Non possono coesistere due infiniti in quanto la essenza vera del primo conterrà sempre il secondo, il terzo e così via tutti gli altri, per cui il “concetto” di infinito è solo al singolare,
Nel momento in cui ammettiamo due infiniti necessariamente il primo deve cedere "spazio" ed "essenza" al secondo perdendo quindi la qualità di infinito, diventando "finito".
Altresì il concetto di Dio nel momento in cui ha la categoria dell’essere “uno” (ed uno solo) ed “infinito” non può che non essere necessariamente "il tutto". Per cui il vero Dio “uno” ed “infinito” conterrà necessariamente ogni infinito (finito) ed ogni altro dio (semidio-arconte).
Giuseppe Turrisi