martedì 12 marzo 2013

Coltellini, taglierini e pistole ad acqua: il mito dell’11/9 finisce in farsa

di Enrico Galoppini

Per la serie “oggi le comiche”, dagli Stati Uniti giunge la seguente “sconcertante” notizia: “Coltelli riammessi sui voli Usa: compagnie aeree in rivolta”.

Ma ripercorriamo cos’è successo negli aeroporti dopo i fatidici “attentati” dell’11 settembre 2001. Prima cominciarono a sequestrare i coltellini, le lamette e quasi tutti gli oggetti metallici (si sono salvate miracolosamente le chiavi di casa); poi passarono ai tubetti del dentifricio, allo shampoo e alle bottigliette d’acqua. Sinceramente, fino a quel farsesco provvedimento pensavo che le uniche “bombe ad acqua” fossero i gavettoni di Ferragosto, ma l’industria della psicosi mondiale è riuscita a far credere di tutto e di più, anche che fosse possibile far saltare in aria un aereo mettendosi qualche diavoleria nelle scarpe da ginnastica o nelle mutande.