giovedì 25 maggio 2023

Ma quali scuse per Hiroscima ..

Biden NON si è certo scusato, per la bomba atomica di Hiroshima, durante la visita in Giappone: la Casa Bianca ha affermato che il viaggio riguardava il "futuro" ed ha visitato il memoriale per rendere omaggio a un massimo di 140.000 vite perse ..

Queste dichiarazioni ufficiali, che hanno ricalcato quelle già  espresse chiaramente da Jake Sullivan, "consigliere per la sicurezza nazionale" del presidente, chiudono definitivamente il discorso sul piagnisteo buonista di quanti (troppi) si aspettavano un "mea culpa" yankee sul crimine di guerra commesso (nel 1945) eliminando con due atomiche circa 250.000 civili innocenti ad Hiroshima e Nagasaki. Senza peraltro conteggiare le altre 200.000 e passa decedute nei decenni successivi per colpa delle radiazioni subite. Oddio, da chi ha realizzato la propria nascita, e lo svezzamento come stato sul sangue di almeno una quindicina di milioni di pellerossa (indiani, fino agli anni '80), risulterebbe davvero strano avesse  chiesto scusa per un numero così basso di vittime, trattandosi persino di perfidi "musi gialli". 

Oh, chiariamo che sto descrivendo le malefatte degli Stati Uniti, solo le loro. Perché, conteggiando i massacri, armati o via segregazioni, malattie ed affamamenti vari prodotti dai cattolicissimi spagnoli, portoghesi, francesi e dai cristiani inglesi .. si arriva come minimo ad un centinaio di milioni di "nativi americani" fatti fuori per dar "spazio alla civiltà".

Considerando poi che, fin dal primo momento, oltre ai pellerossa gli statunitensi sono entrati in guerra con mezzo mondo, non pagando dazio alcuno per qualunque tipo di crimine commesso (rigorosamente all'estero e con "perdite collaterali") .. non capisco il motivo per il quale dovrebbero chiedere scusa al Giappone ed ai giapponesi per i due confetti sganciati in nome della democrazia da esportare a Tokio e della lotta al demoniaco ROBERTO fascista, "nazista" e pregno del militarismo nipponico.

Non scherziamo, signori miei ..

Nessuna potenza imperiale si prostra davanti ai vinti di ieri, di oggi e di domani. Anche perché, andando a ritroso nella storia (per par condicio), si tornerebbe allo uomo delle caverne.

Ed in quanto, piaccia o meno a chi legge, Washington è tutt'ora la prima potenza mondiale. 

Con persino un Biden telecomandato convinto che giapponesi, europei, africani, asiatici, australiani e persino eschimesi siano, in fondo, i nuovi pellerossa .. carne da macello per lo impero a stelle e strisce.


Grazie per l'attenzione 

Vincenzo Mannello