giovedì 23 marzo 2023

Come lamentarsi e (dis)informare

 Daniele De Quarto, già corrispondente da Mosca per la Agenzia Nova, è rientrato in Italia ed ha rilasciato al quotidiano catanese La Sicilia un lungo articolo con il quale ha esternato le motivazioni che lo hanno costretto a tornare nella rassicurante (e confortevole) culla della democrazia occidentale. 

"Mosca addio, lavoro e vita difficili per questa guerra"; "mancavano pure medicinali e beni di necessità; "se aggiungiamo il clima intimidatorio verso i giornalisti occidentali"; "la stampa russa e quasi totalmente assoggettata al governo, anche perché mancano partiti di opposizione" e via di seguito con altri luoghi comuni su tutto il male possibile e immaginabile rappresentato da Putin, dittatore spietato difficilmente sostituibile mediante colpi di stato o morti organizzate. Fondamentale il passo (visto che stiamo trattando di informazione) con cui esalta il mondo occidentale "in cui non sono mai mancati né il pluralismo, né una dialettica vivace".
Chiariamo : sappiamo in tantissimi quale sia il livello generale della stampa e dei media italiani, europei (dell'area ueista), statunitense ed occidentale in genere (israele compresa). 
Fango e disinformazione al massimo livello. Quello raggiunto con la scusa del Covid, che ha portato alla coercizione della libertà e dei "Diritti Umani non comprimibili" sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
Chi ha subito 3 anni e passa di questo "trattamento" riconosce subito le menzogne o, quantomeno, le astuzie dei giornalisti e/o dei conduttori radiotelevisivi preposti alla imposizione della "verità". Made in USA, peraltro.
Ad esempio : perché il signor De Quarto paragona lo "stato delle cose" in materia di libertà politica, economica, mediatica e personale della Russia di oggi con l'Occidente ?  Siamo forse in guerra (dichiarata) con Mosca ? Se confronto si può fare,  è con l'Ucraina che deve essere fatto. 
Sono questi due gli stati belligeranti, non è vero ?
A Kiev esiste "opposizione poilitica" ? 
Ci sono giornali e giornalisti filorussi che possono esprimere liberamente la propria opinione ? Zelensky, a differenza del bieco Putin, può essere "sfiduciato" dal libero voto parlamentare ?
I giornalisti e le emittenti russe possono scorrazzare per il territorio ucraino liberamente, offrendo una loro versione dei fatti ? No, di certo.
Ma la cosa buffa, che il giornalista De Quarto ignora (volutamente ?), è che addirittura alle testate giornalistiche russe viene impedito di svolgere la propria attività in Europa e nei paesi sotto dominio americano. Addirittura, in alcune nazioni della democraticissima UE, ci sono giornalisti in galera o sotto accusa di spionaggio in favore della Federazione Russa. 
Per non parlare dei social, in mano al potere mediatico (e spionistico) di Washington che, preventivamente, hanno fatto "piazza pulita" di qualunque possibile "opposizione" organizzata al "politicamente corretto" della tesi obbligatoria :  Russia stato aggressore e "Putin criminale di guerra".
Ne consegue, tralasciando altre centinaia di supportate considerazioni, che il sopradetto giornalista non sia affatto tornato nella "culla innocente della democrazia e della civiltà" per stare meglio, come vuole farci credere. 
Bensì per offrire agli sprovveduti (in senso non offensivo) lettori un quadro assolutamente distorto della realtà dei fatti.
Beh, in tanti leggiamo ma non ci caschiamo !

Grazie per l'attenzione 
Vincenzo Mannello