Faro Murro di Porco (Siracusa,Plemmirio)..ho letto con speranzosa simpatia le dichiarazioni del giovane siracusano Sebastian Cortese che,aggiudicatosi l'uso cinquantennale della struttura,ha palesato la lodevolissima intenzione di "far diventare il faro un grande attrattore turistico locale con la creazione di un palcoscenico sul mare...".
Esattamente ciò che io stesso,dalla dismissione del faro e decenni fa,ho pensato per la utilizzazione piú opportuna del sito stesso.."pubblica" e non affidata a privati (ma i tempi cambiano) e presa in carico dalla amministrazione della splendida città di Siracusa.
Trascorsi tutti questi anni di abbandono non resta che augurare al coraggioso imprenditore di riuscire nell'impresa e di portare questo gioiello turistico-ambientale effettivamente a divenire "un palcoscenico sul mare".
Ma,grazie all ospitalità delle testate che volessero pubblicare,vorrei integrare quanto sopra con una indispensabile aggiunta : il recupero e la apertura al pubblico della Batteria costiera Lamba Doria,che sovrasta il faro stesso.
"Il sito della Lamba Doria occupa una porzione d’altura del Plemmirio di circa 48 mila mq nella parte meridionale della Penisola della Maddalena interamente di proprietà del demanio pubblico dello Stato ramo marina e con una quota che va da 20 a 34 metri sul livello del mare. (fonte lanota7.it)".
La poderosa opera di fortificazione antinave,realizzata negli anni '30 e messa fuori uso dai commandos inglesi la notte del 9 luglio 1943 per proteggere lo Sbarco alleato, è stata (per quanto possibile) sollevata dal degrado e dall'oblio in cui si trovava dalla meritoria opera della Associazione Lamba Doria,nel tentativo di non far perdere le tracce residue di quei tragici eventi storici.
Meta tuttora di escursioni di appassionati di archeologia militare,non è che "se la passi bene" in quanto a manutenzione e sfruttamento delle potenzialità.
Pensate se questi poderosi bunker venissero rimessi in condizione di agibilità con la pulizia del terreno circostante ed il ripristino dei camminamenti e delle piazzole di fuoco...si potrebbero realizzare "ricostruzioni teatrali o telematiche tridimensionali di scene di guerra e di vita militare",sul modello già intuito ed attuato (in parte) a Catania al Museo dello Sbarco grazie alla genialità (per quanto mi risulta) dell'architetto Gaspare Mannoia.
Collegata al palcoscenico sul mare che vuole realizzare il giovane imprenditore, la Batteria Lamba Doria sono certo costituirebbe un formidabile motivo di attrazione per appassionati di archeologia militare e (molto più numerosi) dei cultori del bello.
La visione,dall'alto del bunker di comando,è qualcosa di paradisiaco...provare per credere !!
Quanto sopra potrebbe a prima vista assumere una valenza per la sola Siracusa ma mi permetto di suggerire che così non è.
Se ogni località italiana che si ritrova importanti testimonianze di archeologia militare relative al periodo bellico 1940-45 studiasse come sfruttarle,magari integrandole in contesti ambientalistici tipo le batterie costiere,sono certo che si potenzierebbero due esigenze.
Di salvaguardia e sfruttamento del patrimonio storico e pure...di cassa !!
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello