giovedì 15 marzo 2012

Giuseppe Corvaja "BANCOCRAZIA"

L'autore Giuseppe Corvaja, filantropo aristocratico e siciliano, nato a Calascibetta, un contemporaneo del «Gattopardo» e proprietario di un magnifico palazzo in Taormina, emulo di Owen, Saint-Simon e Fourier, propone un nuovo sistema sociale a guidare l 'età dell'oro' . Le sue opere principali sono:  «Il Nuovo Mondo, un piano finanziario per ottenere una completa riforma sociale», pubblicato a Parigi nel 1837, e «La Bancocrazia o il Gran Libro sociale, novello sistema finanziario che mira a basare i governi su tutti gl'interessi positivi dei governati», pubblicato a Milano, in due volumi, nel 1840-1841.
Ciò che egli chiama «bancocrazia» non è, né più né meno, che l'uso produttivo di tutti i tipi di capitale, anche minimi, da parte dello Stato trasformatosi nella Banca Centrale, in modo tale da eliminare «l’inutilizzazione» delle forze e ​dei ​capitali in grado di produrre valore, il che sarebbe causa - secondolui - della miseria delle classi popolari.
Menti sottili come questa sono, con il «Risorgimento», le vere radici del capitalismo moderno. Oppure, come diceva, già ai suoi tempi, un certo Milo Guggino Francesco: «la bancocrazia non é altro, in sostanza, che l’Usura democraticamente organizzata»
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MILO-CUGGINO Francesco. Luna e Perollo ovvero il caso di Sciacca. Storia siciliana del secolo XVI.Palermo, Stamperia Carini, 1845.
Formato: 215 x 135. Voll. n. 2 in 1. Vol. I: VIII, 210 pp.; Vol. II: 297 pp., 1 c.nn.. Leg.: ½ pelle marrone con fregio floreale, filetti e tit. in oro al dorso.