domenica 18 marzo 2012

"che reitero"

Alt, fermi tutti, un momento. Se vogliamo parlare di politica e di storia, non possiamo farlo come se fossimo allo stadio, gridando viva quello, abbasso questo, morte a quello, vita a questo.
Intanto cominciamo con il dire che Fallisi, credo di ritenere, ha una concezione anarchica della politica,  anche se non materialista e comunque libertaria e pacifista senza se e senza ma. E’ pertanto giusto e consequenziale che lui  abbia una certa visione delle vicende storiche per la quale non può accettare la conquista, la sottomissione, l’atto di forza, i massacri da qualunque parte vengano.
In ogni caso Fallisi non è uno stupido e sa anche ben vedere, al di là delle etichette, quali sono i grandi interessi e le forze che operano dietro gli avvenimenti storici. I suoi interventi quindi mi sembrano logici, coerenti e pertinenti alla sua visione della politica e della storia.
Dove invece, proprio non ci siamo, è negli interventi del sig. Regazzoni che, non mi vorrei sbagliare mi sembrano proprio interventi tipici di una mentalità di destra. Vengo a spiegare.
Intanto, a scanso di equivoci, premetto al sig. Regazzoni che il sottoscritto è un fascista, un fascista che si identifica nel fascismo repubblicano e socialista della RSI. Come tale non rinnego niente del nostro passato, compresa la conquista della Libia, in quanto si trattava della impellente necessità geopolitica per l’Italia, in un epoca dove Inglesi e Francesi possedevano mandati e colonie in mezzo pianeta,  di garantirsi la quarta sponda.
Oggi posso dire, con occhi obiettivi, che quella conquista poteva anche essere conseguita con mano meno pesante verso certe  tribù arabe che vi si opponevano e che vantavano antiche tradizioni spirituali. Così come l’Italia creò nel suo Impero strade, scuole, ospedali e infrastrutture di vario tipo di cui beneficiarono anche le popolazioni locali (a differenza del colonialismo inglese e francese finalizzato solo allo sfruttamento delle risorse del territorio), altrettanto avrebbe potuto procedere con un diverso atteggiamento verso la resistenza libica. A mio parere molte responsabilità c’è l’ha anche il Cristianesimo, quella dottrina per la quale bisogna, con ogni mezzo, conquistare e convertire genti e razze al cristianesimo, una intolleranza ed una invadenza insopportabile, la stessa che appiccava i roghi per gli eretici.
Ma è inutile stare ora a fare considerazioni con il senno del poi, stiamo parlando infatti di un ciclo storico oramai chiuso.
In ogni caso, altrettanto si potrebbe dire di Gheddafi, il quale salendo al potere, anche con una mano sottobanco che gli diede il governo italiano del tempo, avrebbe ben potuto avere un occhio di riguardo per gli italiani che vivevano e lavoravano in Libia. Proprio come fece il Negus che, rimesso sul trono dagli inglesi nel dopoguerra, protesse e rispettò gli italiani in Ethiopia ben sapendo di come erano stati, ed erano utili al suo paese.
A mio avviso Gheddafi avrebbe dovuto cacciare dalla Libia unicamente gli ebrei, e ce ne erano tanti, anche se di nazionalità italiana, soprattutto a Tripoli e sappiamo bene da che parte stavano.
Detto questo, considerazioni che lasciano il tempo che trovano, veniamo ai giorni nostri.
Come si fa, sig. Regazzoni a dare una valutazione positiva di Re Idris, un inetto e un fantoccio nelle mani degli inglesi che facevano il bello e il cattivo tempo, depredando il paese delle sue risorse energetiche ed utilizzando le basi del nord Africa per le strategie occidentali, quindi atlantiche, quindi sioniste.
Gheddafi cacciò via gli inglesi, si riappropriò delle risorse energetiche e procedette ad una serie di riforme sul territorio che elevarono la Libia al livello dei paesi moderni, con grande vantaggio per il popolo.
Ma non si è domandato, così tanto per riflettere, del perchè gli Occidentali abbiano voluto conseguire con tanta selvaggia perseveranza l’assassinio di Gheddafi?
Ma si è reso conto come questi criminali hanno ridotto la Libia, oggi in mano a bande di assassini e mercenari e le risorse petrolifere tornate sotto il controllo delle grandi multinazionali del petrolio?
Se lei non vede tutto questo, devo supporre,  che lei sia un destrista uno di quegli italiani, come lo sono stati la gran parte degli aderenti al MSI, poi AN, poi PDL, oggi piccoli partini di destra sociale, nazionale e altre amenità simili, facili a riempirsi la bocca di retorica e di patriottismo, ma che se andiamo a ben vedere, in questi 65 anni dal dopoguerra ad oggi, hanno sempre, solo e costantemente, servito gli interessi stranieri. Quegli italiani, di indole reazionaria, che neppure sanno cosa sia la mutualità e la socialità, caposaldi del fascismo, e che un tempo, con la scusa di voler contrastare il comunismo, hanno vergognosamente sostenuto la Nato e il colonialismo americano, ovvero le grandi entità geopolitiche che ci hanno colonizzato. Dico colonizzato!
In questi 65 anni, le Destre, tutte le destre, non hanno fatto altro che tradire quella Patria della quale si riempivano retoricamente la bocca.
Non hanno forse sempre sostenuto politiche contrarie ai nostri interessi?
Fin dai tempi di Mattei, del nucleare, delle politiche verso il terzo mondo e il medio oriente, le destre sono sempre state al servizio dei nemici dell’Italia e non parliamo poi del sostegno dato alla politica USA, a quella israeliana, colonnelli greci o cileni, ecc.: sempre e comunque contro gli interessi veri del nostro paese.
Se oggi abbiamo sul nostro territorio 130 basi Nato, comprensive di testate nucleari, che in caso di conflitto espongono il nostro paese ad un attacco preventivo del nemico; se oggi andremo a pagare cifre da usura per un litro di benzina, la responsabilità e anche delle Destre che hanno sempre operato in funzione degli interessi occidentali, non di quelli italiani.
Ma c’è un altro rischio che stiamo correndo tutti: quello di divenire carne di porco di un Governo mondiale, con capitale a Gerusalemme, dove ai goyim, cconsiderati bestie parlanti, non lasceranno neppure gli occhi per piangere. Non se ne rende conto ?
Non si rende conto che se dopo la Libia, dovesse cadere anche la Siria e poi la Russia dovesse rinunciare a sostenere lo scontro internazionale in atto, il Governo Mondiale UsaIsrael, questa torma di assassini, privi di ogni dignità, soldataglia che uccide civili senza alcuna remora e che piscia addosso ai cadaveri, avrebbe le strade spalancate?
E stiamo parlando di quello che è il vero pericolo dell’uomo, quel razzismo di natura biblica o plutocratica per la quale ci sono “eletti” e bestie parlanti.
Come fa dunque Lei a gioire per l’assassinio di Gheddafi ? 
Come fa a definirlo un tiranno, usando le stesse parole della subdola e falsa propaganda dei mass media occidentali che oggi stanno ripetendo lo stesso giochetto con Assad?
I veri tiranni, i criminali, se non se ne rende conto, siedono alla Casa Bianca, a Dowing street, all’Eliseo, alla Kenesset. Sono tutti camerieri dei bankster di quel pugno di ataviche famiglie che hanno nelle mani la Finanza internazionale e praticano sulla popolazione mondiale un usura che farebbe impallidire quella di stampo mafioso.
Sono finiti i tempi di sventolare retoricamente i tricolori, qui lo scontro è immane: l’Occidente UsaIsrael da una parte, tutti noi, e non solo italiani, dall’altra.
Maurizio Barozzi maufil@alice.it