venerdì 2 dicembre 2022

I: Pandemie-epidemie-zoonosi-armi biologiche

 Dal mare magnum delle ultime informazioni contraddittorie riguardo le pandemie attuali e, forse ?,  future:

 

“Nell’ambito del suo recente viaggio in Russia e Donbass, il giornalista Franco Fracassi ha intervistato in esclusiva per Visione tv Igor Nikulin, microbiologo membro della commissione dell’organizzazione delle Nazioni Unite per le armi biologiche. Come scienziato dell'Urss, Nikulin si è occupato di ingegneria genetica per 10 anni: in base a questa esperienza, afferma di conoscere a menadito tutti i biolaboratori ex sovietici (con annessi microganismi stoccati al loro interno) che a partire dal 1991 sono stati acquisiti dagli Usa e che tuttora circondano il territorio della Federazione russa. Il filo del suo racconto, neanche a dirlo, passa per la pandemia Covid e per l'Ucraina”  www.youtube.com/watch?app=desktop&v=pAah7vs02HE

 

Nikulin  - a 12’ - : “ Ci sono tanti modi per diffondere questo virus. Ad esempio i cinesi hanno trovato questo virus nei frutti di mare. Se fosse stato un virus normale non sarebbe stato possibile perché quelli che colpiscono gli uomini non possono vivere anche negli animali, nel pipistrello o negli uccelli, insomma in qualsiasi altro animale. Solo per il fatto che questo tipo di virus vive sia nell’animale che nella persona ci suggerisce che questo virus è stato creato sinteticamente. Lo sanno tutti gli scienziati ma non tutti ne parlano …”

 

A prescindere dalle contraddizioni semantiche, ossia definire virus ciò che potrebbero essere prodotti chimici-armi biologiche ecc.  -  infatti non  esiste guerra  "virologica” – la virologia ritiene che tutte le epidemie-pandemie siano causate dal salto di specie dei virus degli animali all’uomo – spill over o zoonosi -. Tutte, a partire da pesti antiche e recenti, vaiolo, morbillo, varicella, scarlattina, rosolia,  difterite, poliomielite, aids, influenze stagionali, influenza “spagnola”,  aviaria, suina,  sars, covid 19 ecc. 

 

Il microbiologo afferma anche che ora ingegnerizzano gli uccelli per renderli infettivi. Per la virologia ufficiale invece i virus degli  uccelli, a partire dalla prima guerra mondiale, fecero il salto di specie causando 50 milioni di morti per l’influenza “spagnola”.   

Quando è scoppiata la Covid 19 molti scienziati l’hanno subito paragonata all’influenza “spagnola” come  qui scritto  http://retedellereti.blogspot.com/2020/04/superare-il-contagio-con-una-sintesi-di.html

 

Prima della covid, ogni anno gli scienziati scoprivano il  presunto “virus”  responsabile dell’influenza annuale, come  risulta  verso la fine di questo video di Report – “In principio fu l’oca”, dove si vede che nella riserva naturale di Orbetello viene prelevato materiale dalla cloaca  di alcuni   volatili  per stabilire quale sarà il virus che causerà l’influenza annuale

https://www.raiplay.it/video/2009/01/In-principio-fu-loca-f5baf7a0-9764-408b-897f-14147c8b787e.html

 

In questi ultimi giorni  il  televirologo  Burioni  dichiara in un tweet: “Dimostrata trasmissione da cervo a uomo di varianti Omicron. Non è una buona notizia, perchè gli animali potrebbero costituire una “riserva” dalla quale nuove varianti potrebbero saltare fuori. Solo il tempo ci dirò se il fenomeno è rilevante”  https://www.nature.com/articles/s41564-022-01268-9

 

La notizia di una possibile panzoozia  era già stata riportata dal sito “Veterinaria italiana” nel 2020   https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/03/covid-19-la-prima-epidemia-evolvere-in.html?fbclid=IwAR1gPChntLPMre8dmRgJuyj4F9p9lGoNVm9crsjNHxhom0BifZkG0rhuidY

 

L’antropologo-teosofo Bernardino del Boca, invece,   nel  1985: “Non sono i topi a portare le pesti” …  ossia   epidemie-pandemie non sono  causate  dagli animali ma da vari fattori:  percezioni conflittuali,   guerre  (ora anche mediatiche) con conseguenti  shock emozionali, veleni, denutrizione, mancanza di cure adeguate,  ecc..   http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/aids-hiv/    -   http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/vaccinazioni/

 

Un caro  saluto.   Paola  Botta Beltramo