lunedì 24 febbraio 2025

quello che non tutti stanno vedendo

 in diretta da Beirut, ovviamente non su un canale mediatico italiano od occidentale, sto seguendo le immagini del funerale di S. E. Sayyed Nasrallah e del suo vice Sayyed Safieddine. Assassinati da israele (nel settembre e nello ottobre 2024) con due micidiali raid a suon di bombe di tale potenza da aver raso al suolo persino diversi edifici contigui. Con conseguente perdita di civili innocenti, donne e bambini compresi ma, si sa bene, che per Netanyahu e soci questi "danni collaterali" non contano proprio niente. Come per gli americani loro protettori, del resto. Che, forti della accertata impunità acquisita nel tempo, avevano assassinato (3 gennaio 2020) a Baghdad il Generale iraniano Qassem Soleimani ed il Comandante iracheno al-Muhandis. Proprio su ordine del presidente Trump, tornato oggi al potere negli Stati Uniti e bellicosamente pronto a ripetere l'impresa (non solo) contro Teheran. Avevo allo indomani di quel raid, cortesemente ospite dei media iraniani, lanciato la (facile) previsione che restando tale crimine impunito malgrado fosse una ulteriore violazione del diritto internazionale ed un vero "atto di guerra" contro una altissima autorità militare di uno stato sovrano (la Repubblica Islamica dell'Iran), avrebbe comportato il via libera per la successiva eliminazione dei "bersagli eccellenti" dello intero Asse della Resistenza mediorientale. Così, per non farla lunga, è stato .. Escluso Assad, eliminato (finora) solo politicamente grazie alla consegna ad Erdogan e Netanyahu della Siria da parte di Putin, tutti gli altri leader sono morti. Massacrati come Nasrallah e Safieddine assieme ad un centinaio di migliaia tra soldati, miliziani, sostenitori, simpatizzanti e del tutto innocenti. Ma, concludo, guardo questa enorme massa di gente che accorre per onorare i propri Capi Caduti e so benissimo che non sono solo libanesi di Hezbollah. Ma Combattenti per la Libertà di tutto il mondo, non solo sciita, contro il sionismo e lo imperialismo americano. Che, in definitiva, sono la stessa cosa. A Beirut come in Italia. È questa gente destinata ad ulteriori sconfitte, come lo sono i Palestinesi di Hamas a Gaza e quelli della Cisgiordania ? 

Io, sinceramente, non ci giurerei .. 

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello