domenica 31 luglio 2016
sabato 30 luglio 2016
venerdì 29 luglio 2016
TERRORISMO, ISLAM, DEMOCRAZIA
"Dacci oggi la nostra carneficina quotidiana".... Il gesuita vestito di bianco cambierà la preghiera. Infatti si è scagliato contro la vendetta, l'odio, la difesa. Ovviamente a senso unico, timoroso della furibonda reazione che sta montando. Ma per favore!.... O connivente o traditore.
B. Fabrizio
.......................................................
Come da copione.
I nodi sono
arrivati al pettine e neppure la campagna mediatica, adusa a menzogne,
depistaggi, coperture, propaganda subliminale riesce più a nascondere.
Vox Populi, vox
Dei.
Saggi e veritieri
gli antichi Romani.
Vediamo un po’.
Ormai non passa
non dico settimana, che già sarebbe gravissimo, ma quasi non passa giorno senza
notizie macabre, orribili, tragiche di mattanze, di attentati, di massacri,
addirittura di sgozzamenti. Sparsi qua e là nell’Europa che conta, i mussulmani
obbediscono agli ordini dei caporioni di Racca, di Mosul e di altre località varie
nel Medio Oriente: colpite i crociati ovunque, con ogni mezzo, in ogni modo.
Il terrore per il
terrore.
Ribadiamo alcune
considerazioni, semplici e non confutabili.
I maomettani non
possono affrontare gli odiati bianchi in una guerra simmetrica: sarebbero
spazzati via in tre/quattro settimane. Devono utilizzare il terrorismo, unica
arma a loro disposizione. Non se ne esce.
E, dato che
proprio stupidi non sono, utilizzano i lati deboli del sistema democratico.
Conoscono molto bene le debolezze democratiche, le farraginose pastoie
garantiste, le catene ideologiche che impediscono alle eroiche Forze
dell’Ordine di fare pulizia definitiva ( e loro saprebbero come fare, se solo
non dovessero “ubbidire”!), e ci sguazzano come topi nella fogna.
La casta ciancia
di valori europei, che vengono identificati nelle parole “democrazia” e
“libertà”. Mai mistificazione fu più schifosa da settanta e più anni a questa
parte. La riprova sta nei fatti: proprio gli assertori della “democrazia”, i
commessi viaggiatori della cosiddetta “libertà” hanno allegramente tradito la
loro propaganda falsa e bugiarda. Invasione dell’Iraq, Vietnam, Libia a più
riprese, Siria, attacco all’Iran, primavere arabe finanziate e provocate
sottobanco, Grecia, Isis o Daesh che dir si voglia, Ucraina, Timor,
Serbia,Venezuela……Per non parlare dell?Arabia Saudita il cui petrolio fa girare
altrove la testa dei democratici. Come per il Qatar, per gli Emirati ecc. ecc.
La democrazia è sempre stata la scusa per imporre gli interessi dei propri
potentati finanziari su Paesi ricchi, per loro sfortuna, di materie prime. E,
ripeto, in quei Paesi la “democrazia” è per lo più sconosciuta, non capita,
rifiutata.
Ma la democrazia
ha il difetto di non aver anima.
Di conseguenza il
modello che viene fittiziamente proposto ai Paesi di cui sopra, è
coscientemente destinato al fallimento.
Non c’è da
stupirsi quindi del proliferare di terrorismo e di macelleria. In parte voluto
e programmato dai macellai maomettani, in parte per emulazione di poveri di
spirito che sfogano sugli altri la nullità e la tragedia del fallimento della
loro vita.
SCIFOSO ma
comprensibile. Abbiamo aperto le porte a cani e porci, abbiamo ubbidito ai voleri
dei poteri forti, per lo più giudaici, che vogliono un’Europa allo sbando, e
che FINANZIANO l’invasione.
La democrazia non
solo non esiste, ma soprattutto la sua falsa immagine deformata è la causa di
questo sfacelo. La democrazia è il male assoluto perché ha tradito, fallito,
ucciso, vomitato dolore.
L’islam tutto
questo lo sa e ci gioca, nella sua disperata guerra di sopravvivenza.
Avremo ancora
molte, troppe macellerie.
Ma.
Ma in Europa si
sta svegliando l’Uomo Bianco. In alcuni Paesi (Ungheria, Polonia, Danimarca, in
parte –per ora- Germania e sempre più in Francia……) si sta riducendo lo spazio
della “democrazia” e della “libertà” per aumentare la sicurezza. Siamo sulla
strada giusta. Della loro libertà e della loro democrazia non sappiamo cosa farcene:
guardate lo stato al quale ci ha portato. Non ce ne frega nulla di sbavanti
discorsi della casta, di politici inetti e venduti. Vogliamo vivere liberi e
tranquilli a casa nostra, semplicemente. O ci penseranno gli Stati,
possibilmente all’uninsono, o la gente si armerà e si formeranno gli squadroni
della morte. Legittima difesa.
Ed intanto sullo
sfondo europeo torna un’immagine che non è mai morta, dai fumi del fallimento
epocale della democrazia si erge una figura gigantesca, le nebbie del liquame democratico
maleodorante e viscido vengono stracciate da un lampo di luce abbagliante, al
calore bianco. E’ un gigante con la divisa e gli stivali; con la cintura sopra
la giacca e un bracciale con una croce.
Uncinata.
Gott mit uns!
Mercoledì, 27
luglio 2016.
Fabrizio Belloni
"usi obbedir tacendo"...a RadioTiranauno !!
...e tacendo andare in pensione od uscire dalla Rai, aggiungo io che da anni segnalo l'equivoco comportamento dei conduttori di Radiouno in materia di informazione (specie politica e sociale).
Loro, i signori e padroni dell' etere.., quelli che avendo il microfono in mano scelgono da sempre chi imporre agli ascoltatori secondo personali ed insindacabili scelte..," non vedono, non sentono e (soprattutto) non parlano" su quanto avviene (da sempre) in casa Rai a spese dei contribuenti italiani.
Lo scandalo degli "stipendi d'oro" di Viale Mazzini è solo di pochi giorni fa, oramai lo conoscono tutti... tranne i giornalisti radiotelevisivi (io, per mia conoscenza, mi limito ai signori della radio).
Ma come,questi signori (e signore) che,giorno per giorno ed ora per ora, ci hanno impartito in diretta lezioni di etica e comportamenti morali su tutto e tutti (specie le pubbliche amministrazioni) non sapevano nulla su quanto accadeva a casa loro ??
Che giornalisti d'inchiesta e di informazione sono ??
Strano, sospetto pure sui famigerati "esperti" visto che le "consulenze" Rai per superare il tetto retributivo dei 240.000 euro annui sono pure esse in discussione.
94 stipendi tra tra i 200.000 ed i 650.000 euro l'anno sono "sfuggiti" alla attenzione dei solerti ed acuti "fustigatori" di costumi e scandali altrui...ed io pago (obbligatoriamente ed in bolletta) !!
Risulta pure che il "Capo dei capi" (non mafioso, ma solo della struttura Rai), il signor Dall'Orto, abbia emanato il solito ordine ai dipendenti "di non parlare con estranei alla azienda"....
Incompetente, oltreché miracolato dai 650.000 euro che gli piovono addosso,...non conosce neppure i suoi polli (giornalisti e/o conduttori) !! Questi "non c'erano e se c'erano.. dormivano".
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
PER NON FARCI MANCARE NULLA
PER CHI NON CREDE CHE LA BOLBRINI ABBIA PRONUCIATO QUESTE PAROLE
GUARDI QUESTO VIDEO.....
giovedì 28 luglio 2016
QUELLE PROFEZIE CHE NON PIACCIANO MA POI RITORNANO COME MACIGNI
Cercavo da tempo un documento da pubblicare scritto da questo missionario, di cui però non ricordavo più il nome. Finalmente l'ho trovato e ve lo pubblico. E' datato 1916 e tutti lo devono leggere, affinché poi qualcuno non dica che non sapeva o non aveva capito!
(Lettera del beato Charles de Foucauld a René Bazin, dell’Accademia Francese, 29 luglio 1916)
LA RASSEGNA STAMPA DEL 28 LUGLIO 2016
DIE WELT: ''L'ITALIA E' IL PAESE PIU' MALATO D'EUROPA? CERTAMENTE IL GOVERNO RENZI NON STA FACENDO UNA BELLA FIGURA''
THE TIMES: ALLARME ITALIA
LA VITTORIA CONTRO L'ISIS PROVOCHERA' AUMENTO ESPONENZIALE D'ATTENTATI IN EUROPA
IL RAPPORTO DECLASSIFICATO SULL'11 SETTEMBRE RITRAE USA E ARABIA SAUDITA COMPLICI
THE TIMES: ALLARME ITALIA
LA VITTORIA CONTRO L'ISIS PROVOCHERA' AUMENTO ESPONENZIALE D'ATTENTATI IN EUROPA
IL RAPPORTO DECLASSIFICATO SULL'11 SETTEMBRE RITRAE USA E ARABIA SAUDITA COMPLICI
mercoledì 27 luglio 2016
martedì 26 luglio 2016
RATZINGER E IL GENOCIDIO DEI CRISTIANI
RATZINGER E IL GENOCIDIO DEI CRISTIANI
"Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava". Era il 2006 quando papa Benedetto XVI a Ratisbona pronunciò pubblicamente queste sorprendenti parole, tratte da una citazione dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo.
Apriti o cielo! Le parole del sommo pontefice incendiarono la
grande comunità islamica dal Marocco all'Indonesia. Ma ciò che più colpisce fu la reazione ipocrita dell'Occidente: il mondo della politica tacque imbarazzato e quello della cultura si indignò per parole considerate retrograde. Il papa si trovò isolato persino all'interno della Chiesa: ci fu chi si affrettò a precisare che le parole del papa erano state male interpretate, ma nessun cardinale, nessun vescovo e nessun teologo ebbe il coraggio di sostenere le posizioni chiaramente espresse a Ratisbona. Di fronte a tanto accanimento Benedetto XVI fu costretto a fare marcia indietro e a rimangiarsi le sue stesse parole. Ma si trattava davvero di un messaggio sbagliato nei tempi, nei modi e nei contenuti?
grande comunità islamica dal Marocco all'Indonesia. Ma ciò che più colpisce fu la reazione ipocrita dell'Occidente: il mondo della politica tacque imbarazzato e quello della cultura si indignò per parole considerate retrograde. Il papa si trovò isolato persino all'interno della Chiesa: ci fu chi si affrettò a precisare che le parole del papa erano state male interpretate, ma nessun cardinale, nessun vescovo e nessun teologo ebbe il coraggio di sostenere le posizioni chiaramente espresse a Ratisbona. Di fronte a tanto accanimento Benedetto XVI fu costretto a fare marcia indietro e a rimangiarsi le sue stesse parole. Ma si trattava davvero di un messaggio sbagliato nei tempi, nei modi e nei contenuti?
Purtroppo il tempo è galantuomo. Questi sono i dati, aggiornati al 2015, sulle "cose cattive e disumane" denunciate dal Santo Padre:
100 milioni è il numero di cristiani torturati, stuprati e imprigionati, ma alcuni studiosi francesi, guidati dal giornalista Samuel Lieven, nel «Libro nero della condizione dei cristiani nel mondo», scrivono che la cifra reale è di 150 milioni. Nello stesso testo viene riportato che l’80 per cento degli atti di persecuzione religiosa è orientato contro i cristiani. Inoltre, secondo il Center for the Study of Global Christianity ogni anno vengono uccisi 100.000 cristiani. Cinque al minuto. Open Doors scrive anche che in 40 dei 50 Paesi presi in esame, la fonte primaria di persecuzione è il fondamentalismo islamico. Più del 70 per cento dei cristiani è fuggito via dall’Irak dal 2003. In Siria 700.000 cristiani sono stati costretti ad abbandonare casa dall'inizio della guerra civile al 2011. Anche in Pakistan e Afghanistan, la “caccia al cristiano” è un fenomeno in crescita. Dunque chi aveva ragione nel 2006: Benedetto XVI o il farisaico mondo della politica e della cultura occidentali?
100 milioni è il numero di cristiani torturati, stuprati e imprigionati, ma alcuni studiosi francesi, guidati dal giornalista Samuel Lieven, nel «Libro nero della condizione dei cristiani nel mondo», scrivono che la cifra reale è di 150 milioni. Nello stesso testo viene riportato che l’80 per cento degli atti di persecuzione religiosa è orientato contro i cristiani. Inoltre, secondo il Center for the Study of Global Christianity ogni anno vengono uccisi 100.000 cristiani. Cinque al minuto. Open Doors scrive anche che in 40 dei 50 Paesi presi in esame, la fonte primaria di persecuzione è il fondamentalismo islamico. Più del 70 per cento dei cristiani è fuggito via dall’Irak dal 2003. In Siria 700.000 cristiani sono stati costretti ad abbandonare casa dall'inizio della guerra civile al 2011. Anche in Pakistan e Afghanistan, la “caccia al cristiano” è un fenomeno in crescita. Dunque chi aveva ragione nel 2006: Benedetto XVI o il farisaico mondo della politica e della cultura occidentali?
Forse le cose sarebbero andate diversamente se l'Occidente avesse preso una posizione diversa dieci anni fa. I governi occidentali avrebbero dovuto pretendere che quei governi islamici che si dicono "moderati" difendessero le chiese e i cristiani dagli assalti delle folle inferocite; che arrestassero i predicatori di odio delle moschee; che ammettessero onestamente che se è vero che non tutti i musulmani sono terroristi, è altrettanto vero che tutti i terroristi sono musulmani. Esiste quindi un'incapacità di fondo della società islamica di riconoscere i propri errori e le proprie colpe, di isolare i predicatori di odio, impedendogli di fare proseliti, e di accettare che si debba infine convivere con gli altri popoli e altre culture.
Come moderni Ponzio Pilato, i politici e gli intellettuali occidentali accettarono in modo incondizionato la posizione dei governi islamici "moderati" che protestavano indignati. La presa di posizione fu unanime in Occidente e in Oriente: l'Islam è una religione di pace e tolleranza - dissero tutti - e le parole del papa erano sbagliate. Non si volle vedere che così facendo si avallava anche la connivenza che questi governi cosiddetti "moderati" dimostravano e dimostrano tutt'oggi nei confronti degli imam radicali e dei partiti islamisti.
I veri vincitori di quella partita furono proprio loro, i predicatori d'odio delle moschee: essi compresero che non solo potevano mobilitare le piazze, ma anche spazzare via con la violenza qualsiasi opposizione - religiosa o politica che fosse - al proprio potere perché nessuno aveva il coraggio di fermarli o l'interesse a ostacolarli. La percezione della debolezza e della paura delle controparti in aggiunta a certi ammiccamenti - di cui tra poco dirò - trasformò lo squittio dei ratti di fogna nel ruggito del leone.
Se ci sforziamo di squarciare il velo di ipocrisia che all'epoca celava i segreti della politica, comprenderemo che l'iniziativa di Benedetto XVI dava fastidio alle forze più oscure e malvagie del mondo. Quella classe politica occidentale che lo sconfessava, bollandolo come un pericoloso reazionario, era nel bel mezzo di una battaglia contro quei dittatori (Saddam Hussein, Assad, Gheddafi, Ben Halì e Mubarak) che più si erano distinti nel proteggere i cristiani e contenere gli estremisti. Quei politici parlavano di esportare la democrazia, i diritti umani e tante altre belle cose mentre in segreto davano carta bianca ai peggiori terroristi come la CIA, il MOSSAD, i Saud ed Erdogan: furono loro che crearono l'ISIS. Se si fosse ascoltato il papa, se si fosse agito con l'intransigenza che egli auspicava allora, forse oggi non avremmo il terrorismo per le strade di Londra, di Madrid, di Bruxelles, di Parigi e di Nizza...
Rilette oggi, le parole di Benedetto XVI suonano come una terribile profezia. Col senno di poi non pare casuale neppure la scelta del papa di affidare certe idee alla citazione di Manuele II Paleologo. L'imperatore bizantino qui ricordato passò tutta la vita a supplicare l'Occidente di difendere l'Impero bizantino e la cristianità dalla minaccia islamica. I fatti sono noti: 25 anni dopo la sua morte Costantinopoli cadde nelle mani dei Turchi e 100 anni dopo addirittura Vienna era sotto assedio. Manuele II non fu ascoltato, proprio come Benedetto XVI: forse il Santo Padre aveva già messo in preventivo che il suo appello sarebbe caduto nel vuoto? In questo caso ciò che egli ha taciuto acquista un peso ancora maggiore di ciò che ha detto.
Giunti a questo punto dobbiamo porci la domanda: l'Occidente oggi ha il coraggio di difendere Vienna e di combattere una nuova Lepanto? O i popoli d'Europa sono destinati a soccombere senza combattere all'invasione delle masse islamiche e ai loro imam radicali?
Enrico Montermini , 22/07/16
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