lunedì 31 marzo 2014

I medici egiziani hanno sconfitto AIDS?




 
                 I medici egiziani hanno sconfitto AIDS?




 
Un corrispondente di La Voce della Russia ha parlato con un gruppo di medici militari egiziani che hanno dichiarato di aver scoperto la metodologia di una completa guarigione da AIDS.


Secondo l'affermazione dei medici, l'ottenimento di stabili risultati è confermato da esami del sangue dei pazienti, durato 33 mesi, dopo il completamento del periodo di cure. Il risultato si ottiene non solo nei riguardi di HIV, ma anche nei riguardi di un'altra malattia pericolosa – epatite C.Il periodo di cure completo dura 6 mesi. Il perfezionamento della metodologia di cure è durata quasi 20 anni.

Secondo l'affermazione dei medici, l'ottenimento di stabili risultati è confermato da esami del sangue dei pazienti, durato 33 mesi, dopo il completamento del periodo di cure. Il risultato si ottiene non solo nei riguardi di HIV, ma anche nei riguardi di un'altra malattia pericolosa – epatite C.Il periodo di cure completo dura 6 mesi. Il perfezionamento della metodologia di cure è durata quasi 20 anni.


La Voce della Russia è diventato il primo mass media straniero cui il generale Abdel-Aty ha acconsentito a concedere un'intervista. Anche se il progetto non è più segreto, il generale non ha permesso di farsi fotografare durante l'incontro, ma ha messo a nostra disposizione le sue vecchie foto scattate a Dubna allo stadio iniziale delle ricerche. Di sé ha raccontato quanto segue:Per tutta la vita ho amato molto studiare e per tutta la vita sto studiando. Ho studiato fisiologia e anatomia nell'Università di Alessandria. Mi sono laureato con il massimo dei voti dopodiché ho trovato il lavoro nell'Arabia Saudita dove ho lavorato nel Banco del sangue a Riyadh. Nell'Arabia Saudita mi sono appassionato a ricerche da laboratorio. A quanto pare ho ottenuto alcuni successi. In ogni caso mi è stata assegnata una borsa di studio in una magistratura negli USA.



Avevo un piccolo bambino però e perciò sono stato costretto a rinunciare al viaggio. D'altronde mi aspettava un altro viaggio: mi si è presentata l'opportunità di iscrivermi al dottorato di ricerca all'Università di chimica e tecnologia russa Mendeleev, dove sono stato insignito del titolo accademico candidato in scienze. Sono riuscito a trovare applicazione pratica delle mie conoscenze acquisite nello Sri Lanka, dove andavo ogni tre mesi per una settimana e dove nell'università locale mi dedicavo a diversi campi della medicina.Poi mi è capitato di nuovo ritornare in Russia e ciò era già legato all'elaborazione della mia metodologia di cure dell'AIDS.

La Russia – è il paese dove la solidarietà professionale e il mutuo soccorso degli scienziati sono molto sviluppati. A Dubna mi hanno aiutato a effettuare tutte le necessarie analisi chimiche. Abbiamo condotto le ricerche, utilizzando i macchinari più sofisticati. Le ricerche sono state molto minuziose e hanno confermato la non-tossicità dei medicinali da me utilizzati e la loro applicabilità alle cure dell'uomo. Ciò che ha permesso a noi di accertarci della correttezza della direzione scelta. Tuttavia ci sono voluti altri anni di lavoro.


Da luglio la sua metodologia sarà utilizzata dalle istituzioni mediche egiziane in massa. Si intende anche l'accettazione di pazienti stranieri per le cure?


Vorrei ribadire che sono molto grato per l'assistenza che ho ricevuto in Russia. Perciò ora vorrei comunicare che ho deciso di invitare cinque pazienti dalla Russia che saranno curati da me personalmente e completamente gratis. Sono pronto ad assumermi personalmente anche le spese per il loro soggiorno nel nostro paese.



Bisogna perfezionare i dettagli, ma lo schema in linea di principio potrebbe essere il seguente: gli enti della sanità pubblica russa sceglieranno cinque persone affette da virus HIV e daranno una comunicazione con una lettera ufficiale inviata all'ambasciata dell'Egitto a Mosca. Saremo pronti ad accettare loro in qualsiasi momento, non aspettando l'avvio ufficiale di cure a luglio. Ho una sola condizione, che al loro ritorno in Russia queste persone siano sottoposte alle analisi e che sia ufficialmente annunciata l'assenza del virus nei loro organismi. Ripeto che mi impegno personalmente ad assicurare le cure gratuite a questo primo gruppo di pazienti.



Agli altri russi noi garantiremo le cure per metà prezzo della somma prevista per le cure degli stranieri. Questa sarà la manifestazione dei nostri sentimenti amichevoli nei riguardi della Russia e dei russi.Ho un profondo rispetto per il popolo della Russia che dà un grande contributo allo sviluppo delle scienza mondiale. E sono molto lieto che le nostre relazioni con la Russia si stiano rafforzando negli ultimi tempi.


Fonte: La voce della Russia