venerdì 23 settembre 2016

DELLE LOGICHE DI GUERRA E PANCETTE FRITTE SULLA CANNA DEI FUCILI

La questione centrale è strutturale, non sovrastrutturale. Gli USA incarnano oggi la vera natura del sistema industriale, che è espansionistico ed improntato ad un controllo militarista del "fare". Quindi controllano gli scambi energetici mondiali, in modo globale, dagli stili di vita al petrolio. Per fare ciò debbono avere una struttura industriale militare in grado di esercitare l'egemonia, ma ciò è molto costoso, e per questo stanno crollando. Il 10 settembre 2001 il grosso problema era il bilancio militare. Il giorno dopo sono state abbattute le torri gemelle. Nessuno, neanche la Russia farà questo errore strategico di avere una struttura militare ipertrofica a quel punto, che obbliga col suo parassitismo alla tirannia finanziaria, mediatica, eccetera eccetera. E nessuno tenterà il bis anche per il motivo che un imperialismo industrialista globalizzante è un fenomeno irripetibile, e semmai in futuro potrà venire qualcosa di più sinistro e diabolicamente raffinato. Gli USA tentano oggi di far "evolvere" in direzione del SOFT POWER il loro strapotere militare sul mondo allo scopo di risolvere questo loro grosso problema di avere un Pentagono che opprime il mondo in modo inefficiente e corrotto, come è di ogni struttura militare. L'oligarchia yankee ( chi parla di democrazia USA andrebbe fucilato per idiozia incontenibile) è mafiosa, ed ha due strumenti, la pistola e la valigetta di denaro in biglietti da piccolo taglio, come ogni mafioso che debba farsi rispettare. La pistola è l'Hard Power, mentre la finanza è il Soft Power, anzi, è uno dei tanti poteri dissimulati, infiltranti che compongono il Soft Power. Chi si fissa sulla finanza è come lo scacchista che conosce solo le aperture di cavallo. Il principale dei quali strumenti di Soft Power infatti è l'egemonia culturale che viaggia a cavallo delle merci, di cui ha parlato con nettezza Pasolini. Tale egemonia si fonda sull'asso nella manica di un sistema industriale in espansione, che è il benessere fordista. Infatti quando la signora Pina afferma che gli americani hanno portato la democrazia, in realtà intende dire che hanno portato il Modello T di Ford, la Cinquecento della Fiat, e i supermercati pieni di merci. Hanno portato il pane e circo del consumismo industrialista che svuota i cervelli, come ben ha chiarito Pasolini. DI solito si compie l'errore di cercare le forme più raffinate di Soft Power, allo scopo di assolvere il popolino. Invece il potere è molto semplice, e si fonda sul consenso delle masse. Quindi il Soft Power più importante a disposizione dell'oligarchia yankee è il consumismo, e la prova è che quando lorsignori dovessero arrivare all'Helicopter Money, molto del dissenso di massa verso il sistema sarà riassorbito, perché al popolino arriverà di nuovo la dose di droga consumistica. A dimostrazione del fatto che l'impianto ipnotico è in quell'ambito, della produzione e consumo. Oggi è entrato in crisi anche quel Soft Power fordista del consumismo sfrenato, perché non va dimenticato che l'Impero deve contemporaneamente combattere la crescita demografica di quel terzo mondo, a cui non deve essere consentito di accedere al fordismo. Ciò per questioni di strapotere militare dissimulate da rapporti di forza di tipo economico. Ecco il senso del Washington Consensus gestito attraverso FMI, Banca Mondiale e Soros che affama il terzo mondo e vi impianta una borghesia eterodiretta e gli squadroni della morte. Perciò il sistema yankee agisce su altri strumenti di Soft Power per dirottare su bersagli falsi il dissenso derivante dalla riduzione del fordismo.Ad esempio, mentre si fanno politiche decresciste si agitano la minaccia terroristica islamica e il giustizialismo tangentopolaro, che sono appunto soltanto due processi di compensazione e di canalizzazione del dissenso generato dalla riduzione del pane al popolino. La traduzione è quella di Di Maio, ovvero "Il benessere cala perché la casta ruba". Di Maio poteva aggiungere che è anche colpa dei terroristi islamici, e così avrebbe usato due dei temi cari al sistema yankee di manipolazione dell'opinione pubblica. Vi è anche il famoso "abbiamo consumato troppo, e fatto troppi debiti", ma quello invece è vero , e non per il rapporto tra consumo e debiti. E' vera la prima parte, quella relativa all'orgia consumistica, che è un male in sé. Perciò Putin deve resistere, rappresentando soltanto l'anarchia sul piano militare, che è quello più importante, ma il problema è nel consenso diffuso verso lo stile di vita yankee. Il problema è nelle masse demoniache, e che quindi donano con la loro roboticità un potere eccessivo a tutto quel che è militare. Galloni nelle conferenze organizzate da Scardovelli ha chiarito che oggi l'economia è "contro". Si produce per fregare la concorrenza e per sedurre i clienti. Ed è per questo che la produzione industriale civile è in realtà una branca del complesso militare. Infatti poi per produrre merci in un sistema energeticamente verticalizzato dalla soppressione mafiosa delle fonti di energia alternative serve il petrolio, e si fanno quindi guerre per il petrolio. Va compreso che il male vero è quindi nell'ottica militarista, che non salverà questo mondo, perché Putin può resistere, ma se tutto il mondo continuerà a friggere la pancetta sulla canna del mitra secondo l'american way of life, la guerra mondiale sarà assicurata. Putin fa la resistenza importante, immettendo anarchia nel sistema unico del complesso militare-industriale. La Cina fa lo stesso immettendo anarchia nel sistema unico, agendo sul piano economico. Ma non si tratta di soluzioni vere, perché inevitabilmente sfoceranno nella guerra. La soluzione può venire solo dalle masse, però queste ultime devono prima comprendere dove è la radice del Soft Power yankee, e poi eliminarla.


DI RAS TAMAN