giovedì 12 ottobre 2023

COVID - SPAGNOLA - PARALLELISMI - ANSA

 COVID - SPAGNOLA -  PARALLELISMI  -  ANSA

Ansa – 10/10/2023:
“Le ossa delle vittime della Spagnola raccontano una nuova storia”      https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/biotech/2023/10/10/le-ossa-delle-vittime-della-spagnola-raccontano-una-nuova-storia_a751e3e4-8ac9-44bc-9ece-e8d03fc912bb.html

 

Le ossa delle vittime della pandemia di Spagnola del 1918 raccontano ora una nuova storia: l’influenza, che si stima abbia fatto 50 milioni di vittime in tutto il mondo, in realtà non ha ucciso in modo sproporzionato i giovani adulti in salute, una convinzione molto diffusa basata sui resoconti storici dell’epoca.

È quanto afferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista Pnas dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana e guidato dalla canadese McMaster University: grazie all’analisi di centinaia di resti, i ricercatori hanno concluso che il razzismo e la discriminazione, insieme ad una cattiva salute preesistente, sono stati fattori che hanno amplificato gli effetti dell’influenza, proprio come è avvenuto anche con la pandemia da Covid-19.

Gli autori dello studio, guidati da Amanda Wissler, hanno esaminato le ossa di 369 individui ospitati nel Museo di Storia Naturale di Cleveland e morti tra il 1910 ed il 1938. Lo scheletro, infatti, può raccontare molto dei cambiamenti avvenuti durante la vita di una persona: ad esempio, una cattiva salute porta ad una statura inferiore, crescita irregolare, difetti dello sviluppo dei denti e altro. Inoltre, traumi fisici e infezioni causano un’infiammazione che porta alla formazione di nuovo osso: è possibile quindi determinare se, al momento della morte, la lesione era ancora infiammata oppure in via di guarigione.

mostra che le persone con queste lesioni attive sono anche le più fragili”. E lo stesso si può dire per chi aveva sofferto in precedenza di malnutrizione e altri fattori di stress ambientali, tipici di individui che vivevano in condizioni socioeconomiche svantaggiate.”

Per questi ricercatori quindi i giovani militari  morti verso la fine della prima guerra mondiale per Spagnola  erano quelli   più deboli o che avevano, come i morti di Bergamo il DNA dell’uomo di Neanderthal? https://www.marionegri.it/magazine/covid-19-genetica-studio-origin

Sono partiti giovani sani ma durante le  guerre,  tutte, comprese quelle precedenti  antiche o più recenti,  si verificano  le  pandemie per le condizioni di vita pessime: cattiva igiene, malnutrizione, mancanza di farmaci adeguati e, in primis, shock emozionali per la paura della morte propria – i giovani  al fronte – o altrui – i loro familiari.  E’ noto oramai che questi shock emozionali, con le varie concause, creano problemi polmonari – tubercolosi, polmoniti, broncopolmoniti ecc.. , malattie che si riscontrano in aumento esponenziale in ogni guerra, compresa l’attuale in  Ucraina.   

E’ auspicabile che con queste ultime ricerche sulla Spagnola  i virologi smettano di ascrivere le varie epidemie- pandemie, compresa la Covid, alla zoonosi e quindi allo spill-over-salto di specie dei virus  degli uccelli,  pipistrello, scimmie ecc.  
Alcuni parallelismi  fra covid  e influenza spagnola   
https://accademiadellaliberta.blogspot.com/2023/09/i-mariagrazia-dondini-e-andrea-tosatto.html

 

Un caro saluto.    Paola Botta Beltramo