martedì 27 ottobre 2015

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE del 15/10/2015 E NOTA DELLA DIRSTAT

L'interrogazione parlamentare dell'On.le. le RIZZETTO è tesa a porre in evidenza le criticità  dell'Agenzia delle entrate ed al ripristino della legalità. 
Pietro Paolo Boiano.   Vice Segretario Generale Dirstat.


ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06681

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 503 del 15/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER 
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 15/10/2015

Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/10/2015
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06681
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Giovedì 15 ottobre 2015
modificato
Lunedì 19 ottobre 2015, seduta n. 505
  RIZZETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
l'interrogante, già con precedenti atti di sindacato ispettivo, ha messo in evidenza la necessità di adottare urgenti provvedimenti per escludere che, nell'ambito dell'Agenzia delle entrate, vengano attribuite funzioni dirigenziali con procedure irregolari e che violino quanto disposto dalla nota e recente sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015;
al riguardo, risulta all'interrogante che le funzioni dirigenziali vengano attribuite con procedure di dubbia legittimità, anche ricorrendo all'istituto dell'aspettativa; infatti, nell'articolo del quotidiano Italia Oggi del 28 marzo 2015 intitolato «Dirigenti incaricati, i delegati a rischio di misure disciplinari» viene evidenziato il caso di un funzionario interno collocato, dapprima, in aspettativa dalla stessa Agenzia e, successivamente, investito dell'incarico dirigenziale esterno per gli effetti dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165;
lo stesso quotidiano, con un articolo del 6 ottobre 2015, intitolato «L'Agenzia delle entrate recluta dirigenti esterni», afferma che c’è il rischio che la predetta irregolare prassi si ripeta e che i dirigenti dichiarati illegittimi dalla sentenza della Corte costituzionale possano nuovamente ottenere l'attribuzione di funzioni dirigenziali con il riconoscimento di un incarico da esterno ai sensi dell'articolo 19, comma 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Sul punto, infatti, con un bando del 30 settembre 2015, Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia, ha firmato la selezione per il conferimento di incarichi dirigenziali per quattro figure professionali presso la direzione centrale accertamento; una selezione, si legge nel bando, «riservata a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale». Ebbene, si apprende da Italia Oggi che ci sarebbero almeno quattro ex dirigenti incaricati, dichiarati illegittimi dai giudici costituzionali, che sono stati messi in aspettativa per potere riottenere l'incarico aderendo alla selezione per l'attribuzione di funzioni dirigenziali;
ed ancora, sul sito dell'Agenzia delle entrate è pubblicato l'elenco dei dirigenti provenienti dell'esterno, non inseriti nei ruoli ad agosto 2015, nel quale risultano, a quanto è dato sapere all'interrogante, anche nominativi di dirigenti la cui nomina è stata dichiarata illegittima dalla Consulta con la sentenza n. 37/2015;
è appena il caso di evidenziare che sul punto è intervenuta una copiosa giurisprudenza della Corte dei conti tesa ad affermare che il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni può avvenire a condizione che i prescelti «presentino qualità non minori rispetto ai requisiti previsti per l'accesso alla dirigenza», ossia requisiti di alto livello, non rinvenibili all'interno dell'amministrazione. Sul punto, si evidenzia che la Corte dei conti è intervenuta per annullare nomine di incarichi esterni per le funzioni dirigenziali a soggetti che, addirittura, non erano in possesso del requisito minimo del diploma di laurea prescritto;
è palese il perpetrarsi di procedure irregolari per l'affidamento delle funzioni dirigenziali all'interno dell'Agenzia delle entrate; tra l'altro, è inammissibile che, nei casi summenzionati, venga strumentalizzato l'istituto dell'aspettativa – ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro per la sussistenza di impegni di rilevanza pubblica o il verificarsi di situazioni di natura personale o familiare — che non può di certo essere propedeutico all'ottenimento di un incarico esterno da dirigente, ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165;
nonostante l'urgenza di adottare iniziative che mettano fine a queste procedure illegittime presso le agenzie fiscali, si mette in rilievo che, ad oggi, i Ministri interrogati non hanno emesso alcun efficace provvedimento, nonostante i ripetuti atti di sindacato ispettivo dell'interrogante –:
quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati sui fatti esposti in premessa;
se e quali iniziative intendano adottare, una volta per tutte, per escludere che, nell'ambito delle agenzie fiscali, vengano attribuite le funzioni dirigenziali illegittimamente, con procedure come quella descritta in premessa e affinché ci si conformi alla sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015;
se e quali iniziative intendano intraprendere affinché vengano rimossi dagli incarichi soggetti che hanno ottenuto l'attribuzione di funzioni dirigenziali attraverso procedure irregolari come quella descritta in premessa. (5-06681)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):
sindacato giurisdizionale
fonte
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/06681&ramo=CAMERA&leg=17