mercoledì 2 ottobre 2013

Ripeto per l'ennesima volta.

Ripeto per l'ennesima volta.
La democrazia diretta nacque nell'Agorà di Atene, con Pericle. Vi partecipavano tutti i maschi bianchi e liberi.
Aveva anche la possibilità dell'ostracismo, che mi piacerebbe rinverdire.
Ma, ad un certo punto, la quantità dei partecipanti era tale da impedire il contenimento nella piazza (Agorà) per esercitare il diritto di voto. Allora si combinò il patatrak: si inventò la democrazia rappresentativa. Fu creata la Bulé, organo che riuniva 500 cittadini maschi, bianchi e liberi, estratti a sorte. 50 per ciascuna delle dieci "tribù" (termine inesatto, ma il più vicino alla realtà) che componevano la Città di Atene.


Con la Bulé finì la democrazia diretta e cominciò quella rappresentativa. Che nacque male, durò poco e finì peggio. La rappresentatività comporta lontananza dal Popolo sovrano, intrighi, commerci illeciti, consorterie, lobby, mercati delle vacche ecc. Esattamente come oggi.

Oggi la democrazia diretta è pensabile solo nei piccoli comuni svizzeri, o in qualche minuscola cittadina del New England, sulla costa orientale "degli SUA" (USA) ve la immaginate una democrazia diretta a Milano, a Roma, a Venezia, a Torino. O addirittura a Napoli?  Ma per favore!
Per la scelta del Nazionalsocialismo: il social-comunismo è crepato anche per bancarotta fraudolenta, viscida e ripugnante.
Il suo fratello gemello, il liberal-capitalismo è morto anche se crede di camminare ancora. Quello che sta succedendo in questi giorni, e non solo in Italia, lo dimostra.

                                                                                           ''the market of our democracy'' Ilya Glazunov 1999
Il regime reale, l'ancienne regime, con un monarca che dovrebbe difendere il Popolo dall'avidità dei nobili, non è proponibile. Oggi il Popolo sa leggere e scrivere! 
Il Fascismo, la vera Rivoluzione del secolo scorso, potrebbe essere una soluzione: ma il far coincidere Stato con Nazione con Regime, non ha le dimensioni adatte all'economia, al bisogno di immediatezza, alle domande dell'Uomo del Terzo Millennio. Si dovrebbe modificarlo un bel po'! Ma una testa come quella di Mussolini non è facile trovarla. Purtroppo.

Resta il Nazionalsocialismo. Piaccia o non piaccia. Del resto ricordo in chiusura, le parole di un giornalista argentino, presente al processo di Norimberga (La peggior porcheria del secolo scorso): "Il Nazionalsocialismo è un sistema talmente perfetto che per eliminarlo si può fare una sola cosa: abbracciarlo".

E la Storia, persona per bene, sta tornando proprio su quelle strade.
Han till Ragnarok! Come il grido norico dei Vikinghi: fino allo scontro finale. Per Odino!
Fabrizio belloni