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lunedì 20 maggio 2024
2024 .. si prepara la "nuova" Nakba
Vista la tragica attualità di Gaza e Cisgiordania, riporto quanto già pubblicato nel 2014 da (poche) testate pluraliste, con qualche opportuno aggiornamento :
👉15 Maggio 1948, nasce Israele e divora la Palestina. Indigestione? Si, certo, causa 711.000 nativi palestinesi. Con le buone (poche) e le cattive (moltissime) vengono “espulsi” da 530 villaggi gli sgraditissimi ospiti per far posto ai nuovi padroni con la stella di David (armati da inglesi, americani e persino dai sovietici).
So bene che Exodus (il film celebrativo dello sbarco dei “mille” in kippah) questo particolare lo ignorò in quanto insignificante, ma sempre storia certa è. Persino per quelle Nazioni Unite che permisero all’epoca il fattaccio e, nel corso dei 70 anni successivi, tutte le altre malefatte israeliane. Dalla Cisgiordania a Gaza, passando per Gerusalemme. Con relative occupazioni abusive di terre, case, moschee e pure asili da togliere ai palestinesi per radere tutto al suolo ed insediare “coloni” armati e di pura religione ebraica.
Si badi bene, non sto scrivendo delle guerre con gli Stati arabi confinanti e dei relativi esiti. Focalizzo, molto sinteticamente, proprio sulla Palestina di cui l’ONU era garante nel 1948.
Già 10 anni fa supercarceri e ciclopici muri ipertecnologici circondavano quel che rimaneva in loco dei “nativi”, Gaza era ridotta peggio di un ghetto e veniva impedito per legge celebrare in israele la Nakba del 15 Maggio 1948.
Chi si permetteva di farlo veniva preso a pedate in culo ed incarcerato, senza alcun problema.
Ovviamente in nome della democrazia espressa dallo Stato di israele, vero esempio di convivenza tra religioni e razze diverse.
Oggi, nell'anno di grazia 2024, registriamo il peggioramento dello "status quo" palestinese e la possibilità concreta di una nuova, più sanguinosa "Catastrofe". Già oltre 35.000 morti di Gaza, in maggior parte donne e bambini ed i 1.500.000 accampati di Rafah, che vagano sotto le bombe non sapendo dove fuggire, sono "pronti" a dare il loro contributo di sangue e dolore.
Se aggiungiamo i Palestinesi di Cisgiordania e di Gerusalemme occupata, sotto scacco di Netanyahu e dei coloni sionisti armati che danno loro la caccia, tutto è davvero sul punto di precipitare. Non entro nel merito delle possibilità di soluzione future, quello che segnalo è soltanto il ripetersi della persecuzione sionista contro un popolo che ha un solo torto : di essere "semita" doc, più degli aschenaziti che lo perseguitano, e di non godere dei "privilegi" attribuiti dagli occidentali nella lotta allo "antisemitismo" proprio a coloro che si stanno macchiando di vergognosi crimini comprovati.
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
domenica 19 maggio 2024
Una Paidea per i tempi correnti
La complessità della condizione umana globale ci spinge a generare una Paideia
che contenga in sé il senso dell'irriducibile legame di ogni cosa con ogni cosa. Sapere non è tenersi a distanza da ciò che si sa e scomporre ciò che si sa, ma preservare ciò che si sa nei suoi intrecci multipli; che sapere è favorire la presa di coscienza dell'irriducibile interconnessione dei saperi, interconnessione che corrisponde già alla complessità del Mondo. Una Paideia coerente con la visione della relazione cosmo-antropologica in cui l'uomo non è separabile dalla natura, ma riconosciuto come parte integrante di un processo complesso di co-evoluzione. Una Paideia che riconosca l'indivisibilità della vita umana, da intendersi, allo stesso tempo, terrestre, biologica, psichica, sociale, culturale, spirituale. Una Paideia, infine, che riconosca l'indivisibilità e nello stesso tempo la pluralità dell'umanità....E per concludere un concetto di Matteo Rampin [psichiatra e psicoterapeuta]: Se non è dimostrabile che "dio è uguale alla natura", resta ancora aperta la possibilità che questo "Logos" sia "qualcosa di più": qualcosa che conferisce senso non solo al Cosmo, con le sue regolarità, all'organismo biologico che io sono, alla mia interiorità soggettiva, ma anche alle domande circa il senso della mia esistenza enigmatica. Giorgio Vitali.
sabato 18 maggio 2024
venerdì 17 maggio 2024
• Bioregionalismo Treia •: La nascita dell'ambientalismo strutturale...
• Bioregionalismo Treia •: La nascita dell'ambientalismo strutturale...: Moos e Insel (1974), due dei maggiori teorici, individuano tre assunti di base importanti per l'ecologia sociale: 1) Il comportamento u...
giovedì 16 maggio 2024
mercoledì 15 maggio 2024
martedì 14 maggio 2024
domenica 12 maggio 2024
sabato 11 maggio 2024
venerdì 10 maggio 2024
Putin, attenzione a Stalin
il 22 agosto 2022, sempre grazie ad Accademia della Libertà, ho pubblicato la mia (scomoda) opinione sul pericolo di una "deriva comunista" intrapresa da Putin, dalla Federazione Russa e dai suoi alleati nel mondo. Oltreché da tanti cittadini occidentali che ne sostenevano già da allora le ragioni sulla Ucraina (e non solo).
Riporto testualmente il testo, che faceva riferimento alle dichiarazioni del Ministro della Difesa, Shoigu :
👉 Già subito dopo lo scoppio del conflitto (in parte "operazione speciale", visto che non è certamente "guerra totale") ho esplicitato su Radio Irib, Pars Today, Catania Creattiva ed Accademia della Libertà come, per odio ideologico e manipolazione storica, non si prendesse atto della realtà :
questo non è il conflitto tra Russia e Ucraina, è semplicemente il regolamento di conti tra vincitori della II Guerra mondiale, quello non verificatosi con la Guerra fredda.
La Storia quella è : comunisti e liberal capitalisti erano alleati contro Fascismo e Nazionalsocialismo (più il Giappone tradizionalista). A Yalta si sono divisi il mondo ed oggi siamo ad un passo dalla tragedia finale.
Putin, il "denazificatore" della Ucraina, ricorda sempre a tutti il 9 maggio 1945, quando la Russia ha "salvato gli europei dal nazismo" ma, da esperto ex KGB, sorvola sul seguito : non dallo stalinismo.
Più oppressivo e duraturo del Nazionalsocialismo e, quanto a vittime, certamente non inferiore.
Per tal motivo posso capire il perché gli stati baltici e del centro- nord Europa, già satelliti o vittime dall’URSS , abbiano quasi in odio e temano la Russia. La occupazione stalinista, con annessi crimini, ha lasciato tracce profonde. Specialmente nei partiti e gruppi nazionalisti di estrema destra (se preferite chiamateli, più o meno impropriamente, “nazisti”).
Ma la Russia di Putin, al di là degli aspetti quasi folkloristici delle bandiere rosse e del richiamo costante alla Guerra Patriottica (questo comprensibilissimo), con il comunismo non ha nulla a che fare, almeno fino ad oggi.
Le parole usate da Shoigu, la propaganda del fido alleato Kadyrov, il tono dei media russi ed alcune misure "repressive" sanno però sempre più di profumo stalinista.
Accusare di "nazismo" gli USA, la NATO e quanti si sono messi al servizio di Biden è una solenne stronzata che offende la Storia, la ragione e la intelligenza di quanti ascoltano o leggono questo topo di minchiatone.
Ripeto, non sapendo se quanto scrivo mi costerà la "squalifica" pure dal russo VK e Telegram (ultime mie presenze social) :
non esistono, nel mondo intero, "stati nazisti"
strutturati sul modello di quelli degli "anni '30 del secolo scorso".
I governi del globo, per primi quelli occidentali, sono TUTTI antifascisti dichiarati ed eredi diretti ed indiretti degli "accordi di Yalta".
Shoigu o, peggio, Putin vogliono farci credere di
vedere "nazisti" ovunque ? Balle, la verità incontrovertibile è che, dopo Berlino (1945) e Norimberga (1946), il Nazionalsocialismo perse tutti i suoi Capi mentre Stalin ed i suoi sodali occidentali si spartirono il globo.
Faccio pure presente come il comunismo sia ufficialmente ancora al potere da qualche parte.
Putin, benemerito finora nella lotta allo imperialismo USA, eviti per il bene della umanità di trasformarsi in un novello Stalin.
In fin dei conti furono i bolscevichi ad assassinare lo Zar, non i Nazionalsocialisti 👈
Oggi 9 maggio 2024, Festa della Vittoria nella Guerra Patriottica (russa), il mio "allarme" non solo è cresciuto a dismisura ma, ora, inizia ad essere ripreso pure da altri commentatori.
Certo, con altre premesse "ideologiche" ed altri scopi meno nobili dei miei. Ma con un evidente specchietto per le allodole rivolto ad una fetta consistente dei popoli europei, per primi quelli che sono stati soggiogati per quasi mezzo secolo dalla feroce dittatura stalinista.
Sintetizzo : Putin (ed oggi pure Medvedev) sbandiera al mondo di voler "denazificare" l'Ucraina ed il "nazifascismo" risorgente in Europa (e nel globo intero, secondo suoi alleati come Assad e Maduro).
Ribaltando sullo stesso Putin le accuse di imperialismo, gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Francia e tutti i satelliti americani accusano Mosca di voler occupare almeno mezza Europa, quella della defunta Unione Sovietica.
Se la chiamata a raccolta per i russi è contro i "nazisti", quella degli europei non può che richiamarsi allo spettro anticomunista.
Eppure non esiste in Europa e nel mondo, uno stato che possa essere definito ideologicamente e strutturalmente "fascista e/o nazionalsocialista". Al contrario esiste qualche nazione sicuramente comunista.
Come scritto sopra, non ho mai ritenuto Putin erede di Stalin, piuttosto uno statista che guarda ai grandi Zar del passato (anche a Caterina di Russia) piuttosto che alla dittatura della sua gioventù e formazione. Non posso e non voglio credere che uno statista di tale spessore, invece di indicare al mondo la strada migliore per la lotta allo imperialismo americano, voglia dividere il pianeta nella scelta tra "nazismo" e comunismo.
Ripeto per la ennesima volta : non si rafforzano così le buone ragioni della Russia nella ATTUALE fase storica. Poi, chi vuol capire capisca😏
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
giovedì 9 maggio 2024
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