lunedì 25 gennaio 2016

citazioni

Nello stato capitalista, il lavoratore - ed è la sua sfortuna più grande -non è più un essere umano vivo, un creatore, un realizzatore. E' divenuto una macchina. Un numero, una rotella dell'ingranaggio senza più alcun senso o comprensione. Egli è del tutto alienato da ciò che produce. Per lui il lavoro è soltanto un modo per sopravvivere, e non il cammino per fortune più elevate, non una gioia, non qualcosa del quale andare fiero, o soddisfatto, o qualcosa da cui trarre stimolo o il modo per costruire il proprio carattere. 

Siamo un partito di lavoratori perché nella battaglia prossima fra la finanza e il lavoro vediamo l'inizio e la fine della struttura del ventesimo secolo.
Noi siamo dalla parte del lavoro e contro la finanza.

Il danaro è l'unità di misura del liberalismo, il lavoro e il suo risultato sono quelli dello stato socialista.
Il liberale chiede: "Cosa fai?". 
Un socialista invece domanda: "Chi sei?". 
Li divide un abisso. 

Noi non vogliamo che tutti facciano la stessa cosa. E non vogliamo neppure livelli nella popolazione, alto e basso, sopra o sotto.
L'aristocrazia del nostro Stato non sarà decisa dal possesso del danaro, ma solo dalla qualità dei risultati individuali.
Sarà il servizio a far guadagnare i meriti.
Gli uomini si distingueranno dai risultati del loro lavoro, che è il segno più sicuro del carattere e del valore di una persona.
Il valore del lavoro per il socialismo sarà determinato dal suo valore per lo Stato, per l'intera comunità.

Joseph Goebbels