martedì 2 febbraio 2016

Nè Family Day, nè adozioni ed unioni civili


Il titolo è già in se una provocazione. Il mio pensiero sul tema, a pochi giorni dagli eventi di piazza, vuole essere abbastanza pragmatico e critico. Nelle ultime settimane, riecheggiano presso le nostre aule parlamentari, i temi sulle unioni civili e la cosidetta "stepchild adoption", ovvero l'adozione per le coppie dello stesso sesso. 
Con il Ddl Cirinnà, in sostanza, la convivenza ed il matrimonio saranno totalmente equiparate. Quali, dunque, le ragioni che spingono verso il riconoscimento delle unioni civili? Esse, possono essere ricondotte precisamente a tre: la legittima di successione, la pensione di reversibilità, la possibilità di adozione. In quest’ultimo caso, bisognerebbe chiarire che tutti i bambini hanno il sacrosanto diritto ad avere una famiglia; non è un diritto, invece, per gli adulti possedere un bambino quasi come fosse un oggetto dei loro macabri desideri. Famiglia e matrimonio, secondo queste assurdutà, si riducono a mero rapporto privato e vengono messi sullo stesso piano delle unioni civili. 
La mia posizione in merito alla famiglia è palesemente chiara: la famiglia naturale è la cellula della società, e poiché fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, essa è la sola in grado di procreare, e quindi di assicurare la continuità della stirpe umana. Mi preme sottolineare, inoltre, che ciascuno nel proprio intimo può essere e fare ciò che vuole.
Il resto è il solo frutto di una manipolazione, che ahimé sta già prendendo piede nelle nostre scuole, chiamata teoria gender. In relazione al suddetto tema, invito tutti voi alla lettura di due testi fondamentali, editi da "Arianna Editrice": "UNISEX. Come e perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l’uniformità sessuale" e "La fabbrica della manipolazione", entrambi scritti da Enrica Perrucchietti e Gianluca Marletta. Secondo la mia visione, la teoria gender non è altro che il volto nuovo del marxismo, poichè essa dovrebbe essere intesa non solo come strumento di controllo delle masse, ma anche come fenomeno di appiattimento delle identità, da sempre molto caro alle élites di potere. Non a caso, Giacinto Auriti, nella sua opera "L'occulta strategia della guerra senza confini" sosteneva che: " [...] La tecnica della femminilizzazione dell'uomo e della virilizzazione della donna è una tecnica che è uno stile di dominazione del nostro tempo perché impedisce le rivoluzioni giuste." 
Fatte queste doverose premesse, personalmente non ho condiviso le manifestazioni degli ultimi giorni, "pro-contro" adozioni ed unioni civili. Mi è sembrato di assistere ad uno spettacolo molto "soft" delle contrapposizioni "destra-sinistra" di qualche tempo fa, che io per motivi anagrafici, ho solamente percepito attraverso libri, film o documentari.
Sia da un lato che d'altro, mi è sembrato di vedere delle piazze gremite sotto degli slogan creati appositamente per l'occasione, ossia #SvegliaItalia e #FamilyDay. Premesso che ognuno è libero di manifestare e dire la sua in piazza fin quando ci sarà ancora data la possibilità di farlo, non suona un pò strano vedere da ambo le parti gente, che in un modo o in un altro, ha fatto e continua a fare il bello ed il cattivo tempo ai danni del popolo? Mi riferisco, alle potentissime lobbies ecclesiastiche da un lato e, alle lobbies gay d'altro. Entrambe figlie dello stesso padrone: l'usuraio. E' possbile che ancora non sia chiaro che questa Chiesa, figlia del Vaticano II, è portavoce dello stesso identico messaggio gesuitico avanzato da chi vuole stravolgere i concetti naturali (e tradizionali) di famiglia ed identità sessuale? E' possibile che tra i maggiori portavoce a sostegno della famiglia ci sia chi ha votato a favore, salvo poi svincolarsi da ogni tipo di responsabilità, di leggi criminali come la famosa "Legge Fornero" o di Trattati Europei che hanno portato alla svendita della nostra sovranità nazionale, ovvero il MES ed il Fiscal Compact? E' possibile che ancora diamo credito a gente che dà luogo a spettacoli teatrali solo per rubare voti e simpatie di questa o quella fazione, vedi il "bacio gay" dei 5stelle in Parlamento e il siparietto poco felice sui Marò e il Presepe. 
Siamo o non siamo persone serie? Io in qualità di "uomo libero e pesante", non mi schiero con nessuna di queste tipologie di manifestazioni create ad hoc dal sistema, al fine di almentare divisioni ed antagonismi, in un momento in cui bisognerebbe marciare, tutti quanti, verso una sola direzione. Non lo faccio, idealmente e culturalmente. Non mi schiero con chi vuole imporre l'unifomità sessuale, non mi schiero con chi vuole portare avanti a convenienza un'idea alquanto bislacca di famiglia , smantellando giorno dopo giorno a colpi di piccone, lo Stato Sociale e la Sovranità Nazionale.



Francesco Marrara