lunedì 26 marzo 2012

"la temuta vittoria delle potenze centrali"


La tragedia della nostra situazione geopolitica (. tragedia perchè siamo una nazione poverissima di risorse naturali e da sempre debole economicamente e militarmente), è quella che la nostra marcia non potrebbe che essere “marittima” (non continentale) e puntare ad un dominio nel Mediterraneo, ma allo stesso tempo con uno sguardo “continentale”, al di là delle Alpi, quindi insulare e peninsulare.
L’Italia è una portaerei naturale nel mediterraneo, cosa questa che qualsiasi esperto militare sa benissimo che l’avrebbe coinvolta nella guerra (sono degli imbecilli o degli ignoranti quelli che pensano che nel ’40 potevamo rimanere neutrali. Espandendosi la guerra, saremmo stati inevitabilmente invasi o dagli Alleati (dal nostro paese si poteva attaccare il ventre molle del Reich) o dai tedeschi ( se non altro per evitare che l’Italia occupata dagli Alleati divenisse un aeroporto per bombardare la Germania) questo imponevano le strategie belliche.
Nel 1915 la nostra alleanza fu alquanto “innaturale” perchè ci mise al fianco della potenza talassocratica britannica, che oltretutto era nostra irriducibile rivale e quindi nemica nel mediterraneo e in Africa.
Purtroppo la storia segue anche il letto che in qualche modo si è creata. L’Italia, formatasi da un Risorgimento massonico non poteva che avere una cultura, tranne quella cattolica (che però politicamente parlando contava poco) che l’avrebbe portata in guerra contro gli Imperi Centrali.
Lo stesso Popolo d’Italia di Mussolini battè molto il tasto della retorica contro il militarismo tedesco e i feroci teutonici, quelli che la propaganda anglo francese andava dicendo  tagliavano le mani ai bambini del Belgio (negli anni ’30 poi presentarono scuse al governo tedesco per queste menzogne).
Del resto la nostra editoria, i nostri grandi giornali, erano tutti nati su finanziamenti massonici, un enorme numero dei socialisti del tempo erano in massoneria, addirittura molti dirigenti anarchici, per non parlare dei capi del sindacalismo.
Possiamo solo consolarci che i vari Corridoni, Mussolini (una rara eccezione non massonica), ecc., erano almeno in buona fede, come dimostrarono poi gli anni futuri, perchè tutto il resto dell’interventismo era sotto l’egida massonica.
A pensare che se l’Italia avesse mantenuto la nostra alleanza con l’Austria avrebbe ottenuto molto di più di quanto ci offrirono con il Patto di Londra e poi a guerra finita si rimangiarono, gli anglo francesi.
Oltretutto, sempre per le stesse considerazioni geopolitiche, le nostre esigenze nel continente si sarebbero potute sistemare, e gli austriaci erano anche intenzionati a darci il Trentino e Trieste, e, sia pure con qualche difficoltà, si sarebbe potuta sistemare tutta la situazione adriatica e nel Nord Est. Viceversa i problemi nel mediterraneo e in Africa avrebbero sempre visto, ferocemente attestata contro l’Italia la Gran Bretagna.
Maurizio Barozzi