età stessa del nostro pianeta (4 miliardi 550 milioni di anni), le cui prime forme multicellulari di vita hanno fatto la loro comparsa 2,1 miliardi di anni or sono. Il Sole terminerà la sua esistenza fra 5 miliardi di anni.

D: Si parla insistentemente in Occidente  e la stampa embedded lo riporta con enfasi, di presunte atrocità commesse dalle truppe fedeli a Gheddafi, addirittura il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton parla di stupri contro gli insorti. Lei è al corrente di questo?  E se crimini di guerra vi sono stati chi ne è il responsabile?
* Le motivazioni della guerra (come al solito unilaterale e nell’eroica proporzione di 1000 contro uno) sono state l’apoteosi del falso. Gli stupri al viagra valgono quanto i 10.000 morti dei primi giorni. Hanno cominciato (Al-Jewzeera e al suo seguito tutti gli altri “network” e “agenzie” del genere ANSA) con menzogne stratosferiche. Proseguono imperterriti nel loro sporco lavoro. Sono “giornalisti” da radiazione immediata, gente con deontologia professionale sotto zero, embedded, appunto. Il fatto è che ormai ci troviamo nella società degli spettri, “superamento” di quella dello spettacolo (cfr.http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/59412, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73020, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73021, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73022http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73024, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73621). Nel senso che non si tratta più di ammannire ai teleutenti passivi una qualche rappresentazione, un’ermeneutica della realtà, ma di abolire quest’ultima sostituendola con una fanta-realtà, virtuale, creata ad  hoc e trasmessa-imposta mediaticamente (piccolo esempio: “le ‘immagini di Misurata’ passate sulla CNN... (...) si sono rivelate essere immagini dei bombardamenti... di Fallujah, in Iraq. Lo si può facilmente capire osservando le targhe delle automobili incendiate”, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/84268). E siamo pure nella società dell’Ersatz (dal cibo artificiale ai droni), il cui compimento consiste proprio nella sostituzione della realtà con l’irreale, col teatro dei fantasmi. Infine viviamo ormai immersi anche nel tipo di società, prefigurata da Orwell e da Huxley, insieme del Grande Fratello e della Propaganda totale. L’”audience” drogata deve condividere il bipensiero (per cui 2 + 2 fa 5, a volte 3 e persino, non è escluso, 4) e la neolingua (sicché pace significa guerra, guerra pace), accettando, col sorriso catatonico sulle labbra, la propria schiavitù. Quanto ai crimini di guerra, come ho detto, sono realissimi. E chi ne sia responsabile è sotto le pupille (vuote) di tutti (cfr.http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79980).

D: E’ in possesso di dati sulle perdite civili fino ad oggi in Libia?
* Le ultime cifre parlano di 1.100 civili uccisi dai bombardamenti dell’Organizzazione Terroristi Nordatlantici e di 4.500 feriti. Ma bisogna aggiungere le tante vittime delle atrocità dei razzisti criminali monarcoteocratici di Bengasi, al soldo del Qatar, degli Emirati Arabi Uniti, dei Fratelli Musulmani e della coalizione. Almeno un migliaio di neri, per esempio, linciati, orrendamente torturati, bruciati. E le tante donne stuprate e massacrate. Forse nessun uomo farà mai pagare a questa feccia che usurpa il nome dell’Islam i suoi delitti. Ma un tribunale più alto ha già emesso la sentenza.
 
D: Come giudica l’atteggiamento del governo italiano, che con in testa il Capo dello Stato Napolitano ha giustificato l’attacco ad uno Stato sovrano, legato a noi da un trattato di amicizia?
* Posso solo dire, come ho fatto in aprile a Tripoli durante il colloquio con un signore libico, che mi vergogno di essere italiano e che non mi sento minimamente rappresentato dal “Presidente” guerrafondaio di cui sopra, vecchio arnese dello stalinismo dalla lacrima (radioattiva) facile.
 
D: Quali pensa che saranno le ripercussioni per gli interessi italiani in Nord Africa?
* Il nostro Paese traditore e opportunista, alla fine, comunque si concluda questa vicenda, avrà perso su tutti i fronti – e si sarà scavato la fossa con le proprie mani. Riconfermando la peggiore nomea, ben meritata, che ha all’estero.

NUOVI MODELLI DI RETE E DI ORGANIZZAZIONE PAOLO FERRARO

ANTIBIOTICI DA SAPERE



OSCENITA' COLOSSEI E CULTURE

VOLUMEN SAFARI. Alla ricerca della verità contro le falsificazioni storiche.


VOLUMEN SAFARI. Alla ricerca della verità contro le falsificazioni storiche.
Giorgio Vitali

Di recente, recatomi a trovare un libraio dell'usato da tempo dimenticato, ho potuto trovare alcuni libri ad ottimo prezzo. Fra questi, particolare importanza hanno rappresentato per me due testi di grande pregio.
Uno è il libro di Giorgio Vitali (omonimo ma NON consanguineo) intitolato I Ponti di Firenze. Dell’altro scriverò in seguito.
Il libro del Vitali, noto scrittore di cose di guerra, specialmente della nostra guerra “ a cavallo” nelle steppe russe, con pagine veramente molto significative dedicate all'eroismo dei nostri cavalleggeri (generalmente si tratta sempre dell’epica ritirata degli alpini..) ci istruisce con molta onestà intellettuale di quanto accaduto in Italia dal 1943 al 1944. Questa descrizione onesta e realistica, perché basata non solo sull'esperienza personale dell’autore, ma anche sulle relazioni di amici conoscenti e commilitoni, contrasta minuziosamente con la vulgata resistenziale che vorrebbe presentarci quanto avvenuto nel biennio 43-45 sotto-forma di una partecipazione del popolo italiano a una presunta ribellione contro il fascismo. Al contrario, nulla di quanto è stato creato fino ad oggi per l’immaginario popolare è vero.
Riferendoci a quanto ci narra il Vitali, fiorentino, seguiamo per sommi capi la narrazione. L’otto settembre l’autore, che aveva combattuto in Russia con la cavalleria italiana, si trova a Milano. Alla notizia della resa proditoria patrocinata dal Savoia e dai generali felloni, l’esercito si sfascia. I cavalleggeri, consegnati in caserma dal colonnello comandante, sono catturati dai tedeschi e convogliati ai campi di concentramento in Germania. Cogliamo l’occasione per ricordare un aspetto che fanno passare sempre inosservato: il costo in vite umane del tradimento perpetrato dai felloni. L’autore, che in quel momento era fuori della caserma, si salva. Inizia una peregrinazione per l’Italia sotto falso nome e grazie all'attiva collaborazione di molte persone, preti compresi, cui lui si rivolge. E qui è d’uopo la prima, fondamentale, considerazione, che sarà una delle cause dello scontro civile italiano. La maniera con cui è avvenuto l’ attacco tedesco, NECESSARIO dopo il voltafaccia italiano, che giustamente coinvolge tanti italiani, indipendentemente dal colore politico, nel tentativo di salvare i nOn molti militari in fuga, crea una collaborazione, o meglio una complicità collaborativa, del tutto naturale. Un conto è, infatti, la partecipazione alla guerra ed un conto è intervenire per salvare i nostri militari in pericolo. Lo stesso Vitali, che si era comportato con onore durante la non facile campagna di Russia, si trova di necessità a doversi difendere, e quindi contrastare, gli ex alleati e di conseguenza, anche se in sordina, anche se come attendista, i fascisti che sono richiamati alla lotta dalla neonata Repubblica Sociale Italiana. Nel caso particolare il Vitali, che proviene da una agiata famiglia ebraico-cattolica e di conseguenza di cultura ed ideologia liberale, non può assecondare i tedeschi, non ha alcuna simpatia per i fascisti repubblicani che, sentendosi isolati in un mondo in frantumi, si comportano in maniera tale da accentuare questo isolamento, ma cerca di vivere la propria esistenza nell’ attesa della fine del conflitto che si presenta a portata di mano con la definitiva affermazione degli Alleati, specie dopo lo sbarco ad Anzio. Egli ci documenta in tal modo la vita trascorsa durante quel periodo d’attesa, svolto fra un incontro, una festa, un rapporto sentimentale, una ricerca di viveri, una relazione su avvenimenti luttuosi come bombardamenti alleati ed attentati dei comunisti. Importante in tal senso è la considerazione sull’atteggiamento della popolazione nei confronti degli attentati dei comunisti. Sappiamo trattarsi di un numero ristretto di killers, per lo più addestrati durante la guerra civile spagnola, coinvolti dal PCI con scopi molteplici, peraltro già documentati, ai quali i fascisti, o meglio le autorità militari territoriali rispondono in maniera convenzionale, non sapendo, di fronte  a questi casi come comportarsi. Essendo l’osservatorio dell’autore piuttosto importante, perché la sua è una famiglia fiorentina e lui riesce, anche grazie da una situazione dei trasporti più agibile di quanto oggi non possa immaginarsi, a raggiungere la famiglia, possiamo conoscere l’origine della guerra di guerriglia. Infatti, in seguito all’assassinio di un ufficiale superiore, che non ci sembra sia stato eseguito a scopo terroristico, sono fucilati alcuni anarchici. Questi anarchici (ricordiamo la guerra dei comunisti contro gli anarchici), erano detenuti nella prigione di Firenze perché individuati nei campi di concentramento francesi, dove erano trattenuti dopo la fuga dalla Spagna repubblicana sconfitta. Dopo la sconfitta francese, essi furono consegnati all’Italia che li considerava-giustamente- nemici, avendo essi combattuto contro le nostre truppe durante quella sanguinosa guerra. Secondo la documentazione in nostro possesso, risulta che proprio con quella fucilazione di persone del tutto al di fuori dei fatti, inizia la guerra civile italiana, che tale NON è mai stata, essendosi svolta per lo più come attentati di terroristi legati al carro togliattiano, mentre altre formazioni antifasciste sopravvivevano in attesa dell’arrivo angloamericano che sembrava imminente. Da quanto descrittoci dall’autore, la realtà è questa. Ma noi lo sapevamo, non solo per esperienza personale, ma anche per semplici ragionamenti di carattere realista. Da notare che il vero terrorismo di questi attentati sconvolgeva soprattutto la popolazione, che sapeva i tedeschi pronti ad una reazione implacabile. Tra parentesi, la persistente diffidenza degli italiani nei confronti dei comunisti, che sarà all’origine della vittoria democristiana del 18 aprile e, senza dubbio, anche quella di Berlusconi alla sua prima discesa in campo con motivazioni chiaramente anticomuniste, secondo Noi è dovuta proprio a questo comportamento, chiaramente percepito dagli italiani come “antinazionale”. Segue poi il resoconto sulla liberazione di Fanciullacci, detenuto in ospedale dalla Polizia che “non sospettava” chi costui fosse, (la qualcosa conferma tesi da Noi più volte espresse), l’assassinio di Gentile, l’avvicinarsi del fronte e la guerra dentro le mura di Firenze fra le macerie dei bombardamenti e delle mine fatte scoppiare dai genieri tedeschi, i paracadutisti tedeschi, i franchi tiratori fascisti che non solo non erano pochi, ma si sapevano muovere con maestria su quel terreno quasicchè fossero stati addestrati fra le macerie di Stalingrado, e gli angloamericani, rappresentati da indiani e paracadutisti italiani del raggruppamento Nembo aderente al regno del sud, compresi gli elementi antifascisti fra cui l’autore. Una descrizione minuziosa e precisa che però smentisce qualsiasi letteratura agiografica di carattere post-resistenziale. La descrizione da parte dell’autore, al momento nemico, conferma quanto scritto da Malaparte sulla fucilazione dei combattenti fascisti sul sagrato di Santa Maria Novella, anche se non ci risulta che il famoso scrittore abbia assistito all’avvenimento. Il tono, la caparbietà e la decisione dei franchi tiratori fascisti sono tali e quali egli ci mostra con la sua penna inimitabile.
Da rilevare inoltre alcune considerazioni dell’autore, mezzo sangue ebreo-cattolico, sul problema dell’ebraismo in Italia e la sostanziale libertà di movimento di cui ha potuto usufruire, nonché la relativa facilità di approvvigionamento alimentare. Possiamo concludere, trattandosi di una realtà sociopolitica vissuta in prima persona nell’Italia centrale, che almeno fino a Firenze, e cioè quasi alla fine del conflitto, la guerra civile non sia esistita. Salvo casi di stragi e vendette postume a guerra finita. Quindi il mito resistenziale, inventato da De Gasperi per avere maggiori concessioni durante il trattato di pace, e sul quale si continua a perpetuare una falsificazione della storia nazionale che provoca solo danni alla nostra immagine comune, è privo di fondamento. Vero è che, nonostante il perpetuarsi di una sostanziale incapacità da parte delle autorità italiane (ricordiamo che una buona parte delle forze armate che aderirono alla RSI non erano composte di fascisti) ad affrontare il problema della guerra moderna (guerra per bande, già teorizzata da Mazzini, guerra asimmetrica, guerra terroristica, guerra civile, guerra rivoluzionaria), anche se si sarebbe potuto usufruire dell’esperienza maturata nei Balcani e in Russia,  tenuto però conto che le prime analisi e relative conclusioni furono prese dai Quadri dell’esercito francese solo dopo Dien Bien Phu, (guerra d’Indocina, 1946-54), [analisi ed elaborazione che essi utilizzarono durante la guerra d’indipendenza algerina ed in seguito nella guerra rivoluzionaria dell’ OAS che avrebbe riportato alla ribalta De Gaulle, in seguito loro repressore], il popolo italiano si dimostrò refrattario a qualsiasi presa di posizione, limitandosi ad un ruolo attendista. Lo stesso Vitali, che aveva sufficiente esperienza bellica per impegnarsi contro i tedeschi prima dell’arrivo degli Alleati a Firenze, pur conoscendo qualche volta in anticipo e senza contrastarle,  le azioni dei comunisti, aspetterà l’ arrivo degli anglosassoni per impegnarsi durante qualche giorno nella dura guerra fra le macerie.
Per concludere, è molto interessante il colloquio con l’ufficiale indiano durante i combattimenti. L’indiano gli dice di essere un seguace di Chandra Bose, nostro alleato durante il conflitto, ma di essersi arruolato con gli inglesi su invito di Gandhi, per imparare l’arte della guerra da utilizzare a fine conflitto per la cacciata degli occupanti inglesi della sua terra.
Il secondo libro sul quale vale la pena di spendere qualche parola è BISANZIO. L’oro e la porpora di un Impero. Universale Electa-Gallimard.
In questo testo l’autore, Michel Kaplan, esprime con grande efficacia e con poche parole il ruolo svolto dall’Impero romano d’Oriente durante una durata incredibile, che possiamo riassumere in 1453 anni. Cioè dalla nascita dell’Impero di Roma sotto Augusto fino alla conquista di Costantinopoli il 29 maggio 1453. Durante tutto questo periodo l’Impero romano, secondo Noi indistinguibile fra occidente e oriente, ha svolto un ruolo di controllo dell’area mediterranea e di contenimento delle linee d’invasione che si sviluppavano da tutte le direzioni. La scoperta dell’area sulla quale si estendeva l’ombra di Bisanzio, cioè tutto il Vicino e il Medio Oriente, fu il risultato del Genio della Romanità, naturalmente orientata verso l’Impero. Ecco perché riteniamo che tutta l’area che oggi si concentra attorno al Bosforo sia fondamentale per la nascente Europa Unita, tanto quanto d’interesse da parte della geopolitica inglese e statunitense. Tanto che buona parte della geopolitica inglese è ruotata attorno a quelle zone per tutto l’ottocento e dal dopoguerra in poi la Turchia è stata un baluardo di frontiera della NATO contro le spinte verso l'esterno dell’URSS, secondo una direttiva che fu costante dell'Impero Zarista. Oggi, per nostra fortuna, la Turchia dimostra un grande attivismo internazionale e le sue scelte non possono più creare dubbi. Ulteriori considerazioni: 1) Il controllo del Mediterraneo è stato esercitato dall’Impero grazie al possesso di un’arma ineguagliata: il fuoco greco, terrore dei nemici. A dimostrazione che la tecnologia militare è quella che può garantire il primato. 2) L’Impero d’Oriente è a tutti gli effetti Impero Romano, latino per mentalità ma greco-cristiano per cultura di base. 3) Il cristianesimo, che parla da sempre greco, a cominciare dalla Bibbia redatta in greco dai famosi settanta, trova in quell’ambiente il suo sviluppo in quanto creazione del pensiero ellenistico, che fonde sincreticamente grecità, latinità, pitagorismo, culti misterici, religioni egipto-mesopotamiche. In questo cristianesimo, che nasce e si sviluppa in quell’ambiente, l’ebraismo rappresenta un aspetto irrilevante, ancorché utilizzato come mito fondante dai creatori stessi della struttura dogmatica. E qui ci sarebbe da riflettere tanto sul ruolo dei filosofi alessandrini, a cominciare da quel Filone che situò la vicenda di Cristo in terra di Palestina, e su cosa considerassero costoro in relazione ad un personaggio che avrebbe predicato in un’area non facilmente identificabile per allora.  Ricordiamo il primo Concilio, svoltosi sotto lo stretto controllo di Costantino, a Nicea nel 325, e il secondo a Costantinopoli nel 451, più di un secolo dopo, quando tanta, troppa acqua era passata sotto i ponti e il Cristianesimo, come lo conosciamo noi, non era ancora nato. 4) Il ruolo di contrasto esercitato dal papato di Roma, che aveva usurpato la sede romana ad un Impero in decadenza, contro l’Impero nelle sue due manifestazioni, sia quello centro europeo, rappresentato dagli imperatori franco germanici, combattuti nelle lunghe guerre guelfo-ghibelline, fino alle guerre di religione che insanguinarono l’Europa del diciassettesimo secolo, e quello orientale, di cui una manifestazione evidente sono le Crociate, falsamente organizzate a favore della terra santa, ma in realtà contro una struttura statale ed un cristianesimo non a caso detto “ortodosso” che con la sua sottomissione al ruolo imperiale creava grossi fastidi al sistema statale teocratico proprio dei Pontefici cosiddetti “romani”.
5) Infine va detto che Costantinopoli fu espugnata contro il valore dei suoi difensori a causa delle artiglierie di Maometto II il Conquistatore, dimostrando l’importanza della tecnica nelle guerre, (confermata poi nella battaglia di Lepanto, ma in senso contrario ) e con la responsabilità diretta dei Veneziani che non intervennero a difesa degli assediati per un miope interesse. Talmente miope che i Veneziani lo pagarono in seguito non solo nel diuturno scontro contro i turchi, almeno fino a Lepanto (1571), ma anche con la mancata partecipazione alla gara per il dominio dell’Atlantico, che era stato scoperto ed esplorato da Italiani. Pare che il provincialismo nella sua più elementare grettezza contrasti ancora oggi alla grandezza di tanti italiani, isolati e invidiati in patria, ma valorizzati all’estero, magari dopo qualche secolo. Giorgio Vitali