- il 13 marzo 1861, dopo una lunga resistenza, capitolava la Real Cittadella di Messina. E proprio a seguito del bombardamento ordinato dal tanto discusso gen. Cialdini, sabaudo di stirpe e di lingua francese, che, usando la potenza dei nuovi cannoni rigati dello esercito piemontese (non italiano, si badi), fiaccava la ultima resistenza e presenza dei soldati del Regno delle Due Sicilie. Gli oltre 4000 soldati ed ufficiali della guarnigione, comandati dal Gen. Fergola, venivano dallo stesso Cialdini sia umiliati con il mancato riconoscimento dello onore delle armi sia insultati (in francese) sprezzantemente dal Cialdini stesso che li definì "animali". Tutti finirono in galera, ospiti dei piemontesi nelle varie fortezze. Alcuni ufficiali addirittura vennero processati come criminali di guerra. Ed andò loro pure bene perché, sia come a Gaeta prima ed a Civitella del Tronto dopo, Cialdini non aveva esitato a far fuoco sulle abitazioni civili pur di fiaccare la resistenza militare. Senza scrivere dei crimini che avrebbe commesso successivamente ai danni della popolazione civile del Meridione nella repressione, questa si italiana, del "brigantaggio". Di certo non ho la pretesa di darmi arie da "storico revisionista" . Non ne ho titolo e capacità. Ma quanto sopra scritto non credo possa venire contestato storicamente. Possono quindi trarsi delle valutazioni, queste evidentemente opinabili. Civitella, Gaeta e la Cittadella di Messina : gli esempi di come soldati meridionali furono , trovando comandanti leali al giuramento fatto, capaci e vogliosi di combattere per la loro Patria e, perché no, per il loro legittimo Re. Contro una aggressione straniera sostenuta dalle potenze europee e dai tradimenti interni allo stesso Regno delle Due Sicilie.
lunedì 18 marzo 2024
Onore dimenticato
domenica 17 marzo 2024
• Bioregionalismo Treia •: Al di là del tempo e dello spazio...
sabato 16 marzo 2024
AL DI Là DEL TEMPO E DELLO SPAZIO
Al di là del Tempo e dello spazio.....< A CHE MI SERVE che un altro abbia sperimentato questa o quella cosa, s non posso sperimentarla io? Se accetto i suoi risultati, compio un atto di fede, non di scienza. Perciò la maggior parte degli scienziati dei nostri tempi è ricca di fede, non di sapere.> ( Francisco Sanchez, 1552-1632, Quod nihil scitur.)
Giorgio Vitali |
venerdì 15 marzo 2024
giovedì 14 marzo 2024
mercoledì 13 marzo 2024
Onore dimenticato
Il 13 marzo 1861, dopo una lunga resistenza, capitolava la Real Cittadella di Messina. E proprio a seguito del bombardamento ordinato dal tanto discusso gen. Cialdini, sabaudo di stirpe e di lingua francese, che, usando la potenza dei nuovi cannoni rigati dello esercito piemontese (non italiano, si badi), fiaccava la ultima resistenza e presenza dei soldati del Regno delle Due Sicilie. Gli oltre 4000 soldati ed ufficiali della guarnigione, comandati dal Gen. Fergola, venivano dallo stesso Cialdini sia umiliati con il mancato riconoscimento dello onore delle armi sia insultati (in francese) sprezzantemente dal Cialdini stesso che li definì "animali". Tutti finirono in galera, ospiti dei piemontesi nelle varie fortezze. Alcuni ufficiali addirittura vennero processati come criminali di guerra. Ed andò loro pure bene perché, sia come a Gaeta prima ed a Civitella del Tronto dopo, Cialdini non aveva esitato a far fuoco sulle abitazioni civili pur di fiaccare la resistenza militare. Senza scrivere dei crimini che avrebbe commesso successivamente ai danni della popolazione civile del Meridione nella repressione, questa si italiana, del "brigantaggio". Di certo non ho la pretesa di darmi arie da "storico revisionista" . Non ne ho titolo e capacità. Ma quanto sopra scritto non credo possa venire contestato storicamente. Possono quindi trarsi delle valutazioni, queste evidentemente opinabili. Civitella, Gaeta e la Cittadella di Messina : gli esempi di come soldati meridionali furono , trovando comandanti leali al giuramento fatto, capaci e vogliosi di combattere per la loro Patria e, perché no, per il loro legittimo Re. Contro una aggressione straniera sostenuta dalle potenze europee e dai tradimenti interni allo stesso Regno delle Due Sicilie.