domenica 24 febbraio 2013

MEGLIO GRILLO CHE NIENTE?

SU GRILLO NON POSSO CHE RIPETERE QUANTO DA ME AFFERMATO IN QUESTI GIORNI E CHE, IN DEFINITIVA, NON VEDREI MALE UN SUO SUCCESSO. IN BREVE:

1. Sul “fenomeno Grillo” aleggia un sospetto che ci siano dietro progetti a lunga scadenza ideati dallaCasaleggio Associati, che ha legami occulti internazionali, i quali, in breve, mirerebbero alla manipolazione di un vasto fronte di dissenso popolare, causato soprattutto dal graduale impoverimento della nazione e dal servaggio usurocratico internazionale, in modo che questo dissenso, sia comunque in qualche modo controllato e condizionato e magari incanalato in favore di certe strategie futuriste di rete e di “economia digitale”. 

Ora questa ipotesi, chiamiamola “complottista”, potrebbe avere un fondamento e la presenza di Giandomenico Casaleggio dietro Grillo è evidente, ma resta per ora alquanto fumosa e comunque non pienamente provata. In ogni caso progetti mondialisti, sia pure di diversa natura, sono altrettanto presenti dietro tutti i partiti tradizionali.

A mio parere in questo momento è inutile a starsene a preoccupare troppo.

2. Il Movimento 5Stelle di Grillo, a differenza di altri partitini antagonisti, da Casapound a Forza Nuova ad altri gruppi antagonisti di Sinistra, è il solo che ha una concreta possibilità di conseguire un certo successo elettorale e far eleggere un consistente numero di parlamentari. E’ una constatazione realistica che ai diretti interessati può non piacere, ma è evidente e concreta.

3. Le contestazioni elevate da Grillo a tutti i partiti tradizionali, destra, centro e sinistra, sono sacrosante ed in ogni caso TUTTI i partiti tradizionali, sono corresponsabili dallo sfascio della Nazione, della sua totale perdita di sovranità, della liquidazione di ogni forma di Stato sociale. E da ultimo sono responsabili della consegna del potere politico esecutivo nelle mani dei banksters. Con la Seconda Repubblica il numero dei cosiddetti “ex consulenti bancari”, neppure tanto ex, che in qualità di tecnici si sono introdotti negli entourage governativi, se non addirittura nella presidenza del Consiglio, vedi Amato, Ciampi, Prodi e da ultimo Monti, è cresciuto esponenzialmente facendo impallidire la vecchia osservazione che “i ministri sono i camerieri dei banchieri” volendo in tal modo indicare il controllo occuluto dell’Alta Finanza verso i governi. Oggi questo controllo è diventato “diretto”.

Tutto questo per dire che è necessario, anzi indispensabile, liquidare in qualche modo, tutta la vecchia classe politica, rottamarla.

Il Movimenti di Grillo, nonostante tutte le riserve che si possono avanzare, potrebbe avere questo ruolo di “rottura”.

Del resto basta osservare i comizi, le adunate sezionali, i party e altro che i partiti tradizionali, tutti: di destra, centro e sinistra, organizzano per i loro scopi elettorali, in cui si vede che la gente che vi partecipa sono tutti potenziali “papponi”, è gente oramai che frequenta questi partiti, dietro un generico substrato ideale progressista o conservatore che sia , ma sostanzialmente per scopi personali, sperando che vinca il suo partito in modo da sistemare qualche affaruccio, da racimolare qualche raccomandazione. Uno schifo generalizzato. 

I frequentatori ai comizi di Grillo, invece, e l’ultima adunata di piazza S. Giovanni a Roma, lo ha reso evidente, sono costituiti, magari da curiosi o da persone entusiasmate sul momento dal “fenomeno Grillo”, ma non presentano quei ripugnanti intenti “interessati” che oramai costituiscono la sostanza di TUTTI i partiti tradizionali. E questo, almeno per ora, ha una sua valenza.

Per quanto riguarda invece un ruolo di “ricostruzione”, purtroppo ci sono molti dubbi che possa seriamente attuarsi, ma non tanto nel Movimento di Grillo, in particolare, ma in quanto la nostra società, oramai legata in tutti i sensi al sistema europeo, subordinata ai grandi Istituti e Organismi mondialisti, quindi sotto ricatto internazionale, e per di più, saldamente inserita nel sistema Atlantico, con tutto il corollario di Servizi e Intelligence che la controllano, difficilmente potrebbe sottrarsi a questi legami. E questo riguarda ogni movimento antagonista non solo Grillo.

La odierna società, a consumismo avanzato, dove i mass media hanno un enorme potere, quasi onnipotente, di fare e disfare l’opinione pubblica, creare scandali e creare “mostri”, fa si che chi controlla i mass media, chi ha grandi mezzi finanziari, chi ha in mano i Servizi di prevenzione, intervento e manipolazione, può vanificare e corrompere ogni pur genuino tentativo di riscossa nazionale. In un certo senso, il “risucchio” nel Sistema è giò successo con Rifondazione Comunista, con la Lega, tutti movimenti, oltretutto con dietro le spalle certe tradizioni politiche e sociali non indifferenti, che una volta raggiunto un certo successo ed eletti anche svariati parlamentari e Consiglieri negli Enti locali, sono stati in poco tempo invischiati nell’andazzo generale, in una consuetudine fatta di inciuci, raccomandazioni, manipolazione e altro che la moderna democrazia presenta al suo interno.

INSOMMA PER CONCLUDERE.

Anche se io, personalmente, per tanti motivi che non sto qui a dettagliare, mi astengo dal votare in questa tornata elettorale, NON VEDO MALE CHI INVECE VUOLE ANDARE A VOTARE GRILLO

Bisogna partire dal presupposto che, comunque ci si astenga dal votare e il segnale di un forte astensione è sempre positivo (anche se poi i partiti se ne fregano), in ogni caso qualcuno sarò pur eletto, qualcuno risulterà pur vincitore e sconfitto.

Con questa semplice considerazione ritengo positivo che il Movimento di Grillo possa conseguire un forte successo.

Poi chi vivrà vedrò, altro da fare non c’è.

MAURIZIO BAROZZI