Cari/e signori/e, non ho capito qual è stata la vostra posizione il 29 gennaio 2014 sul decreto 133, che ha regalato 7,4 miliardi di euro alle banche.
Non mi risulta che la formazione di FdI si sia battuta granchè, anzi non credo che ci sia stata nemmeno una dichiarazione fortemente contraria a questo scippo, almeno un flebile lamento.
E neanche mi risulta che, dopo, vi sano state indignazione, proteste e manifestazioni di piazza contro l'applicazione della "ghigliottina" da parte dell'indegna presidente della "camera di deputati" che, a parte il M5S, si potrebbe nominare il "postribolo dei venduti" (al pari del senato).
E non si parla nemmeno di cacciare via (o ridurne drasticamente il numero) le 113 basi militari che occupano il suolo d'Italia (di cui dite di essere "fratelli" ma forse in senso massonico?) o di pubblicare gli accordi segreti stipulati nel 1944 tra il CLN-AI e gli invasori anglo-americani di cui siamo ridotti a sub-sub-colonia (essendo la nazione italiana una colonia dell'UE e questa una colonia degli USA, e l'America una colonia dell'entità sionista).
O, almeno un appoggio forte a Carlo Sibilia il 21 maggio 2013, quando ha posto il problema del signoraggio, dopo 30 anni che nessuno osava accennarne.
Oppure una piccola campagna contro la centrale a carbone di Vado Ligure (una simil-Ilva di Taranto ma dei cui morti per inquinamento non deve parlare nessuno perchè fa capo alla Sorgenia del proprietario sionista di Repubblichetta delle Banane-RCS).
E ci sarebbero tante iniziative clamorose che NON avete portato avanti e su cui non mi dilungo. Cito solo Voltaire che diceva: "Ognuno è responsabile di tutto il bene che non ha fatto".
Non capisco pertanto che cosa chiediate, dopo la resa alle banche: il voto?
Andatelo a chiedere ai vostri veri elettori, quelli che muovono i fili dai consigli di amministrazione degli istituti di credito.
A non risentirci.
AlexFocus
P.S.: non crediate che questa risposta sia stata creata solo per voi.
Vale per tutti gli "assenti" ingiustificati agli appuntamenti fondamentali in difesa del popolo, che si sono ampiamente distinti nel disimpegno dai loro doveri nei confronti di chi li aveva altamente delegati a rappresentarli e che ha visto solo una capacità camaleontica di cambiare "pelle" (leggi schieramento, nome del partito, interessi personali) e non l'unica cosa che serviva: lo spirito di servizio per la sovranità, la solidarietà, la sussidiarietà.