Ormai siamo al giocarsi tutto per tutto. Il Berlusconi dell'editto bulgaro che va nella tana dei leoni a farsi sbranare da Santoro, un evento molto interessante dal punto di vista mediatico certamente, in altri tempi Berlusconi non avrebbe prestato il fianco, ma del resto gli affari sono affari, Santoro da parte sua non avrebbe perso mai una occasione di far salire l'audience e lo stesso Berlusconi non avrebbe perso l'occasione di una platea di contatti che sebbene già schierata in ogni caso gli aumenta la visibilità. Oltre a tutte le domande e discussioni che si potevano immaginare dal fronte Santoro/Travaglio cosi anche tutte le risposte già arciconosciute dal fronte Berlusconi la novità agghiacciante che esce fuori è che contro il vero problema ossia questa "Europa delle banche" il cavaliere di fatto sembra essere allineato ad accettare supinamente, come del resto farebbero Monti e Bersani. La signora imprenditrice rappresentante di un gruppo di imprenditori del nord ha spiegato perfettamente la situazione Bancocratica ed usurocratica e che la soluzione potrebbe essere il ritorno alla moneta nazionale sovrana a cui Santoro si è guardato bene dal rispondere in casa "LA7" e Berlusconi ha ri-gettato (la spugna) come per dire solo se gli eventi catastrofici lo renderanno necessario lo affronteremo. La sensazione che si è avuta è molto triste oltre che drammatica in quanto ha fatto trasparire l'impotenza di uno che si candida a governare un paese di fronte al problema principale che è quello di stare in Europa e nell'euro da protagonisti facendo diventare l'euro una moneta sovrana dei popoli (l'euro non lo diventerà mai tale perché non è nato per questo e sopratutto perchè l'Europa non sarà mai gli "Stati uniti d'Europa). Dovremmo quindi continuare a subirci l'imperialismo dell'euro-truffa e come regista la Germania e tutti noi accettare di essere un branco di pecore da mungere, salvo se gli eventi non peggiorano!!!! Mi sembra un grande programma. Cosa avrebbe di diverso dal Monti/Bersani/Casini/Pippo/Paperino/ecc? GIuseppe Turrisi