giovedì 11 aprile 2013

Bologna cancella la sua storia: decretata la fine dell’ex centro trasmittente Rai ad onde medie di Budrio voluto da Guglielmo Marconi

Bologna cancella la sua storia: decretata la fine dell’ex centro trasmittente Rai ad onde medie di Budrio voluto da Guglielmo Marconi e a lui intitolato. Il disgusto di uno dei tanti radioamatori. 

Il Comune di Bologna ex proprietario di un complesso (terreno ed alcuni edifici) nel comune di Budrio, in via Zenzalino SUD, denominato “ex centro trasmittente ad onde medie” adibito fino a qualche anno fa a complesso radio RAI riconoscibile per le impressionanti antenne da 70 metri (ne resta solo una). 
L'edificio principale del complesso e' meglio noto come palazzina Marconi in quanto voluta dal celebre premio Nobel ed a lui dedicata come dimostra una targa purtroppo oggi rimossa. 
Il terreno fu acquistato nel 1934 dal Comune di Bologna, che si fece carico della realizzazione degli edifici per ospitare le apparecchiature radio. Il complesso venne inaugurato nel 1936 come testimoniato da numerosi documenti, fotografie e persino cartoline. 
È importante sottolineare che l'edificio ha subito solo lievi danni dal secondo conflitto mondiale subendo poi un ampliamento. Nel 1951 viene re inaugurato conservando in gran parte il suo aspetto originario (le ombre dei fasci littori che sono stati rimossi sono ancora visibili nelle foto a testimonianza del fatto che il corpo principale dell'edificio è sopravvissuta al conflitto mondiale). 
Questo sito, oltre a rappresentare un importante pezzo di storia (essendo stato la sede dei primi esperimenti in onde medie), e' stato anche il simbolo dell'orgoglio Bolognese per aver dato i natali all'illustre genio dell'etere. In quell'area si concretizzò l'affetto dei nostri concittadini per Guglielmo Marconi. 
Lo spirito emerge bene dagli articoli dell'epoca: in particolare vi trascrivo un brano tratto dal Resto del Carlino del 1 luglio 1934 a firma di Majorana, Righi, Ducati-- 
"Sarà stata appresa con particolare soddisfazione e con legittimo orgoglio dalla cittadinanza bolognese la deliberazione presa ieri a Roma dal Consiglio dei Ministri relativa all'impianto di una stazione radio a
Bologna, a cura dell'EIAR. A nessuno può sfuggire l'importanza di questa deliberazione in quanto essa, oltre a coronare una giusta aspirazione di tutti i radioamatori, pone Bologna anche in questo campo all'altezza delle altre grandi città italiane. 
Ma non basta: per noi la decisione ha il significato più profondo di un riconoscimento. Infatti, Bologna, città che ha dato i natali a Guglielmo Marconi, mago della radio e che l'illustre scienziato tiene particolarmente cara - essendone del resto ricambiato con pari affetto - non poteva e non doveva rimanere senza una stazione trasmittente. Bologna per i suoi vincoli indissolubili con Galvani, Righi, Marconi, non poteva rimanere assente dal coro delle voci e non poteva non esser concesso il giusto orgoglio di ricordare ai popoli della terra, spesso immemori, che qui scoccò' la prima scintilla della più splendente scoperta dell'epoca nostra. 
La Radio-Bologna esalterà nel mondo il genio della gente della nostra terra e legherà nel tempo il nome della nostra vecchia e gloriosa città al genio del suo grande figlio che qui nacque, studiò e diede ali al suo grande volo. Il Comune sarà come sempre in prima fila perché l'alta nobilissima iniziativa divenga realtà". 

Nell' atto Partecipazione all'impianto di una stazione radiofonica in Bologna del Comune di Bologna datato - 21 dicembre 1934 si legge ...Che Bologna invece attribuisce all'attuazione di tale iniziativa un valore anche di alto significato morale, come omaggio ed affermazioni della città che diede i natali a Guglielmo Marconi e come nuova, fattiva espressione di quel patrimonio culturale, che, per il suo antico
studio e per la sua presenza in tutte le manifestazioni del pensiero, la onorano dall'appellativo di "dotta"... 
L'ex centro trasmittente Marconi di Budrio fu sollecitato da Guglielmo Marconi e voluto dal Comune di Bologna per ricordare degnamente la stessa figura di Marconi, ora lo stesso Comune di Bologna lo ha venduto per farlo scomparire dalla faccia della terra, mi domando: possono farlo?? Possono cancellare impunemente un 'pezzo di storia' e pietra miliare della radiofonia italiana? 


Aiutateti a tutelare L'ex centro trasmittente di Budrio, vi elenchiamo alcuni punti: 
1) A Bologna la prima Broadcasting ad onda media, progettata e curata personalmente dall'Inventore della Radio, fu inaugurata il 9 Agosto del lontano 1936, all'interno vi erano trasmettitori contruiti dalla Marconi di Genova - Il centro doveva diventare un Centro di studi e di scienze, in special modo nel campo della radio: lo avevano perorato il prof. Quirino Majorana, il prof. Giuseppe Sartori, l'ing. Aldo Righi e il comm. Bruno Cavalieri Ducati. Il Comune di Bologna aveva assicurato che sarebbe stato sempre in prima fila perché l'alta, nobilissima iniziativa divenisse realtà. 
2) Nel nuovo piano di Montreux del 1939 il nuovo Centro Trasmittente era classificato col nome di RADIO MARCONI, specificando che la moderna stazione della potenza di 50 kW trasmetteva nei pressi della città natale dell'indimenticabile Guglielmo Marconi, scomparso prematuramente il 20 luglio 1937. 
3) Nella palazzina principale del centro trasmittente, fu collocata nel 1947, una targa marmorea che in cui si leggeva: 
TRASMITTENTE GUGLIELMO MARCONI / DEDICATA NEL CINQUANTENARIO / DELLA GRANDE SCOPERTA / 1897 - 1947
4) Il testo unico sui beni culturali (D. Lgs. n. 42/2004), all'articolo 2, recita "Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà." 
EX CENTRO TRASMITTENTE RAI AD ONDE MEDIE DI BUDRIO (BO)
VOLUTO DA GUGLIELMO MARCONI E A LUI INTITOLATO

Cordiali saluti
Elio Antonucci
Cell. +39 3474158530
Skype: ik4nyy
"Per favore, considerate l'ambiente prima di stampare questa e-mail"
"Please, consider the environment before printing this e-mail"
Diciamo Stop alle trasmissioni televisive in 4:3, passiamo al 16:9, siamo nel 2013!!!!
Che senso ha produrre programmi in 16:9 per poi trasmetterli in 4:3 in moltisimi casi neppure incapsulati, quando tutti i ricevitori di ultima generazione sono in 16:9???
E' piu' logico incapsulare le immagini 4:3 in 16:9 e non il contrario.