Richard CANTILLON (c.
1680-1734)
In genere si ritiene che
l’economia politica moderna nasca, quasi all’improvviso, con Adam Smith. Il
periodo ‘classico’ proseguirebbe con Ricardo, e sarebbe incentrato su un
approccio aggregato e olistico, su un equilibrio statico e su una teoria del
valore basata sul costo di produzione, o sul lavoro incorporato. Ma non è così.
Il pensiero economico moderno, cioè l’analisi incentrata sulla spiegazione
dell’economia di mercato, comincia circa mezzo secolo prima de La ricchezza delle nazioni, e in
Francia, non in Gran Bretagna. Il principale esponente è Cantillon, irlandese
emigrato a Parigi, e vero “padre dell’economia moderna”.
Saggio sulla natura del commercio in generale (1730, pubbl. 1755)
È il primo trattato di economia
in senso proprio, in quanto tratta tutti gli aspetti dell’economia, demarcando
un’area di studio a sé stante. Gli scolastici avevano trattato, e intrecciato,
l’economia in opere che principalmente si occupavano di altro, morale e
teologia; e i mercantilisti trattavano singoli temi dell’economia,
prevalentemente di politica economica. Con Cantillon l’economia diventa una
disciplina autonoma.
Metodo – Astrazione, non
empirismo. Si parte da un modello semplice, ad esempio lo scambio fra due
individui, e poi con approssimazioni successive si introducono complicazioni,
con la tecnica del ceteris paribus;
metodo introdotto dall’antimercantilista francese Boisguilbert alla fine del
‘600. In tal modo si possono individuare i rapporti di causa ed effetto
‘naturali’.
Valore e prezzo – C. è
interessato alla formazione del prezzo nel mondo reale, non alla chimera del
prezzo ‘normale’ di lungo periodo, come per i classici successivi. Alcuni
passaggi dell’opera di C. fanno riferimento ad un prezzo di lungo periodo che rispecchierebbe
un ‘valore intrinseco’ del bene, dato dal costo di produzione (in termini di
terra e lavoro incorporati), ma la maggior parte della sua analisi è incentrata
sul prezzo come risultante della relazione fra una data quantità di beni
offerta e la domanda dei consumatori.
La domanda è soggettiva,
dipendente dai gusti, umori, stile di vita ecc. degli acquirenti. È il ‘consenso
dell’umanità’ (acquirente) che dà valore ai beni.
Tutte le parti dell’economia di
mercato si compongono insieme in un equilibrio naturale, auto-regolativo.
L’imprenditore e l’incertezza –
C. è il primo ad analizzare ed enfatizzare il ruolo dell’imprenditore. I
produttori vengono divisi in due classi: gli assunti, che ricevono un reddito
fisso, e gli imprenditori, che non hanno un reddito certo. I costi sostenuti
dagli imprenditori sono certi, ma i prezzi di vendita no, dunque i loro
profitti sono incerti. Il mondo reale è incerto, e l’imprenditore sfida questa
incertezza intraprendendo, non avendo la sicurezza di realizzare un profitto.
L’incertezza è data dalla decentralizzazione delle decisioni.
Moneta – Il valore delle monete
d’oro e d’argento si determina allo stesso modo del valore delle altre merci,
in base alla domanda sul mercato.
Una notevole intuizione è che la
moneta entra nel sistema economico step-by-step, dunque non cambia tutti i
prezzi contemporaneamente e in proporzione. I prezzi relativi cambiano.
La velocità di circolazione della
moneta condiziona i prezzi: quanto maggiore è la frequenza dei pagamenti, e dunque
minore è la moneta trattenuta, maggiormente i prezzi cresceranno.
Libera fluttuazione fra oro e
argento, niente tassi di cambio fissi.
Relazioni internazionali – I
mercantilisti auspicavano bilance dei pagamenti in avanzo per incrementare le
riserve monetarie metalliche. C. osserva che l’aumento di moneta all’interno
(afflusso di oro), che fa seguito all’avanzo della b.d.p., fa aumentare i
prezzi interni, quindi le merci diventano meno competitive all’estero, e la
b.d.p. torna in equilibrio. Il mercato vanifica il tentativo statale di
mantenere artificialmente in avanzo la b.d.p. (d’altra parte, se c’è uno o più
stati che hanno la b.d.p. in avanzo, ve ne dovranno essere altri che la hanno
in disavanzo). C. sbaglia nel suggerire al
sovrano di non mettere in circolazione la moneta in più importata, ma di
tesaurizzarla, in modo da non far salire i prezzi; sbaglia perché la moneta
esiste per essere spesa, anche in futuro.
C. è uno dei primi a integrare
l’analisi interna con una teoria monetaria internazionale.
Teoria della popolazione – I
salari dipendono dall’offerta di lavoro, a sua volta dipendente dal livello
della popolazione. I fattori che condizionano maggiormente la popolazione sono le risorse naturali, i
fattori culturali e lo stato della tecnologia. Ad esempio, una tecnologia che
consente di aumentare la produttività favorisce l’aumento della popolazione.
Importanza dell’aspetto spaziale
nell’economia: le distanze condizionano i costi di produzione, in quanto
introducono i costi di trasporto. Alcune attività economiche si concentrano
vicino ai centri urbani.
FONTE
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCIQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.rothbard.it%2Fteorie-economiche%2Fcantillon.doc&ei=NRNgUKGoN4Lm4QTA8oCYCg&usg=AFQjCNFceYTvi0KD3dYfYPstUDpYYlilMw
FONTE
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCIQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.rothbard.it%2Fteorie-economiche%2Fcantillon.doc&ei=NRNgUKGoN4Lm4QTA8oCYCg&usg=AFQjCNFceYTvi0KD3dYfYPstUDpYYlilMw