giovedì 1 novembre 2012

Il marxismo è la quarta religione abramitica dopo ebraismo, cristianesimo e islam

Nel riAllegare questo ottimo articolo, come sempre, di Fabio Calabrese, che Joe Fallisi ha sottotitolato "(il marxismo è la quarta religione abramitica dopo ebraismo, cristianesimo e islam)", vorrei fare una precisazione da modestissimo ricercatore storico.


Mi riferisco a questo passaggio: <<Nella primavera del 1945, ci racconta Michaels, Truppe dell’Armata Rossa riuscirono ad issare la bandiera rossa sul palazzo del Reichstag a Berlino. Lo dobbiamo agli immensi sacrifici delle forze tedesche e dell’Asse se le truppe sovietiche non sono riuscite ad issare la bandiera rossa a Parigi, Amsterdam, Copenhagen, Roma, Stoccolma e, forse, Londra>>.

E’ questa una interpretazione falsa della seconda guerra mondiale, tipica degli ambienti di destra da sempre accecati da anticomunismo viscerale ed ovviamente succubi dell’atlantismo.

Occorre allora sapere che, fermo restando il meraviglioso ed immenso sacrificio degli eroici combattenti di Berlino, se la “bandiera rossa” non venne issata su quelle nazioni dell’occidente cosiddetto democratico, lo si deve ad un preciso piano di spartizione dell’Europa stabilito a Jalta da certe lobby mondialsite che dirigevano le strategie di guerra degli alleati.

In realtà la guerra in Europa poteva finire almeno sei mesi prima, ma gli anglo americani, onde consentire ai Sovietici di occupare i territori della Germania e le nazioni che gli erano state assegnate nel grande accordo di Jalta, ritardarono appositamente tutta la loro avanzata militare, Italia compresa.

I Sovietici DOVEVANO invadere determinati territori non solo con il consenso, ma con la volontà occidentale. Le nazioni che non furono toccate dai Sovietici, rientravano in quell’accordo, rispettato dai Sovietici che infatti in Italia accettarono la svolta comunista di Salerno, che imponeva la rinuncia ad ogni rivoluzione del PCI nel nostro paese, ed in Grecia, addirittura ignorarono e abbandonarono la reazione armata dei comunisti che erano insorti. Tutta l’Europa doveva essere divisa in due schieramenti con governi, popoli, partiti e circoli culturali, contrapposti, tra fautori della Nato e del cosiddetto mondo libero e fautori del Patto di Varsavia dell’Oltre cortina. In pratica tra scemi & scemi, in modo che, “chi di dovere” la potesse smembrare, distruggere e annientare esistenzialmente. Altro che le cazzate di comunismo e anticomunismo. La guerra fredda era una esigenza tattica, non strategica, era il controllo anche cruento, affinchè nessuno straripasse dalle aree assegnate a Jalta e in questo Sovietici e Americani erano in accordo di “coesistenza pacifica” tra loro, non scontro come speravano e si illudevano gli imbecilli di destra.

E per finire voglio esprimere una mia “eresia”:

Oggi, con il senno del poi e constatando la distruzione totale del nostro popolo, delle nostre tradizioni e culture e l’avvento di quel mostruoso consumismo con il corollario della way of life americana, vera morte IRREVERSIBILE dello spirito, possiamo dire che sarebbe stato meglio, ma molto meglio che l’Itlia fosse stata occupata e sottomessa ai Sovietici e questo per due motivi:

1. il comunismo è una concezione al di fuori della portata umana e come tale viene sempre e comunque riassorbito dall’uomo, trasformandosi inevitabilmente il suo potere imposto in qualcosa che comunismo non è affatto.

2. certamente nei paesi comunisti si è sofferta la nomenclatura, la totale mancanza di libertà e i gulag, ma per una serie di ragioni che qui salto, ma di cui il punto 1 ne è una conseguenza, i popoli sotto il comunismo, in primis i Russi, hanno mantenuto un minimo delle loro peculiarità etniche e culturali, un minimo della loro spiritualità e quindi una volta imploso il comunismo, su quei popoli si può ancora fare affidamento. Viceversa i popoli occidentali, con tutta la loro opulenza consumistica, sono tutti morti spiritualmente. Aveva ragione Mussolini quando tra Sovietici e Alleati disse che sarebbe stato preferibile Stalin.


MAURIZIO BAROZZI