mercoledì 28 novembre 2018

�� Intervista al prof. Giulio Sapelli su Radio Cusano Campus (23/11/2018)

Stefano Zamagni e il racconto degli 11 cammelli

Chresto...di Gallo!...Petraeus, il nuovo Clausewitz, ( Observatoire du J...

Stefano Zamagni: "Senza dono l'economia è triste e rende infelici"

La Cooperazione: cos'è e perchè può creare un mondo migliore - Stefano Z...

JEAN MESLIER IL CURATO ATEO

ULISSE GOBBI - TRATTATO DI ECONOMIA



romano prodi parla

Romano Prodi parla......

Sapelli - Crisi e cooperazione

MAURO BIGLINO TEATRO MANFREDI DI OSTIA 20 MAGGIO 2018

martedì 27 novembre 2018

McDonaldizzazione del lavorante , dinamica sociale che rifiutiamo, l'Uc...

Chi ha causato la crisi

Full text of "Le forze occulte che manovrano il mondo"

Full text of "Le forze occulte che manovrano il mondo"

Synchronisation

Sincronizzazione metronomi

[Il ritratto] Giorgetti, il braccio destro di Salvini che parla con il demonio. E l’ha convinto ad andare al governo

[Il ritratto] Giorgetti, il braccio destro di Salvini che parla con il demonio. E l’ha convinto ad andare al governo

Execuția lui Pătrășcanu

Maresalul Ion Antonescu, Patriot Sau Criminal De Razboi? (Misterele Isto...

Non sai di essere malato? Non ti preoccupare ti cureremo noi da morire

Anonymous rivela: agenti segreti inglesi conducono guerra ibrida in UE

Anonymous rivela: agenti segreti inglesi conducono guerra ibrida in UE

Come coltivare aloe vera in casa

Galloni: cambiare il capitalismo partendo da moneta e sistema bancario

giovedì 22 novembre 2018

Vita tra Terra e Aldilà. L’Azione dei Defunti alla luce dell’insegnament...

rapita in Kenya..prepariamo il riscatto

Ci risiamo..un'altra "volontaria" italiana è stata rapita in Kenya !! E,come al solito,è già riunita la "unità di crisi della Farnesina" ed in piena attività il nostro personale diplomatico in loco.
Nel frattempo giunge notizia dell'arresto di 14 persone che "potrebbero" conoscere i rapitori di Silvia Romano, 23enne marchigiana della Onlus Africa Milele, sequestrata (con uso di violenza) nel sud-est del Kenya,a Chakama.
Mi sono sempre occupato dei rapimenti di connazionali all'estero,impegnati sia in attività di volontariato,sia lavorative (comprese quelle di corrispondenti di guerra). In molti casi,inutile riproporre nomi e situazioni,erano dubbie persino le motivazioni stesse della loro presenza "sul terreno",accanto a gruppi terroristici o fazioni impegnate in atti di guerra,
collocando le vittime non in posizione di quella "neutralità" necessaria per una corretta valutazione del loro operato. 
In TUTTI i casi,negato o meno,è stato pagato un consistente riscatto da parte dei vari governi in carica nei singoli momenti temporali.
Non intendo mettere in discussione la veridicità di quanto sopra perché ritengo che nessuno,tra i lettori,sia tanto ingenuo dal credere il contrario.
Ora,nel caso di Silvia Romano,si ripropone il problema : "quanto" e "chi paga" ??
Non sembra neppure da discutersi : Pantalone,ovvero tutti gli italiani !!
Già in azione il consueto "muro del pianto" sulla "bontà" della ragazza, della Onlus,delle Ong,di quanti si rechino in zone difficili per "aiutare gli altri" !!
Ripeto oggi ciò che ho scritto ieri : ho grandissima stima per le persone che si facciano carico "dei mali del mondo",ovunque si trovino ad operare.
Ferma restando la loro sincera buona fede e (soprattutto) imparzialità.
Ma deve ribadirsi questo principio : chi si reca in zone di guerra e/o ad "alto rischio" si deve assumere la responsabilità di quello che fa,sapendo quali e quanti pericoli corre e cosa potrebbe aspettarsi.
Parimenti,e pure di più,deve risultare responsabile la Onlus od Ong di appartenenza per conto della quale la stessa persona operi.
Non sembrano esserci dubbi,secondo prime notizie,che la giovane volontaria si trovasse "davvero" in Kenya spinta dal desiderio di aiutare i bambini locali in difficoltà,meno certa la identità dei sequestratori o la loro appartenenza al terrorismo somalo.
Sicuramente verrà richiesto un consistente riscatto : gli ostaggi italiani valgono molto perché i nostri governanti pagano sempre per riaverli indietro !!
"Paghi la Onlus"..sarebbe giustificato il mio primo post che questo richiedeva !!
Ma non posso ingannare chi legge e me stesso : pagherà il governo,a spese di tutti i contribuenti,e poi negherà di averlo fatto..avanti il prossimo !!

P.s. ..alla solita "Procura di Roma" che già indaga (e che mai poi lo fa fino in fondo per scoprire "come e quanto") chiedo di attivarsi con il CSM per porre in "par condicio" gli italiani in patria con quelli all'estero : si abolisca la norma che impedisce il pagamento del riscatto in Italia da parte dei familiari in caso di sequestro di persona..anzi,si introduca la "abitudine",sperimentata all'estero, di farlo pagare alla collettività !!

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello

Il debito pubblico italiano è creato dall’usura

Il debito pubblico italiano è creato dall’usura

Sedute spiritiche ed esperimenti medianici. Fotografie inedite. Andrea P...

Un' economista che non le manda certo a dire! Fabiuccio Maggiore

De Reditu - Il Ritorno (completo)

IL SUPER- CAPITALISMO RENDE PAZZI

IL SUPER- CAPITALISMO RENDE PAZZI

RIPROPONIAMO FILM DA VEDERE

1) IL PIANETA VERDE

2)  LO SFIDANTE

3) TALI DI TALI

4) ZEITGHEST

5) MATRIX

6) HOME

7)  Jud Suss

8) The Money Masters 1996 




11)  The Default - con Vincent Cassel - Film Completo by Film&Clips

Nikolaj Starikov: Perché uccisero Stalin?

Nikolaj Starikov: Perché uccisero Stalin?

ICEBREAKER Who Started the Second World War?

Il prof. Nino Galloni ha la ricetta per uscire dalla crisi per una italia che cade a pezzi

L'immagine può contenere: 5 persone, tra cui Giovanna Canzano, persone che sorridono, persone in piedi e spazio al chiuso

Ieri si è conclusa l'edizione 2018 del CONVEGNO STORIA dove si sono succeduti molti relatori che hanno esposto le loro riflessioni sul significato del crollo del ponte di Genova, come emblema finale del crollo della economia italiana. Il ponte tra l'altro era il passaggio di un corridoio fondamentale per l'economia italiana ed ingresso delle merci via mare verso l'europa, oltre che il traffico locale della zona. Interrompere "volutamente" o per incuria (non cambia l'effetto finale) significa dare l'ennesima botta alla economia italiana favorendo certamente altri porti europei, per cui il danno e doppio e triplo. Infatti non solo non si ha più l'infrastruttura e quini un servizio fondamentale ma c'è anche il danno economico della economia che ci passa sopra ed il danno di immagine verso il mondo. Tutto è riconducibile purtroppo alla scellerata scelta di una certa classe "politica" italiana degli anni ottanta in poi di voler per forza seguire il neoliberismo dove c'è (direttamente o indirettamente) il ribaltamento del paradigma dove l'economia finanziaria e sopratutto la "politica monetaria" diventa l'unico obbiettivo da sostenere a spese del benessere collettivo. Le pisane filosofie economiche non contaminate dall'usurocrazia speculativa, dicono chiaramente che l'economia deve essere al servizio dell'uomo, oggi siamo arrivati al punto che tutta l'umanità deve servire ed onorare  il "debito". L'italia abbandonando la sua sovranità monetaria attraverso diversi passaggi, due tra tutti  la famosa lettera di Andreatta a Ciampi (1981) e la privatizzazione indiretta della Banca di Italia per mano di Prodi (1992).  Nel momento in cui si perde il "potere" della politica monetaria  (sovranità monetaria) e si è costretti ad approvvigionarsi di moneta straniera  (euro) di fatto si è soggetti a pagare prima il fornitore di denaro (interessi su interessi  circa 10 0mld l'anno) e poi se resta qualcosa ( e non resta mai ansi manca sempre  di più)  si pensa alle infrastrutture e al sistema paese. In queste condizioni la strada per le privatizzazioni è aperta per cui il privato, come ha giustamente osservato il Prof. Galloni, va solo dove c'è opportunità di guadagno e a breve termine, lasciando scoperte tutto ciò che invece non produce profitto, Lo stato invece dovrebbe svolgere entrambi i servizi, sia dove si guadagna sia dove non si guadagna proprio perché l'obbiettivo è il bene del paese, il privato ha un altro obbiettivo che è il suo margine aziendale e la soddisfazione dei suoi azionisti, per cui meno spende su un opera che tiene in gestione e più aumentano gli utili, non è difficile da capire. Ma il neoliberismo ci ha lavato il cervello per anni (ripeti una bugia cento volte e diventerà una verità) per cui: "Stato" significava disservizio, ruberia, brutto , inefficiente,ecc. mentre privato era sinonimo di bello, sano, perfetto, efficiente. I risultati  oggi sono sotto gli occhi di tutti, di chi vuol vedere, di chi è capace di veder e di chi non ha interessi a vedere cose diverse. 
Nel suo ultimo libro il Prof. Nino Galloni supera se stesso, in quanto oltre a fare una disamina storica della crisi dell'economia italiana (e la perduta sovranità monetaria e conseguente politica monetaria)  traccia una soluzione con un tono sempre più chiaro e duro anche perché i tempi stringono, se non si cambia la politica monetaria e anche in fretta sara sempre peggio. L'italia ha urgente bisogno di manutenzione ad ogni livello se non si cominciano a fare investimenti statali i" crolli" e le "emergenze" per disastri  diventeranno  (già lo sono) una normalità. Tutto questo va fatto con la sovranità monetaria  (biglietti di stato) senza girarci troppo in torno.
In conclusione non ci si deve stupire, quindi, se cade il ponte (e troppo cose potrebbero ancora cadere) poiché sono il risultato finale di scelte neoliberiste folli. Oggi la macchina europea (che doveva avere altri fini- l'europa dei popoli) ci costringe ad obbedire a queste regole tecnocratiche (utili solo alle lobbie finanziarie) dimenticandosi dei popoli,  per cui se si continua cosi il sistema prima o poi salta. Se porti il popolo alla disperazione, non ti meravigliare se poi il popolo fa cose disperate.
Giuseppe Turrisi

CARLO SINI parla di NIETZSCHE. Ritratti d' Autore Misano Adriatico (10.4...

Moneta una potente egregora

PERCHE’ CHIUDO I COMMENTI

PERCHE’ CHIUDO I COMMENTI


TOP 10 BALLE SULL'ECONOMIA ITALIANA | Fabio Dragoni

UNO STRANO PAESE di Enrico Montermini

L'Italia è davvero uno strano Paese: ogni anno spedisce a Londra migliaia giovani laureati per fare i lavapiatti e mantiene i clandestini a vivere in albergo. E' un Paese che lascia i propri concittadini colpiti dalla tragedia del terremoto a dormire nei container, ma ospita i profughi in centri di accoglienza come quello di Villa Camerata, che ho visitato lo scorso settembre: una villa rinascimentale immersa nel verde a due passi dal centro storico di Firenze. A Rapallo gli immigrati dimorano presso l'Istituto delle Orsoline, una struttura residenziale di lusso, e hanno a disposizione: spiaggia privata, campetto da calcio, palestra, wi-fi e il pocket money per affrontare le spese di tutti i giorni. Poi il Governo non trova i soldi per sistemare gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione. L'accoglienza dei clandestini costa alla collettività 4 miliardi di euro all'anno, ma queste sono solo le cifre ufficiali. Quelle reali non le conosce nessuno, ma sono molto più alte. Il Governo provvede alle spese della Marina Militare e della Guardia di Finanza per le operazioni in mare, di cui non è dato conoscere il costo. Sappiamo però che questo stesso governo non trova le risorse per pagare la manutenzione e la benzina per le auto dei carabinieri. Si distaccano migliaia di poliziotti per le operazioni di idenficazione, con costi non irrisori, mentre la Mafia spadroneggia in Sicilia e la 'Ndrangheta nel Nord. Non si conoscono nemmeno i costi aggiuntivi affrontati dal sistema sanitario nazionale per la gestione dell'emergenza migranti: in compenso i pronto soccorsI degli ospedali sono al collasso. Non c'è più da meravigliarsi di nulla in un Paese dove i padroni sono tenuti a raccogliere gli escrementi dei loro cani, mentre gli stranieri ospiti cagano sui marciapiedi. Enrico Montermini

mercoledì 21 novembre 2018

https://www.facebook.com/NightTabloid/videos/286774055290792/?t=419

ECCO PER INTERO IL DOCUMENTARIO SULLO SCANDALO DEL FRANCO CFA. 10 minuti ben spesi.

ECCO PER INTERO IL DOCUMENTARIO SULLO SCANDALO DEL FRANCO CFA. 10 minuti ben spesi.

GIORGIO VITALI E I CORRIDOI

Prossimi incontri con Nino Galloni


Carissime/i, vi aggiorno sulla recente e prossima attività del prof

 
Podcast
 

Puntata_16_Nino Galloni presenta il libro- l'inganno e la sfida

Pubblicato10/11/2018
Nino Galloni ci illustra il suo nuovo libro in cui azzarda delle previsioni per il 2019 che, secondo l'economista italiano si materializzeranno in una nuova profonda
 
 
Video
 

L'INGANNO E LA SFIDA: SUPERARE LA MONETA - Nino Galloni e Antonio Rinaldi

 
 
Articoli
 

COME SOPRAVVIVERE A QUOTA 400

https://scenarieconomici.it/come-sopravvivere-a-quota-400-di-nino-galloni/

 

INCENERITORI: CHI HA RAGIONE, SALVINI O DI MAIO?


21 Roma; 23 Roma; 24 Pescara; 29 Massa; 1 dicembre Roma; manca 2 dicembre Napoli; 6 dicembre presentazione libro di Ilaria Bifarini (quello vecchio!!) presso Horafelix solita ora.
 
Incontri
 
Mercoledì 21 novembre 2018 ore 18,00
 
"Genova e l'economia del ponte"
 
c/o Ristorante da Mauro - Sala conferenze - Via del Mandrione, 324 - ROMA
 
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Venerdì 23 novembre 2018 ore 15,30
 
"Società, economia e moneta positiva"
 
c/o Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati in Via Di Campo Marzio n.78 - ROMA
 
L'ingresso è libero e gratuito, ma sarà obbligatorio richiedere l'accredito mandando una mail a: moneta.positiva@gmail.com
indicando nome e cognome, comune di residenza di ciascun partecipante.
Obbligatoria anche la giacca per gli uomini, ma comunque a tutti è richiesto un abbigliamento consono al decoro dell'istituzione parlamentare.
 
- o - o - o -
 
 
Sabato 24 novembre 2018 ore 17,00
 
"Risanamento economico e territorio
Linee guida per un progresso possibile"
 
Grand Hotel Adriatico - Via C. Maresca, 10 - Montesilvano - (PE)
 
- o - o - o -
 
Sabato 1 dicembre 2018 ore 16-19
 
 Antonino Galloni
"COME FAR CRESCERE IL PIL
(PERCHÉ NON BASTANO PIÙ GLI INVESTIMENTI DA QUINDICI ANNI A QUESTA PARTE)"
Nicoletta Forcheri
"ASPETTI BANCARI E FINANZIARI
(SUPERAMENTO DEL PARADIGMA DELLA MONETA A DEBITO)"
 
c/o Centro Congressi Cavour – Via Cavour, 50 – ROMA
 
- o - o - o -
 
Domenica 2 dicembre 2018 ore 17,00
 
"Il calcio è vita"
 
Teatro Umberto - Via Giordano Bruno, 17, - Nola (NA)
 
- o - o - o -
 
Giovedì 6 dicembre 2018 ore 17,00
 
Presentazione del libro di Ilaria Bifarini
"Neoliberismo e manipolazione di massa"


Nino Galloni ne discute
con l' Autrice  ed  il  pubblico  presso Horafelix Libreria
via Reggio Emilia  89 (v. Nizza)- Roma -

L'INGANNO E LA SFIDA: SUPERARE LA MONETA - Nino Galloni e Antonio Rinaldi

Taglio delle tasse e curva di Laffer. Sì, ma…

Taglio delle tasse e curva di Laffer. Sì, ma…

Ancient Megalithic Marvel Of Pisaq In Peru

martedì 20 novembre 2018

MA CHE VUOL DIRE NEOLIBERISMO?


I veri nemici dell´umanita´

Ecco come l'Italia può riconquistare la sovranità monetaria

Global Compact

Giulio Sapelli - L'Aquila , 16 febbraio 2017 - Seconda parte

Giulio Sapelli - L'Aquila, 16 febbraio 2017 - Prima parte

Chi era davvero Garibaldi?

Ancient Cyclopean Wall of Tiryns

lunedì 19 novembre 2018

Renditi parte attiva: inoltra a conoscenti e amici scritti e programmi AVA

Renditi parte attiva: inoltra a conoscenti e amici scritti e programmi AVA
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I GIOVEDI’ CULTURALI DELL’AVA
Associazione Vegan Animalista Onlus affiliata all’EVU
Le conferenze si tengono dalle ore 18,30 in piazza Asti 5/a Roma
(Metro Re di Roma, uscita Vercelli, trenino staz.ne Tuscolana o bus 85-81-16)
www.universalismo.euavapresidenza@gmail.com;  tel06 7022863 – 333 9633050
CF 97365030580; C / c: 58343153; Iban: IT38N0760103200000058343153
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Conferenza AVA del 22 novembre 2018
del Dr. Giorgio Vitali, Dottore in Chimica,
Presidente  Inforquadri, sul tema:

IL LATO OSCURO DELL’INDUSTRIA
CHIMICO-FARMACEUTICA”
Il Relatore risponderà alle domande del pubblico
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MASSIME SULLA SALUTE E SULLA MALATTIA
RICORDATI CHE VIVI IN UN MONDO PROGRAMMATO PER FARTI AMMALARE.
SE VUOI STARE SANO E FELICE DEVI DIVENTARE UN PENSATORE AUTONOMO. (Dr. Alan Goldhamer)
SU UN PAPIRO EGIZIANO DEL 3800 A.C. C’E’ SCRITTO:
1/4 DI CIO’ CHE MANGIAMO CI SERVE PER VIVERE,
GLI ALTRI 3/4 SERVE A FAR VIVERE I MEDICI
SE SI BUTTASSERO TUTTI I FARMACI AL MARE
SAREBBE MOLTO MEGLIO PER L’UMANITA’
E MOLTO PEGGIO PER I PESCI (Dr. Oliver Wendell Holmes)
LE MALATTIE AUMENTANO ALL’AUMENTO DEI MEDICI IN UN DATO PAESE
QUASI TUTTI GLI UOMINI MUOIONO DEI LORO RIMEDI,
NON DELLE LORO MALATTIE.(Moliere)
TUTTA LA SCIENZA MEDICA E’ IMPRONTATA A DARE ALLA SPECIE UMANA
QUELLA SALUTE E QUELLA LONGEVITA’ CHE TUTTE LE ALTRE SPECIE ANIMALI
HANNO SENZA ALCUNA SCIENZA MEDICA (flm)
I MEDICI METTONO DELLE DROGHE CHE NON CONOSCONO
IN UN ORGANISMO CHE CONOSCONO ANCORA MENO. (Voltaire)
QUANDO L’INDIVIDUO GUARISCE È PER MERITO DELLA CURA
O NONOSTANTE LA CURA. (Jastrow)
SE OGGI NON TROVI IL TEMPO PER CONSERVARE LA TUA SALUTE
DOVRAI TROVARLO DOMANI PER CURARTI (flm)
L’USO DELLE DROGHE E MEDICINE HA DISTRUTTO PIÙ VITE DI TUTTE LE GUERRE,
LE PESTILENZE E LE CARESTIE MESSE ASSIEME  (rof. Jhon Mason Good)
LA MEDICINA HA INVENTATO L’ARTE DI PROLUNGARE LE MALATTIE.  (Marcel Proust)
SE OGNUNO SAPESSE QUEL CHE FANNO I MEDICI
GLI CEDEREBBE VOLENTIERI METÀ DEI PROPRI AVERI,
A PATTO CHE NON SI ACCOSTASSERO MAI TROPPO. (Lev Tolstoj)

Impossible Ancient Stone Cutting Discovered at Quarries Around the World

Cosa è il Carbon Trading - conferenza sul clima: "Basta catastrofismi"

Sapelli su UE, religione tecnocratica, Deutsche Bank

Conferenza sul clima "Basta catastrofismi", intervento del Prof. Franco ...

PRESENTAZIONE DEL MIO ULTIMO LIBRO ALLA LIBRERIA HORA FELIX SDV

INTERVISTA CATTURATA CASUALMENTE AD ANTONIO MARIA RINALDI A FINE OTTOBRE...

INTERVISTA CATTURATA CASUALMENTE AD ANTONIO MARIA RINALDI A FINE OTTOBRE...

OGGI 16 NOVEMBRE 2018 ABBIAMO PRESENTATO BEN 3 (TRE) QUERELE

Italia in mano al delirio Non è solo EVERSIONE, ma è la negazione di qu...

mercoledì 14 novembre 2018

PERCHE' I BANCHIERI SONO CONVINTI EUROPEISTI

PERCHE' I BANCHIERI SONO CONVINTI EUROPEISTI

Il problema dei cosiddetti VACCINI, la PSEUDOSCIENZA.... di G.Vtali

lo sono la via la verità e la vita

UNA VITTORIA MUTILATA. LE RAGIONI DELLA GRANDE GUERRA

. Quella della grande Guerra, è sempre stata una rievocazione “totalizzante” che ha, cioè, sempre coinvolto emotivamente tutti gli strati e le componenti ideologiche, politiche e sociali della società italiana ed europea, senza ambiguità di sorta, se non quelle a malapena sussurrate da un timido e malconcio pacifismo. Cosa questa, assolutamente non riscontrabile per quanto attiene, invece, l’ultimo conflitto mondiale, ove qualunque episodio celebrativo ha subito l’immancabile investitura ideologica, data dalla logica della guerra civile e della manichea contrapposizione Fascismo-Antifascismo, la cui spirale è durata sino ai giorni nostri. Da quella Grande e terribile Guerra, da quel micidiale scontro tra masse d’acciaio in movimento, da quell’inedito cozzare di moltitudini, nel nome di una mai vista mobilitazione totale, uscì rafforzata la generazione dei Totalitarismi Occidentali, Fascista e Bolscevico. Ma uscì anche rafforzata e plasmata come non mai, quella coscienza di italianità che il Risorgimento, nella sua natura di rivoluzione liberale e borghese e perciò stesso, elitaria, non era assolutamente riuscito a conferire al nostro Paese. E qui, ci basti ricordare come andarono a finire i tentativi rivoluzionari di Carlo Pisacane e di Bakunin, per non parlare della pluridecennale guerriglia, (che ad oggi, si insiste prosaicamente, a chiamare “brigantaggio”) che la Calabria borbonica oppose al governo torinese del neonato Regno d’Italia. Dalla Prima, Grande Guerra, uscirono i Mussolini, i D’Annunzio ed i Fasci di Combattimento, ma anche personaggi come Sandro Pertini e gli Arditi del Popolo (destinati a breve vita sul proscenio della politica italiana, sic!). Quella volta l’Italia si fece Nazione e, a conferma di questo rinnovato e radicato senso di appartenenza, all’indomani degli accordi di Parigi e di Berlino, di fronte alla tracotanza ed all’arroganza dell’americano Wilson, ma anche del francese Clemenceau e dell’insipienza del britannico Lloyd George, sulla questione delle promesse di concessioni territoriali all’Italia, tra cui quella irrinunciabile di Fiume, con uno spontaneo atto di forza guidato da D’Annunzio e da alcuni esponenti del Regio Esercito, ma anche da altri settori del nazionalismo italiano, Fiume venne occupata. In barba a tutti quegli equilibri diplomatici, a quelle prudenze mediatorie, a quei distinguo ed a quegli atteggiamenti di irrisoria sufficienza che, sino a quel momento, avevano caratterizzato l’atteggiamento delle varie Potenze in campo con l’Italia. Quello di Fiume, fu l’episodio apicale, il punto di massimo consenso e di incontro del consenso nazionale attorno ad un tema comune, probabilmente mai registrato nella storia italiana. D’Annunzio, De Ambris, ma anche Marinetti, Mussolini, Gramsci e gli ambienti legati al nascente socialismo marxista, al pari di quelli espressione dell’insurrezionalismo anarchico, appoggiarono e condivisero senza riserve l’impresa fiumana, la Carta del Carnaro e le istanze che ne stavano alla base. Una Rivoluzione mancata, conclusa nel famoso “Natale di sangue” del 1920, sostituita da un’altra Rivoluzione, quella Fascista, anch’essa sostenuta da un forte consenso popolare, che non sarebbe però mai arrivato ai livelli di quello per l’impresa fiumana. La Grande Guerra, quale fucina di un rinnovato senso di appartenenza nazionale, ma anche quale evento ben interpretabile sotto due ottiche opposte ma, in qualche modo, collimanti. Partendo dall’assunto base che la Prima Guerra Mondiale fu il punto d’arrivo di un processo storico iniziato con la Rivoluzione Francese ed i Risorgimenti Europei, essa può esser vista come il tragico atto finale della metastorica e geopolitica ambizione delle Potenze marinare e mercantili (Gran Bretagna ed Usa in primis, seguite dalla Francia…) di eliminare dallo scenario geopolitico quegli Imperi che, ad Est come ad Ovest avevano, per troppo tempo, mantenuto una funzione stabilizzatrice sul “kontinentalblock” euro- asiatico, frenando l’impetuosa espansione dell’economia capitalista globale, sorretta da un vertiginoso sviluppo tecnologico. Due visioni del mondo opposte, l’ecumene imperiale della vecchia Cacania e dell’Impero Ottomano, poste lì a frenare i sussulti di una Modernità sovversiva, fatta di idee liberali e materialiste centripete volte a distruggere un equilibrio che gli accordi di Vienna, sembravano voler sancire per i secoli a venire. Il Primo Conflitto Mondiale rappresenta, pertanto, il crollo finale dell’ultimo residuo di un mondo impostato sull’autorità degli ordinamenti tradizionali, Impero e Monarchia. Al suo posto una congerie di contesti nazionali o multinazionali, sempre più soggetti alle capricciose e volubili volontà dei mercati e dei loro burattinai. Ma, a ben vedere, quella stessa narrazione idelogica di cui abbiamo poc’anzi illustrato i tratti salienti, potrebbe esser tranquillamente capovolta e portare, di presso, alle stesse conclusioni poc’anzi illustrate. La Rivoluzione Francese ed i vari Risorgimenti sorsero non tanto, in qualità di sovversive agitazioni, volte a cancellare l’autorità della Tradizione, quali portabandiera di un marcio modernismo ma, al contrario, esse furono la risposta ad un plurisecolare processo di decadenza che, proprio quei tanto blasonati ordinamenti tradizionali, esprimevano e cioè Chiesa, Impero e Monarchia. A seguito di una plurisecolare contesa tra Ecclesia ed Imperium, che aveva notevolmente indebolito e fiaccato la costruzione geopolitica del Sacro Romano Impero, l’Europa tutta si era stabilizzata attorno ad una realtà fatta di Monarchie nazionali ed Imperi, che vedeva contrapposte le prime (Inghilterra, Francia, Spagna ed altre) in quanto costruzioni nazionali dotate di maggior omogeneità etnica, ai secondi, incarnati dalla monarchia Asburgica ed in seguito Austro-Ungarica, l’Impero Russo e lo Stato Ottomano, prevalentemente multietnici. Abitati da popoli che, sotto la spinta delle istanze identitarie espresse dal Romanticismo, tutte coniugate all’insegna della riscoperta delle radici, cominciarono a spingere per vedere riconosciuti i propri diritti di nazioni, gli Imperi si dimostrarono presto inattuali e non adatti a stare al passo con le nuove istanze espresse da una Modernità che, non sempre nascevano all’insegna del percorso ideologico tracciato dall’Illuminismo, anzi. Se le tre Rivoluzioni di inizio Modernità, inglese, americana e francese, avevano scosso gli equilibri di un mondo sclerotizzato attorno ad ordinamenti incapaci a stare al passo con i tempi, il percorso ideologico tra il 18° ed il 19° secolo, rappresentò una deviazione dalle iniziali coordinate ideologiche illuministe. Il Positivismo, il Liberalismo, lo stesso Utopismo, furono ben presto affiancati da fenomeni di più radicale ed intensa portata ideologica. Il nostrano insurrezionalismo liberale, che accompagnò l’inizio del nostro Risorgimento dovette, ben presto, fare i conti con l’insurrezionalismo repubblicano mazziniano, in Germania con il nascente marxismo, mentre in Francia Proudhon e Blanqui, durante l’esperienza della comune del ‘ 48 si fecero portatori di un ideale di socialismo che debordava notevolmente da quello espresso in quegli stessi anni da Marx ed Engels, finendo con l’innestare con costoro una polemica, ad oggi, rimasta insoluta. Ma, a dare la stura ad un qualcosa di nuovo ed inaspettato, furono le istanze vitaliste di Schopenauer, Nietzsche e Stirner che andarono a confluire in una visione di sintesi che trovò in George Sorel, e nel suo anarco-sindacalismo, una sintesi perfetta. Uno scenario questo, che fece da contorno e propellente ad un repubblicanesimo e ad un senso dell’appartenenza che, sempre più lontani andavano facendosi dalle istanze di un Rosmini, di un Gioberti o di un Cavour e sempre più andavano in direzione di quel futuristico Interventismo, che, inteso nella sua più completa accezione di paradigma esistenziale, ebbe nelle istanze dei Corradini, dei Federzoni, dei Salvemini, ma anche dei D’Annunzio, dei Marinetti dei Mussolini e dei Michele Bianchi (e dei suoi Fasci di Azione Internazionale, sic!) gli esponenti più in vista. La Grande Guerra fu allora vista come Guerra di Liberazione, in primis da quello stato di minorità in cui la giovane nazione italiana era, in quegli anni, relegata. La stessa vicenda risorgimentale, nel massiccio e provvido aiuto britannico ai garibaldini, rientrava in uno scenario geopolitico animato dalla necessità della Gran Bretagna di fare della neonata Italia la sentinella ai propri interessi nel Mediterraneo, proprio in concomitanza con la costruzione del canale di Suez, che avrebbe fatto del Regno Unito, il controllore della maggior parte delle rotte del commercio mondiale. Voglia di rivalsa, senso di identità, istanze di annessione territoriale, in un’epoca di potente sviluppo industriale e di domini coloniali europei, spinsero l’Italia ad abbandonare la bismarckiana Intesa con Austria e Reich germanico, in favore dell’alleanza con quelle talassocratiche Potenze che, nell’intenzione dei governi d’allora, avrebbero dovuto concederci chissà quali domini. Ma le cose non andarono proprio così. Il Globalismo mostrò il suo vero volto, infido e traditore e fu Fiume e tutto quel che venne dopo. Ovverosia la fine dell’Italia e dell’Europa ed il progressivo estendersi del dominio del Liberal Capitalismo, a livello globale, anche sulla pelle di quelle stesse potenze che ne avevano così tanto, caldeggiato l’ascesa. Ed allora, visto come sono poi andate le cose, chi aveva ragione? I Metternich ed i De Maistre o Mazzini, Garibaldi e Proudhon? Domanda provocatoria ma che, non può esimerci da una considerazione sulla direzione e sulla costitutiva doppiezza ed ambiguità del destino dell’Occidente, oggi come non mai, in bilico tra un suicida asservimento al dominio dell’elemento Tecno Economico sull’umano e tra il suo rovesciamento a favore di un nuovo tipo di oltre-uomo, grazie a quella Techne a lui resa nella sua primigenia veste di sacro strumento di perfezionamento individuale. Ed allora, nel nome della ontologica doppiezza che caratterizza la vicenda d’Occidente tutto, a proposito della nostra domanda poc’anzi formulata, non possiamo non affermare la fondamentale giustezza di ambedue le posizioni, conservatrice e rivoluzionaria, in attesa di quella sintesi tra polarità opposte, che sola può farci sperare nel ritorno e nel riscatto dell’Europa e dell’Occidente.
 UMBERTO BIANCHI

martedì 13 novembre 2018

RTI | CULTURALMENTE PARLANDO DE MARI SILVANA

Robert Hare's Psychopathy List (2003)

Alejandro Jodorowsky- Consciente del Inconsciente ( 1 )

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Silvana De Mari - Pillola antidepressiva - il sacrificio

Orchestra olandese abbandona la scena quando il Direttore inizia ad inneggiare alla bellezza dell'Islam a discapito della cultura cristiana ...

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93 - LA BATTAGLIA di Silvana De Mari

Il problema dei cosiddetti VACCINI, la PSEUDOSCIENZA.... di G.Vtali

L’amico ritrovato

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lunedì 12 novembre 2018

Il problema dei cosiddetti VACCINI, la PSEUDOSCIENZA.... di G.Vtali

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domenica 11 novembre 2018

Convegno - La tutela della vita - diretta web di Emiliano Babilonia

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VIKTOR SUVOROV - STALIN, HITLER la rivoluzione bolscevica mondiale GIANP...

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