sabato 31 marzo 2012

Perché uscire dall’euro


Perché uscire dall’euro


1) Uno dei segni che contraddistingue l’unità e la sovranità di un popolo è proprio la “sua” moneta,
ora l’euro non rappresenta ne l’unità europea (lo stesso Belgio si sta spaccando ), non esiste infatti nessuna  unità politica ne mai esisterà (l’azione sulla Libia lo dimostra) ne esiste la sovranità europea in quanto l’ente BCE è assolutamente indipendente e non è una emanazione di nessuno organismo europeo.
2) La BCE è un ente assolutamente privato che persegue fini puramente finanziari e deve soddisfare solo i suoi azionisti, è lontana ogni forma di solidarietà nella filosofia della BCE se non solo salvare se stessa ed il sistema che rappresenta (banchieri). Un emettitore di moneta deve dare credito al suo popolo, fiducia che possa crescere. La BCE da solo debito, uno stato si deve fidare del suo popolo. L’emissione di moneta debito è per definizione sfiducia verso chi chiede il prestito infatti si chiedono in cambio titoli di stato a garanzia.
3)  La moneta rappresenta il valore sostanzialmente delle persone e del loro lavoro, la partecipazione all’euro quindi dovrebbe essere proporzionale alle persone in Europa,invece nelle quote azionarie della BCE c’è una differenza e presenza di azionariato di banche centrali che nulla a che vedere con il diritto, eguaglianza e la democrazia.  La differenza di azionariato dei vari stati nella BCE, per esempio, di fatto non realizza una uguaglianza nelle nazioni e nei popoli, in fatti la Germania (maggior azionista della BCE) più volte ha pensato di non salvare la Grecia indebitata  (nella svendita i banchieri si sarebbero accaparrati intere isole della Grecia).
4) La BCE non può essere controllata da nessuno e chiunque la gestisca gode di una immunità oltre ogni immaginazione (nessuna magistratura o tribunale ha potere sulla BCE). Sul principio del diritto quindi è una privilegiata
5)  La BCE emette moneta debito appropriandosi  quindi di fatto della proprietà dell’euro, infatti ne chiede la restituzione (solo gli interessi finche si resta nel sistema) ma la proprietà del valore è del popolo, quindi anche ciò che rappresenta valore deve essere del popolo. L’emissione a debito poi
genera una politica di impoverimento continuo delle masse, infatti poiché l’interesse non viene emesso lo stato per poterlo restituire non può che attingere al vero capitale. Chiunque governi in fatti non può che fare tre cose: alzare le tasse, fare tagli sulla spesa e sui servizi per i cittadini e poiché non basta, si ricorre alla vendita del patrimonio dei cittadini.
6) Uno stato che ha cura dei propri cittadini è come un Padre che non guarda orari e fa tutto il possibile per sostenere i suoi bambini. La BCE essendo un ente terzo non ha questa cura, infatti non emette denaro per il popolo, ma solo per prestarlo al popolo attraverso le banche centrali degli stati, che dovendo restituire gli interesse ogni anno, non possono attivare quelle misure (che non guardano orario)di finanziamento (anche inflattivo) per far ripartire le economie.  La moneta debito euro della BCE non permetterà mai di fare veri finanziamenti per far ripartire le economie. Gli interessi da pagare alla BCE infatti sono diventati l’unico obbiettivo dei governi che hanno messo al primo posto  dei programmi politici (e non potrebbe essere diversamente) sempre e solo i conti finanziari e delle banche, se resta tempo il popolo, ma di fatti non solo non resta ne tempo ne denaro ma addirittura si chiede sempre di più al popolo con continue privatizzazioni e continui tagli. L’obbiettivo vero è spostare valore vero dal popolo ai banchieri (quando un stato è costretto a vendere il proprio patrimonio per recuperare denaro/valore..… chi è che può comprare se non chi ha tanta disponibilità economica?) GiuseppeTurrisi