di Enrico Galoppini
Il Cardinale Scola, molto impegnato nel “dialogo interreligioso”, secondo quando riferisce l’Ansa ha recentemente sottolineato la necessità di abolire quelle leggi che, in alcuni Stati, puniscono penalmente la blasfemia.
Confesso che ho riletto tre volte la breve agenzia prima di capire bene il senso del discorso dell’alto prelato, se – ribadisco – è stato riportato fedelmente.
Che cosa è infatti la “blasfemia”? Si tratta in sostanza, anche dal punto di vista etimologico, della “bestemmia”, cioè dell’ingiuria, dell’oltraggio e del vituperio nei confronti della religione, d’Iddio e di tutto ciò che concerne il divino.
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