Evidentemente c'è qualcosa che non funziona nel calcio di oggi. I costi degli acquisti e degli ingaggi dei calciatori sono troppo sproporzionati rispetto al loro effettivo valore "sul campo". Troppa differenza economica tra serie A, B e C con uno squilibrio enorme tra le ultime due. Capisco che gli introiti varino parecchio tra le prime due e siano quasi inesistenti in C ma questo abisso non si spiega nei fatti. Avendo potuto vedere il Calcio giocato dagli anni 1960 ad oggi posso testimoniare che i calciatori dei tempi attuali non valgono (complessivamente) una cicca di quelli passati, specie del secolo scorso. Seguo poco la A e la B perché sembra di assistere (anche grazie al VAR) ad un videogioco di fighetti ben curati troppo super valutati rispetto allo spettacolo offerto mentre la serie C, specie il "nostro" girone, si avvicina vagamente (grazie alla mancanza della tecnologia) a quello della "vecchia" analoga serie. Pure il calcio europeo ed internazionale mi fa lo stesso effetto. Con gli attuali "fuoriclasse" da 200milioni (tipo Jamal) che, con le vecchie e rimpiante regole di uno "sport di contatto", non toccherebbero palla. E, per rendere l'idea, per me l'ultimo che "sa giocare al pallone" oggi è addirittura nonno Modric
Vincenzo Mannello
