Chi lotta contro il sistema ha una personalita' particolare che lo porta a voler dominare gli altri, primeggiare, mettersi su un piedistallo, pontificare. Con questo specifico schema mentale come fara' a trovare condivisione con altri che, come lui, lottano contro il sistema? Semplice? Non la trovera'. Potra' speculare sulla condivisione, potra' dichiarare di lavorare per essa, potra' spezzare il capello in quattro per dimostrare la sua volonta' di condivisione e cooperazione, ma cosi non e'.
Si formeranno quindi gruppetti, fazioni, circoli chiusi in cui ciascun aggressivo esercitera' il suo (domestico) potere sfociante nella sterilita' delle azioni e in un estenuante stress per mantenere una posizione di "leadership" fine a se stessa in quell'orticello che col tempo diventa una prigione mentale ed esistenziale.
Elia Menta