venerdì 10 maggio 2024

Putin, attenzione a Stalin

 il 22 agosto 2022, sempre grazie ad Accademia della Libertà, ho pubblicato la mia (scomoda) opinione sul pericolo di una "deriva comunista" intrapresa da Putin, dalla Federazione Russa e dai suoi alleati nel mondo. Oltreché da tanti cittadini occidentali che ne sostenevano già da allora le ragioni sulla Ucraina (e non solo).

Riporto testualmente il testo, che faceva riferimento alle dichiarazioni del Ministro della Difesa, Shoigu :

👉 Già subito dopo lo scoppio del conflitto (in parte "operazione speciale", visto che non è certamente "guerra totale") ho esplicitato su Radio Irib, Pars Today, Catania Creattiva ed Accademia della Libertà come, per odio ideologico e manipolazione storica, non si prendesse atto della realtà : 
questo non è il conflitto tra Russia e Ucraina, è semplicemente il regolamento di conti tra vincitori della II Guerra mondiale, quello non verificatosi con la Guerra fredda. 

La Storia quella è : comunisti e liberal capitalisti erano alleati contro Fascismo e Nazionalsocialismo (più il Giappone tradizionalista). A Yalta si sono divisi il mondo ed oggi siamo ad un passo dalla tragedia finale.

Putin, il "denazificatore" della Ucraina, ricorda sempre a tutti il 9 maggio 1945, quando la Russia ha "salvato gli europei dal nazismo" ma, da esperto ex KGB, sorvola sul seguito : non dallo stalinismo. 
Più oppressivo e duraturo del Nazionalsocialismo e, quanto a vittime, certamente non inferiore.

Per tal motivo posso capire il perché gli stati baltici e del centro- nord Europa, già satelliti o vittime dall’URSS , abbiano quasi in odio e temano la Russia. La occupazione stalinista, con annessi crimini, ha lasciato tracce profonde. Specialmente nei partiti e gruppi nazionalisti di estrema destra (se preferite chiamateli, più o meno impropriamente, “nazisti”).

Ma la Russia di Putin, al di là degli aspetti quasi folkloristici delle bandiere rosse e del richiamo costante alla Guerra Patriottica (questo comprensibilissimo), con il comunismo non ha nulla a che fare, almeno fino ad oggi.

Le parole usate da Shoigu, la propaganda del fido alleato Kadyrov, il tono dei media russi ed alcune misure "repressive" sanno però sempre più di profumo stalinista.
 
Accusare di "nazismo" gli USA, la NATO e quanti si sono messi al servizio di Biden è una solenne stronzata che offende la Storia, la ragione e la intelligenza di quanti ascoltano o leggono questo topo di minchiatone. 

Ripeto, non sapendo se quanto scrivo mi costerà la "squalifica" pure dal russo VK e Telegram (ultime mie presenze social) : 
non esistono, nel mondo intero, "stati nazisti"
strutturati sul modello di quelli degli "anni '30 del secolo scorso". 
I governi del globo, per primi quelli occidentali, sono TUTTI antifascisti dichiarati ed eredi diretti ed indiretti degli "accordi di Yalta".

Shoigu o, peggio, Putin vogliono farci credere di
vedere "nazisti" ovunque ? Balle, la verità incontrovertibile è che, dopo Berlino (1945) e Norimberga (1946), il Nazionalsocialismo perse tutti i suoi Capi mentre Stalin ed i suoi sodali occidentali si spartirono il globo.
Faccio pure presente come il comunismo sia ufficialmente ancora al potere da qualche parte.

Putin, benemerito finora nella lotta allo imperialismo USA, eviti per il bene della umanità di trasformarsi in un novello Stalin. 
In fin dei conti furono i bolscevichi ad assassinare lo Zar, non i Nazionalsocialisti 👈

Oggi 9 maggio 2024, Festa della Vittoria nella Guerra Patriottica (russa), il mio "allarme" non solo è cresciuto a dismisura ma, ora, inizia ad essere ripreso pure da altri commentatori. 
Certo, con altre premesse "ideologiche" ed altri scopi meno nobili dei miei. Ma con un evidente specchietto per le allodole rivolto ad una fetta consistente dei popoli europei, per primi quelli che sono stati soggiogati per quasi mezzo secolo dalla feroce dittatura stalinista. 
Sintetizzo : Putin (ed oggi pure Medvedev) sbandiera al mondo di voler "denazificare" l'Ucraina ed il "nazifascismo" risorgente in Europa (e nel globo intero, secondo suoi alleati come Assad e Maduro). 
Ribaltando sullo stesso Putin le accuse di imperialismo, gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Francia e tutti i satelliti americani accusano Mosca di voler occupare almeno mezza Europa, quella della defunta Unione Sovietica. 
Se la chiamata a raccolta per i russi è contro i "nazisti", quella degli europei non può che richiamarsi allo spettro anticomunista. 
Eppure non esiste in Europa e nel mondo, uno stato che possa essere definito ideologicamente e strutturalmente "fascista e/o nazionalsocialista". Al contrario esiste qualche nazione sicuramente comunista. 
Come scritto sopra, non ho mai ritenuto Putin erede di Stalin, piuttosto uno statista che guarda ai grandi Zar del passato (anche a Caterina di Russia) piuttosto che alla dittatura della sua gioventù e formazione. Non posso e non voglio credere che uno statista di tale spessore, invece di indicare al mondo la strada migliore per la lotta allo imperialismo americano, voglia dividere il pianeta nella scelta tra "nazismo" e comunismo.
 
Ripeto per la ennesima volta : non si rafforzano così le buone ragioni della Russia nella ATTUALE fase storica. Poi, chi vuol capire capisca😏

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello