sabato 4 novembre 2023

LE STORIE DI VITA AGRESTE

 Quando la vidi, capii che mi stava aspettando. Era stata appoggiata sul ramo più basso della grande quercia. Mi avvicinai. Piangeva lagrime di Krystallo. Mi sganciai il basso-tuba dal laccio di pelle che mi cingeva il collo, e lo appoggiai alla Grande Quercia. ( Facevo parte dell'Orchestra della banda di Robin Hood.) Mi tolsi la feluca di pelle di daino. Mi sganciai i piatti di metallo che tenevo allacciati alle ginocchia. Mi tolsi le braghe di cuoio...Mi appartai per fare un bisogno. Ella continuava a piangere lagrime di Krystallo. Tornai sui miei passi e cercai di confortarla. Inutile! Allora piansi anch'io ed accompagni i miei lamenti col suono del basso tuba. Che mise in fuga Jene & Sciakalli che ci giravano attorno. In ogni caso mi munii dell'arco e delle frecce improvvidamente abbandonati nelle vicinanze. Fummo circondati da ululati  e stridore di denti. Lei continuava a piangere. La presi amorevolmente con due dita e me la misi in tasca. Mi rimisi le braghe di cuojo. Riallacciai  il Basso Tuba al legaccio di cuojo che mi pendeva dal collo. Rimisi in testa la feluca di pelle di daino. E la riportai al Lago di Trevignano. GV.