"C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile
per governare lo sviluppo del mondo.
Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità
(Organizzazione Mondiale della Sanità,
Banca Mondiale,
Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione,
UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma
che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita,
invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità
e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo.
Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa uno questione
di costo-rischio-beneficio.
Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti;
chi è ricco e sano riceverà maggiori cure.
Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare e di denunciare coraggiosamente
la “grande trappola” per i poveri del mondo
e la nuova schiavitú al servizio degli imperativi della mondializzazione
e della globalizzazione."