giovedì 28 febbraio 2013

L'ANIMO DEL COMBATTENTE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA STAZZA


IMPORRE UN GOVERNO PRO BILDERBERG DESTABILIZZANDO LE BANCHE ITALIANE

Per imporre in Italia un governo compiacente alla linea che molti oggi chiamerebbero “Linea Bilderberg”, o “Linea Monti-Merkel-Goldman Sachs”, nonostante l'esito elettorale dell'ultimo voto politico, potrebbe essere a breve orchestrata una crisi bancaria italiana che terrorizzi la popolazione e crei il consenso per un governo di quel tipo in cambio di soccorsi monetari di BCE, Fed e altri. I recenti spostamenti di capitali dello Ior da banche italiane a banche tedesche (compresa parte del nostro 8 per mille) corrobora questa congettura.

Il voto politico del 25 febbraio esprime disinganno e rifiuto della maggioranza degli italiani verso la dittatura dei mercati, l'egemonia della Germania, il modello economico mercatista e neoliberista dei c.d. Illuminati, le ricette rigoriste e fiscaliste di tecnici e accademici balordi o traditori, la falsa solidarietà dei paesi euroforti. Sgamati. Tutti sono d'accordo che occorra riformare – ma in quale direzione? Quella di Monti, Rehn, Barroso, Merkel, Draghi, oppure una opposta, col recupero della sovranità monetaria alla Nazione e la sottrazione del debito pubblico alle manovre di mercati pilotati e ricattatori, e massicci investimenti pubblici infrastrutturali, e separazione tra banche di credito e risparmio e banche di azzardo finanziario?
Adesso pare impossibile formare un governo stabile, che deve comprendere il PD, quale detentore della maggioranza assoluta dei seggi della Camera per effetto del premio di maggioranza. Ma proprio il PD e Monti sono paladini di quella politica che, come dicevo, la maggioranza degli italiani ha respinto, e sempre più respingerà via via che la depressione peggiorerà, mettendo a rischio il rispetto del pareggio nominale di bilancio imposto, sotto severe pene, dal fiscal compact.
Stranamente e significativamente, in questa cruciale situazione Napolitano vola in visita di Stato presso la potenza egemone. Non è che si pensi, colassù, a nominare un novello pseudo-tecnico tipo Monti come premier per continuare, sotto il pretesto dell'emergenza e del volere dei mercati, le riforme distruttive che trasferiscono capitali, imprese e cervelli dall'Italia a Germania, Svizzera e altri? E che stia concordando un sostegno finanziario germanico di breve termine per questo nuovo asso della delocalizzazione guidata, un sostegno che lo faccia apparire bravo, apportsatore di un poco di liquidità, una boccata di ossigeno per il Paese stremato?
Questo asso potrebbe essere Prodi o Amato, i quali con le loro leggi e riforme e privatizzazioni già tanto hanno fatto in quel senso, spezzando la schiena all'economia di questo Paese. O qualcuno della Banca d'Italia, che si è distinto nel non vedere le ruberie in MPS o nel legittimare davanti ai giudici penali il superamento della soglia di usura, mediante compiacenti circolari in conflitto di interesse e che esse stesse costituiscono concorso in quel medesimo delitto.


Quel che mi aspetto è che, se non ci mobilitiamo con la denuncia e l'informazione preventive, e se non a brevissimo parta un'azione di destabilizzazione del sistema bancario italiano, anche mediante un rialzo artefatto dello spread finalizzato a deprezzare i titoli pubblici italiani detenuti dalle banche italiane, in quanto queste detengono i detti titoli come importante componente del loro attivo patrimoniale, e in caso di rialzo dei rendimenti con conseguente calo del valore di mercato dovrebbero ridurre la loro valorizzazione in bilancio, con tutte le conseguenze di ciò (conseguenze che colpiscono, in prima battuta, le imprese e lo Stato, non il cittadino). Lo spread lo possono far salire a piacimento mediante lo shorting, il rating, le esternazioni. Poi, quando si sarà alzato a livelli di allarme, potrebbero imporre alle banche italiane di fare accantonamenti a copertura di possibili perdite sui titoli pubblici, così da comprimere il capitale netto delle banche. Allora saremmo davvero in croce.
La predetta manovra di destabilizzazione creerebbe panico, blocco di pagamenti, allarme per i depositi, carenza di contanti, limitazione della prelevabilità. Allora il Quirinale manderà avanti il nuovo Salvatore a cui il voto e la fiducia e l'obbedienza sono dovuti di necessità, perché “non c'è alternativa”. Egli imporrà sacrifici durissimi, innanzitutto in termini di rinuncia alla democrazia e alla sovranità, e in cambio apporterà un misericordioso aiuto dei fratelli europei. Potrebbe anche essere che Berlusconi e Bersani mandino avanti Alfano e Renzi per fare un inciucio e verniciare di giovinezza il vecchio, vuoi sostenendo il premier pseudo-tecnico, vuoi facendo un governissimo o un governo PD di scopo con appoggio esterno di PDL, Monti e, all'occorrenza, Grillo. In ogni caso, sarebbe un governo che continuerebbe il suddetto processo di trasferimento di cervelli, capitali e imprese nel quadro della politica merkeliana e in spregio al voto della maggioranza degli italiani. Un governo che non farebbe ciò che va invece fatto: negoziare coi partners europei le condizioni a cui l'Italia può restare nell'Euro, e, qualora non siano accolte, liberarsi.

Che ci sia da prevedere una crisi bancaria in Italia, anche senza attacchi mirati del capitalismo finanziario dominante, è facile da capire, perché i bilanci delle banche scricchioleranno sempre di più per la crisi economica dell'Italia, in continua recessione, quindi in difficoltà a rispettare il pareggio nominale di bilancio. La strada per uscirne è quella greco - islandese: cancellare il 50% del debito pubblico, ridisegnando la struttura e la distribuzione della ricchezza del paese. Le banche in perdita (a causa dell'annullamento di attività incerte) dovranno essere nazionalizzate ad interim. I colpevoli e beneficiari processati, banche comprese, e i loro beni sequestrati a garanzia dei risarcimenti. Ciò anche per dare un segnale di legalità e un motivo di fiducia.
Questo per l'emergenza. Ma a breve dovranno seguire i rimedi strutturali che ho descritto nei miei ultimi saggi Cimit€uro e Traditori al Governo, di cui il più importante e imprescindibile è l'adeguamento degli attuali IAS (principi contabili internazionali) in materia monetaria e bancaria al tipo di moneta che si usa oggi (moneta a circolazione forzosa, non convertibile, e perlopiù costituita da credito). Senza tale adeguamento alla realtà monetaria odierna, il fondo del secchio resterà sempre bucato, e il sistema instabile e destinato a scompensarsi qualsiasi altra misura si adotti.


26.02.13 Marco Della Luna


PER CHI HA UN BALCONE O UNA FINESTRA (MA IO CHE POSSO FARE???) FOTO IN ALLEGATO


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mercoledì 27 febbraio 2013

PREGHIERA LAICA DELLA SERA - 27-02-2013

CHI SI VENDE AI MERCANTI PER DENARO PRIMA O DOPO VIENE VENDUTO PER DENARO
adl

GRILLO FAI LA PRIMA MOSSA E FORSE FAI SCACCO MATTO

UN COMICO CONTRO IL SISTEMA NEOLIBERISTA E LA  MONETA DEBITO VERSO LA PROVA DEL 9?
(LETTERA AI MILITANTI DEL M5S)
La cosa più seria che ha avuto l'Italia  dal 1946 e' un comico che potrebbe mettere in difficoltà il governatorato di regime della colonia americana dell'Italia. Ora finche si sono succeduti i vari colori politici tra opposizione e maggioranza spartendosi le briciole è andato tutto bene, ma adesso "forse" c'è un terzo incomodo con cui fare i conti. Se Grillo è quello che si è mostrato, adesso non ce ne dovrebbe essere più per nessuno. Lui, a questo punto, dovrebbe dettare l'agenda,  dato che è l'ago della bilancia. Se non si fa avanti con un po' di attributi, su alcune portanti fondamentali, non fa che rinforzare i nostri sospetti che noi invece, vogliamo cancellare. Grillo per capitalizzare al massimo tutto il suo lavoro dovrà imporre la sua agenda prima che i partiti di sistema impongano la loro miserabile agendina. Se non gioca di anticipo potrebbe perdere una occasione d'oro. Il Bersani non potrà che fare un gioco al ribasso sulle scelte stupide ed inutili che non toccano minimamente la sostanza della crisi e per non disturbare troppo le regole del sistema che ha già cominciato il suo ricatto. Il sistema finanziario internazionale  con i suoi usurai ha già cominciato la sua propaganda, minacciano ritorsioni, con la favola degli spread e lanci di proclami divini delle agenzie di rating.


 Lo stesso Bersani ha paura di perdere la fiducia degli "usurai" internazionali (che lui chiama mercati). Escludiamo, per un discorso di coerenza quanto meno di immagine, inciuci di Grillo con il PD, anche se sembra che Prodi, abbia tentato un approccio con Casaleggio, magari solo per sponsorizzare la sua candidatura a presidente della repubblica. Certamente siamo all'inizio della svolta: il Papa si è abdicato, Napolitano scade, il governo praticamente se si farà andrà in stallo  dopo un secondo e tutto questo mentre il malumore degli italiani cresce. Tutto dipende dalla tenuta del gruppo di Grillo non tanto da Grillo stesso. Roma per definizione corrompe, disturba, distrae,  affascina, istituzionalizza  e i ragazzi del movimento cinque stelle non sono pronti al linguaggio della retorica e del compromesso che è certamente un bene, ma se tra loro non faranno un muro  molto duro attorno a Grillo, verranno selvaggiamente sbranati dalla comunicazione pagata dagli usurai che non aspetta che un piccola mossa falsa. I ragazzi del M5S subiranno attacchi senza regole delle sirene di turno, offerte che forse non si possono rifiutare, fascinazioni, forse anche minacce, ecc e solo se il gruppo terrà sarà vincente; in una diga, anche una piccola falla, si può trasformare in un Vajont.
Adesso i media hanno gli occhi puntati addosso a Grillo, quindi sfrutti il momento, che chieda una serie di (prime) cinque puntate da realizzare a porta a porta con Bersani  sui punti cardini della crisi e cosi lo metta con le spalle al muro di fronte agli italiani  e gli  rigetti la responsabilità.
1) Sovranità alimentare: a) Acqua pubblica da domani per tutti i comuni con risanamento immeditato di tutte le pendenze con i cittadini. b) Blocco degli OGM in ogni loro forma c) sospensione di qualsiasi controversia fiscale-legale in atto contro gli allevatori-agricoltori. d) Decreto Legge sul consumo biologico-locale-italiano  
 2) Sovranità monetaria: a) nazionalizzazione della banca d'italia senza costo per gli italiani.  b) ogni comune deve avere la sua banca comunale e che inizino i finanziamenti ad interessi controllati del 2% per tutte le opere urgenti. c) informazione e formazione massiccia per venti giorni dei cittadini su come viene emesso l'euro e quanto ci costa e solo dopo indire il referendum  d) sospensione dei trattati di Maastricht, Lisbona, MES, Fiscal Compact per spiegare agli italiani cosa sono e cosa comportano.
3) Sovranità energetica, tutte le società strategiche di produzione-trasporto-distrubuzione di energia devono essere nazionalizzate completante (ENI -ENEL, ecc )
4) Sovranità  fiscale: a) chiusura di equitalia fabbrica di suicidi. b) aliquota proporzionale al reddito fino ad un massimo del 20% per tutte le imprese e chi non guadagna non paga. c)  tutte le società multinazionali che vendono in Italia devono pagare le tasse in Italia in proporzione al loro venduto (farmaceutiche automobilistiche alimentari Ikea carefour auchan ecc ecc) d) tutte le ditte straniere non possono detenere più del 49% delle azioni di società fatte in Italia che fatturino in Italia.
5) Sovranità territoriale  a) Spiegare agli italiani dove è perchè ci sono le basi Nato, spiegare il MOUS a cosa serve e solo dopo indire il referendum. b) piano di ristrutturazione idrogeologica e floro-faunistica c) Piano di finanziamenti delle banche comunali al 2% per la risistemazione antisismica a cominciare dalle scuole e dagli ospedali.
Naturalmente questi sono solo alcuni punti iniziali, ma già bastano per far vedere se gli "interessi" di Bersani  sono "il bene comune" degli italiani (slogan rubato dal PD al partito di Fernando Rossi Per il Bene Comune) oppure sono le multinazionali e i mercati (usurai) da tenere buoni.


Questi signori prima ci hanno portato dagli usurai, ci hanno fatto indebitare e ora continuano a dirci: dobbiamo pagare se no "perdiamo il loro rispetto". Ma cosa significa che uno stato sovrano si deve fare rispettare dai mercati altrimenti non gli "prestano i soldi"? Ma il popolo questa frase la comprende, qualcuno gliela mai spiegata prima delle elezioni ?
In ogni caso tutte queste cose Grillo le sa, e se ha la certezza della compattezza del suo esercito può tentare di fare la prima mossa senza aspettare mezze misure e capitolerebbe ulteriore consenso, ma deve fare la prima mossa, altrimenti resta scoperto.
Se si fa questa mossa, ed io spero che la base di Grillo più tutti quelli forse lo avrebbero  anche votato, glielo chiedano con forza,  smaschererebbe certamente Bersani che sappiamo che sta con le multinazionali dell'acqua e non il popolo italiano. Ma lo verrebbero a sapere finalmente anche molti suoi elettori. Tutto ciò potrebbe essere anche la cartina di torna sole per lo stesso Grillo; quanto ci credi?  Oppure hai solo preparato un nuovo recinto su ordinazione per avere una opposizione controllata visto che PD, PDL e centro sono la stessa cosa? Il tempo svelerà ogni segreto.
 Giuseppe Turrisi

LODI LAICHE - 27-02-2013

“Se un uomo sogna da solo, il sogno resta un sogno, ma quando tanti uomini sognano la stessa cosa il sogno diventa realtà”
(Mons Helder Camara)

martedì 26 febbraio 2013

COSI’ FINI’ GIANFRANCO FINI

COSI’ FINI’ GIANFRANCO FINI

E così questo figlio legittimo (altrochè) di Almirante è miseramente rientrato nella nullità dalla quale era uscito. Del resto, chi lo conosceva, ben sapeva che era un individuo dotato di buona memoria, di una certa parlantina affabulante, una certa furbizia e mancanza di scrupoli, ma nulla più.

Qualità che non bastano per navigare nelle politica ad alti livelli.

Certo, è diventato Presidente della Camera, ma questo lo deve alla grande impresa elettorale “paratelevisiva” di Berlusconi, non certo alle sue capacità. Quella Presidenza, comunque, è stata la sua dorata bara.

La fine di questa nullità è uno degli elementi di soddisfazione di queste elezioni.

Ma ce ne sono stati anche altri di “trombati” che danno una certa soddisfazione.

Quello che stona è la stupida soddisfazione delle vedove del MSI, che tra l’altro, ben avrebbero da piangere per tante sacrosante trombature nelle loro fila per quei vari papponi che si sono presentati nella Destra.

Ora questi eterni illusi, accusano Fini di essere un Badoglio ed in effetti non hanno torto. Il desso ha tradito tutti, Berlusconi compreso e i suoi scodinzolamenti a Gerusalemme sono così ributtanti che più non potrebbero esserlo.

Ma questi illusi, dimenticano che, in definitiva, il tradimento di Fini può essere tutto al più relativo alle sue precedenti affermazioni storiche, poi smentite in toto adeguandosi alle esternazioni su Mussolini e il fascismo quali il male assoluto.

Ma trattasi di un “tradimento” su qualche cosa in cui Fini, come Almirante, come tutti gli altri dirigenti missisti non avevano mai veramente creduto, tanto che avevano sempre utilizzato il fascismo e il Duce per soli fini elettorali.

Quando, il segno del tempo, impietoso, ha ridotto anagraficamente il serbatoio nostalgico, era ovvio che Fini, e non solo Fini, gettassero a mare quelle false esternazioni, visto che poi certe Consorterie massoniche chiedevano la liquidazione di tutti i partiti tradizionali con le loro pacottaglie ideologiche, per adeguare alla Seconda Repubblica i nuovi “partiti bottega”. E Fini non poteva non essere sensibile ai richiami di Loggia.

Comunque sia, in realtà Fini, può considerarsi un “benemerito” perchè ha finito di mostrare la vera faccia del Msi e dei missisti, non della base, fatta per lo più da ingenui e illusi, molti dei quali in buona fede, ma parlo del partito, dei suoi dirigenti, delle sue strutture, delle sue appendici di vario genere come la Cisnal, ecc. Personalmente, da fascista, gli darei una bella medaglia per questa liquidazione di questo falso partito neofascista, altro che tradimento!

Quindi Fini non ha tradito il Msi, visto che la sua Alleanza Nazionale è stata la legittima, logica e consequenziale prosecuzione proprio della politica missista.

Ma ve lo mettete bene in testa, care vedove missiste e amanti traditi, che la politica di Fini era di stampo filo occidentale, filoaltantico, filo israeliano, esattamente come lo era quella del Msi.

Ve lo mettete bene in testa che il conservatorismo liberista di Fini era lo stesso liberismo del Msi, di quel Msi DN almirantiano, al pari di quello micheliniano, pacottaglia e ricettacolo di democristiani di destra falliti, di tromboni trombati dei Servizi, di ex venticinqueluglisti, liberali, monarchici ed altra mondezza simile?

E non fu proprio Romualdi, l’altra faccia del Msi dopo Almirante, a dichiarare che anche il Corporativismo era oramai anacronistico e non adatto per questa società occidentale? Figuriamoci la socializzazione!

Ma negli anni del Msi, anni fatti di rinunce, tradimenti, inciuci di ogni genere, svendite ideali e altro, dove eravate?

Ma di quale patrimonio, tradito da Fini, andate parlando?

Se la memoria vi fa difetto, andatevi a leggere 50 anni di atti e interventi parlamentari inerenti il MSI, la collezione di quel fogliaccio conservatore filo atlantico che era Il Secolo d’Italia. e vi troverete, sempre e comunque, il tradimento, non solo del fascismo, ma addirittura degli interessi nazionali, il tradimento di quella Patria, colonizzata dagli statunitensi, a cui i missisti facevano da truppe cammellate.

Non scherziamo per favore. Le illusioni, sono affabulanti, ma sono sempre e solo illusioni. Rendetevene conto.

Ed allora cosa andate cercando vedove e amanti traditi?

La soddisfazione per la caduta di Fini, poco vi riguarda.

Maurizio Barozzi

in Italia una nuova fase politica?


Con il successo elettorale di Grillo inizia in Italia una nuova fase politica. Grillo, infatti, trova il consenso di chi è convinto che i politici sono tutti dei corrotti che pensano solo a rubacchiare, totalmente indifferenti ai bisogni drammatici e urgenti della gente, che vengono infatti sfacciatamente disattesi da decenni. Questo è stato possibile perché nei fatti è mancata una forza politica che parlasse con convinzione di ridistribuzione sociale della ricchezza, di abolizione del precariato, di restringimento della forbice tra le retribuzioni e le pensioni “d’oro” e quelle medio-basse, di riduzione del tempo effettivo di lavoro, di difesa dei beni pubblici, di difesa delle imprese e delle maestranze italiane dalle delocalizzazioni contrarie all’interesse nazionale, dalla concorrenza “sleale” delle importazioni che non rispettano i minimi standard di tutela dell’uomo e della natura e da quella esercitata dalla immigrazione selvaggia.

La sinistra “storica” non ha mai portato avanti un simile programma per dichiarato “senso di responsabilità” verso le compatibilità imposte dalla concorrenza internazionale. Con ciò ha mostrato sostanzialmente di credere nella fondatezza “scientifica” del pensiero liberista e, in specie, di escludere che la distribuzione possa cominciare già nella sfera della produzione, attendendosi invece che essa possa avvenire solo dopo che venga prima prodotto con efficienza (in realtà “stracciona” perché conseguita sul fronte del costo del lavoro anziché quello della qualità del prodotto) ciò che poi si distribuisce, non cogliendo, dunque, nemmeno parzialmente, le conseguenze devastanti che le nostre esportazioni hanno per le imprese e le maestranze dei paesi “fratelli” che non producono più ciò che viene da esse soppiantato, non facendo nemmeno una piega di fronte al fatto che per conseguire questo “lodevole” obiettivo si comprimano retribuzioni, welfare e civiltà del lavoro nella speranza che la compressione di domanda interna che ne discende venga più che compensata dalle maggiori esportazioni che così si promuoverebbero.

Nemmeno la sinistra più estrema, del resto, mette in dubbio la esattezza scientifica delle analisi liberiste, ed è per questo che quando chiede qualcosa per i lavoratori e per gli utenti dei servizi sociali non si preoccupa minimamente di giustificarlo sotto il profilo “tecnico”. Così facendo, però, avvalora la tesi che i liberisti abbiano ragione sotto il profilo tecnico-scientifico e lascia l’elettorato suo referente diviso tra chi “si fida dei padroni” nell’immediato sognando un improbabile sol dell’avvenire situato in un tempo futuro incerto sia nel se che nel quando, e chi si oppone nella logica del “tanto peggio tanto meglio” pur ritenendo scientificamente fondata la lettura liberista del funzionamento del capitalismo ma sperando che esso crolli per effetto di quella caduta tendenziale del saggio di profitto che queste rivendicazioni provocherebbero.

E’ in questo vuoto concettuale in cui la sudditanza scientifica verso il liberismo si sposa con l’appiattimento sindacale più imbarazzante e/o con il ribellismo irresponsabile, che si inseriscono la destra sociale, il populismo, il peronismo e i fascismi.

Il loro massimo comune denominatore, infatti, è una certa solidarietà sociale che si mescola ignorantemente alla invidia verso chi si vorrebbe essere e dal cui novero ci si sente ingiustamente esclusi, un certo sentire meritocratico e antiplutocratico di estrazione piccolo-borghese, e la speranza di ricevere in distribuzione come plebe le colature della ricchezza che i padroni sanno bene come produrre se solo li si lascia fare, se si combattono giustizialisticamente le corruttele politico-amministrative, le ruberie dei falsi invalidi e dei fannulloni che “non vogliono lavorare”, e, perfino, se li si liberano da quei “lacci e lacciuoli” che impediscono loro di licenziare liberamente chi non merita e assumere chi merita.

Il collante di tutto lo da il giustizialismo familista e xenofobo che si esprime nell’ostilità preconcetta verso i “diversi”, gli “stranieri” e … gli “stupidi” e i “cattivi”, salvo, però, che si tratti di “amici”.

Insistendo la sinistra a dividersi tra moderatismo complice e ribellismo sfascista, il quadro politico occidentale è rimasto bloccato per decenni, attraendo la sinistra politico-sindacale nella rete delle clientele bipartisan e alimentando nei referenti la depressione e il non-voto.

Oggi, però, il M5S, dopo una gestazione giustizialista e antipolitica durata 3 anni, nel corso della ultima campagna elettorale ha cominciato a precisare il suo programma in senso molto più “sociale”, perfino supportandolo assai più “scientificamente”. Rispetto al programma poco definito che 2 mesi fa aveva inserito nel suo sito, M5S ha cominciato infatti a parlare esplicitamente di solidarietà sociale non più procrastinabile, restringimento brutale della forbice retributiva e pensionistica, abolizione del precariato, riduzione del tempo effettivo di lavoro, difesa dei beni comuni e simili. Ed è entrata in modo classista e scientifico nel concreto, indicando dove e come reperire le relative risorse, non parlando genericamente di lotta alla criminalità organizzata e all’evasione fiscale, ma di storno dei rimborsi elettorali, taglio degli enti inutili, taglio degli interessi bancari sui btp (oggi, circa 87 mld) e sui finanziamenti a famiglie e imprese, e, soprattutto, di distribuzione sociale sostanziosa, a partire dal prelievo forzoso sui 17 mld oggi distribuiti per le pensioni tra i 10.000 e il 92.000 euro al mese. In questa ottica, non ha assunto una prospettiva semplicisticamente anti-europea, dicendo chiaramente che è ormai necessario, per l’Italia come per tutti i PIGS, ma anche per la Francia e la Germania, rivedere i parametri di Maastricht per costruire una Europa solidale che esca dal tunnel recessivo abbandonando con criterio le politiche del rigore miste a sperequazione antisociale.

Questo è un vero colpo di scena perché nasce così senza che nemmeno ce ne siamo accorti un vero programma riformista e, insieme, l’involucro ideologico che lo giustifica eticamente e scientificamente.

Nel contempo, si diffonde la convinzione che M5S sia un movimento ormai inarrestabile, stante il suo nettamente maggiore appeal sull’area del non-voto e sull’elettorato genericamente progressista, da quello social-comunista alla destra sociale. E non potrà che essere così in mancanza di un intelligente riposizionamento del PD e del PdL.

Il PD, infatti, non potrà sperare di vivacchiare come fa da ormai 20 anni sulle sue clientele e sulla mancanza di convincenti alternative alla sua sinistra, mentre il berlusconismo dovrà fare i conti con l’ambiguità con cui tratta il tema del lavoro e della giustizia sociale, non potendo più “pagare”, ormai, l’idea reazionaria ancora non ripudiata che la ripresa economica discenda dalla ulteriore precarizzazione del lavoro, dall’aumento dello sfruttamento marxiano e dalla detassazione delle fasce alte di reddito conseguito smantellando il welfare, a partire dalla istruzione e dalla sanità. 

SEL deve tendere la mano a M5S offrendo non un “inciucio” ma la convergenza leale sulla parte sociale di un programma che è “naturalmente” comune.

Se il PD aderisce, si stacca da esso la sua componente più reazionaria ed oltre all’entusiasmo popolare si potrà avere l’appoggio esterno della parte popolare della Lega (la componente più consistente numericamente) più quello di un numero imprecisato di populisti sparsi nel PdL. I “numeri”, del resto, ci sono eccome! Il fronte popolare parte infatti da una base di 448 a 169 alla Camera e di 171 a 144 al Senato.

Il prezzo da pagare è certamente la rinuncia all’internazionalismo ingenuo, sostenendo che comunque la giriamo ogni lavoratore produce necessariamente molto di più di quanto consuma, laddove la disoccupazione è la dimostrazione palmare che lo stato può, con la programmazione economica, avviare in contemporanea una riduzione dell’orario di lavoro e una sorta di piano Marshall diretto all’ammodernamento della struttura produttiva, infrastrutturale e della istruzione, nonché attento al risanamento del degrado idrogeologico, alla conversione verso le energie rinnovabili e al potenziamento del welfare. In questa ottica gli extracomunitari non sono più crumiraggio internazionale ma risorse preziose per lo sviluppo economico e sociale del paese.

Il PdL, nel frattempo, avrà molte più difficoltà di noi. La carta giustizialista è meno credibile nelle sue mani, così come i suoi referenti reazionari e quelli appartenenti all’1% più ricco lo abbandoneranno se “varcherà il Rubicone” e giocherà spregiudicamente la carta nazionalista dell’antieuropeismo e quella peronista, proponendo, da un lato, la uscita dalla Europa, e, dall’altro, un salario di cittadinanza di € 1.000 al mese.

Non sarebbe credibile in contrapposizione a un “fronte popolare” che chiedesse la revisione dei trattati e non la loro cancellazione, e, comunque, non potrebbe spingersi oltre nel programma riformista.

Parliamone, poiché il tempo oggi lavora per la ingovernabilità, prima, e per la lotta tra la eversione e la rivoluzione, entrambe avventuristiche, in prospettiva. 

Nando Ioppolo

Massimo Fini commenta il risultato delle elezioni a La Cosa - 25 febbrai...


Che cosa è il Movimento Zeitgeist


LO STRUMENTO TANGENTOPOLI PER DISTRUGGERE L'ITALIA

Da una Tangentopoliall'altra delle SpA del capitalismo finanziario d'impresa per abbattere il sistema politico democratico italiano.

Nata come esigenza del capitale finanziario internazionale, sopratutto anglo-americano, per un ricambio dei gruppi dirigenti italiani prima che fosse troppo tardi e per esportare in Italia quel sistema politico-istituzionale maggioritario, che gli alleati non erano riusciti ad imporre con le truppe di occupazione come fecero quasi ovunque. Basti vedere le stesse modalità e i mentori con cui Di Pietro è arrivato a formulare e presentare la sua proposta: rapporti privilegiati con Fini e A.N., con tutto il gotha dell'imprenditoria, con il rettore della Bocconi, Mario Monti (dal settimanale Il Lavoratore/oltre del 9 settembre 1994 )


TRA BOSSI, DI PIETRO, AMATO, AGNELLI E MONTI ([1])

Il cedimento Di "Pietro"

Ma davvero Tangentopoli è nata come esigenza del capitale finanziario internazionale, sopratutto anglo-americano, per un ricambio dei gruppi dirigenti italiani prima che fosse troppo tardi e per esportare in Italia quel sistema politico-istituzionale maggioritario, che gli alleati non erano riusciti ad imporre con le truppe di occupazione come fecero quasi ovunque?

La domanda è d'obbligo quando, una musica che aveva cominciato a suonare con coincidenze quasi cronometriche, si vorrebbe venisse interrotta a comando. Come se, una volta distrutto il sistema politico, annientati interi partiti, addomesticati quelli considerati di opposizione, mutata la legge elettorale, avviato il Paese sulla china di una trasformazione culturale e istituzionale senza ritorno e la messa a regime dell'intero "Piano di rinascita democratica" della Loggia P2, la "rivoluzione giudiziaria" avesse raggiunto lo scopo, esaurita la missione. Se ciò fosse vero - e in Italia abbiamo imparato che la realtà ha spesso confermato e di molto sopravvanzato anche le ipotesi più ardite - non era certo per fermare, come dice Bossi, la Lega che eraimmanicata, sostenuta ed usata, dalla City londinese e dai centri del capitale finanziario anglo-americano, prima e non meno del Pds. La causa originaria e vera che permise di dare il via all'operazione cronometrica non può che essere individuata nella cancellazione del Pci e nell'annientamento dell'antagonismo di classe del movimento operaio italiano: l'unico modo per evitare che lo svelamento della realtà, trovasse delle forze in grado di raccogliere le bandiere di un paese trascinate nella polvere e nel fango dalla classe dirigente borghese e imprenditoriale.

Nella proposta di "legge di Di Pietro", con tanto di articoli dall' 1 al 14, c'è l'avocazione a sè del potere di proposta degli organi costituzionalmente previsti, ma anche il cedimento alla grande impresa e, anche se non alla sua strumentalizzazione, al monito di Berlusconi, che avevano invitato ad evitare che la "rivoluzione giudiziaria" contro il sistema politico, continuando, diventasse anche contro il sistema economico, pure coinvolto nei suoi massimi vertici. Non a caso Di Pietro, nel 1992 a S. Margherita, sempre in un convegno di imprenditori, ha aperto la fase distruttiva con la parola trasparenza e l'ha chiusa a Cernobbio, ad un altra assemblea di imprenditori, con la parola efficienza. Come a dire: si può stare senza il vecchio ceto politico, ma non senza il vecchio ceto economico che lo aveva partorito. Insomma, come in un classico schema "vetero-marxista" considerato nuovisticamente superato, la vecchia struttura scarica e determina la nuovasovrastruttura. E vi è anche, con l'inasprimento delle pene e l'esenzione dalla condanna per chi collabora, il duplice rovesciamento del Beccaria che, nel mentre considerava l'inutilità dell'inasprimento della pena, affermava anche l'ineluttabilità della stessa.

D'altra parte, ci si deve finalmente rendere conto che se, fino al 68-69, tutti i magistrati erano di destra, ancora oggi continuano ad esserlo almeno il 50%. E anche se giudici di estrema destra come Borsellino e altri, hanno potuto dare un contributo altissimo nella lotta alla criminalità; anche se il pool di mani pulite si è indubbiamente avvalso dei criteri di analisi marxiani per risalire agli intrecci tra capitale finanziario, capitale industriale, editoria, potere politico, apparati amministrativi, giudiziari e repressivi - si sa che soprattutto in Italia la destra sa avvalersi del marxismo più della sinistra -, quando si passa dal piano investigativo all'elaborazione di progetti, è inevitabile che la moralità e la comune professione di lotta alla criminalità, si esprima e si sostanzi, come ben sapeva Benedetto Croce, in linee politiche e istituzionali che possono essere diverse, di destra o di sinistra.

Sarebbe grave per ciò, che su una proposta di legge, che altro non è che una riproposizione approfondita, allargata e inasprita dei principi già in parte contenuti nel decreto Amato e in quello di Biondi, entrambi contestati dal Paese, si rischi di esprimere un giudizio che più che sui contenuti si esprima in base al favore o all'avversità verso il proponente, come fanno Ferrara e altri, costringendo a schierarsi a difesa o contro "mani pulite" più che sulla proposta.

Resta il fatto che nella "legge Di Pietro", che lui stesso ha voluto platealmente ispirare all'ideologia giapponese del patron della Canon e patriarca degli uomini d'affari non solo giapponesi, il kyosei, risulta accolta pienamente la tesi Fiat - che è sempre stata anche della destra del Pci e di gran parte della sinistra -, della distinzione tra impresa buona e impresa cattiva, come se quest'ultima non fosse altro che una deviazione del sistema e non un suo prodotto. Oggi certamente, si spiegano forse meglio anche i passati trattamenti di favore riservati da Di Pietro a Romiti, Agnelli e Fiat.

Se questo non bastasse, basti vedere le stesse modalità e i mentori con cui Di Pietro è arrivato a formulare e presentare la sua proposta: rapporti privilegiati con Fini e A.N., con tutto il gotha dell'imprenditoria, con il rettore della Bocconi, Mario Monti; attesa di via libera da un politologo che si fa passare per costituzionalista senza esserlo, come Miglio, ecc. Mancava solo Craxi. Ma per questo, se la svolta avviata andrà a buon fine, non c'è che da attendere per vederlo ritornare da vincitore, anche se magari, come nella Prussia di Federico, recita Langendorf nell'Elogio funebre del generale August-Wilhelm von Lignitz,"passano solo le idee ma non gli uomini che le hanno sostenute". Angelo Ruggeri

I "CONTI" NON TORNANO........... PIU'

TIRIAMO LE SOMME DA QUESTE ELEZIONI

di Maurizio Barozzi

Dunque, da quello che si può capire dovremmo avere una Camera con maggioranza della sinistra di Bersani, un Senato in equilibrio di numeri, e in entrambi i rami del Parlamento, una forte presenza del Movimento 5Stelle di Grillo.

Con queste proporzioni, a bocce ferme, sarebbe impossibile varare un governo stabile. Se consideriamo che “stabilità” vuol dire scempio della Nazione e depauperamento di quel poco, quasi niente, di Stato sociale che è rimasto, la mancanza di questa “stabilità” non può che essere positiva, perchè i rischi della ingovernabilità sono più che compensati dalle difficoltà e impedimenti che troverebbero gli Organismi mondialisti e le Istituzioni europee, a perpetuare, attravgerso i loro “tecnici” e i partiti tradizionali, il massacro del nostro popolo. Chissà se poi si possa anche aprire la strada a qualche speranza di riscossa nazionale.

Non a caso la stampa estera ha subito espresso preoccupazioni per la situazione italiana. Le loro preoccupazioni, ovviamente, costituiscono le nostre minime speranze di riscossa.

Stabilito questo, facciamo una semplice considerazione: è evidente che se non ci fosse stato il “fenomeno Grillo” ora avremmo il “governo dell’ “alternanza” ovvero di Centro Sinistra guidato da Bersani il quale avrebbe poi sicuramente chiuso il cerchio con una alleanza con Casini e Monti.

Questa prospettiva, ma del resto sarebbe stata deleteria anche una difficile affermazione di Berlusconi il quale, in ogni caso avrebbe anche lui chiuso il cerchio con una alleanza con il centro di Casini e Monti, questa prospettiva, dicevamo, conseguenza di una vittoria di Bersani, avrebbe anche portato alla elezione di un Presidente ella Repubblica, di un finto “sinistro”, in realtà un uomo dei Banksters, probabilmente Prodi o Amato.

Quello che chiamano lo “tzunami Grillo” ha invece scombinato le carte già assegnate ed ora si apre un periodo alquanto difficile da prospettare. Ma in buona parte almeno positivo se si considera lo scampato pericolo di un altro quinquennio “tradizionale” con governi a forte maggioranza di centro sinistra o, più improbabile, se fosse stato di centro destra.


Il Centro parassitario dei Casini e di Monti, escluso il gradito flop di Fini, è riuscito ad ottenere quel minimo bastante per portare Monti alla Camera. Questo consulente dei banksters, portato al governo per fare carne di porco dello Stato Sociale, avrebbe dovuto essere ridicolizzato ed espulso definitivamente dalla politica attiva, ma vuoi l’alleanza con il Vaticano, vuoi lo spazio politico che gli ha concesso il centro di Casini, ambiente da sempre pendolante nelle orbite governative nazionali o locali, dove la “raccomandazione”, l’ “inciucio” e il parassitismo sono la il loro brodo ci coltura, hanno permesso la sua elezione. Una vergogna per tutto il popolo italiano.

Quanto sia spudorato quest’uomo e quanto si senta portato e protetto da certi “poteri forti”, lo possiamo vedere dalle sue indecenti dichiarazioni post elezioni, nelle quali ha affermato, senza una minimo di vergogna, che ora lui, di fatto ripudiato dall’elettorato, è ‘”l’ago della bilancia”.


Restano le valutazione positive, sia sull’Astensionismo, arrivato a cifra da record, che sul successo del Movimento 5Stelle di Grillo, che dimostrano come il popolo italiano si sia veramente stancato di queste cariatidi della politica di questi parassiti di destra, di centro e di sinistra. L’ideale sarebbe stato quello di rottamarli tutti, ma per ora accontentiamoci.

Basti pensare, che questi furfanti dei partiti tradizionali, negli ultimi 25 anni hanno distrutto interamente lo Stato Sociale: garanzie sul lavoro, pensioni, sanità, scuola, ecc., proiettando i cittadini nella indigenza e privandoli di ogni sostegno sociale; hanno disintegrato tutto quel tessuto di piccole imprese, ditte e managerialità che erano il vanto e la forza della nostra economia; hanno riportato gli anziani e non solo a raccattare avanzi nei mercati rionali; hanno liquidato tutto quel poco che era rimasto delle partecipazioni pubbliche che almeno garantiva, grazie al principio del non profitto, una distribuzione delle risorse e delle infrastrutture dei servizi ai cittadini, liberalizzando tutto quello che era possibile privatizzare, mettendolo così sotto la logica del profitto con gravi ripercussioni per la popolazione. E tutto questo per impinguare e garantire all’usura internazionale, ai banksters, altissimi profitti.

Ma bastasse questo, no per carità, hanno anche svenduto ogni minimo residuo di sovranità nazionale, riempiendo il paese di basi militari Nato sotto controllo atlantico, basi anche atomiche esponendoci a rischi gravissimi; ci hanno portato in guerre assurde e indecenti per gli interessi atlantici.

E per ultimo, grazie ad un mezzo colpo di Stato silenzioso, operato con la collaborazione di Napolitano, sono riusciti ad imporre, direttamente alla guida del governo del paese, un consulente delle grandi banche di affari, che in men che non si dica ha varato decreti, disposizioni e leggi atte, non solo ad adeguare tutta il tessuto economico e sociale agli interessi del sistema bancario, ma soprattutto ad ingabbiare e ammanettare i futuri governi del paese in modo che ottemperino, a prescindere di ogni altra sacrosanta necessità nazionale, al saldo dei debiti (la famosa “truffa” del debito pubblico) provocati dall’usura bancaria internazionale.


E di questo scempio della Nazione, in questi 25 anni sono stati tutti responsabili: la sinistra ex Pci ed oramai “liberal”, compresi i residuati di Rifondazione comunista che hanno liquidato un patrimonio quasi secolare di ideali, trasformandosi in una viscida tendenza politica di stampo neoradicale; il centro destra di Berlusconi, un coacervo di interessi privati, permeati dal più infame ideale liberista e consumista retaggio dell’americanismo, indecentemente asceso alla guida governativa del paese.

Delle forze di Centro meglio non parlarne, sono lì, questi escrementi ex DC, da sempre presenti, dove c’è la “pappatoia” l’inciucio.

E tutti questi partiti tradizionali, giocando sullo “scambio delle consegne del Parlamento”, determinato dall’alternanza politica, comunque determinata, continuavano ad andare avanti come se nulla fosse, grazie allo “spauracchip” che gli consentiva di turlupinare gli elettori: votate Bersani, altrimenti avremo ancora il “nano di Arcore”! No, votate Berlusconi, altrimenti vincono i comunisti! E giù idiozie di questo genere.

Ora, di fronte allo scempio dello Stato sociale, alla dissoluzione totale della Nazione, una buona parte della popolazione, quella più intelligente, più colpita, più sensibile, si è ribellata e nonostante un certo “terrorismo” profuso a piene mani dai mass media, tutti di proprietà di gruppi finanziari interessati al Sistema (La Repubblica della finanza che ha in tasca il PD, è Sistema; il Messaggero dell’impero dei Caltagirone, sponsor di Casini, è Sistema: il Giornale e le Reti Mediaset sono Stistema, e così via), si è Astenuto o ha votato per Grillo.

Se si considerano gli spauracchi e il lavaggi dei cervelli che il Sistema può e ha messo in atto, per sostenere i partiti tradizionali, non è poco.

Sarà possibile, visto il successo elettorale ottenuto, trasformare questa affermazione in elementi positivi atti a impedire il proseguimento del massacro del popolo italiano?

La domanda è alquanto problematica, perchè state pur certi che già da subito si sono messe in moto le tecniche infami del Sistema: primo, il ricatto della ingovernabilità agitato dai mass media e da tutti i partiti in via di rottamazione: spaventare il popolo per riesumare governi tradizionali; secondo la caccia, ed hanno anche avuto il coraggio di dirlo in televisione, a singoli elementi o gruppi di parlamentari del Movimento 5Stelle che andranno al parlamento.

Si cercherà di comprarli, di corromperli di determinare qualche opportuna scissione. Conoscendo la nostra società occidentale, consumista, corrotta e corruttibile, abbiamo serie preoccupazione che queste manovre, in qualche modo, possano andare in porto. La storia ci insegna che come si mette piede nel Parlamento, nei consigli Regionali e Comunali, subito si è avviluppati in certe consuetudini, in certe “regola”, in un certo andazzo fatto di inciuci, allettamenti, possibilità di gestire e quindi ricavarne beni e potere, l’amminsitrazione pubblica. Sono sirene difficili da non ascotare. Lo abbiamo visto con Rifondazione Comunista, di cui abbiamo parlato, o anche con la Lega che daRoma ladrona, ci ha poi mostrato un sua perfetto calarsi nello stesso squallido andazzo per la cui denuncia aveva ottenuto tanti consensi.

Staremo a vedere.

Un ultima osservazione: il flop clamoroso di alcuni gruppi come Casapound, Forza Nuova o della Sinistra antagonista. Ma possibile che ancora non si è capito che i ludi cartacei, le tornate elettorali, sono regolate da certe regole non scritte, da certe consuetudini consolidate, per superare le quale servono o gli appoggi dei mass media, che ovviamente in questi casi non ci possono essere, oppure un fenomeno particolare di “entusiasmo” collettivo, come è stato il caso di Grillo. Altrimenti non si supera la soglia della eleggibilità.

Che almeno imparino, questi gruppi minoritari che vogliono professare antagonismo, una volta per tutte, che non è possibile “giocare” alle elezioni: non bastano le sacrosante ragioni di un certo antagonismo per avere il consenso popolare che necessiterebbe. La stragrande maggioranza delle persone che vanno a votare, sono gente semplice, facilmente influenzabile, sprovveduti che fanno oscillare le loro preferenze in base ad una infinità di fattori emotivi e ad una certa dose di interessi personali. Oltretutto il nostro paese è un paese di “vecchi” e quindi le forze giovanili scarseggiano, minimizzando la possibilità di ottenere voti di “rottura”.

E’ così e basta, ce se ne faccia una ragione.

GRILLO TOGLICI DAL MALE AMEN (BISOGNA AVERE FEDE)

Non è questione di non avere fiducia in Grillo (che ci """""sarebbe"""" pure!!!!!)
è questione di conoscere la natura umana.... che è debole.... molto debole e più si è in crisi più è emozionalmente debole...
.....
Una madre che deve dare da mangiare al figlio vende l'anima anche al diavolo!!!!!
...... contro ogni inutile logica e razionalismo...sbandierato....


Non esiste movimento o partito che sia iniziato con l'idea di "puritanesimo politico": noi siamo i più, bravi e più puri, i più casti" che non si sia dovuto poi (breve o lungo tempo non importa) ritoranare a scusarsi per i proclami fatti.


Chi conosce la natura umana questi errori non li fa mai.
La natura umana è molto più complessa di come la nostra piccolo mente, prima manipolatrice falsa, ce la rappresenta.


"Lo spirito è forte ma la carne è debole" S. Paolo


"Se lo spirito è forte e la carne è debole perchè vince sempre la carne" Oscar Wilde

accademia della libertà

COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Tutti sorpresi  del risultato di Grillo, ma cosa c'è da essere sorpresi ?  Tipico di una comunicazione al servizio di un sistema che sta per essere quantomeno sonquassato. Ora tutto dipende dalla tenuta seria di Casalleggio-Grillo, alla guerra feroce che farà il sistema prima di morire (ammesso che muore). Nell'immadiato il Bersani tenterà di fare un governicchio, anche mettendo dentro i monticelli, con il tentativo di Prodi che è andato da Casaleggio per parlargli di una eventuale collaborazione, che se mai dovesse accadere, Grillo perderebbe la faccia, oppure cadrebbe il velo, del nuovo recinto un po' più bello, preparato ad ok dal comico di turno.!!!???
Comunque andrà, sarà una festa.

<< PRECETTO (DI SFRATTO) PASQUALE >>

<< PRECETTO (DI SFRATTO) PASQUALE >>

Con la conferma di questi risultati elettorali si configurerebbe
il PREAVVISO DI SFRATTO ALL'USUROCRATE BEFERA .

Infatti , da sempre ci siamo fatti parte diligente di veicolare, pur con le ns. colorite manifestazioni
(atte a sensibilizzare l'oponione pubblica e conseguentemente, il decisore politico di turno)
articolate istanze (concertandole con Federcontribuenti, Noiconsumatori, Adusbef ecc ecc)
di correzione delle principali criticità dell'iniquo sistema di riscossione attuale, formulandole in PROPOSIZIONI LEGISLATIVE;


In particolare
- nel 2009 le presentammo direttamente a mani di ministri Brunetta e Tremonti
- nel 2010 le divulgammo a mezzo stampa, nel corso delle mobilitazioni popolari,
(venendo per questo attivismo diffidati da Befera),
- nel 2011 , fatte approvare da oltre 450 parlamentari, nel corso degli emendamenti al Decreto Sviluppo,
- nel 2012 , col Movimento per la Gente, in diverse trasmissioni televisive,
- nel 2013 , ai principali candidati alle elezioni.
Venendo ben recepite da Grillo e da Alfano (tramite Pili che, nel 2012 le ha fatte anche sue...)
E DALLE URNE
Con il risultato odierno, il ns. lavoro TRASVERSALE può ora conseguirne uno altrettanto " a tenaglia ",
quello di una maggioranza parlamentare altrettanto TRASVERSALE agli schieramenti,
che finalmente, contro l'ormai impopolare scandalo
- dell'antieconomicità, per strage sistematica di occupazione (e contribuzione futura) di tantissime realtà produttive e, a causa delle inaudite vessazioni,
- dell'infamia della mafia delle aste giudiziarie sulle abitazioni della povera Gente,
sappia riformare e, senza bisogno alcuno di condono e/o sanatorie ,

RIPRISTINARE LA LEGALITA' E L'ETICA 

in funzioni così importanti, in uno Stato di Diritto,       come la riscossione.

Grazie di cuore a tutti

Il Movimento AntiEquitalia



lunedì 25 febbraio 2013

PRIME IMPRESSIONI SUI LUDI CARTACEI

PRIME IMPRESSIONI SUI LUDI CARTACEI

Da queste prime proiezioni, mi sembra evidente che i veri vincitori sono l’Astensionismo, credo arrivato ai suoi record storici, e il Movimento di Beppe Grillo. OVVERO LA PROTESTA, IL DISSENSO AL DI FUORI, FINALMENTE, DEI PARTITI TRADIZIONALI.
Fa piacere sapere che buona parte del popolo si è svegliata.


Al di là dei numeri, però, il vero problema è uno solo: il nostro paese è oramai privo di ogni sovranità, non solo militare e nazionale (ci hanno imposto 113 basi anche atomiche, che se accade un conflitto, nella posizione strategica del Mediterraneo, siamo i primi ad essere attaccati!), ma anche finanziaria e monetaria. Siamo incatenati nel sistema europeo, un sistema strutturato sugli interessi dell’Alta Finanza, e tutta una serie di trattati e protocolli ci impongono condizioni capestro, gravissime. La BCE domina sovrana. Uscire, per fare un esempio, dall’Euro come sarebbe opportuno e salutare, è impresa titanica che scatenerebbe ritorsioni e ricatti inimmaginabili. Uscire dalla Nato poi, al momento, mi sembra impossibile. Quindi accontentiamoci di piccoli pass, di smottamenti del Sistema.


Purtroppo quel criminale di Monti, con il consenso di Berlusconi, Bersani e Casini, ha provveduto a varare alcuni decreti e a cambiare persino la Costituzione per imporre, di fatto, l’usurocrazia per Legge. Questo vuol dire che ogni futuro governo è ancor più condizionato e legato mani e piedi ai banksters.


Ergo, il nostro debito pubblico non potrà mai essere azzerato, ma aumenterà esponenzialmente. Questo significa devolvere ogni risorsa finanziaria del paese agli usurai internazionali. Monti ha persino provveduto a far cambiare la Costituzione per obbligare a tener conto dei debiti di bilancio. Niente rimarrà per lo stato sociale, per il lavoro, la sanità, le pensioni, le infrastrutture. Tutto ai signori dell’Usura. La totale privatizzazione di quel poco di pubblico rimasto, infine, auspicata da tutti, Bersani, Casini e Berlusconi, metterà definitivamente il paese nelle mani di un iper-liberismo di mercato, dove impererà il profitto. Per le esigenze dei cittadini saranno dolori.


Ora, in questa situazione, gravissima, chiunque avrà la maggioranza dovrà fare i conti con Grillo, il quale, se non si svende il patrimonio ideale per il quale è stato votato (mai fidarsi, in questa bastarda società tutto è possibile, guardate ad esempio come Rifondazione Comunsita ha svenduto un patrimonio ideale di quasi un secolo di storia), potrà, se non altro, attenuare e intralciare questa usurocrazia internazionale, che sicuramente, né Bersani, né Berlusconi avrebbero intaccato. Anzi avrebbero agevolato.
Se poi Monti dovesse fare un flop clamoroso, nonostante che se lo sia preso Casini, previo accordo con il Vaticano, sarebbe meraviglioso, perché non potranno utilizzarlo come ago della bilancia di future coalizioni: con buona pace del Vaticano, della Goldman & Sachs e dell’impero dei Caltagirone.
Staremo a vedere.

MAURIZIO BAROZZI

ORA NONA - 25-02-2013

“Ideologia, quella brutta bestia che pensa al posto tuo” 

Jean-François Revel

MEDIASET vs YOUTUBE: prove tecniche di CENSURA


L'ILLUSIONE DI DEFINIRE TUTTO


“La verità non può essere costretta in un termine, le parole sono così piccole”

Osho Rajneesh

domenica 24 febbraio 2013

Appello STERILE, quello del CESI!

Appello STERILE, quello del CESI!
Intende suggerire l’aspirina per aggredire il TUMORE!
Il regime, sostenuto dalle pretestuose bande (arricchitesi in 67 anni!) di destra-sinistra-centro, con “apostolica benedizione dell’affarismo vaticano”, è ormai putrefatto!
Illumino un dettaglio, del quale NESSUNO parla, facendosene strumento : in Italyland 960 aziende NON emettono scontrini fiscali e fatture per le attività di lucro sui clienti. Esse sono le aziende bancarie (che millantano d’essere “istituti”!), auto redattrici dei propri falsi bilanci, nelle pieghe dei quali nascondono MEGA trasferimenti di denaro all’estero, per proprie speculazioni, oltre truffe tangentizie identiche – se non superiori – a quelle svelate con MontePaschi. Queste aziende sottraggono moneta – linfa per le attività produttive – ai cittadini ed allo Stato. Solo se conferissero per tassazione – alla pari con qualsiasi piccolo imprenditore – ciò che evadono ed eludono (tutto il denaro di ogni transazione è da loro “dragato”, per le norme vigenti), lo Stato potrebbe trarre risorse per OGNI SPESA! Rendendo obbligatoria e verificabile la “prima nota” delle aziende bancarie (prescindendo dagli emolumenti intascati dai “maggiorenti” anche mediante i “privilegi per la funzione”, che vanno limitati a non più di 10 volte lo stipendio minimo di un bancario!), si PUO far disporre la comunità nazionale di denaro liquido utile alla socialità (cultura e studio, sanità, giustizia, produzione, turismo, ricreazione-dopolavoro, ambiente, agricoltura, commercio, industria, ecc.).
Il regime, suddito degli affaristi apolidi d’oltre confine, va abbattuto anticipandone la putrescenza concreta e morale.
NON “ riforme” palliative!
Ma rifacitura dello Stato, con dissoluzione delle false istituzioni burocratizzate (magistratura inetta e formalista, burocrazia centrale e periferica, corpi “militari” dèditi a spese e carriere, europa vigente e sistema bancario centrale europeo, ecc.).
Ricostruzione morale dei cittadini TUTTI.
Utopìa?
Si studi ciò che “commissariò” nel 1944 Domenico Pellegrini Giampietro!
Antonio Pantano

LIBERIAMOCI DI QUESTI OGM !!!

Dall'ITALIA ...contro il Nuovo Disordine Mondiale

LIBERIAMOCI DI QUESTI OGM !!!
....E DI TUTTI I PESTICIDI
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Molti politici sono come degli OGM...
Organismi Manipolati Geneticamente... Transgenici
sotto il controllo delle Multinazionali Bancarie ed agrochimico-farmaceeutico-nuclear-petroliferOgm
Che stanno manipolando il DNA per renderci deboli, sterili ed ammalati...
...riempiendo da decenni la terra di Pesticidi che si accumulano negli organismi viventi

.. ma la Natura Umana è più forte...
e Milioni di persone oggi si sono liberate dalla Rete...
grazie ad un'altra Rete... internet.
Mentre cercavano di manipolarci anche il cervello...
milioni di uomini liberi si sono miracolosamente riprodotti ed hanno invaso il Mondo

Creiamoci un Pianeta Felice e Naturale per TUTTI (compresi i politici oggi sotto ricatto)
con Competenza - Trasperenza e Solidarietà

Dall'ITALIA ... contro il Nuovo Disordine Mondiale

LIBERIAMOCI DI QUESTI OGM !!!
....E DI TUTTI I PESTICIDI

Vi allego il mio appello "CIBUS IN PRIMIS" (Agenda agricola per il Movimento 5 Stelle)
Divulgatelo liberamente in tutte le reti e social networks...


Forza Ragazzi


Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo



“CIBUS IN PRIMIS” 

APPELLO CONTRO L’EMERGENZA OGM E PESTICIDI IN ITALIA 
PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SOVRANITA’ AGROALIMENTARE BIOLOGICA 
PER L’INVIOLABILITA’ DELLA MEMORIA GENETICA DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI 

Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo 


L’Agricoltura e l’Alimentazione Biologica hanno un ruolo fondamentale per l’economia di autosufficienza Italiana e la qualità della nostra vita. La Sovranità Agroecologica tutela le piccole produzioni locali con alto valore aggiunto per la comunità in salute e ambiente, cultura e tradizioni, minacciate dallo strapotere delle multinazionali dei pesticidi ed OGM e della grande distribuzione globalizzata. 

Dobbiamo pertanto fermare gli OGM ed eliminare i pesticidi, sviluppando l’Agricoltura Biologica Italiana. 

- La Salute è un Diritto inviolabile (Art. 32 Costituzione) e la Dir. UE sull'uso sostenibile dei Pesticidi, li definisce “pericolosi”, essendo ”concause aggravanti” di patologie degenerative, tumori, cancri, Alzheimer, Parkinson, in primis degli Agricoltori; l’Italia ha oggi il triste record mondiale dei tumori infantili (OMS), con incremento annuo doppio di quelli neonatali (per i danni generati nel grembo materno), rispetto alla media UE (1,1%); aumenta l’infertilità (1,4 figli per coppia contro i 3 della Germania) e l'aspettativa di vita sana italiana è crollata di 10 anni dal 2003 ad oggi (Eurostat), arrivando a circa 62 anni (se viviamo 80 anni ci arriviamo con tumori, Alzheimer, Parkinson… più 2 badanti); i tumori aumentano insieme al mercato dei Pesticidi, così come la spesa per le malattie, che supera l'80% dei bilanci regionali… e la chiamano “Sanità” !! 

Nonostante il Referendum del 1992, ancor oggi i residui ammessi di ogni pesticida negli alimenti (oltre 300 in commercio) sono tarati su un corpo di 60 kg e non sulle categorie più a rischio (bambini) e non sono stabiliti limiti massimi per la sommatoria di diversi residui chimici che possono ritrovarsi negli alimenti, moltiplicando i danni per la salute. In pratica, ci stanno suicidando… a “pagamento”, ovviamente a norma di Legge! 

Programma di “distruzione” e “distrazione” di massa che inizia nelle campagne (con agricoltori ricattati dai bassi prezzi per eccedenze in tutti i settori agricoli), passa per il supermarket e finisce ai reparti chemioterapici. 

Al mondo abbiamo alimenti sufficienti per 9 miliardi di persone (FAO), allevando miliardi di animali in fabbriche di carne (causa principale dei gas serra, per distruzione di foreste, produzione di CO2, Metano, Ossidi d’Azoto), che consumano alimenti con cui potremmo sfamare altri 10 miliardi di esseri Umani. E nella carne si accumulano molti residui chimici e tossine …mentre 1 miliardo di persone soffre la fame !! 

- La chimica sfrutta in modo irrazionale i terreni e consuma l’humus, provocando alluvioni sempre più gravi per ridotto trattenimento dell’acqua, inquinamento delle acque (130 residui nelle falde, ARPA-ISPRA) e della catena alimentare, perdita di Biodiversità e Paesaggio, moria d’Api e fauna selvatica, alterazione degli equilibri ecologici e perdita della fertilità dei terreni per le generazioni future (Art. 9 e 44 Costituzione). 

- Possiamo creare milioni di posti di lavoro di qualità in agricoltura biologica e nell’indotto che necessita di molto personale, tra cui tecnici agroecologi, aziende di mezzi meccanici innovativi, antiparassitari biologici e insetti utili, distribuzione alimentare locale diretta agricoltori-consumatori, Gruppi d’Acquisto Solidali, consegne capillari di quartiere e a domicilio, ecc). Con Sviluppo di micro-economie diffuse sui territori e non macro-economia globalizzata, monopolizzata dalle multinazionali agrochimico-farmaceutico-alimentari e dalla grande distribuzione organizzata. In Italia 800.000 ditte agricole hanno chiuso negli ultimi 10 anni (Coldiretti), con perdita di milioni di lavoratori e almeno 3 milioni di ettari abbandonati ! In India 200.000 contadini si sono suicidati dopo aver perso la terra per i debiti causati del fallimento delle coltivazioni di cotone OGM !!! 

- Gli OGM contaminano irreversibilmente le altre varietà vegetali e l'ambiente con il polline ed il Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di frammenti di DNA transgenico (anche da OGM importati per alimentazione umana o animale) che si diffonde ai batteri intestinali e da questi ad altre specie nella catena alimentare, con rischi imprevedibili ed incommensurabili per la salute umana (perdita d’efficacia degli antibiotici, modificazioni genetiche indotte) e scomparsa della biodiversità italiana, unica al mondo. 

La Sovranità agro-alimentare italiana è oggi mortalmente minacciata dal rischio di massicce semine di OGM da parte di agricoltori ingannati (o corrotti) dalle multinazionali. Ciò a causa di un vuoto decisionale e di una recente sentenza della Corte di Giustizia UE riguardante il divieto degli OGM in Italia, sino ad oggi basato sulla “mancanza di norme di coesistenza” da parte delle Regioni. Ma tali “norme” sono impossibili, per le contaminazioni irreversibili che ne conseguirebbero. Infatti, le Regioni italiane si sono dichiarate Libere da OGM, legittimate da una sentenza della Corte Costituzionale. Ma quest’anno, nel Lazio, sono state scoperte semine illegali di mais contaminate da OGM, con raccolti immessi nel mercato, dopo quelle di Futuragra perseguite con distruzione dei raccolti in Friuli nel 2011. 

E’ necessaria, una rapida ed efficace azione tecnico-giuridica, al fine di evitare, tra pochi mesi, l’invasione di OGM in tutta Italia, con conseguenti enormi ed irreversibili danni all’ambiente, alla salute (specie dei soggetti più deboli come i bambini), alle sementi tradizionali, alle piccole e medie aziende agroalimentari, con violazione della libertà di scelta dei consumatori e di iniziativa economica, la quale deve rispettare i dettati costituzionali inviolabili, incluso il diritto precedente di coloro che vogliono mantenere la produzione Libera da Pesticidi ed OGM (ovvero con tolleranza zero contaminazioni). Libertà alimentare, contro il monopolio sulle risorse vitali del popolo, avvelenate da holding senza scrupoli, che, brevettando impropriamente il DNA, ovvero la materia vivente, (senza i requisiti legali di stabilità e riproducibilità propri dei brevetti industriali) accumula una concentrazione di “potere reale” che condiziona la vita e l’economia dell’intero pianeta. 

Riferendosi alla "Carta di Montebelluna", presentata durante il G8 Agricoltura, si richiede il sostegno a tutte le Persone, Associazioni, Partiti, Movimenti ed Istituzioni, per promuovere una legge di iniziativa popolare che istituisca il Referendum sugli ogm, consultazione adatta a raggiungere tutta la popolazione, vincolante e preliminare ad ogni decisione ai sensi della Dir. 2001/18 CE in materia). E per l’applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale, che ne vieti l’importazione e la coltivazione con tolleranza zero (presenza/assenza), inclusi gli OGM resistenti ai diserbanti chimici, ottenuti con metodo “Clearfields”. 

Un bando immediato degli OGM in Italia, nel rispetto dei principi Costituzionali e di Precauzione Europeo. 

Promuovendo un Giudizio alla Corte Costituzionale sull’introduzione di oltre 60 OGM in Italia, senza il voto a maggioranza qualificata del Consiglio dei Ministri UE (organo deliberante), sulla base dei danni e pericoli per la salute (accertati da numerose ricerche indipendenti) e per l’irreversibile contaminazione ambientale, di cui non si è tenuto conto. Violando i diritti precedenti di produzione ed alimentazione libere da OGM e l’integrità della memoria genetica (DNA) di tutti gli esseri viventi, in primis dei Semi Tradizionali e Naturali. 

E per revisionare i criteri con cui l’EFSA, Ente di (in)Sicurezza Alimentare, fornisce i pareri “scientifici” su pesticidi ed ogm, i quali devono basarsi su ricerche indipendenti e non, come oggi accade, sui dati delle multinazionali produttrici (…come chiedere all’Oste sei il vino è buono). 

Ricordando che la Corte di Giustizia UE non può giudicare in materia ambientale e sanitaria, diritti Costituzionali Nazionali inviolabili, per disciplinare i quali lo stato italiano non ha rinunciato alla propria piena sovranità. Garantita solo dal divieto di coltivazione e di importazione di OGM. 

Impugnando la materia con azioni individuali e collettive, ai sensi del Codice del Consumo e degli Utenti, a partire dalla soglia di (in)”tolleranza” di OGM negli alimenti senza etichettatura, “Cavillo di Troia” che viola la libertà di scelta dei consumatori; e richiedendo l’etichetta di presenza/assenza anche per i Pesticidi 

BISOGNA AGIRE ORA PER BANDIRE GLI OGM IN ITALIA… 
…O NON SARÀ MAI PIÙ POSSIBILE !!! 

Si propone inoltre di costituire un'associazione "vittime dei pesticidi (e degli ogm)", per le azioni legali nei confronti di produttori e distributori di Agrofarmaci tossici, concause aggravanti di numerose patologie, sul modello della vertenza Amianto contro l’Eternit. E per denunciare le regioni e la commissione europea che, dal 1994, hanno speso miliardi di € (risorse agroambientali) per presunte riduzioni d’uso di pesticidi chimici, non controllabili né verificabili (Rel. 3/2005 Corte dei Conti UE); provocando in realtà un notevole incremento del consumo di Pesticidi in Italia negli ultimi 20 anni. Ingenti risorse che erano destinate a compensare i minori raccolti e maggiori costi dell’agricoltura biologica e la sostituzione dei mezzi chimici di sintesi in agricoltura, con tecniche alternative efficaci, in quanto registrate al commercio (Agricoltura Integrata). 

Verrà costituito un comitato tecnico-scientifico-giuridico supportato da una segreteria tecnica per tutte le azioni di supporto e per la costituzione del Comitato Promotore per il Referendum Consultivo contro gli OGM, coinvolgendo le diverse realtà locali in una rete d'azione comune nazionale contro gli OGM.

MEGLIO GRILLO CHE NIENTE?

SU GRILLO NON POSSO CHE RIPETERE QUANTO DA ME AFFERMATO IN QUESTI GIORNI E CHE, IN DEFINITIVA, NON VEDREI MALE UN SUO SUCCESSO. IN BREVE:

1. Sul “fenomeno Grillo” aleggia un sospetto che ci siano dietro progetti a lunga scadenza ideati dallaCasaleggio Associati, che ha legami occulti internazionali, i quali, in breve, mirerebbero alla manipolazione di un vasto fronte di dissenso popolare, causato soprattutto dal graduale impoverimento della nazione e dal servaggio usurocratico internazionale, in modo che questo dissenso, sia comunque in qualche modo controllato e condizionato e magari incanalato in favore di certe strategie futuriste di rete e di “economia digitale”. 

Ora questa ipotesi, chiamiamola “complottista”, potrebbe avere un fondamento e la presenza di Giandomenico Casaleggio dietro Grillo è evidente, ma resta per ora alquanto fumosa e comunque non pienamente provata. In ogni caso progetti mondialisti, sia pure di diversa natura, sono altrettanto presenti dietro tutti i partiti tradizionali.

A mio parere in questo momento è inutile a starsene a preoccupare troppo.

2. Il Movimento 5Stelle di Grillo, a differenza di altri partitini antagonisti, da Casapound a Forza Nuova ad altri gruppi antagonisti di Sinistra, è il solo che ha una concreta possibilità di conseguire un certo successo elettorale e far eleggere un consistente numero di parlamentari. E’ una constatazione realistica che ai diretti interessati può non piacere, ma è evidente e concreta.

3. Le contestazioni elevate da Grillo a tutti i partiti tradizionali, destra, centro e sinistra, sono sacrosante ed in ogni caso TUTTI i partiti tradizionali, sono corresponsabili dallo sfascio della Nazione, della sua totale perdita di sovranità, della liquidazione di ogni forma di Stato sociale. E da ultimo sono responsabili della consegna del potere politico esecutivo nelle mani dei banksters. Con la Seconda Repubblica il numero dei cosiddetti “ex consulenti bancari”, neppure tanto ex, che in qualità di tecnici si sono introdotti negli entourage governativi, se non addirittura nella presidenza del Consiglio, vedi Amato, Ciampi, Prodi e da ultimo Monti, è cresciuto esponenzialmente facendo impallidire la vecchia osservazione che “i ministri sono i camerieri dei banchieri” volendo in tal modo indicare il controllo occuluto dell’Alta Finanza verso i governi. Oggi questo controllo è diventato “diretto”.

Tutto questo per dire che è necessario, anzi indispensabile, liquidare in qualche modo, tutta la vecchia classe politica, rottamarla.

Il Movimenti di Grillo, nonostante tutte le riserve che si possono avanzare, potrebbe avere questo ruolo di “rottura”.

Del resto basta osservare i comizi, le adunate sezionali, i party e altro che i partiti tradizionali, tutti: di destra, centro e sinistra, organizzano per i loro scopi elettorali, in cui si vede che la gente che vi partecipa sono tutti potenziali “papponi”, è gente oramai che frequenta questi partiti, dietro un generico substrato ideale progressista o conservatore che sia , ma sostanzialmente per scopi personali, sperando che vinca il suo partito in modo da sistemare qualche affaruccio, da racimolare qualche raccomandazione. Uno schifo generalizzato. 

I frequentatori ai comizi di Grillo, invece, e l’ultima adunata di piazza S. Giovanni a Roma, lo ha reso evidente, sono costituiti, magari da curiosi o da persone entusiasmate sul momento dal “fenomeno Grillo”, ma non presentano quei ripugnanti intenti “interessati” che oramai costituiscono la sostanza di TUTTI i partiti tradizionali. E questo, almeno per ora, ha una sua valenza.

Per quanto riguarda invece un ruolo di “ricostruzione”, purtroppo ci sono molti dubbi che possa seriamente attuarsi, ma non tanto nel Movimento di Grillo, in particolare, ma in quanto la nostra società, oramai legata in tutti i sensi al sistema europeo, subordinata ai grandi Istituti e Organismi mondialisti, quindi sotto ricatto internazionale, e per di più, saldamente inserita nel sistema Atlantico, con tutto il corollario di Servizi e Intelligence che la controllano, difficilmente potrebbe sottrarsi a questi legami. E questo riguarda ogni movimento antagonista non solo Grillo.

La odierna società, a consumismo avanzato, dove i mass media hanno un enorme potere, quasi onnipotente, di fare e disfare l’opinione pubblica, creare scandali e creare “mostri”, fa si che chi controlla i mass media, chi ha grandi mezzi finanziari, chi ha in mano i Servizi di prevenzione, intervento e manipolazione, può vanificare e corrompere ogni pur genuino tentativo di riscossa nazionale. In un certo senso, il “risucchio” nel Sistema è giò successo con Rifondazione Comunista, con la Lega, tutti movimenti, oltretutto con dietro le spalle certe tradizioni politiche e sociali non indifferenti, che una volta raggiunto un certo successo ed eletti anche svariati parlamentari e Consiglieri negli Enti locali, sono stati in poco tempo invischiati nell’andazzo generale, in una consuetudine fatta di inciuci, raccomandazioni, manipolazione e altro che la moderna democrazia presenta al suo interno.

INSOMMA PER CONCLUDERE.

Anche se io, personalmente, per tanti motivi che non sto qui a dettagliare, mi astengo dal votare in questa tornata elettorale, NON VEDO MALE CHI INVECE VUOLE ANDARE A VOTARE GRILLO

Bisogna partire dal presupposto che, comunque ci si astenga dal votare e il segnale di un forte astensione è sempre positivo (anche se poi i partiti se ne fregano), in ogni caso qualcuno sarò pur eletto, qualcuno risulterà pur vincitore e sconfitto.

Con questa semplice considerazione ritengo positivo che il Movimento di Grillo possa conseguire un forte successo.

Poi chi vivrà vedrò, altro da fare non c’è.

MAURIZIO BAROZZI

NO OGM GRILLO TI RICORDI?


sabato 23 febbraio 2013

L’INVENZIONE DEL «POPOLO EBRAICO»?


L’INVENZIONE DEL «POPOLO EBRAICO».


http://www.tempidifraternita.it/archivio/bodratoweb/bodrato17.htm


http://www.informarexresistere.fr/2013/02/01/linvenzione-del-popolo-ebraico-la-storia-smentisce-la-leggenda-sionista/#axzz2LkVwoouI

Nullo l’accesso e gli avvisi di accertamento delle Agenzie delle Entrate se accedono senza autorizzazione in locali ad uso promiscuo.

Nullo l’accesso e gli avvisi di accertamento delle Agenzie delle Entrate se accedono senza autorizzazione in  locali ad uso promiscuo.

Sono sempre più numerose le sentenze favorevoli al cittadino/contribuente.

L’ultima arriva dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 4140/2013) depositata il 20 febbraio 2013, che  regolamenta l’accesso da parte dell’Amministrazione Finanziaria nei luoghi dove viene svolta l’attività lavorativa del contribuente.

Ebbene si sa che l’Amministrazione Finanziaria ha la possibilità di accedere sul luogo di lavoro, per i dovuti controlli fiscali, senza bisogno di chiedere alcun permesso.

Ma la Cassazione in questa importante sentenza, ha stabilito che, nel caso in cui il luogo dove si svolge l’attività commerciale e/o professionale, ha parti comunicanti con l’abitazione del contribuente, ebbene in questo caso non potrà accedervi senza chiedere e ottenerne il permesso del Procuratore della Repubblica, perché detto locale va considerato ad uso promiscuo.

Se l’ Amministrazione Finanziaria invece procedesse all’accesso sul luogo del lavoro senza averne ottenuto la dovuta autorizzazione, tutti gli atti compiuti, l’accesso ma anche l’avviso di accertamento saranno invalidi, privi di qualunque effetto, in pratica saranno nulli.

Tutto questo è successo a Bari dove l’abitazione e la sede dell’attività imprenditoriale si trovavano in uffici  distinti ma comunicanti, con porte che consentivano il passaggio diretto da un edificio all’altro, come  risultava dagli atti catastali.

In questo caso quindi l’accesso effettuato senza l’autorizzazione della Procura è stato ritenuto illegittimo; ne consegue che l’atto di accertamento (e in generale gli atti compiuti) sono nulli in virtù del principio di inutilizzabilità della prova illegittimamente acquisita.

Quindi da oggi in poi per accedere al luogo ove il contribuente svolge la propria attività lavorativa, se esso ha parti comunicanti con l’abitazione stessa del contribuente, l’Amministrazione Finanziaria dovrà da  adesso, farsi autorizzare, indicandone lo scopo dell’accesso, da capo del’’ufficio da cui dipendono, nonché autorizzazione del Procuratore della Repubblica perché il locale è ad uso promiscuo. Pena la nullità di tutto il procedimento.

Articolo a cura dell’avv. FLORIANA BALDINO del foro di Trani (BT) esperta in diritto civile e tributario

SENTENZA FULMINANTE DEL GIUDICE CIVILE A NAPOLI: IL REDDITOMETRO NON E’ SOLO ILLEGALE, MA NULLO. CONTRASTA CON LA COSTITUZIONE ITALIANA E CON L’ORDINAMENTO EUROPEO. di Antonio de Martini


SENTENZA FULMINANTE DEL GIUDICE CIVILE A NAPOLI: IL REDDITOMETRO NON E’ SOLO ILLEGALE, MA NULLO. CONTRASTA CON LA COSTITUZIONE ITALIANA E CON L’ORDINAMENTO EUROPEO. di Antonio de Martini


http://corrieredellacollera.com/2013/02/22/sentenza-fulminante-del-giudice-civile-a-napoli-il-redditometro-non-e-solo-illegale-ma-nullo-contrasta-con-la-costituzione-italiana-e-con-lordinamento-europeo-di-antonio-de-martini/#more-6645

Uomini ambiziosi,


Uomini ambiziosi, con debolezza per l’esercizio del vero potere, devono per forza manovrare e andare all’attacco nel mondo che li circonda. Raramente devono farla da agenti, quasi sempre da rivali, e spesso da nemici mortali di personaggi che si oppongono o affiancano il loro progresso. 

Uomini di ambizione inferiore, la cui debolezza, e pertanto passione, è per la pubblicità, le decorazioni, il posto (con prebende e opportunità per il peculato) devono agitarsi per nascondere una falsa immagine di governo, simulacro del potere. Si devono dar da fare per superare in astuzia i loro simili, ma lo fanno in maniera troppo gretta per chiamarla manovra e attacco: in tali finte ostilità devono, nel loro intimo, trattare ogni rivale político come collega. Si guardano bene dal fare nemici. Capiscono benissimo la massima “onore tra ladri”. Tra il primo e il secondo tipo c’è tutta la differenza che c’è tra il luccio e l’anguilla: tra il soldato e l’attore. 

Oggi abbiamo familiarità con il secondo tipo: i parlamentari. Del primo tipo - Cesare, Napoleone, Bismarck, Wallenstein – abbiamo perduto la nozione così da tanto tempo che ci riesce difficile capire la loro maniera di agire. Lo abbiamo dimenticato perchè nei paesi che vivono di commercio è da più di un secolo e mezzo, e negli altri da un arco di vita umana, che il potere reale sulla comunità sta sempre di più con i super ricchi che controllano la produzione e lo scambio, oggi monopolisti di metalli, carburanti, trasporti, informazione, cibo e finanza. 

I privilegi di costoro, e soprattutto la segretezza nella quale operano, vengono accettati senza fiatare. Nessuno controlla chi ci controlla. Coloro ancora oggi etichettati con i vecchi titoli di potere sono, nel migliore dei casi, uomini intelligenti irritati dalla parte meschina che sono condannati a svolgere, e nel peggiore, ciarlatani corrotti e malefici; mentre nell’andazzo generale si muovono individui insignificanti, la cui gloria è di portare un titolo ufficiale come “Segretario di Stato di questo”, “Cancelliere di quest’altro” “Président du Conseil” e simili. 


Hilaire Belloc (1870-1953)

Richelieu, 1929

IHS Press 2006 p. 82

Sottolineati nell’originale