venerdì 29 marzo 2013

DELLA SOVRANITA'

dire "sovranità nazionale" è dire nulla in quanto la Costituzione già dice che "il popolo è sovrano", anche se poi la "sovranità si esercita secondo le norme stabilite dalla legge" e poi "L'Italia aderisce ai trattati internazionali....." Cioè una decina o più di persone ne vincolano 60 milioni....Allora sarebbe più chiaro parlare di "sovranità individuale" e di "indipendenza nazionale"  R.N.

E' EVIDENTE CHE IL TERMINE SOVRANITà NAZIONALE DELINEA UN CONCETTO CHE SI DEFINISCE PER ESCLUSIONE. Ad esempio, una volta, ma poco tempo fa, c'era il SOVRANO che si identificava con il RE.Poi le varie Costituzioni: in Italy, meglio:Sardinia... quella emanata su una forte pressione popolare (importanza dei moti popolari) nel 1821 da Carlo Alberto, ha retto fino all'attuale Costituzione repubblicana. NELLO STESSO PERIODO in Francia ne sono state proclamate una diecina. Le Costituzioni hanno sempre delimitato il livello di Sovranità dei RE. La Costituzione repubblicana italiana, che nulla ha a che vedere con le perfettissime costituzioni: romana del 1849 e fiumana del 1919-20, delimita la sovranità del Popolo Italiano. Che è, appunto, sovrano, entro tali limiti. Tuttavia, mentre la costituzione repubblicana NON è stata mai applicata ( e qui si potrebbe sollevare un GIUDIZIO non solo "morale" sul ruolo della classe politica italyota dal 1948 in poi, traendone anche conclusioni OPERATIVE), esiste in generale un DEFICIT di sovranità in capo al popolo italiano perchè TUTTI gli atti della pubblica amministrazione ( compresa la costituzione di Enti semi pubblici di scarso contenuto garantista) CONTRASTANO NELLA SOSTANZA E NELLA PRASSI col riconoscimento dei diritti NATURALI riconosciuti in detta costituzione. Un buon esempio di quanto scritto è costituito dalla Sanità. Sia perchè la legge istitutiva del SSN (legge 833) previsto nella Costituzione è stata varata nel 1977 ( 30 anni dopo la proclam. della Cost.) sia perchè tale legge è sistematicamente elusa, e non solo: anche gli Istituti creati negli anni 80 sulla base della 833 sono sistematicamente smantellati senza giustificazione alcuna.
PER NON PARLARE DELLA GIUSTIZIA OVE IL CITTADINO ITALIANO NON ESISTE. E' SISTEMATICAMENTE INGNORATO LADDOVE INVECE IL CITTADINO è COSTRETTO A RICORRE ALLA MAGISTRATURA PER AVERE IL RICONOSCIMENTO DI QUANTO LA COSTITUZIONE GLI ASSEGNA. Trovandovi quasi sempre un magistratoa giudicante che "giudica" ESCLUSIVAMENTE in funzione degli interessi contingenti delle lobbies, per lo più "segrete", di cui fa parte. Ne consegue che il termine "sovranità nazionale" è comprensivo della somma di tutte le sovranità individuali e personali che attengono ad ogni cittadino in quanto tale. Ripeto che il concetto di sovranità si ottiene, per forza di cose, per esclusione: esclusione di tutto ciò che confligge con tale concetto. D'altronde, anche la sovranità dei RE, e mi riferisco anche e soprattutto agli istituti dell'ASSOLUTISMO, si definivano per esclusione. Tant'è che: Cromwell potè condannare il RE acusandolo di essere andato CONTRO tale sovranità ( contro se stesso, in pratica), mentre la Rivoluzione Francese proprio grazie al processo contro Luigi XVI sancì la sovranità popolare ( cioè il DIRITTO di processare il RE). Questione che creò a sua volta la questione girondina. Pertanto, il termine sovranità nazionale, riferita, ad es. al diritto di battere moneta, PUò E DEVE ESSERE RIVENDICATA, E COSTITUISCE UN OBBLIGO COSTITUZIONALE IL PERSEGUIRLA. G.V.