lunedì 2 luglio 2012

Richard CANTILLON - sulla emissione monetaria



Richard CANTILLON (c. 1680-1734)

"An Essay on Economic Theory" - Richard Cantillon



In genere si ritiene che l’economia politica moderna nasca, quasi all’improvviso, con Adam Smith. Il periodo ‘classico’ proseguirebbe con Ricardo, e sarebbe incentrato su un approccio aggregato e olistico, su un equilibrio statico e su una teoria del valore basata sul costo di produzione, o sul lavoro incorporato. Ma non è così. Il pensiero economico moderno, cioè l’analisi incentrata sulla spiegazione dell’economia di mercato, comincia circa mezzo secolo prima de La ricchezza delle nazioni, e in Francia, non in Gran Bretagna. Il principale esponente è Cantillon, irlandese emigrato a Parigi, e vero “padre dell’economia moderna”.

Saggio sulla natura del commercio in generale (1730, pubbl. 1755)
È il primo trattato di economia in senso proprio, in quanto tratta tutti gli aspetti dell’economia, demarcando un’area di studio a sé stante. Gli scolastici avevano trattato, e intrecciato, l’economia in opere che principalmente si occupavano di altro, morale e teologia; e i mercantilisti trattavano singoli temi dell’economia, prevalentemente di politica economica. Con Cantillon l’economia diventa una disciplina autonoma.

Metodo – Astrazione, non empirismo. Si parte da un modello semplice, ad esempio lo scambio fra due individui, e poi con approssimazioni successive si introducono complicazioni, con la tecnica del ceteris paribus; metodo introdotto dall’antimercantilista francese Boisguilbert alla fine del ‘600. In tal modo si possono individuare i rapporti di causa ed effetto ‘naturali’.

Valore e prezzo – C. è interessato alla formazione del prezzo nel mondo reale, non alla chimera del prezzo ‘normale’ di lungo periodo, come per i classici successivi. Alcuni passaggi dell’opera di C. fanno riferimento ad un prezzo di lungo periodo che rispecchierebbe un ‘valore intrinseco’ del bene, dato dal costo di produzione (in termini di terra e lavoro incorporati), ma la maggior parte della sua analisi è incentrata sul prezzo come risultante della relazione fra una data quantità di beni offerta e la domanda dei consumatori.
La domanda è soggettiva, dipendente dai gusti, umori, stile di vita ecc. degli acquirenti. È il ‘consenso dell’umanità’ (acquirente) che dà valore ai beni.
Tutte le parti dell’economia di mercato si compongono insieme in un equilibrio naturale, auto-regolativo.

L’imprenditore e l’incertezza – C. è il primo ad analizzare ed enfatizzare il ruolo dell’imprenditore. I produttori vengono divisi in due classi: gli assunti, che ricevono un reddito fisso, e gli imprenditori, che non hanno un reddito certo. I costi sostenuti dagli imprenditori sono certi, ma i prezzi di vendita no, dunque i loro profitti sono incerti. Il mondo reale è incerto, e l’imprenditore sfida questa incertezza intraprendendo, non avendo la sicurezza di realizzare un profitto. L’incertezza è data dalla decentralizzazione delle decisioni.

Moneta – Il valore delle monete d’oro e d’argento si determina allo stesso modo del valore delle altre merci, in base alla domanda sul mercato.
Una notevole intuizione è che la moneta entra nel sistema economico step-by-step, dunque non cambia tutti i prezzi contemporaneamente e in proporzione. I prezzi relativi cambiano.
La velocità di circolazione della moneta condiziona i prezzi: quanto maggiore è la frequenza dei pagamenti, e dunque minore è la moneta trattenuta, maggiormente i prezzi cresceranno.
Libera fluttuazione fra oro e argento, niente tassi di cambio fissi.

Relazioni internazionali – I mercantilisti auspicavano bilance dei pagamenti in avanzo per incrementare le riserve monetarie metalliche. C. osserva che l’aumento di moneta all’interno (afflusso di oro), che fa seguito all’avanzo della b.d.p., fa aumentare i prezzi interni, quindi le merci diventano meno competitive all’estero, e la b.d.p. torna in equilibrio. Il mercato vanifica il tentativo statale di mantenere artificialmente in avanzo la b.d.p. (d’altra parte, se c’è uno o più stati che hanno la b.d.p. in avanzo, ve ne dovranno essere altri che la hanno in disavanzo). C. sbaglia nel suggerire al sovrano di non mettere in circolazione la moneta in più importata, ma di tesaurizzarla, in modo da non far salire i prezzi; sbaglia perché la moneta esiste per essere spesa, anche in futuro.
C. è uno dei primi a integrare l’analisi interna con una teoria monetaria internazionale.

Teoria della popolazione – I salari dipendono dall’offerta di lavoro, a sua volta dipendente dal livello della popolazione. I fattori che condizionano maggiormente  la popolazione sono le risorse naturali, i fattori culturali e lo stato della tecnologia. Ad esempio, una tecnologia che consente di aumentare la produttività favorisce l’aumento della popolazione.
Importanza dell’aspetto spaziale nell’economia: le distanze condizionano i costi di produzione, in quanto introducono i costi di trasporto. Alcune attività economiche si concentrano vicino ai centri urbani.