sabato 2 giugno 2012

PERCHE' UCCISERO MUSSOLINI E CLARETTA?


L'aspetto più importante è la relazione relativa all'ingresso dei "partigiani" dell'Oltrepo pavese. Costoro entrano in Milano il 27 aprile. Fino ad allora NON è successo nulla. Ciò significa: assenza totale di partigianeria e stato di "attesa" da parte dei fascisti. ( A Milano c'erano caserme, fascisti civili e quant'altro...)I partigiani era pertanto INDIVIDUI "comunisti" RECLUTATI in ambienti OVE era già avvenuta la conquista degli alleati. Lo stesso si può dire per quanto riguarda la COSTA romagnola, dove i comunisti di Boldrini si arruolarono nella divisione badogliana CREMONA.Furono costoro che si diedero alle stragi, fra cui quella di Codevigo alla quale scampai per un caso.SENZA togliere nulla alla "dabbenagine" di coloro che si ARRESERO a quattro teste di cazzo ( 52ma Brigata Garibaldi, composta da:Bellini, Lazzaro, Moretti, Canali, non uno di più!!!)(....le brigate di Garibali, quelle vere,nel 1866, ma anche nel 1849, avevano un numero maggiore di elementi) in tutto il percorso che il Duce fece assieme agli altri della CAROVANA beduina NOn si vide partigianeria ( ottima la testimonianza di Pellegrini). LA PRIMA DEDUZIONE CHE SI DEVE FARE..PERALTRO OBBLIGATORIA, è CHE I PARTIGIANI NON ESISTEVANO ( a parte alcuni gappisti sempre in agguato che avevano anche vita facile.....). C'ERA BENSì IL cln, che era costituito da persone, TOLLERATe dal Governo repubblicano, che dovevano prendere in mano la situazione a guerra finita.Ciò induce a pensare secondo una logica realista: IL NUMERO DEI PARTIGIANI ERA COSTANTEMENTE INVENTATO PER ESTORCERE SOLDI AGLI ALLEATI. Lo dimostra il fatto che, a cose fatte, gli alleati stessi IGNORARONO di fatto i "partigiani".( Era un gran giro di soldi...al quale partecipavano anche i fascisti, d'altronde mio padre, farmacista, andava a comprare le medicine dai contadini che le prendevano dai lanci aerei, spesso a casaccio,lanci fatti su indicazioni del kazzo da parte di ipotetici...molto ipotetici...partigiani!) Su questo argomento fu fatto un film che però girò pochissimo per le sale italiane e fu fatto subito sparire.POI, QUANDO PER RAGIONI DI TRATTATO DI PACE, IL GOVERNO DE GASPERI DOVETTE INVENTARE LA PARTECIPAZIONE ALLA LOTTA ANTIFASCISTA, TUTTE QUESTE MENZOGNE ED ESAGERAZIONI FURONO PRESE PER VERE.
( Possibile che nessuno capisca che il giudizio "storico" deve partire dalla autentica verità??) Dobbiamo anche aggiungere che in questo giro di soldi entravano anche gli Alleati, per ovvie ragioni di CRESTA! Ma torniamo a NOI! Dunque: a Milano silenzio e gesso.Non si muove nulla e le TRUPPE tedesche e repubblicane sono per lo piu' consegnate in caserma. La GDF occupa la caserma della Muti, d'accordo con la medesima che lascia libero il luogo.E' in questo quadro che da parte di alcuni...RIPETO:ALCUNI, matura la necessità di far fuori Mussolini. Infatti, come sempre nella STORIA delle guerre, l'eliminazione del CAPO scoraggia i seguaci.Vedi il film: Tiro al piccione.MA CHI VA A FAR FUORI MUSSOLINI E SOPRATTUTTO I COGLIONI DEL GOVERNO REPUBBLICANO??? vEDI IL CASO, I SOLITI DELL'OLTREPO. Il chè significa in modo CHIARISSIMO,che non c'era altro per tutta la zona.Cioè in Lombardia) E d'altronde, la testimonianza di Pellegrini è più che eloquente, anche in relazione alla rabbia dei fascisti che vengono a sapere, a Como, che qualcuno ha stipulato una resa per loro ( il prefetto Celio, che pagherà con la vita questa stronzaggine...fucilato per nON farlo parlare...ed in un certo senso anche Vezzalini...un'infame commedia.) NOTA ulteriore: a scapito della retoria dell'insurrezione milanese, d'altronde milano è sempre stata fascista ( in senso lato, ovviamente),nel capoluogo lombardo la tregua ha resistito benissimo.PER CAPIRE occorre anche un pò d'immaginazione).POI è comprensibile che, morto Mussolini, si è scatenata la ferocia contro i fascisti che non si sapevano difendere ( a parte quelli, NON pochi, che hanno fatto la guerriglia cittadina, a Milano ed a Torino( impiccagione del federale). Ma anche a Brescia NON si scherzava. Quando mio padre, lasciato ISEO dove si era ritirato con la Prefettura di Ravenna, si recò a Brescia a prelevare un mio zio ufficiale della GNR,ed era il 29 aprile, si trovò in mezzo a continue sparatorie. Ciò significa che anche nella VERA CAPITALE della Repubblica la battaglia era in corso a fine aprile.IN CONCLUSIONE: COME HO DEDOTTO ORMAI DA UN VENTENNIO, LA RESISTENZA NON C'è MAI STATA.E ciò spiega, anche se in parte,il comportamento di Mussolini, ma non spiega quello di Pavolini, ed altri, i quali, dopo aver cianciato per mesi del ridotto alpino,non avevano approntato nulla. O la stupidità di un ministro dell'interno che NON solo non appronta di nulla per salvarsi per tempo, eventualmente assieme ai suoi fedeli ( come invece fece, con intelligenza, Renato Ricci) ma va pure a cacciare la testa nel covo del nemico.IN CONCLUSIONE: ho avuto l'ennesima conferma dell'inesistenza della resistenza, come ho immaginato subito fin da quando venivano sbandierate "operazioni mai avvenute".TUTTo quello che si fa oggi è pura retorica, CON PARASSITI TOTALI CHE CAMPANO SULLE DISGRAZIE DEGLI ITALIANI, che verrà smascherata probabilmente fra qualche decennio, come avvenuto, solo in questi giorni, per le glorie del RISORGIMENTO.IN TUTTE QUESTE COSE C'è ANCHE UNA LOGICA: l'Italia è un paese geograficamente compromesso e sistematicamente sotto controllo. COME PANAMA. E gli italiani tentano di sopravvivere con SOTTERFUGI, fino a che i "Badroni"non colpiscono le teste pensanti che hanno avuto l'ardire di contestarli coi fatti. GV.