giovedì 7 febbraio 2013

SULLA EMISSIONE DI TITOLI DI STATO

Mettere mani all'interno della finanza dello stato è un po' complicato ma semplicificando possiamo dire che lo stato centrale ha un suo conto bancario che si chiama Tesoreria di stato (ragioneria di stato) e viene gestito purtoppo  dalla banca d'italia...
tecnicamente le tasse (statali) vanno a finire tutte li.


La emissione di titoli avviene in linea di massima su indicazione della tesoreria di stato in base alle necessità di cassa che sostanzialmente sono due:  spesa corrente dello stato   e pagamento di interessi.... 

Sulla spesa corrente c'è poco da dire è il costo della macchina statale circa (800mld)

Le entrate sono:   ex industrie di stato (ridotte al lumicino),  tasse  e nuova emmissione di titoli , svendita di patrimonio pubblico

Il male sta proprio sugli interessi sui titoli sopratutto quando si è a crescita zero......

Infatti anche se la crescita va a zero gli interessi restano invariati anzi spesso aumentano proprio perchè la crescita va zero (naturalmente tutto ciò per i coglioni che ci cascano, perchè in Germania i tassi vanno a zero e in Giappono sono adirittura negativi.... vuol dire che i cittadini prestonano 100 alla stato e lo stato restituisce 99)

Cosa succede a crescita zero .... succede che si innesca il sistema ponzi...
gli interessi  sui titoli di stato in scadenza. vengono pagati con altri titoli ma in numero maggioer
.... spessissimo si emmettono nuovi titoli per pagare quelli vecchi
come in un sistema ponzi.... se mi scadono 100 titoli al'1% da 100€  dovrò emettere  nuovi  101 titoli da 100 per coprire i precedenti....e cosi via....

La banca di italia per comprare e vendere titoli di stato si fa aiutare dalle banche dealer  (sostanzialmente le più grosse )
Intesa Unicredit, c'è anche MPS ecc  ...

Poiché i titoli di stato sono  messi anche sul mercato internazionale succede che una  parte, si calcola in torno al 40% ossia 750 su 1980 miliardi, di questi titoli siano in mano a banche straniere (deutsh bank, jp morgan, goldman, paribas, ecc) che alla scadenza battano cassa alla banca che gliele a vendute....  

(il mercato dei titoli avviene solo tramite mediatori o banche)

In questo giochino puo' succere che la banca che compra tittoli di stato puo' non ricomprare titoli  (aste deserte)
ossia lo stato emette titoli per esempio 200mld  ma nessuno li compra....!!!!
(non so se ti ricordi la polemica del pagatore di ultima istanza di cui la BCE dovrebbe farsi carico)
Se non ci sono banche a comprare l'emissione dei titoli lo stato può rimanere senza soldi è fallire...
Allora ci si chiede perchè dovrebbe esistere una banca centrale con quello che ci costa?

non solo  la banca  potrebbe anche  togliersi quelli delle nazioni che crede essere più in dificoltà a pagare  (grecia portogallo italia)  Che la banca sia italiana o meno non cambia niente poiché sono indipendenti (almeno sulla carta) dallo stato italiano
le banche seguomo le direttive di Basilea che sono uguali ed uniche per tutte l'europa.


Quando l'economia va in recessione c'è meno richiesta di denaro e quindi anche meno emissione di titoli ma quelli vecchi, ossia quelli emessi in precedenza comunque vanno a maturazione e per quelli le banche devono pagare gli interessi ed è per questo che si tengono stretta la liquidità... e non la mettono i circolazione  (ossia si pagano tra di loro per evitare di fallire) degli stati non gliene frega assolutamente niente anzi ci scommettono sopra con i derivati (guadagnando se falliscono o meno)

Il mercato della moneta commerciale invece è diverso poichè quello viene emesso in virtù della riserva frazionaria... 
se una banca ha 10 euro (capitale sociale della banca+ i depositi) può prestare fino a 100 euro..
In recessione succede che anche la riserva frazionaria delle banche scende questo si riflette sul fatto che chiudono i prestiti e addirittura esasperano i rientri..... ma matematicamante quel  denaro che chiedono in dietro non esiste quindi la conseguenza sono fallimenti a catena.......

Giuseppe Turrisi