giovedì 22 novembre 2018

rapita in Kenya..prepariamo il riscatto

Ci risiamo..un'altra "volontaria" italiana è stata rapita in Kenya !! E,come al solito,è già riunita la "unità di crisi della Farnesina" ed in piena attività il nostro personale diplomatico in loco.
Nel frattempo giunge notizia dell'arresto di 14 persone che "potrebbero" conoscere i rapitori di Silvia Romano, 23enne marchigiana della Onlus Africa Milele, sequestrata (con uso di violenza) nel sud-est del Kenya,a Chakama.
Mi sono sempre occupato dei rapimenti di connazionali all'estero,impegnati sia in attività di volontariato,sia lavorative (comprese quelle di corrispondenti di guerra). In molti casi,inutile riproporre nomi e situazioni,erano dubbie persino le motivazioni stesse della loro presenza "sul terreno",accanto a gruppi terroristici o fazioni impegnate in atti di guerra,
collocando le vittime non in posizione di quella "neutralità" necessaria per una corretta valutazione del loro operato. 
In TUTTI i casi,negato o meno,è stato pagato un consistente riscatto da parte dei vari governi in carica nei singoli momenti temporali.
Non intendo mettere in discussione la veridicità di quanto sopra perché ritengo che nessuno,tra i lettori,sia tanto ingenuo dal credere il contrario.
Ora,nel caso di Silvia Romano,si ripropone il problema : "quanto" e "chi paga" ??
Non sembra neppure da discutersi : Pantalone,ovvero tutti gli italiani !!
Già in azione il consueto "muro del pianto" sulla "bontà" della ragazza, della Onlus,delle Ong,di quanti si rechino in zone difficili per "aiutare gli altri" !!
Ripeto oggi ciò che ho scritto ieri : ho grandissima stima per le persone che si facciano carico "dei mali del mondo",ovunque si trovino ad operare.
Ferma restando la loro sincera buona fede e (soprattutto) imparzialità.
Ma deve ribadirsi questo principio : chi si reca in zone di guerra e/o ad "alto rischio" si deve assumere la responsabilità di quello che fa,sapendo quali e quanti pericoli corre e cosa potrebbe aspettarsi.
Parimenti,e pure di più,deve risultare responsabile la Onlus od Ong di appartenenza per conto della quale la stessa persona operi.
Non sembrano esserci dubbi,secondo prime notizie,che la giovane volontaria si trovasse "davvero" in Kenya spinta dal desiderio di aiutare i bambini locali in difficoltà,meno certa la identità dei sequestratori o la loro appartenenza al terrorismo somalo.
Sicuramente verrà richiesto un consistente riscatto : gli ostaggi italiani valgono molto perché i nostri governanti pagano sempre per riaverli indietro !!
"Paghi la Onlus"..sarebbe giustificato il mio primo post che questo richiedeva !!
Ma non posso ingannare chi legge e me stesso : pagherà il governo,a spese di tutti i contribuenti,e poi negherà di averlo fatto..avanti il prossimo !!

P.s. ..alla solita "Procura di Roma" che già indaga (e che mai poi lo fa fino in fondo per scoprire "come e quanto") chiedo di attivarsi con il CSM per porre in "par condicio" gli italiani in patria con quelli all'estero : si abolisca la norma che impedisce il pagamento del riscatto in Italia da parte dei familiari in caso di sequestro di persona..anzi,si introduca la "abitudine",sperimentata all'estero, di farlo pagare alla collettività !!

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello