Caro…,
gli italiani sono un popolo di idioti, sempre alla ricerca del lusso ma in modo omologato e senza cultura, ci sono più Audi tra gli impiegati che fanno 30 km al giorno in un’ora (A/R) che tra gli imprenditori.
Pensa che quando ho fatto gli esperimenti di alimentazione della SAAB con il 35/40% di olio di semi/colza, risparmiando poi con i consumi circa il 10-15 %, ho mandato una mail a tutti gli amici, citando il libro che avevo usato per il test (dopo 20000 km l’auto era perfetta, anzi andava meglio con la miscela OLIO-GASOLIO, più potenza istantanea, meno battiti imprevisti del motore, più elasticità di marcia, ZERO fumi di scarico, risparmio di circa il 35% e nessuna controindicazione.
Ho percorso tutti i tipi di itinerari e al controllo del meccanico, valvole, iniettori e tutte le parti dell’alimentazione erano pulitissime, meglio del solo diesel. Ho poi scoperto che i motori diesel erano stati inventati per essere alimentati ad olio, solo dopo decine d’anni è stato introdotto il diesel di sintesi, quello petrolifero, altrimenti colza , mais e girasole erano il primitivo pasto dei primi motori diesel. Oltre tutto ancora i grossi gipponi (4x4) utilizzano , per un rendimento più rotondo e regolare, l’olio di colza. Ero arrivato a mettere dentro il vecchio olio della frittura, opportunamente filtrato e nessun problema o puzza.
Oltre il 30-40 % dei veicoli DS di vecchia gen. (pompa) usano più del 60% di olio semi e c’è gente che ha fatto 500000 km con quel sistema, i motori che si rompono sono una balla organizzata dalle compagnie petrolifere, anzi l’olio vegetale allunga la vita del motore. Ma lo stato lo sa benissimo, infatti ha messo il reato di omessa accisa (penale) per bloccare questo uso diffuso della colza, ha aumentato il prezzo del litro da 35/100 di € a oltre 1,27 € nei supermercati (Val d’Aosta e Liguria 2,25 € /l ) in soli 6 anni, manco fosse carburante vero, e alla produzione costa sui 22/100 di € /l.
Pensate che su pressione di ENI il parlamento ha vietato alle aziende che producono biodiesel (venduto nelle pompe di benza di molti paesi EU) di vendere il carburante bio al dettaglio, ma solo alle compagnie petrolifere che lo aggiungono in misura del 15% a tutto il carburante diesel normale. Quindi se aggiungendo il 35% di olio vegetale (non biodiesel) ad un gasolio che ha già il 15% di biodiesel (arrivando al 50% di carburante alternativo) non vi viene il dubbio che ci stiano prendendo per i fondelli? A me è diventata una certezza!
Il gasolio quando ho preso la macchina vecchia nel 2007 (dic.) costava 1,286 con su 423/100 di € di accise e 0,215 di IVA (638/100 di € per un costo produttivo di 648/100 di € al litro). A gennaio dello stesso anno il DS costava 1,099 € /l se fate un conto di cosa è arrivato ora capite cosa c’è dietro. Aumentano le immatricolazioni dei DS e pure il prezzo del carburante, STANNO FACENDO LO STESSO CON IL GPL e non puoi più circolare nei blocchi ecologici in molte città italiane (vedi Milano).
Altra buffonata: in UK, Norvegia, Finlandia e Svezia la combinazione di etanolo puro (alcool non denaturato) , E85 (miscela variabile di alcool e benzina) che i motori moderni a fasatura variabile accettano perfettamente, sono realtà accettate e circolanti (progetto GM/SAAB-FIAT) utilizzante il comune propulsore Fiat Powertrain 4 cilindri JTD (o TiD per Saab) da 1939 cc e 150 CV ( poi portato da SAAB a 180 CV aggiungendo un compressore volumetrico al già esistente turbo garrett dei gas di scarico). La SAAB con il modello 93 (che avevo io) aveva esteso l’esportazione ai paesi scandinavi delle versioni a etanolo /E85 (con una versione ad alcool da 225 CV e una coppia di 350 NM , quasi come un DS!) arrivando a oltre il 35 % del parco circolante in Nord EU e al ¾ % in UK. Si preparava a varcare i confini dell’EU (dove il marchio SAAB per le benzina è un MUST) con le versioni ad alcool , con un trend prevedibile negli USA di oltre l’8% di veicoli misti Alcool/E85, ed è stato a questo punto che GM (proprietaria del 30% di SAAB) ha impedito la vendita del marchio ai cinesi che avevano un altissimo interesse per la tecnologia svedese. STRANO NO?
Ancora di più se si pensa che ha poi spinto la stessa tecnologia acquisita da SAAB e molte delle soluzioni ormai adottate su marchi merdoni come CHEVROLET coreana , che a vederli sembrano belle macchine, ma se guardi i pesi (oltre il 60% in meno di acciaio) capisci che sono di cartone e plastica, con una precisione meccanica da brand di 30 anni fa e difetti a non finire.
Dicono che SAAB non ce la faceva ad essere competitiva sul mercato, la verità è che il marchio di TRollhatan aveva precorso i tempi con il primo motore Turbo a bz, l’adozione delle cinture di sicurezza e una marea di brevetti che hanno fatto la storia dell’ Automobile, ma GM che non scordiamoci è una multinazionale americana , doveva tutelare gli interessi suoi e di qualcun altro.
Così SAAB ha consegnato i libri in tribunale in Svezia e saldato tutti i debiti, ma ha chiuso, pur avendo diversi modelli di qualità , tra cui l’ammiraglia 95 che è un’automobile da fantascienza con sistemi di guida e di sicurezza che fanno invidia anche a Audi, BMW e Mercedes, quando ne vedete una in giro dategli un’occhiata! La stessa tecnologia di 95 la GM ora l’adotta su OPEL Astra e Insignia (Opel Eye: legge i cartelli stradali e reagisce alle indicazioni in automatico, OPel AFL III : fari Xenon che regolano da soli abbaglianti e anabb. In 16 posizioni , spegnendosi da soli se incrociano un veicolo o lo seguono da vicino, e molto altro). Vi sembrava una fabbrica da chiudere?
Ma cosa ancor più incredibile è il fatto che il motore ad ALCOOL è stato sviluppato nei laboratori di FIAT e GM Powertrain di TORINO (ai quali collaborano gli studenti di Ingegneria del Politecnico) e lo stesso propulsore ha favorito in BRASILE (dove l’85% dei veicoli viaggiano ad etanolo con supremazia assoluta di FIAT) la ripresa economica, visto che tutti lì viaggiano a 0,55 € litro, mentre in Italia nessuno ha provato a far impiantare pompe di Etanolo o E85 all’ENI, che importa petrolio a gogo ma non poteva farlo per semplice alcool che molti paesi poveri producono in quantità.
Queste sono INCONGRUENZE INSPIEGABILI o FACILMENTE SPIEGABILI.
Ci sarebbe da parlare dei motori ad H (idrogeno) invenzione di un ingegnere di Bologna che lavorava in Alfa o ad aria aumentata (lo scoprì un meccanico di Modena 25 anni fa), solo tre anni fa la Fiat, la VW e altre case come Opel hanno cominciato a fare motori da 1000 cc e 90 cavalli vapore o 1.4 da 150 CV, che vanno benissimo e consumano poco, mentre 30 anni fa sostenevano che era fantascienza (contraddetti dal mecca modenese), ma allora la benzina costava uno sputo, perché rinunciare a lauti guadagni dei petrolieri, che devoti ringraziavano a loro modo i produttori d’auto e i loro grossi motori sfruttati al 45%?
Mediate gente, Meditate!
Marco