Scendere in piazza
In un precedente messaggio ho lamentato come alcuni amici, molto bene informati e usi a formulare interessanti analisi geopolitiche, si siano poi ridotti a discutere se sia meglio Grillo o Scilipoti e chi dei due potrebbe alfine meritare il voto (sic !). In verità infatti sono convinto che gente come noi dai due non abbia nulla da imparare nè sul piano del metodo nè su quello dei contenuti. E questo per molteplici ragioni la più importante delle quali è che noi non solo siamo in grado di avanzare critiche più che fondate al sistema liberista e alle sue espressioni politiche di cui Monti è l'attuale massimo rappresentante, ma possediamo anche la ricetta giusta per ricostruire quanto 67 anni di democrazia parlamentare hanno distrutto nel nostro paese. Il nostro programma è noto a tutti ma lo possiamo riassumere in tre punti. A livello politico interno: costruzione di uno Stato Organico fondato sulla giustizia sociale, strutturato per funzioni e basato sul principio della responsabilità; a livello esterno: costruzione di una Europa dei popoli, fondata sulle radici profonde della nostra civiltà millenaria e cementata da una visione spirituale della vita e del mondo; a livello economico: ritorno ad una economia reale e non finanziaria, fondata su uno sviluppo sostenibile, su una ragionata decrescita, con al centro il problema energetico da risolvere attraverso massicci investimenti nelle energie alternative, ritorno ad una sana autarchia e ad un equlibrato e mirato protezionismo in grado di curare i mali determinati dall'economia di mercato.
Queste cose le diciamo e le possiamo dire solo noi. Gli altri non ci arrivano perchè non hanno nè il nostro retroterra storico, nè la nostra consapolezza dottrinaria. E non le dicono in ultimo perchè nei nostri valori non ci credono.
Ecco dunque perchè a livello mediatico Grillo riesce a imporsi e noi no. Il sistema gli dà spazio e visibilità semplicemente perchè si ferma alla protesta qualunquista senza riuscire a formulare una proposta alternativa precisa. Questo lo capirebbe anche uno scolaro di terza media.
L'altra sera a piazza del Pantheaon a protestare contro Monti, sotto la pioggia, noi di Forza Nuova e del Movimento Nazional Popolare c'eravamo in gran numero dietro lo striscione LEGA DELLA TERRA con lo slogan: La terra noi la vogliamo lavorare, non vogliamo finirci sotto. Siamo stati ripresi da una ventina tra programmi e televisioni pubbliche e private, tra le quali il TG3, Servizio Pubblico, T9, TSnews, La 7, Tg7 (l'approfondimento del Tg1). Abbiamo rilasciato una quindicina di interviste davanti alle telecamere. Abbiamo parlato chiaro e avanzato proposte concrete: investimento nella terra, stop alle delocalizzazioni con riduzione delle imposte alle piccole imprese, abbassamento dei prezzi, protezione dei prodotti italiani, abrogazione del trattato di Maastricht ecc. ecc. Ovviamente di tutto questo ancora in TV non si è visto niente e non sappiamo se si vedrà. Una cosa è certa, di tutto ciò nè Grillo, nè Scilipoti, nè altri parlano e per questo vanno in onda. In fondo forse sono pericolosi per i partiti ma solo in questo frangente, anche se in realtà oggi i partiti sono impopolari a prescindere. Non sono pericolosi per il sistema del quale invece noi siamo i NEMICI MORTALI. E allora bando alle ciance. Abbandoniamo ogni tanto la tastiera e le disquisizioni teoriche e scendiamo in piazza perchè è lì che si crea il Movimento. Basta con le parole, dunque, passiamo ai fatti, le nostre bandiere sono a disposizione di chi vuole combattere.
Nicola Cospito