domenica 12 giugno 2016

PERCHE’ DETESTO I 5 STELLE


Notoriamente sono anti democratico. Lo vado ripetendo, abbaiando, ululando da decenni: considero la cosiddetta democrazia una mistificazione intellettuale, una balla sociale, una bugia storica. Ed è inefficace, ladra corrotta e schizofrenica.
E’ il male assoluto perché toglie alle persone la possibilità di contare, di farsi valere. Impedisce a chiunque non sia coperto ed allineato al sistema di svolgere la sua funzione di Uomo, secondo le proprie capacità.
Discorso vecchio, e risaputo: quelli che difendono la democrazia parlamentare sono solo persone che cercano uno scudo di cartapesta per le proprie paure, una pseudo difesa all’unica vera legge sociale, la forza. In tutte le sue accezioni.
In Europa, lentamente all'inizio, ma con accelerazione crescente, riappare un’idea di potenza, di affermazione che settanta anni di lercia propaganda aveva conculcato. Credevano di aver cancellato il nemico, i servi disposti a vendersi e a svendere pur di sguazzare in una sporca pozza di poterino, in un marcio laghetto di quattrini.
L’astensionismo democratico elettorale sta a dimostrare una certezza: la gente non ci crede più. Si agitano solo quelli che desiderano accodarsi al sabba democratico, all’orgia della spartizione, bramosi di appropriarsi di una sorsata di quella pozza di cui sopra, sbavanti per sorseggiare una molecola del putrido laghetto democratico.
In questo scenario che si avvia malinconicamente e senza dignità alla sua farsa finale, all’armaggheddon definitivo, spicca una movimento politico, i 5 stelle, che – credo in buona fede, anche se illusa e infantile - si differenzia.
Tanto per cominciare non è un partito. E’ nato da un comico ligure che ci ha messo sei o sette anni di preparazione per farlo nascere. Per sei o sette anni Grillo ha girato lo Stivale elencando le porcherie della casta. In modo intelligente e spregiudicato. Ha prima dissodato il terreno con documentati elenchi di schifezze; poi lo ha concimato con denunce e azioni di denuncia-protesta; infine ne ha raccolto i frutti con modalità nuove e atipiche.
Risultato: tutti quelli che ne avevano le tasche stra piene, hanno dato un ultimo atto di fiducia – protesta ai 5 stelle.
Però.
Però sono un maligno, un cinico, uno scettico.
E ho seguito le mollichine di pane come i bimbi delle favole dei Grimm.
Riassumendo la “genealogia”:
Grillo, il povero e simpatico Casaleggio, Colaninno, de’Benedetti, Soros, Rothschield.
Toh! Guarda chi ti trovo: la finanza ebraica, la Goldman Sachs.
E te pareva!
Conclusione: anche i 5 stelle sono destinati a crescere, allargarsi, raggiungere l’apogeo, cominciare la discesa che si trasformerà in valanga rovinosa. Come sempre. Come tutti. Come la democrazia non può non imporre.
Hanno una colpa, i 5 stelle. Una colpa che non è quella di avere eventualmente qualche ladro di polli nelle proprie file: gli apostoli erano dodici ed uno era già un monello (o un Uomo, fate voi). Figuriamoci!.
No, la colpa dei 5 stelle è quella di aver ritardato di un poco, solo di un poco, la fine della democrazia parlamentare.
Ai miei occhi è colpa grave. La catarsi dell’armagheddon cambierà la struttura sociale, rendendoci fratelli ai nostri simili e non ai sacchi d’oro. Badate bene: ho detto e lo ripeto: fratelli ai nostri simili, non agli estranei.
Non disperiamo: comunque la va a pochi.
Teniamo duro, fino alla fine.
Hann til ragnarock!
L’urlo dei guerrieri nordici scuoterà il mondo.
Il nostro onore di uomini liberi si chiama e si chiamerà fedeltà.
Gott mit uns!
Fabrizio Belloni
Giovedì, 9 giugno 2016.