sabato 16 aprile 2016

QUELLE TRASMISSIONI CHE SEMBRANO DI INFORMAZIONE MA DI FATTO SONO SOLO "INTRATTENIMENTO SENSAZIONALISTICO" CHE NON VANNO MAI A VEDERE QUANDO LO STATO DIVENTA IL VERO TRUFFATORE DEL POPOLO CEDENDO LA SOVRANITA' MONENTARIA ECC ECC ECC ECC ECC ECC ECC

Aids - Le Iene .....ecc.



In merito all’intervista al prof. Aiuti  divulgata dalla puntata  televisiva  “Le Iene” del 14 aprile 2016  ed al relativo  commento di Daniele Penna di cui al seguente link: http://accademiadellaliberta.blogspot.it/2016/04/replica-di-daniele-penna-al-servizio.html ,    copio dal sito:  http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/aids-hiv/ 
Al congresso  internazionale sull’Aids, tenutosi nel 2010 a Vienna , parteciparono circa 3500 scienziati dissidenti.
                                                                                                                                                                 
Anche Luc  Montagnier, premio Nobel in Medicina per la scoperta dell’Hiv,  ha  riscontrato che sempre più persone sieropositive  non hanno sviluppato la sindrome dell’Aids e  quindi  afferma:
 “…..alcuni individui si infettano (HIV) ma non sviluppano la malattia (dell’AIDS) e mantengono spontaneamente sotto controllo la replicazione del virus: Questi individui vengono chiamati èlite proprio perché il loro sistema immunitario ha trovato il sistema giusto per bloccare il virus. La nostra speranza sta nello studio di questi individui.            
( Nova “Il Sole24ore pag. 9 ” 11-12-2008)

“…..test genetici possono rilevare fattori ossidativi………..lo stress ossidativo può creare una mutazione del DNA ed è sovente correlato anche allo stress psicologico…………Mens sana in corpore sano ……bisogna convincere  medici e politici…..) (Trasmissione televisiva “Che tempo che fa” Rai 3 – 1 febbraio 2009)
Da un’intervista a L. Montagnier  divulgata su internet dal titolo: “Nobel Laureate Montagnier, HIV Can be cleared naturally House of numbers “:
“Montagnier : Possiamo essere esposti all’Hiv molte volte senza essere infettati; il nostro sistema immunitario può far fronte al virus entro poche settimane se si ha un buon sistema immunitario!
Domanda: Se si ha un buon sistema immunitario non c’è pericolo di ammalarsi?
Risposta  di Montagnier: Sì!
Domanda: Anche gli africani se hanno un buon sistema immunitario possono evitare il contagio?
Risposta di Montagnier: Sì lo penso. E’ una conoscenza importante che è completamente trascurata. La gente pensa sempre a droghe o vaccini!
Domanda: Succede per denaro?
Risposta di Montagnier: Sì è per profitto
Molti   scienziati e ricercatori   hanno indetto congressi,   scritto libri e rilasciato interviste per  dimostrare che non è mai stato isolato  alcun  retrovirus HIV. Tra questi: 
Peter Duesberg: dichiarò in Tribunale, sotto giuramento, di considerarsi il massimo esperto di virologia, autore di numerosi libri tra i quali “Aids il virus inventato” – ed. Baldini e Castoldi  Kary Mullis, premio Nobel 1993 per la chimica;
Stefan Lanka, genetista, virologo, biologo; Lanka si è presentato spontaneamente in un processo per sangue contaminato da Hiv dichiarando, sotto giuramento, che l’Hiv non esiste; Il Tribunale non ha trovato un solo scienziato ufficiale in grado di dimostrare scientificamente l’esistenza del virus in questione. Lanka è stato prosciolto dall’accusa di tentato omicidio per le sue dichiarazioni con sentenza del Tribunale di Gottingen del 24-2-97
Heinrich Kremer, direttore fino al 1988 della clinica specializzata per tossicomani della regione di Berlino, Brema, Amburgo e Bassa Sassonia Alfred Hassig, professore di immunologia all’università di Berna e direttore della banca del sangue della Croce Rossa svizzera De Marchi (psicologo) e Fabio Franchi (infettivologo), autori del libro “Aids la grande truffa” Elio Rossi, patologo clinico e psicologo, autore del libro “Hiv e Aids – fine degli opposti estremismi” Heinz Sanger, professore di biologia molecolare e virologia, premio Koch nel 1978  Harry Rubin, professore di biologia molecolare e cellulare
Richard  Strohman, professore di biologia cellulare Harvey Bialy, biologo molecolare
Roger Cunninghan, immunologo, microbiologo e direttore del centro di immunologia di  Buffalo Gordon Stewart, professore emerito di salute pubblica all’Università di Berna e direttore della banca del sangue della Croce Rossa Svizzera Charles Thomas, professore di biochimica di Harvard Joseph Sonnabend, fondatore dell’America Foundation per la ricerca sull’Aids Andrei Herxheimer, professore di pharmacologia ad Oxford Etienne de Harven, emerito professore di patologia all’Università di Toronto Rike Geerd Hamer, medico scopritore delle correlazioni tra psiche-cervello-organi, autore del libro “Testamento per una Nuova Medicina” Bernard  Forscher, Giuseppe de Micheli, Paolo Brunetti, Antonio Tagliati, Livia Ileana Duce, Guglielmo Campione e molti altri.

Daniele Mandrioli, nel 2009,  ha conseguito la laurea  in Medicina all’Università di Bologna, con 110 e lode, presentando  una tesi  su HIV-AIDS  che rileva gli errori, le discordanze, in sintesi la non veridicità delle teorie ufficiali su questo argomento. Su internet yout tube si può vedere una  parte della discussione della tesi.

Dai  video you tube: “La scienza del panico” e “House of numbers – epidemiologia e Aids”, pubblicati su internet si rileva:
- che più ricercatori (Montagnier, Sonnabend, Duesberg ecc. ) dichiarano che i test per la diagnosi di sieropositività sono inaffidabili;
- che alcune persone, con diagnosi di sieropositività, affermano di non avere sviluppato l’Aids per aver compreso che le vere cause di questa diagnostica erano ascrivibili all’assunzione di sostanze tossiche, ivi comprese quelle farmaceutiche, alla malnutrizione, cattiva igiene, veleni ambientali di varia natura ma anche  a  traumi-shock psichici, sovente causati dalla stessa diagnostica di sieropositività;
- che la giornalista scientifica Janine Roberts dichiara tutto il suo stupore per non aver trovato alcun documento dal quale risulti la scoperta del retrovirus HIV;
- che Etienne de Harven, professore emerito di patologia e specilista in microscopia elettronica dichiara che in un centro indiano si è preferito dichiarare malati di Aids persone affette invece da tubercolosi per avere più sovvenzioni da parte del ministero della sanità.
- che la diagnosi di sarcoma di Kaposi è sufficiente per diagnosticare la sindrome dell’Aids anche senza effettuare i test


“L’aids è un argomento da riscrivere. Dovremo rimettere in discussione tutto il paradigma aids. Prendiamo ad esempio il sarcoma di Kaposi, un tumore che recentemente viene associato ai malati di aids. E’ una patologia  che ha sempre colpito più frequentemente bambini e persone anziane, ora si  ritrova connessa all’aids. In particolare colpisce gli uomini omosessuali.


Ma come si spiega allora la connessione tra bambini, anziani e malati di aids?  Non c’è risposta. La concomitanza tra loro risulta invece chiara se vista alla luce delle Leggi Biologiche.

Il sarcoma di Kaposi è una lesione neoplastica del tessuto dermico e sottocutaneo che coinvolge anche i vasi con marcate emorragie, Il conflitto è connesso al tessuto ectodermico e quindi è chiaro il suo contenuto e il “sentito” biologico:  “Non mi sento più accarezzato, nessuno mi tocca più”

Lascio a voi intuire il legame che unisce bambini, anziani e omosessuali, reietti dalla società. Per i riscontri clinici non c’è bisogno di scomodare Hamer, basta leggere le conclusioni di ricercatori, scienziati virologi, come Peter Duesberg. Stephan Lanka, Kramer, il premio Nobel Kary Mullis insieme a molti altri che hanno messo in discussione tutta l’architettura del sistema hiv e aids.
Le divergenze tra gli scienziati continuano e si combattono su un fronte dove la legge è purtroppo legata a molti interessi in gioco. C’è un budget di 50 miliardi di dollari da suddividere, che le grandi potenze avrebbero così ripartito: 28 miliardi per l’aids e i restanti 22 per le problematiche ambientali.”        (Claudio Trupiano – “Grazie dr. Hamer” ed. 2007)


Louis Pasteur (1822-1895), fondatore della moderna microbiologia, verso la fine della sua vita terrena affermò,  come lo scienziato Antoine Béchamp (1816-1908), che non sono i microbi a causare le  malattie ma che essi si trovano su un terreno biologico già alterato da altri fattori  (traumi psichici, mancanza d’igiene,  alimentazione errata, inquinamento  terrestre, atmosferico, elettromagnetico, nucleare, armi biologiche, batteriologiche ecc.)

Un caro saluto.  Paola Botta Beltramo