lunedì 3 febbraio 2014

TRATTO DA "IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO DOMENICA 17 FEBBRAIO 2008" di Massimo Fini

L’ARGOMENTO Veltroni non mi appassiona. Ma dovete piantarla con questa storia dei comunisti, ex e post.
L’entourage berlusconiano è zeppo di ex comunisti ed ex socialisti, da Bondi a Ferrara a Cicchitto. Dovremmo per questo, negar loro ogni credibilità? In un Congresso di An del 1996, a Verona, Gianfranco Fini tentò di chiudere questa polemica catacombale affermando che l’anticomunismo non era più spendibile in sede politica, ma solo storica. Ma non aveva ancora finito di parlare che irruppe Berlusconi col suo
«libretto» dei crimini del comunismo. Finché l’Italia rimarrà incastrata in questa diatriba strumentale non potrà fare alcun passo avanti. Il marxismo è morto (anche se la sua ‘pars destruens’ è culturalmente ancora valida); il problema, oggi, è il capitalismo. Perché se il comunismo è vittima del suo insuccesso, il capitalismo lo è del suo successo.